28/11/2025
L’OSTEOPOROSI È UNA MALATTIA METABOLICA. COME PREVENIRLA
L’osteoporosi è una malattia metabolica, fattore che non viene quasi mai evidenziato ed esistono protocolli in grado di prevenirla. Le cellule ossee hanno un metabolismo, il corpo le rinnova periodicamente. Perciò, a fini preventivi non basta considerare calcio e vitamina D. Ridurre l’infiammazione è un fattore molto importante nella lotta contro questa degenerazione ossea. Ed esistono minerali e sostanze cruciali per impedire che insorga.
Osteoporosi: una malattia metabolica a tutti gli effetti
L’osteoporosi è una malattia metabolica. Ogni anno il 10% delle nostre ossa viene rinnovato.
Gli osteoblasti, le cellule delle ossa, continuano a rigenerarsi e a demolirsi e hanno un’attività metabolica. Il metabolismo provoca naturalmente scorie, i cosiddetti ROS (Reactive Oxygen Species), di cui fanno parte i radicali liberi.
Se le scorie aumentano e il sistema antiossidante del corpo non riesce a gestirle, subentra il cosiddetto stress ossidativo, base di infiammazione.
Nel nostro mondo inquinato, i radicali liberi sono favoriti da sostanze chimiche, metalli pesanti, stress, cattiva alimentazione.
Perciò, combattere lo stress ossidativo e comprendere se è subentrato uno scompenso fra forze ossidanti e antiossidanti è un ottimo inizio per prevenire l’osteoporosi.
Osteoporosi: una malattia che si sostanzia in due categorie
“L’osteoporosi si può dividere in due grosse categorie – spiega il dottor Gianfranco Pisano, specialista in tutti i problemi che riguardano l’osteoporosi-. quella primitiva, detta anche post-menopausale o senile e quella secondaria, legata ad altri problemi, come la celiachia, ma non solo”. La più frequente è la prima, che inizialmente si pensava fosse legata a una perdita ormonale ma che, si è ipotizzato di recente, potrebbe essere causata “dall’accumulo di sostanze tossiche dette ROS, specie reattive dell’ossigeno, che causano uno stress ossidativo”.
Quanti radicali liberi abbiamo? Siamo in stress ossidativo? Abbiamo abbastanza antiossidanti per equilibrare il sistema o stiamo entrando in infiammazione cronica silente?
I minerali, fondamentali nel protocollo per prevenire l’osteoporosi
La riduzione della componente minerale e il progressivo deterioramento della struttura del tessuto osseo portano a una fragilità delle ossa.
Ma c’è di più. Se il corpo è pieno di tossine non metabolizzabili –e siamo in un ambiente pieno di metalli pesanti e sostanze chimiche- il corpo cerca un modo per liberarsene. Così facendo, attinge ai minerali alcalini e va a prendere carbonato di calcio dalle ossa.
Il silicio, regolatore dell’attività metabolica delle ossa
Le nostre ossa sono composte per 2/3 di minerali e per 1/3 di proteine.
Il silicio è un regolatore importante del metabolismo osseo. Esso è un elemento indispensabile per la formazione e il mantenimento dei tessuti connettivi dei denti, delle gengive, delle ossa, cartilagini, unghie e della pelle.
Il silicio inoltre potenzia le difese immunitarie, aumenta l’elasticità dei vasi sanguigni e aiuta a rimineralizzare le ossa. Il silicio diminuisce con l’età in particolare nella donna. È stato evidenziato che una dieta povera di silicio riduce nell’uomo e nella donna in pre menopausa la densità dell’osso. Ad esempio, uno studio fatto su 53 donne con osteoporosi ha dimostrato che la supplementazione di silicio ha aumentato la densità ossea del femore in modo significativo”.
Nel metabolismo osseo e cartilagineo il silicio agisce come fattore regolatore nelle prime fasi del processo di calcificazione dell’osso: numerosi esperimenti hanno dimostrato come il silicio possa influenzare i processi di formazione e rimodellamento dell’osso.
Ecco perché il silicio è fondamentale nella prevenzione dell’osteoporosi, malattia metabolica.
Vitamina K2: aumenta la densità minerale e attiva le proteine
La vitamina K2 è una vitamina liposolubile che garantisce la corretta funzionalità di alcune proteine che formano e mantengono forti le nostre ossa.
La vitamina K2 riduce la perdita ossea dovuta a processi infiammatori, protegge le cellule ossee per permettere il rinnovo nonostante l’esposizione prolungata agli insulti delle cellule coinvolte nei processi infiammatori e/o i segnali che emettono.
La vitamina K2 agisce insieme a magnesio e vitamina D e serve a convogliare il calcio nelle ossa, aumentandone la densità minerale e ostacolando le fratture e, al tempo stesso, previene e rimuove la pericolosa calcificazione arteriosa.
Ma c’è di più: la vitamina K2 attiva un numero di proteine speciali che spostano il calcio all’interno del corpo. Fra esse la osteocalcina, che fissa il calcio nelle ossa e nei denti e la proteina GLA della matrice (o MGP, dall’inglese Matrix Gla Protein), che libera il calcio da tessuti come le arterie, le vene e la pelle, dove il deposito di questo materiale è dannoso.
L’osteoporosi è una malattia metabolica: il ruolo della vitamina D
La vitamina D è essenziale per la rimineralizzazione e per evitare l’osteoporosi.
La vitamina D, fra le sue tante ed essenziali funzioni, provvede alla regolazione del metabolismo del calcio e del fosfato per la salute delle ossa.
Il recettore per la vitamina D è presente in quasi tutte le cellule del corpo e può influenzare le condizioni sistemiche e metaboliche croniche. Essa è ora vista come un nutriente ad azione ormonale, importante nella prevenzione della malattia.
Sulforafano: un superfood amico delle cellule ossee
Il sulforafano, sostanza che troviamo nelle crucifere (broccoli, cavolfiori), ha una conclamata azione contro i disordini cardio metabolici e contro la degenerazione dell’apparato muscolo scheletrico.
Esso incrementa il fattore NRF2 che blocca la produzione di ROS (radicali liberi) e ferma l’apoptosi (la morte), degli osteoblasti, le cellule delle ossa. Ma non solo.
Incrementano i due trasmettitori che permettono agli osteoblasti di rifiorire. Ecco perché, nella consapevolezza.
Lo zucchero, grande nemico delle nostre ossa
Lo zucchero bianco impedisce l’attivazione della vitamina D, intralcia l’attività degli osteoblasti e incrementa l’escrezione del magnesio. Ecco perché non fa bene alle ossa.
Lo zucchero che ingeriamo nella società industriale è in dosi enormi. Il glucosio deve essere levato dal sangue e per farlo l’insulina lo spinge nelle cellule. Il pancreas rilascia insulina in risposta all’aumento della glicemia.
Un organismo sano dovrebbe avere glicemia sotto il 100 e insulina a 5. Oltre a innescare il rischio di diabete, che subentra quando le cellule non riescono più ad assorbire glucosio. O quando il pancreas non produce abbastanza insulina.
In generale, lo zucchero è il responsabile del fenomeno chiamato glicazione, che porta le proteine a “caramellizzarsi” e che scatena quel fattore di patologia chiamato infiammazione cronica. Un solo cucchiaio di zucchero riduce del 50% l’attività del sistema immunitario.
Osteoporosi: come prevenirla? Con il sistema SDrive
Il danno che porta all’osteoporosi è silente. In quanto malattia metabolica essa incuba in maniera progressiva. Come possiamo intercettare i fattori che ci stanno portando ad essa?
Esiste un test capace, in 15 minuti, di fare una fotografia istantanea del nostro sistema corpo: vitamine, minerali, antiossidanti, acidi grassi e infiammazione; sistema muscolo scheletrico, adrenergico, gastro intestinale, cardiovascolare, endocrino, immunitario. Idratazione cellulare, metabolismo degli zuccheri, sintesi proteica. Oltre a questo SDrive legge la presenza di metalli pesanti, sostanze chimiche, campi elettromagnetici (che sono tutti fattori pro ossidanti e quindi pessimi per l’organismo) oltre a riattivazioni virali, batteri, muffe, funghi, spore.
SDrive consente questa lettura grazie all’unione fra biofisica e intelligenza artificiale, partendo dal bulbo di tre o quattro capelli: la radice del capello, oltre a contenere il DNA, registra tutti i fattori epigenetici.
Non sono solo il cuore e il cervello ad avere una frequenza rilevabile: ogni elemento che sia materia ha un’energia e una frequenza. SDrive rileva tutto ciò che ha interagito con il nostro campo psico-fisico. Anche sonno ed emozioni sono colti, insieme al sistema cerebrale.
Quindi, nelle mani del professionista capace, SDrive diventa un navigatore perfetto per comprendere i fattori di squilibrio e rimettere in asse il sistema psicofisico. Attraverso SDrive è possibile capire se il paziente versa in stato ossidativo, se manca di minerali essenziali per le ossa come silicio e magnesio o di vitamina D e K. Altresì è possibile vedere se è in corso uno stato infiammatorio cronico e da cosa dipende.
Se vuoi eseguire il test S-Drive per capire come proteggere le tue ossa, contattami su WhatsApp al 339-7977883, via mail a nicoletta.ferraris@gmail.com oppure fissa un appuntamento in autonomia su https://www.nicolettaferraris.it/prenota_visita.asp
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