27/09/2025
L’anno scorso, di questi tempi, non avevo i capelli (o ne avevo molto pochi) e non avevo più neanche altri pezzi di me: parti di corpo e di anima.
Se allora qualcuno mi avesse detto che a distanza di un solo anno sarei stata su un palco, davanti ai miei colleghi e insieme a professionisti di altissimo livello, per tenere una relazione magistrale… probabilmente gli avrei riso in faccia!
E invece, sabato scorso (20/09/2025), ad Oristano, è successo...
A dimostrazione che si può davvero RINASCERE.
Diversamente da prima, ma chi ha detto che il diverso non sia comunque bello?!
La Vita cambia in fretta, a volte in modi che non si immagina neppure, ma vale la pena Viverla SEMPRE e scoprire cosa riserva il futuro.
Bisogna riuscire ad assaporarla nel momento presente.
Ed è esattamente con questo spirito che mi sono approcciata a quel palco: con l'idea di godermi l'esperienza!
Ringrazio tutto l'Ordine dei Biologi della Sardegna (OBS) e il presidente Enrico Tinti, per aver organizzato il primo congresso di Nutrizione nella mia amata Terra: "𝘕𝘶𝘵𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 0.0: 𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘪 1000 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘵𝘢", e soprattutto ringrazio la commissione di nutrizione ( Reggiani, Francesco Ambrosini, Stefania Conti e Castiglia) per avermi scelta e coinvolta: ne vado orgogliosamente fiera.
Trenta minuti a parlare di un argomento a me molto caro: "𝘈𝘯𝘢𝘮𝘯𝘦𝘴𝘪 𝘦 𝘤𝘰𝘶𝘯𝘴𝘦𝘭𝘪𝘯𝘨 𝘯𝘶𝘵𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦", perché è sul colloquio e sulla relazione che fondo il mio lavoro.
Ho cercato di parlare seriamente davanti ai colleghi e darmi un tono, ma... ahimè, la super serietà non è nel mio stile comunicativo!
Ritengo che la Vita sia già abbastanza pesante di suo e che la leggerezza sia ciò che ognuno ricerca per riuscire a stare bene nei posti e con le persone.
Credo fortemente che il linguaggio sia uno strumento utile per farsi capire e arrivare dritto al cuore, con semplicità e leggerezza.
Sono convinta, al contrario, che i tecnicismi e i paroloni servano invece a NON farsi capire.
Così ho sdrammatizzato!
Ho allontanato l'Irene insicura, spaventata e impostata e ho portato sul palco con me solo l'Irene che ama follemente il suo lavoro e che si diverte nel farlo.
Tra il pubblico solo facce raggianti, di chi già mi conosceva e mi è normalmente amico, ma anche di chi non sapeva chi fossi fino a quel momento.
Senza considerare gli occhi più importanti di tutti: quelli sorridenti e orgogliosi dell'Uomo più importante della mia Vita: mio marito.
Mi sono sentita grande, amata e riconosciuta da chi considero “i più grandi” tra i professionisti locali.
Non arrivata, quello no! Anche perché credo di non essere ancora partita, visto che più conosco e più capisco di non sapere.
Ma mi sono sentita comunque una rock star!!!
Morale della favola:
non bisogna mai smettete di credere nei propri sogni, neanche nei momenti più bui, perché i limiti sono solo nella nostra testa e la Vita sa sorprendere.
È esattamente quando si trova il coraggio di sfidare le proprie paure, infatti, che si raccolgono i frutti della tenacia e della perseveranza investite e ci si ritrova sul proprio personale palco a splendere e pensare:
"𝘚𝘪', 𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘶𝘤𝘤𝘦𝘥𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘢 𝘮𝘦! 𝘎𝘳𝘢𝘻𝘪𝘦 𝘝𝘪𝘵𝘢!".
☀️❤️