Dr.ssa Denise Bianco - Psicologa clinica

28/10/2025

Hai ricevuto il Bonus Psicologo e vuoi iniziare un percorso di psicoterapia?
Da oggi puoi utilizzare il tuo contributo anche con me 🌿

Il bonus ti permette di accedere alla psicoterapia con il supporto economico dell’INPS.
Non devi anticipare il pagamento: penserà l’INPS a rimborsare direttamente lo psicologo.

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🌱 È un’occasione per prenderti cura di te, con un sostegno concreto.
Se vuoi iniziare un percorso psicologico, puoi contattarmi sui miei canali!

29/05/2025

✨ Dentro lo studio – Storie di cambiamento ✨

👥Quando una coppia arriva in terapia con l’intenzione di separarsi, il lavoro clinico parte spesso da un campo di macerie emotive: rabbia, silenzi ostili, incomprensioni cristallizzate nel tempo.

🌱Nel setting terapeutico, però, anche il conflitto può diventare una via d’accesso alla verità emotiva: ciò che sembra solo distruttivo a volte custodisce il bisogno di essere visti, ascoltati e riconosciuti.

🎯In questo percorso, abbiamo lavorato sul ripristino della comunicazione assertiva, sull’esplorazione dei bisogni reciproci e sulla costruzione di nuove modalità relazionali fondate sulla presenza, sulla responsabilità affettiva e sulla scelta consapevole.

🌟Non tutte le coppie decidono di restare.
Ma alcune, quando si sentono finalmente libere di vedersi davvero, si riscoprono capaci di stare.

15/05/2025

𝟏𝟓 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 – 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐅𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞

La famiglia è uno dei principali contesti di sviluppo psicologico e affettivo.
Non esiste un’unica definizione possibile: può essere biologica, adottiva, allargata, ricostruita, scelta.
Ciò che la rende significativa è la qualità dei legami che la compongono.

Una “famiglia sufficientemente buona” non è priva di difficoltà, ma è capace di affrontarle in modo flessibile, promuovendo sicurezza emotiva, comunicazione aperta e sostegno reciproco.

Con la psicoterapia è possibile riconoscere le proprie risorse, rielaborare dinamiche disfunzionali e affrontare i momenti di crisi evolutiva.

Celebrare questa giornata significa riconoscere il valore dei legami che ci formano, ci mettono alla prova, e – se sostenuti – possono trasformarsi in spazi di crescita e benessere condiviso.

14/05/2025

🌟C’è un momento in terapia che può cambiare tutto.
Non succede sempre nello stesso modo, né allo stesso tempo.
Ma quando arriva, lo riconosci.

💡“Ho capito che quel comportamento non mi protegge, mi intrappola.”
“È come se vedessi la mia storia da un altro punto di vista.”
“Non posso più tornare indietro: ora so.”

È l’insight.

Un cambiamento di prospettiva che tocca pensieri, emozioni, e senso di sé.
Non è una semplice consapevolezza intellettuale: è un sentire nuovo.
Una presa di coscienza che diventa spinta verso il cambiamento.

🌈In psicoterapia, l’insight è la capacità di vedere e comprendere in modo chiaro i collegamenti tra i propri vissuti interni e i comportamenti esterni.
È un processo dinamico che può riguardare:
▫️i sintomi (“sto male perché evito ciò che temo”),
▫️gli schemi di pensiero (“mi sento sbagliato da sempre, non solo da oggi”),
▫️la storia personale (“ho imparato a non chiedere, ma ora posso farlo”).

Nel modello cognitivo-comportamentale, si distinguono due livelli di insight:
▫️Intellettuale: “Lo so razionalmente”
▫️Esperienziale: “Lo sento dentro, nel corpo e nelle emozioni”

Il lavoro terapeutico punta a trasformare l’insight intellettuale in consapevolezza esperienziale, attraverso:

▪️ Domande socratiche
▪️ Esercizi tra le sedute
▪️ Esposizioni, esperimenti, ristrutturazioni cognitive
▪️ Monitoraggio dei pensieri e delle emozioni

L’insight non è la fine del percorso, ma un momento chiave.

12/05/2025

🌈𝐃𝐄𝐍𝐓𝐑𝐎 𝐋𝐎 𝐒𝐓𝐔𝐃𝐈𝐎
𝑆𝑡𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜

L’ansia da malattia non riguarda solo la paura di essere malati.
È spesso la punta di un iceberg più profondo: il bisogno di controllo, la paura della perdita, il senso costante di vulnerabilità.
Chi ne soffre vive in allerta, interpreta ogni sensazione fisica come una minaccia.
Ma sotto quella ipervigilanza c’è spesso una storia di affetti interrotti, di esperienze in cui “succedeva qualcosa di brutto” e nessuno se ne accorgeva in tempo.

In terapia si lavora proprio lì: nel punto in cui il corpo diventa il linguaggio dell’ansia.
Si impara a distinguere tra allarme reale e allarme appreso, tra ipotesi catastrofica e possibilità concreta.
E, con il tempo, si può scegliere di non farsi più governare dalla paura.

08/05/2025

07/05/2025

🌈𝐃𝐄𝐍𝐓𝐑𝐎 𝐋𝐎 𝐒𝐓𝐔𝐃𝐈𝐎
𝑆𝑡𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜

A volte il cambiamento inizia con un’emozione difficile da gestire.
Come la rabbia.
Dietro, spesso, ci sono ferite, relazioni che hanno lasciato il segno, e una voce interiore che da troppo tempo non viene ascoltata.

🌟La psicoterapia è uno spazio per riconnettersi a quella voce.
E scegliere, finalmente, di cambiare strada.

07/05/2025

𝐀𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞 𝐦𝐚𝐝𝐫𝐢 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐫𝐚.

Oggi, primo mercoledì di maggio, si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale Materna.
Un’occasione per accendere una luce su una realtà tanto diffusa quanto poco nominata: le difficoltà emotive e psicologiche che molte donne vivono durante la gravidanza o nel post-partum.

Ansia, insonnia, irritabilità, pensieri intrusivi, senso di inadeguatezza, tristezza persistente.
Segnali che spesso vengono normalizzati, ignorati o taciuti per paura del giudizio.

Ma prendersi cura della salute mentale materna non è un optional.
È un gesto di responsabilità verso le madri, i bambini e l’intera comunità.

Non c’è salute, senza salute mentale.
E non c’è cura possibile, senza ascolto.

Se lavori a contatto con genitori, se sei una madre, o se semplicemente desideri fare la tua parte, condividi questo messaggio. Potrebbe arrivare proprio dove serve.

06/05/2025

“Ci sono storie che non si risolvono con una tecnica. Ci sono dolori che non chiedono soluzioni, ma presenza.”

Nella pratica clinica, ci sono momenti in cui ci si confronta con qualcosa che va oltre la teoria, oltre la tecnica, oltre ciò che si è studiato nei libri.
Ci sono sedute che iniziano e finiscono in un silenzio denso, in cui non c’è un compito da assegnare o una ristrutturazione cognitiva da proporre.
Perché quello che arriva non è un problema da “risolvere”, ma un vissuto da attraversare.

Ci sono pazienti che portano con sé storie complesse, traumi antichi, dolori profondi, confini fragili.
E allora il lavoro terapeutico cambia ritmo.
Diventa lento, attento, rispettoso dei tempi dell’altro.
Diventa presenza.

In quei momenti, l’intervento più efficace non è sempre quello visibile.
È il contenimento silenzioso.
È la validazione sincera.
È il potere trasformativo di una relazione che non giudica e non ha fretta.

Come terapeuti, impariamo che non siamo lì per “fare qualcosa a tutti i costi”.
Siamo lì per esserci.
Per restare, anche quando sarebbe più facile passare oltre.
Per accogliere la complessità senza bisogno di semplificarla.

E questa, anche se non sembra, è una forma potentissima di cura.

06/05/2025

𝐔𝐧 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢.

Oggi voglio condividere con voi un diario che ho scoperto (lo trovate da Tiger): semplice, carino, e soprattutto utile.
È pensato per essere compilato insieme, genitore e bambino, ogni giorno.
Si dà un voto alla giornata, si racconta il momento preferito, cosa si è imparato e cosa si potrebbe migliorare.

Uno strumento quotidiano, pratico e accessibile, che allena la metacognizione (pensare su ciò che si vive) e apre uno spazio di dialogo.
💬 Per il bambino: imparare ad ascoltarsi, dare un nome alle emozioni, riconoscere i propri punti di forza e quelli da migliorare.
🤝 Per il genitore: esserci davvero, con uno sguardo attento e curioso, senza giudizio.

Come psicoterapeuta, so quanto siano importanti questi momenti.
Perché nella relazione con il proprio genitore, il bambino costruisce sicurezza, fiducia e un senso di valore personale.
E spesso bastano pochi minuti al giorno per far sentire a un figlio: “Ti vedo, ti ascolto, per me conti.”

Attraverso semplici domande, si coltiva qualcosa di potente:
la capacità di riflettere, di ascoltare e di comunicare.
Non solo cosa si è fatto, ma come ci si è sentiti.
E in questo scambio reciproco, cresce anche la relazione.
Perché non serve essere perfetti.
Serve esserci.
Con curiosità, con parole vere, e magari… con una penna in mano. 🖊️

01/05/2025

Oggi celebriamo il lavoro. Ma cosa significa lavorare davvero?
Come psicoterapeuta, ogni giorno incontro persone che nel lavoro cercano molto più di uno stipendio: cercano identità, scopo, riconoscimento. Altre volte, invece, il lavoro è fonte di stress, fatica invisibile, burnout.

Il lavoro ha un impatto profondo sul nostro equilibrio psicologico. Può essere un luogo di realizzazione o di alienazione.
Ciò che fa la differenza è spesso il senso che riusciamo a dare a ciò che facciamo, la possibilità di sentirci utili, visti, valorizzati.

In un tempo che spesso misura il valore in base alla produttività, è importante ricordare che la dignità del lavoro passa anche per il rispetto del proprio benessere mentale.
Che riposarsi non è pigrizia, è cura. Che cambiare strada non è fallire, ma scegliere. Che nessun lavoro dovrebbe mai costarci la salute.

Oggi è la festa di chi lavora con le mani, con la mente, con il cuore.
Ed è anche la festa di chi ha il coraggio di fermarsi e chiedersi:
“Che posto occupa il lavoro nella mia vita?”
“Mi sto rispettando abbastanza?”

Buon 1° Maggio a chi cerca il proprio posto, dentro e fuori.
A chi fatica, a chi costruisce, a chi si prende cura (anche di sé).