30/10/2025
LA TRUFFA DELLE STATINE
È credenza comune che il colesterolo totale alto sia la “causa” delle malattie cardiovascolari.
Tuttavia, un’ampia mole di prove dimostra che non esiste alcuna correlazione tra i due e che anzi un colesterolo basso aumenta significativamente il rischio di morte.
Ci sono parametri molto più importanti che possono essere considerati come fattori di rischio, tipo i trigliceridi alti e l’insulinemia alta. Tutti fattori che indicano che la persona non si trova in condizioni di flessibiltà metabolica perché mangia troppi zuccheri e carboidrati.
Ma naturalmente il dott. Tersili asterisca con piacere solo i valori di colesterolo totale e le LDL per convincere le persone ad assumere le statine senza naturalmente spiegare loro come devono mangiare per combattere semmai la causa scatenante di tutte le malattie metaboliche.
Quando le persone sono diabetiche (e aggiungerei prediabetiche iperinsulemiche cioè il 90% della popolazione) il fegato dovrà elaborare questa enorme quantità di zucchero e lo convertirà in grasso e quindi creerà più colesterolo per trasportare parte di quel grasso.
Il problema effettivo dunque è un eccesso di zucchero piuttosto che i livelli elevati di colesterolo che causa.
La cosa sconvolgente è che i danni da statine sono enormi se paragonati ai possibili benefici.
Ecco alcuni effetti collaterali facilmente percepiti dal paziente che spesso lo inducono a voler smettere di assumere questi farmaci:
Dolori muscolari, stanchezza, infiammazione muscolare, danno muscolare autoimmune, problemi neurologici e psichiatrici come depressione, confusione, aggressività e perdita di memoria, grave irritabilità, problemi di sonno, perdita improvvisa dell’udito, disturbi gastrointestinali.
Ma la cosa peggiore sono gli effetti collaterali che non vengono notati dal paziente e che sono ancora più gravi: Diabete di tipo 2, cancro, disfunzione e insufficienza epatica, cataratta, condizioni simili alla SLA e altri disturbi motori centrali tipo Parkinson, suscettibilità all’Herpes Zoster, polimialgia reumatica, cistite interstiziale, lesione renale, insufficienza renale.
Il dr Malcom Kendrick, un pioniere negli studi sul colesterolo, spiega la verità su cosa causa realmente gli accidenti cardiovascolari e di come si formano le placche di “colesterolo”.
La verità è che la maggior parte delle malattie cardiovascolari è il risultato del danneggiamento del rivestimento dei vasi sanguigni causato da un’infiammazione cronica e ad altri fattori quali stress grave prolungato e fumo che porta alla compromissione della capacità di produrre ossido nitrico che protegge la circolazione sanguigna.
Gli attacchi di cuore sono dovuti a coaguli di sangue (che sono il risultato di un endotelio danneggiato) che interrompono l’apporto di sangue al cuore.
Se si esaminano i componenti di una placca si scopre che contengono gli stessi detriti che si trovano nei coaguli di sangue.
Le placche contengono certamente cristalli di colesterolo, ma si tratta di colesterolo libero cioè contenuto nei globuli rossi, NON di colesterolo cosiddetto cattivo (lLDL) che circola nel flusso sanguigno contenuto nelle lipoproteine.
I resti di lipoproteine che si trovano nelle placche non sono lipoproteine del colesterolo, ma piuttosto lipoproteine A, qualcosa che il corpo usa per riparare i danni delle pareti arteriose.
La domanda ora nasce spontanea.
Se dunque non è il colesterolo alto che causa problemi cardiovascolari e se le statine hanno effetti collaterali così devastanti a fronte di piccolissimi benefici legati al loro effetto antiinfiammatorio e aumento dell’ossido nitrico negli endoteli, perché prescriverli in così massicce quantità?
A voi indovinare la risposta!
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