Dott.ssa Ignazia Atzeni - Pediatra

Dott.ssa Ignazia Atzeni - Pediatra Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Dott.ssa Ignazia Atzeni - Pediatra, Pediatra, Piazza Sella, 17, Iglesias.

ORARI AMBULATORIO (Piazza Sella 17,Iglesias):
LUNEDì : 17:30-19:30
MARTEDì : 10:45-12:45
MERCOLEDì : 17:30-19:30
GIOVEDì : 10:45-12:45
VENERDì : 10:45-12:45

31/01/2023

“L‘unico modo per far bene il proprio lavoro , E’ AMARE CIÒ’ CHE SI FA”
( cit Steve Jobs)

Devo dire che mi piace molto e mi riconosco in questo aforisma di un meraviglioso visionario creativo ❤️

E voi amate il vostro lavoro ?

27/07/2022

SCUSATE LO SFOGO, MA STAVOLTA SONO VERAMENTE ARRABBIATO!

Qualche giorno fa una mamma porta a visita la sua bambina di 9 anni. Marta è piccola e fragile, magrolina, bianca come il latte ma con degli occhi scuri più neri della notte e grandi grandi di una bellezza mediorientale sconvolgente, gli occhi grandi, profondi ed innocenti dei bambini, che quando ti fissano sembra quasi che ti stiano leggendo l' anima, gli occhi ai quali noi grandi dobbiamo avere veramente tanto coraggio per ingannarli.

Mamma Paola è preoccupata, la piccola Marta non vuole più mangiare, rifiuta anche il cibo che le piaceva di più, è circa un mese che va avanti così. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è successa sabato sera, Marta ha rifiutato la pizza, la sua pizza preferita che chiedeva sempre da quando era bambina.

Lavoro a Napoli e sia la mamma che il pediatra che in questa città si trovano dinanzi ad un bambino che rifiuta la pizza ... la situazione diventa seria, non si scherza, qui senza pizza non si può vivere, il rifiuto di un bambino è quasi eresia.

Visito la piccola Marta sorridendo e parlando del più e del meno, come mi aspettavo non ha nulla. A questo punto capisco che il problema va cercato in altri ambiti. Continuo a parlare del più e del meno, scuola tutto ok, casa tutto ok, mamma e papà si vogliono bene e non manca nulla sia dal punto di vista affettivo che materiale.

Stava quasi per andare via e per fissarle un appuntamento ad un mese per un controllo, propongo il pomeriggio di un venerdì, essendo a fine settimana lo studio sarà meno affollato e avrò più tempo per parlarle . Ma mi fermano mamma e figlia all'unisono dicendo che il pomeriggio ha danza. Mi scatta un qualcosa in testa a questo punto e inizio a chiedere che danza fa e le solite domande di circostanza generali.

Marta sembra contenta della scuola di danza delle maestre e delle amichette e anche la mamma la vede serena.
Con tutta naturalezza e ingenuità mamma Paola mi dice " Sa dottore la controllano sempre anche come cresce, le pesano tutte ogni settimana"

Non vado avanti nel raccontarvi, inutile dirvi che tra le amichette di danza si era instaurata una quasi gara a chi pesasse meno e fosse più magra.

Lasciamo stare ora mamma Paola e la piccola Marta, ora parlo io. E ribadisco ciò che ho detto all'inizio questa è una minaccia.

NESSUNO, e ripeto NESSUNO che NON sia pediatra o medico che abbia dimestichezza coi percentili deve permettersi di sottoporre a misurazioni di peso o altezza un bambino.

Nella mia esperienza ho avuto casi clinici di anoressia iniziata anche in giovane età devastanti. Quando vengo a sapere simili comportamenti effettuo immediatamente una segnalazione di abuso della professione sia alle Autorità sia al distretto Sanitario di zona.

Misurare una bambina ogni settimana significa farla focalizzare sul proprio peso e iniziare a farle considerare il cibo un nemico, tanto più è scorretto pesarla davanti a tutte le altre bambine del corso di danza. Non oso immaginare se vi fosse qualche bambina leggermente cicciottella quale violenza psicologica abbia dovuto subire..immagino il ridere sotto i baffi delle amichette ecc...

E allora vi riconfermo la minaccia, se vengo a sapere che qualcuno pesa e parla di dieta ai vostri bimbi in pubblica piazza vi denuncio come ho fatto, vi assicuro che di guai ne passerete.

P.S. Comunque mamma Paola mi ha scritto...Marta alla fine non ha resistito alla sua pizza preferita....la pizza vince sempre!!

Dott. G. Lodato

20/07/2022

IBUPROFENE SCIROPPO BAMBINI

Ormai da diversi giorni ricevo telefonate di mamme preoccupate della carenza di sciroppo di ibuprofene in formulazione pediatrica, e tale difficoltà si riscontra in tutta Italia da nord a sud

Alcuni genitori si sono improvvisati in unità di misura assurde con i preparati dell'adulto, somministrando "un cucchiaino" .. "la metà"... "mezza bustina"... "diluito una compressa"

*ALT!!! CON I FARMACI NON SI SCHERZA!
IL BAMBINO NON È UN PICCOLO ADULTO E HA PECULIARI CONDIZIONI E NECESSITÀ!

RACCOMANDO DI NON IMPROVVISARE ALCUNA POSOLOGIA FAI DA TE!

Ricordo ai genitori che le due molecole di elezione per il controllo di febbre e dolore in età pediatrica sono Ibuprofene e Paracetamolo, entrambi ottimi alleati in questi specifici casi citati. Quindi in caso di carenza del primo è possibile somministrare il secondo preparato..

Vorrei però segnalarvi un'altra possibile soluzione rappresentata dal preparato galenico, un farmaco confezionato da parte di mani esperte di un professionista farmacista, che possa sopperire a tale momentanea carenza.

Vi segnalo quindi questo post della Farmacia Porcu qualora doveste avere necessità di reperire il farmaco

https://www.facebook.com/434517366615099/posts/5416592355074217/

Ps nel caso in cui tale servizio sia offerto da più farmacie, sarà mia cura informarvi e aggiornare questo post

Un caro saluto
Dottoressa Claudia Pani
Medico Pediatra
Progetto Crescere




09/07/2022

Stefano Vicari - Neuropsichiatra spiega quali sono i rischi dell’utilizzo di social e Internet da parte di giovani in età inferiore ai 12 anni: “Un genitore lascerebbe mai un bambino attraversare la strada da solo a 10 anni? Per il cellulare vale la stessa regola“, spiega Vicari, ricorrendo ad una metafora forte tanto quanto chiara. “Tutti noi adulti dobbiamo essere consapevoli che nella maggior parte dei casi le letture e le interpretazioni che un bambino dà di ciò che vede sui social sono dannose“, prosegue ancora il neuropsichiatra, che sottolinea come – per i genitori con figli ancora piccoli – la raccomandazione sia “sempre la stessa: verificare l’uso che i bambini fanno degli smartphone“. Senza lasciare loro piena libertà di muoversi nella rete, dove messaggi e comunicazioni fuorvianti e pericolosi possono essere all’ordine del giorno. “Negli Usa le linee guida dei pediatri richiedono che i bambini non vedano la televisione da soli prima dei 5 anni e non utilizzino uno smartphone prima dei 12. Le insidie sono reali e sconosciute per noi adulti“, dice ancora Vicari.

https://www.leggilo.org/2021/01/26/neuropsichiatra-vicari-insidie-reali-bambini-smartphone/

Alla soglia del mio pensionamento dedico a tutti i genitori che hanno avuto fiducia in e e nel mio operato queste bellis...
15/06/2022

Alla soglia del mio pensionamento dedico a tutti i genitori che hanno avuto fiducia in e e nel mio operato queste bellissime considerazione del dott. Pellai

GRAZIE DI CUORE E BUONA VITA A TUTTI.

LA STRADA CON TE

Io sono un bambino.
Quando entro nella tua vita faccio rumore.
Ti rubo il sonno.
E faccio di tutto per cambiarti la vita.
Però se di me vedi solo questo, allora divento un ingombro.
Qualcosa che va incastrato in mezzo a un milione di cose che già c’erano prima di me.
Ma io non funziono come la tessera di un puzzle. Non possiedo l’incastro perfetto.
Per trovare il mio posto nella tua vita, tu devi prima di tutto trovare il tempo per me nella tua.
E poi devi metterci tenerezza e molta, molta pazienza.

Io sono un bambino.
Non sono come te.
Lo diventerò, solo se mi prendi per mano e mi porti lì, dove sei tu.
Con calma, disponibilità e pazienza.
La strada è lunga.
Il tempo per riuscirci si chiama età evolutiva.
E dura almeno 18 anni.
Se queste cose le sai sin dal primo giorno e le metti in pratica, io non sarò mai un ingombro per te.
Ma sarò la più grande occasione che la vita ti ha dato per diventare una persona migliore.

Dedicato a tutti i genitori. a quelli che lo stanno per diventare. A quelli che un giorno lo saranno.

30/05/2022

PERCHE’ IL BACIO SULLA BOCCA AD UN BAMBINO E’ UN GESTO SBAGLIATO.

In questi giorni sui social ha imperversato una polemica relativa ai genitori che baciano in bocca i propri figli. E’ un gesto che si vede sempre più spesso fotografato anche nei profili di genitori famosi che sui loro social si mostrano coinvolti in questa azione con i proprio figli. In parte, il dibattito è scaturito quando è apparsa ed è stata diffusa su scala globale la foto di D. Beckham che bacia sulla bocca sua figlia Harper. Diciamocelo chiaramente: è un gesto sbagliato. Senza se e senza ma. Perché gli adulti hanno la responsabilità di offrire tenerezza e contatto ai loro bambini senza mai ricorrere a gesti che possono essere fonte di eccitazione o sensazioni intense. Il tocco e il contatto dei genitori verso i propri bambini è il primo insegnamento che essi ricevono sull’importanza di rispettare i confini corporei. L’intimità che un genitore regala al proprio bambino è affettiva, ma non è amorosa. Ad un bambino si deve dire “Ti voglio bene” e non dire “Ti amo”. Ad un bambino si danno baci sulle guance, ma non sulle labbra. Ad un bambino si fanno le coccole, non tocchi eccitatori e sensuali. Dire “Ti voglio bene”, baciare sulle guance, coccolare comunica affetto ed è il linguaggio che promuove contatto emotivo tra adulto e bambino. Dire “Ti amo”, baciare sulle labbra, toccare in modo da produrre eccitazione sensuale appartiene al linguaggio dell’amore e serve a generare intimità corporea tra due persone che possono dare consenso a tutto ciò perché ne conoscono i linguaggi, i significati, le implicazioni, le conseguenze. Ogni gesto che riguarda il corpo del bambino è un gesto che gli deve comunicare affetto e che al tempo stesso deve formare in lui la percezione di quali sono i suoi confini corporei, ovvero quei limiti che nessuno può valicare senza il suo consenso. Un consenso che potrà dare solo quando avrà le competenze per distinguere ciò che è affetto da ciò che è amore. Che cosa pensereste se vedeste uno zio, un maestro o un allenatore dare un bacio sulla bocca al vostro bambino? Probabilmente interverreste fermamente chiedendo che quella cosa non accada mai più. Quindi, se quel gesto è inappropriato se fatto da un adulto verso un bambino, resta inappropriato anche quando viene compiuto dai genitori. Vale per il bacio sulla bocca quello che vale per lo schiaffo. Non vorremmo mai che un adulto schiaffeggiasse i nostri figli. Questo rimane un buon razionale per imparare – noi stessi genitori – a non dare mai schiaffi ai nostri figli. Perché il rispetto che l’adulto deve al bambino, non cambia a seconda di chi lo deve mettere in gioco. Tutti gli adulti, genitori compresi, devono rispettare i bambini. E i baci sulla bocca – così come gli schiaffi – non sono gesti rispettosi. Punto e basta. Se pensi che questa comunicazione sia utile ad altri genitori, condividila. Il dibattito, naturalmente resta aperto. Ma in questo caso, mi sento di chiedervi fiducia incondizionata: per una volta fidatevi di ciò che ogni buon professionista vi direbbe a proposito di questo argomento.

24/05/2022

"Sono proprio i bambini fragili quelli che beneficiano di più delle vaccinazioni. Ecco perché il vaccino anti-Covid19 così come l’antinfluenzale inattivato, i vaccini anti-meningococcici ed anti-pneumococcici sono vaccini sicuri che andrebbero somministrati sistematicamente a questi bambini. Invece continuiamo a vedere bambini fragili che si ammalano di queste infezioni e finiscono in ospedale proprio perché non sono stati vaccinati”. L'opinione di Raffaele Badolato, Presidente della Sezione Lombardia della SIP.
👇🏼
https://sip.it/2022/05/11/vaccini-badolato-raccomandarli-nei-bambini-fragili-sono-quelli-piu-a-rischio-di-subire-le-conseguenze-gravi-delle-infezioni/

03/05/2022
08/02/2022

Venerdì intenso, di quelli in cui parli al telefono anche in pausa pranzo, nonostante la bimba a casa in quarantena (sentendoti in colpa come genitore, ovviamente...).
Lo chiudo con un pensiero.

Oggi con una mia paziente mamma-anestesista sfatta dai turni ci siamo dette "Speriamo che le nostre figlie non scelgano il nostro lavoro".
E poi abbiamo aggiunto "Com'è triste dire questo".

Una collega pediatra usurata dal lavoro mi ha comunicato che si è messa in malattia perché non regge più.
Un altro mi ha detto che anticiperà la pensione.
Un altro mi ha confessato che assume ansiolitici. Un'infermiera mi ha detto che non ha mai visto gente così aggressiva in pronto soccorso.
Un'amica psicologa, distrutta, mi raccontava che c'è un boom di attacchi di panico tra il personale sanitario.
E potrei continuare con tutti quelli che non ho nominato: tecnici di laboratorio, soccorritori, Oss e tanti altri.

Finirà.

Eravamo gli eroi all'inizio della pandemia, quelli
"in prima linea", ora ci prendiamo solo insulti gratuiti.

La verità è che la Sanità è stata il cuscinetto tra la politica e i cittadini.
I politici prendono decisioni sulla Sanità e gli utenti si sfogano con i sanitari.

Siamo la spugna che assorbe i problemi di tutti, ascoltiamo, ci prendiamo il Covid, risolviamo la burocrazia, raccogliamo lo scontento generale.
Siamo la spugna in prima linea.

Oggi pulivo la c***a di un neonato sul pavimento e sulle mie scarpe e pensavo che sarebbe magnifico che fosse solo quella.

Riflettete.

La qualità di vita di un Paese si misura dal livello della Sanità che offre.
Non lottate contro i sanitari, lottate PER la Sanità.

Indirizzo

Piazza Sella, 17
Iglesias

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 13:00
Martedì 17:00 - 19:00
Mercoledì 11:00 - 12:00
Giovedì 17:00 - 19:00
Venerdì 10:00 - 13:00

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