Psicologa Silvia Congiu

Psicologa Silvia Congiu Psicologa Psicoterapeuta

15/07/2021

«Nel cervello c’è una zona speciale che potremmo chiamare memoria poetica che registra tutto quello che ci affascina o ci commuove, cioè che rende bella la nostra vita».

Milan Kundera, “L’insostenibile leggerezza dell’essere”

"Sin dalle sue origini freudiane la psicoanalisi riscatta tutto ciò che accade ai margini della vita forte e sicura di s...
22/05/2021

"Sin dalle sue origini freudiane la psicoanalisi riscatta tutto ciò che accade ai margini della vita forte e sicura di se stessa: sintomi, atti mancati, disorientamenti, sogni, incubi, lapsus, fantasie bizzarre. Tutto ciò che la ragione filosofica tradizionale ha scartato come insignificante diviene, agli occhi dello psicoanalista, prezioso come oro. La psicoanalisi si occupa di vite che sono il rovescio di quelle che sponsorizzano il mito del principio di prestazione: vite lacerate che hanno fatto esperienza dello scacco, dell'impaludamento, dello sbandamento; vite bloccate, smarrite, imprigionate..È di queste che si occupa la psicoanalisi offrendo loro la possibilità di ripartire, di ricominciare. E sostenendo un presupposto etico antagonista al culto ipermoderno dell'autoaffermazione: solo attraverso la crisi e il fallimento possiamo davvero fare esperienza trasformativa della verità. La caduta da cavallo, l'impatto con un ostacolo che non si lascia superare, l'incontro con il nostro limite che l'esperienza del fallimento rivela è un passaggio fondamentale in ogni processo di formazione. Per questa ragione il sintomo per la psicoanalisi non è solo ciò che deve essere emendato. Non è un semplice disfunzionamento della macchina del corpo o del pensiero che deve essere guarito. Il punto dove la vita cede, soffre, sbanda, cade da cavallo può sempre essere una grande occasione di trasformazione".

Massimo Recalcati, da "Prestazione versus fallimento"

La trasformazione creativa della sofferenza.. Una storia di vita
18/05/2021

La trasformazione creativa della sofferenza.. Una storia di vita

 Psicologa psicoterapeuta Rincuorare🏮Rincuorare non significa dare consigli o trovare soluzioni. Significa essere presen...
13/05/2021

Psicologa psicoterapeuta

Rincuorare🏮
Rincuorare non significa dare consigli o trovare soluzioni. Significa essere presente per l'altro. Imparare a saper accogliere ciò che succede, cio' che è fuori dal nostro controllo è fondamentale per adattarci emotivamente alla vita. Rincuorare significa condividere l'impotenza verso ciò che accade fuori da noi e contemporaneamente confermare la forza che noi possiamo sviluppare per affrontare la vita.
Lo/a psicoterapeuta rincuora, non da consigli, accompagna la persona, coppia, famiglia a riscoprire le qualità nascoste, i processi di resilienza insiti in ognuno di noi🧶

02/05/2021

❝Io imparo a vedere. Non so perché tutto penetri in me più profondo e non rimanga là dove, prima, sempre aveva fine e svaniva. Ho un luogo interno che non conoscevo. Ora tutto va a finire là. Non so che cosa vi accada.❞

— Rainer Maria Rilke

24/04/2021

“Il decalogo del buffo lavoro di psicoterapeuta”

1.Ascoltate il paziente, mettetevi nei suoi panni, sentite quello che lui sente.
2.Esprimetegli solidarietà sulla sua sofferenza, va presa sul serio; anche se per voi è una sciocchezza lui ci soffre.
3.Dimenticatevi di voi, non state a osservare se state facendo bene o male (lo farete semmai dopo), pensate a lui, al suo modo di causarsi sofferenza.
4.Cercate di capire non solo quello che dice ma soprattutto il punto di vista dal quale lo dice: è questo che lui spesso ignora.
5.Cercate di capire qual è il suo progetto esistenziale, gli scopi terminali, le cose per lui irrinunciabili e poi ditegli quanto avete capito, pronti a cambiare idea, a raddrizzarla o buttarla nel cestino se lui non è d’accordo. E allora cercatene insieme un’altra: lui ne sa di sé stesso più di voi e occorre essere d’accordo.
6.Dategli la mano per esplorare scenari diversi con il vostro aiuto, spiegandogli che non necessariamente quello che ha creduto fino a quel momento è vero o utile per lui. Criticate il modo in cui se lo è messo in testa e fategli sperimentare alternative.
7.Vogliategli bene, nel senso più pieno del termine. Si può aiutare solo se vogliamo il bene della persona che abbiamo di fronte e se crediamo che possa farcela. Se non adottiamo i suoi scopi o se pensiamo che non ce la farà diventiamo iatrogeni. Non è una colpa ma bisogna passare la mano.
8.Non vi preoccupate di voi (se il punto 7 è rispettato), male non potete farne. Siamo molto più ininfluenti di quanto pensiamo. Fra qualche anno (lo dico per i più giovani tra voi) le nostre colpe minute, i nostri minuscoli successi, i libri scritti, le cattedre conquistate, i soldi fatti saranno del tutto cancellati. Se qualcosa resterà sarà solo nella memoria delle persone che abbiamo amato, e anche questa per poco. Non prendiamoci troppo sul serio!
9.Non vi preoccupate delle diagnosi ma delle persone che avete di fronte, guardate alla loro originalità e ricchezza e non solo a quello che non funziona. Pensate che il loro modo di essere è la soluzione più creativa che hanno trovato per sopravvivere: andrebbe protetta e valorizzata come espressione dell’adattabilità genetica e culturale dell’essere umano.
10.Fatevi curare dai vostri pazienti (senza pagarli naturalmente) perché le emozioni che vi suscitano vi danno continuamente degli stimoli per la riflessione su di voi e una spinta verso il cambiamento.

Roberto Lorenzini

ELOGIO DELL'IMPERFEZIONEBenedico la mia imperfezione,porta d'accesso ad ogni mia spinta.Accolgo i miei spigoli, superfic...
18/04/2021

ELOGIO DELL'IMPERFEZIONE

Benedico la mia imperfezione,
porta d'accesso ad ogni mia spinta.

Accolgo i miei spigoli,
superfici di preziosi incontri con gli angoli altrui.
Ciò che è tondo si sfiora e non s'incastra.

Benedico le mie parti in ombra,
le mie inquietudini.
Movimento continuo,
fonte preziosa di creatività,
spinta al cambiamento.

Benedico le insoddisfazioni,
benedico le mancanze,
ciò che non avrò o non ottengo ancora.
Sono spinta al fare, impegno quotidiano, direzione e senso dei miei risvegli.

Benedico ogni tempesta,
nutrimento dei miei terreni.
Non cresce più l'erba,
lì dove splende sempre il sole.

[Oscar Travino]

DSM - Disegni per la Salute Mentale ♥️
14/04/2021

DSM - Disegni per la Salute Mentale

♥️

07/04/2021

"La donna che immagino è liberata da padre e madre, senzatetto per così dire, orfana e straniera, libera di vivere sul proprio desiderio e sulla propria responsabilità. La crescita è di per sè una perdita costante, prima della madre biologica, poi di quella che educa. La libertà deve ve**re dal suo ritrarsi spontaneo e dalla dolce rinuncia della figlia alla dipendenza da lei.
Non c'è risentimento, nè odio nè conflitto, nè riparazione nè gratitudine. Basta lasciar andare, mollare la presa, respirare con i propri polmoni. C'è spazio per entrambe.
Così si ridistribuiscono le responsabilità e nasce l'autorevolezza, uscendo da un mondo di grandi e di piccoli, semplicemente vivendo ciascuna la propria vita ".

Elena Liotta, A modo mio. Donne tra creatività e potere

Contaminazioni...
01/04/2021

Contaminazioni...

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30/03/2021

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27/03/2021

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