26/07/2025
Il dsm-5 introduce il tema importante dell’aspetto sensoriale che è accolto a tutti gli effetti come criterio diagnostico.
Le esperienze sensoriali comuni includono:
👉 ipersensibilità: per esempio portarsi le mani alle orecchie per un rumore improvviso, forte o semplicemente fastidioso.
👉 iposensibilità: per esempio il bambino ha bisogno di forte stimoli propriocettivo-tattili per “sentire” il proprio corpo e quindi coordinare lo sguardo ed essere ingaggiato (salire su superfici alte, saltellare)
👉 incoerenza nella percezione: le informazioni sensoriali sono elaborate con difficoltà e la risposta del bambino all’ambiente è difficoltosa con possibile bisogno di fuga o alterazione della risposta (es: vocalizzazioni continue).
‼️ Queste difficoltà sensoriali possono manifestare taluni disturbi come: selettività alimentare, picacismo, difficoltà nel ritmo sonno-veglia e devono necessariamente essere conosciute e valutate perché molto spesso costituiscono anche la risposta ad un bisogno; si parla in questo caso di AUTOREGOLAZIONE: fenomeno che permette a tutti noi di restare vigili, presenti e emotivamente equilibrati, (semplicemente la manifestazione rispetto al “tipico” è diversa).
Ciò che prima era considerata una stereotipia (intesa come comportamento ripetitivo e APPARENTEMENTE senza senso) oggi sappiamo essere l’espressione di ben altro di più profondo e necessario alla persona autistica.
Fortunatamente questo accento alla diagnosi ha permesso di comprendere e accettare, quelle che in passato erano racchiuse dal termine “bizzarrie”. Bene, sono tutt’altro e hanno profondo diritto di esistere.💪
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