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DEODORANTE E LASER ASCELLE: LA GUIDA CHE NESSUNO TI DÀ"Ma devo proprio ve**re senza deodorante?" È una delle domande più...
10/11/2025

DEODORANTE E LASER ASCELLE: LA GUIDA CHE NESSUNO TI DÀ

"Ma devo proprio ve**re senza deodorante?" È una delle domande più frequenti, e la risposta è sì. Ma lascia che ti spieghi il perché, così capisci che non è una fissazione.

Il problema con i deodoranti, specialmente gli antitraspiranti, è che lasciano una pellicola invisibile sulla pelle. Tu pensi di esserti lavata bene, ma quella patina resta lì. E quando il laser la incontra? È come cercare di abbronzarsi con la crema solare: blocca tutto in superficie, aumenta il calore e il fastidio.

Le ascelle poi sono già complicate di loro. I peli crescono in tutte le direzioni, la pelle è delicata, c'è sempre un po' di umidità. Se aggiungi i residui di deodorante, diventa la tempesta perfetta per un trattamento scomodo.

Ma non preoccuparti, la soluzione è più semplice di quanto pensi.

Il giorno del laser: niente deodorante, punto. Lo so, può essere imbarazzante, ma è solo per poche ore. Lavati bene con sapone neutro la mattina. Se proprio non puoi farne a meno (tipo hai un appuntamento importante dopo), usa solo deodoranti naturali senza alluminio, quelli che si lavano via facilmente.

Nei giorni prima: se usi antitraspiranti forti, quelli che durano 48 ore, smetti almeno 2-3 giorni prima. Il giorno prima puoi fare un leggero scrub per rimuovere ogni residuo. Niente di aggressivo, giusto per essere sicura.

E dopo? Aspetta almeno 24 ore prima di rimettere il deodorante. Usa maglie larghe in cotone che lasciano respirare. Evita prodotti con alcol per un paio di giorni, irriterebbero solo di più.

So che sembra tanto da ricordare, ma ti assicuro che fa una differenza enorme. Le clienti che seguono questi consigli mi dicono sempre: "Non pensavo cambiasse così tanto il comfort!"

La verità è che con le ascelle, i dettagli fanno la differenza tra una seduta fastidiosa e una normale. E visto che è una zona che trattiamo spesso, vale la pena fare attenzione.

Melissa Ronchini

Lo so, finita la seduta vorresti subito tornare alla tua routine. Palestra, doccia bollente, quella crema scrub che ami ...
07/11/2025

Lo so, finita la seduta vorresti subito tornare alla tua routine. Palestra, doccia bollente, quella crema scrub che ami tanto. Ma aspetta, c'è una cosa che devi sapere.

Anche se tu hai finito, la tua pelle no. Per circa 48 ore dopo il laser, i follicoli stanno ancora "processando" il trattamento. È un lavoro silenzioso ma fondamentale. Come quando pianti un seme: non cresce subito, ma sotto terra sta succedendo tutto.

Cosa succede se non rispetti questo tempo? Ho visto troppe volte i risultati: irritazioni che trasformano 2 giorni di attesa in 2 settimane di fastidio. Macchie che richiedono mesi per schiarirsi. E la cosa più frustrante? Risultati rallentati proprio per aver voluto correre.

Ecco perché ti chiedo pazienza. Non è tempo perso, è tempo investito. In queste 48 ore:

• Niente sport intenso (una passeggiata va benissimo)
• Docce tiepide, non bollenti
• Vestiti morbidi che lasciano respirare
• Niente scrub o trattamenti aggressivi

La cosa bella è che quando dai alla pelle questo tempo, lei ti ripaga. La seduta successiva sarà più efficace, il percorso più veloce, il comfort maggiore. È uno di quei casi in cui rallentare per 2 giorni ti fa guadagnare settimane sul risultato finale.

Non è facile, lo capisco. Siamo abituate a volere tutto subito. Ma la pelle ha i suoi ritmi e quando li rispetti, la differenza si vede. E si sente.

Melissa Ronchini

PALESTRA SUBITO DOPO IL LASER? ECCO PERCHÉ È MEGLIO ASPETTARE"Posso andare in palestra oggi?" È la domanda che mi fanno ...
04/11/2025

PALESTRA SUBITO DOPO IL LASER? ECCO PERCHÉ È MEGLIO ASPETTARE

"Posso andare in palestra oggi?" È la domanda che mi fanno più spesso dopo una seduta. La risposta breve? Meglio di no. Ma lascia che ti spieghi perché, così capisci che non è pignoleria.

Dopo il laser, la tua pelle è come una pentola appena tolta dal fuoco: sembra fredda fuori ma dentro conserva ancora calore. Se ci aggiungi il sudore della palestra, lo sfregamento dei vestiti attillati e l'ambiente caldo, è come versare benzina su braci ancora accese.

Cosa succede concretamente? Il sudore aumenta la temperatura della pelle che sta già cercando di raffreddarsi. I leggings aderenti non la lasciano respirare. Le cuciture che sfregano proprio dove hai fatto il laser creano irritazioni. Risultato: rossore che dura giorni invece di ore, fastidio inutile e a volte macchie che richiedono tempo per sparire.

Ma non devi fermare la tua vita. Ecco cosa puoi fare nelle prime 24-48 ore:

• Una bella passeggiata all'aria aperta
• Yoga dolce o stretching leggero
• Indossare vestiti morbidi e larghi in cotone
• Doccia tiepida veloce (niente bagni caldi prolungati)

E cosa è meglio rimandare:

• Allenamenti intensi che ti fanno sudare molto
• Sauna, bagno turco o piscina riscaldata
• Vestiti sportivi super aderenti
• Scrub o spugne sulla zona trattata

Come capisci quando puoi riprendere la tua routine? Semplice: quando non senti più calore nella zona trattata e il rossore è completamente sparito. Di solito bastano 24-48 ore, ma ogni pelle ha i suoi tempi.

Lo so che saltare l'allenamento può essere frustrante, soprattutto se hai una routine. Ma pensa a questo: una seduta compromessa da irritazioni significa dover aspettare di più per la successiva e risultati più lenti. Vale la pena di pazientare un giorno per proteggere l'investimento che stai facendo?

Non si tratta di essere rigidi. Si tratta di ascoltare il tuo corpo e dargli il tempo di recuperare. La tua pelle ti ringrazierà con risultati migliori e un percorso più confortevole.

Melissa Ronchini

Ti sei mai chiesta perché in alcuni giorni il laser sembra più fastidioso?Spesso non è la tua pelle che è più sensibile....
03/11/2025

Ti sei mai chiesta perché in alcuni giorni il laser sembra più fastidioso?

Spesso non è la tua pelle che è più sensibile. È la temperatura della stanza. Quando l'ambiente è troppo caldo, la tua pelle fatica a disperdere il calore del laser. È come fare jogging d'estate a mezzogiorno invece che la sera: stesso sforzo, fatica doppia.

La temperatura ideale per un trattamento laser è tra i 20 e i 22 gradi. Abbastanza fresca perché la pelle possa "respirare", ma non così fredda da farti ve**re i brividi. Anche l'umidità conta: troppo secca e la pelle si irrita più facilmente, troppo umida e il calore ristagna.

Per questo preparo sempre la stanza prima che tu arrivi. Controllo temperatura, umidità, ventilazione. Piccole cose che magari non noti consciamente, ma che fanno la differenza tra uscire rilassata o stressata.

È come quando entri in un negozio e ti senti subito bene, senza sapere perché. Non è magia: è qualcuno che ha pensato al tuo comfort nei dettagli.

Quando l'ambiente è quello giusto, tutto cambia. Il manipolo scorre meglio sulla pelle, tu sei più rilassata, io posso lavorare con più precisione. Il risultato? Un'esperienza più piacevole e risultati migliori.

Non sono dettagli secondari. Sono la differenza tra subire un trattamento e viverlo serenamente.

Melissa Ronchini

LA TEMPERATURA DELLA STANZA INFLUENZA DAVVERO IL TUO COMFORT DURANTE IL LASER? Hai mai notato che in alcune sedute il la...
01/11/2025

LA TEMPERATURA DELLA STANZA INFLUENZA DAVVERO IL TUO COMFORT DURANTE IL LASER?

Hai mai notato che in alcune sedute il laser sembra più o meno fastidioso, anche se è sempre lo stesso trattamento? C'è una spiegazione semplice.

La temperatura e l'umidità della stanza influenzano come la tua pelle gestisce il calore. In un ambiente troppo caldo, la pelle fatica a disperdere il calore del laser. In uno troppo secco, si irrita più facilmente. È come fare attività fisica: nella stanza giusta tutto è più facile, in quella sbagliata diventa una fatica.

Per questo motivo prepariamo sempre la stanza prima che tu arrivi. La temperatura ideale? Tra i 20 e i 22 gradi, con l'umidità giusta. Non troppo secca che irrita, non troppo umida che appesantisce. È quella sensazione di fresco piacevole che senti appena entri, come quando entri in un negozio ben climatizzato.

Ma non ci fermiamo qui. Durante il trattamento osservo sempre come reagisci. Se vedo che hai caldo, rallento il ritmo. Se noto che la pelle resta più arrossata del solito, faccio piccole pause per lasciarla respirare. È un continuo adattamento basato su quello che tu e la tua pelle mi comunicate.

Sai cosa puoi fare tu per stare meglio? Arriva qualche minuto prima per acclimatati. Se vieni da fuori, soprattutto ora che le temperature cambiano continuamente, entrare direttamente in una stanza climatizzata può essere uno shock. Prenditi quei 5 minuti per far abituare il corpo. E durante il trattamento, se senti troppo caldo o troppo freddo, dimmelo subito.

Piccoli dettagli? Forse. Ma sono proprio questi che trasformano una seduta da sopportabile a confortevole. Perché il benessere non dipende solo dalla tecnologia che usiamo, ma da tutto l'ambiente che creiamo intorno a te.

Non è esagerazione. È prendersi cura di ogni aspetto della tua esperienza.

Melissa Ronchini

Se hai nei o tatuaggi, questa è la cosa più importante che devi sapere sul laser.Il laser non sa distinguere. Vede pigme...
30/10/2025

Se hai nei o tatuaggi, questa è la cosa più importante che devi sapere sul laser.

Il laser non sa distinguere. Vede pigmento scuro e colpisce, che sia un pelo, un neo o l'inchiostro del tuo tatuaggio. Se non proteggiamo queste zone, il danno può essere permanente. Un neo può cambiare colore, forma, o peggio. Un tatuaggio può scolorirsi o deformarsi.

Per questo prima di iniziare qualsiasi trattamento facciamo sempre una cosa: mappiamo tutto. Ogni neo, anche il più piccolo. Ogni tatuaggio, anche quello che pensi sia "lontano" dalla zona da trattare. Li segniamo, li copriamo con protezioni specifiche e lavoriamo con margini di sicurezza.

Non è esagerazione, è responsabilità. Ho visto troppi danni causati dalla fretta o dalla superficialità. Un neo danneggiato può richiedere controlli dermatologici per anni. Un tatuaggio rovinato non si ripara.

Come capire se il tuo centro lavora in sicurezza? Durante la consulenza devono controllare tutta la zona, non solo dove pensi di avere nei. Devono segnare ogni punto da proteggere. Durante il trattamento devono verificare che le protezioni siano sempre al posto giusto.

Se ti dicono "non preoccuparti, stiamo attenti" senza fare nulla di concreto, preoccupati eccome.

La bellezza non vale un rischio permanente. Mai.

Melissa Ronchini

HAI NEI O TATUAGGI? ECCO PERCHÉ DEVI STARE ATTENTA COL LASERTi dico subito la verità: il laser non sa distinguere tra un...
29/10/2025

HAI NEI O TATUAGGI? ECCO PERCHÉ DEVI STARE ATTENTA COL LASER

Ti dico subito la verità: il laser non sa distinguere tra un neo e un pelo. Se colpisce direttamente un neo o un tatuaggio, può danneggiarli in modo permanente. Bruciature, scolorimento, cicatrici. Non sto esagerando.

Ma tranquilla, non significa che non puoi fare il laser. Significa solo che serve più attenzione.

Prima di iniziare qualsiasi trattamento, esamino ogni centimetro della tua pelle. Cerco nei, anche i più piccoli, macchie di nascita, tatuaggi ovviamente, ma anche quelle piccole macchioline che magari nemmeno noti. Li marco e li copro con protezioni apposite, non con rimedi improvvisati.

Quando arrivo vicino a queste zone, cambio completamente approccio. Rallento, riduco la potenza, a volte giro intorno lasciando un piccolo margine di sicurezza. È come quando guidi e vedi un bambino sul marciapiede: non è che ti fermi, ma rallenti e stai più attenta.

So che la tua paura principale è: “E se mi rovinano il tatuaggio che mi è costato tanto?” o “E se mi lasciano una cicatrice su un neo?”. In vent’anni di lavoro non mi è mai successo. Mai. Perché la sicurezza viene prima della velocità, sempre.

Come fai a capire se il centro che scegli è davvero attento? Guarda questi segnali durante la prima consulenza. Ti esaminano tutta la pelle o danno solo un’occhiata veloce? Usano protezioni specifiche per coprire i nei o improvvisano con cerotti? Quando spiegano il trattamento, menzionano come gestiranno le zone delicate?

Un centro serio dedica tempo a questa fase. Non è pignoleria, è professionalità. Perché un neo danneggiato non torna più come prima. Un tatuaggio rovinato dal laser diventa una macchia sbiadita. Sono danni permanenti che si possono evitare al 100% con le giuste precauzioni.

Il bello è che quando il lavoro è fatto bene, puoi avere il meglio di entrambi i mondi: pelle liscia dove desideri e nei e tatuaggi intatti dove devono rimanere.

Melissa Ronchini

Sembra strano, vero? Eppure è uno degli errori più comuni che vedo.Deodoranti antitraspiranti, creme solari resistenti, ...
27/10/2025

Sembra strano, vero? Eppure è uno degli errori più comuni che vedo.

Deodoranti antitraspiranti, creme solari resistenti, fondotinta waterproof... Creano una pellicola invisibile che fa da scudo tra il laser e la tua pelle. Il risultato? Il laser rimbalza invece di penetrare. Più dolore per te, meno efficacia del trattamento.

Ma non è solo questione di deodorante. Anche quella crema profumata che adori, l'olio corpo che usi sempre, persino alcuni detergenti che lasciano residui possono interferire. Il laser ha bisogno di pelle pulita nel vero senso della parola: nuda, senza barriere.

Cosa fare il giorno del laser? È più semplice di quanto pensi. La mattina fai una doccia normale con sapone neutro, niente di più. Nessun prodotto dopo, neanche quella crema leggera che "tanto si assorbe subito". Se proprio non puoi fare a meno del deodorante, almeno evita l'antitraspirante che è il peggiore nemico del laser.

So che può sembrare eccessivo, ma la differenza si sente eccome. Quando la pelle è davvero pulita, il manipolo scorre meglio, il calore si distribuisce uniformemente, tu senti meno fastidio. Non è pignoleria, è fisica: meno ostacoli = migliore trasmissione dell'energia.

Un piccolo sacrificio la mattina per un trattamento più confortevole ed efficace. Ne vale la pena, fidati.

Melissa Ronchini

AUTOABBRONZANTE PRIMA DEL LASER? ECCO PERCHÉ È UNA PESSIMA IDEASe hai appuntamento per il laser e stai pensando di usare...
15/10/2025

AUTOABBRONZANTE PRIMA DEL LASER? ECCO PERCHÉ È UNA PESSIMA IDEA

Se hai appuntamento per il laser e stai pensando di usare l'autoabbronzante per non sembrare troppo pallida, fermati un attimo. C'è qualcosa che devi sapere.

L'autoabbronzante crea una pellicola invisibile sulla pelle che può mandare in tilt il laser. Non la vedi, ma c'è. E quando il laser la incontra, succedono due cose spiacevoli: senti più dolore del normale e i risultati peggiorano drasticamente.

È come cercare di prendere il sole con una maglia trasparente addosso: sembra che non ci sia nulla, ma i raggi non passano come dovrebbero. Il laser si comporta allo stesso modo: invece di arrivare dritto al pelo, si "confonde" con questo strato extra.

Ma non è solo l'autoabbronzante il problema. Anche questi prodotti creano la stessa barriera invisibile:

• Fondotinta waterproof o long-lasting
• Bronzer e terre abbronzanti
• Body shimmer e oli glitterati
• BB cream per il corpo

Una cliente mi ha raccontato che dopo una seduta fatta con ancora addosso il fondotinta delle gambe, ha avuto macchie rosse per due settimane. Non perché fosse allergica, ma perché il laser aveva reagito in modo irregolare con i pigmenti del trucco.

Quindi, cosa fare? Le regole sono semplici ma fondamentali. Smetti l'autoabbronzante almeno una settimana prima del laser. Il giorno del trattamento, zero trucco sul corpo. E quando arrivi, lo diciamo sempre ma è importante: segnala se hai usato qualcosa di particolare nei giorni precedenti.

So che l'idea di presentarsi "al naturale" può mettere a disagio, soprattutto d'estate. Ma credimi, meglio essere pallida per un giorno che ritrovarsi con irritazioni o macchie che durano settimane. E poi, dopo qualche seduta, quando non avrai più peli, non ti servirà nascondere nulla con l'abbronzatura finta.

La pelle pulita non è solo una questione estetica. È sicurezza. È efficacia. È la differenza tra un trattamento che funziona e uno che crea solo problemi.

Melissa Ronchini

Può sembrare strano, ma il trattamento inizia mentre ti guardo. Non è invadenza, è professionalità.Prima di toccarti con...
09/10/2025

Può sembrare strano, ma il trattamento inizia mentre ti guardo. Non è invadenza, è professionalità.

Prima di toccarti con qualsiasi strumento, studio la tua pelle. Noto se è secca o idratata, se ci sono zone arrossate, se i peli crescono in direzioni strane. Vedo quella piccola voglia che non mi hai detto, quella zona più scura sulle ginocchia, quei peli che fanno il riccio sotto l'ascella.

Perché è importante? Perché ogni dettaglio cambia come userò il laser. Se vedo pelle secca, so che dovrò essere più delicata. Se noto peli a vortice, cambierò direzione più volte. Se individuo una zona sensibile, la tratterò diversamente.

È come un sarto che prende le misure prima di tagliare la stoffa. Non inizia a caso sperando che vada bene. Osserva, misura, poi agisce.

Questa osservazione iniziale fa la differenza tra un trattamento standard uguale per tutti e uno che rispetta le tue caratteristiche. Tra dolore inutile e comfort. Tra risultati a metà e risultati completi.

Non tutti i centri si prendono questo tempo. Alcuni accendono il laser e via. Ma la tua pelle merita di essere vista, capita, rispettata. Solo così ogni passaggio diventa preciso ed efficace.

La tecnologia è importante. Ma gli occhi che sanno cosa cercare lo sono ancora di più.

Melissa Ronchini

PERCHÉ ALCUNI PELI SEMBRANO "IMMORTALI" ANCHE DOPO TANTE SEDUTE?Hai presente quei peli ostinati nelle ascelle o nell'ing...
06/10/2025

PERCHÉ ALCUNI PELI SEMBRANO "IMMORTALI" ANCHE DOPO TANTE SEDUTE?

Hai presente quei peli ostinati nelle ascelle o nell'inguine che non ne vogliono sapere di andarsene? C'è una spiegazione semplice: crescono storti.

No, non sto scherzando. Mentre sulla gamba i peli crescono più o meno tutti nella stessa direzione, nelle ascelle è il caos totale. Ogni pelo va dove gli pare, alcuni crescono in orizzontale, altri fanno addirittura il riccio. È come un parcheggio dove ognuno ha messo la macchina come voleva.

E qui sta il problema: se il laser li colpisce sempre dalla stessa angolazione, alcuni peli li prende "male". È come provare ad aprire una porta spingendo dal lato sbagliato: non funziona, per quanto tu spinga forte.

Le zone più complicate sono proprio quelle dove i peli fanno i capricci. Nelle ascelle possono cambiare direzione anche 4-5 volte in pochi centimetri. Nell'inguine creano veri e propri vortici. Intorno alle ginocchia crescono storti per natura. Se chi passa il laser non se ne accorge e usa sempre lo stesso movimento, è normale che alcuni peli sopravvivano.

La soluzione? Un'operatrice attenta non passa il laser sempre allo stesso modo. Prima guarda come crescono i tuoi peli in ogni zona. Poi adatta il movimento. Nelle ascelle potrebbe cambiare direzione del passaggio più volte, seguendo i "vortici". È un po' come pettinare i capelli ricci: se vai sempre nello stesso verso, alcuni nodi non li sciogli mai.

Questo fa la differenza tra dover fare 20 sedute con risultati a metà e farne 10 con risultati completi. Non è magia, è semplicemente rispettare come il tuo corpo ha deciso di far crescere i peli.

Quindi se hai zone dove i peli sembrano immortali, forse non è che il laser non funziona. Forse è solo questione di prenderli dalla direzione giusta.

Melissa Ronchini

HAI MAI NOTATO PELI CHE RICRESCONO A STRISCE DOPO IL LASER?Se sì, hai sperimentato quello che chiamiamo "effetto zebra":...
29/09/2025

HAI MAI NOTATO PELI CHE RICRESCONO A STRISCE DOPO IL LASER?

Se sì, hai sperimentato quello che chiamiamo "effetto zebra": alcune zone completamente lisce alternate a strisce dove i peli ricrescono come se il laser non fosse mai passato.

È frustrante, lo so. Paghi per un trattamento completo e ti ritrovi con risultati a macchie. Ma c'è una spiegazione semplice: succede quando chi usa il laser va "a caso" invece di seguire un percorso preciso.

Ti faccio un esempio che rende l'idea. Immagina di tagliare il prato senza uno schema: passi due volte nello stesso punto lasciando il resto alto. O quando dipingi una parete di fretta: alcune zone hanno tre mani di colore, altre neanche una. Con il laser succede la stessa cosa.

Le zone dove questo problema si vede di più sono quelle irregolari. L'inguine con tutte le sue curve, le ascelle dove i peli crescono in direzioni diverse, le ginocchia con la loro superficie non uniforme. Se l'operatrice non ha un metodo preciso, è facile che salti delle zone o ne ripassi altre troppe volte.

Come si evita? Con quello che io chiamo "metodo a griglia". Immagina di dividere mentalmente la zona in strisce ordinate e di seguirle una per una, sovrapponendole leggermente. Come quando passi l'aspirapolvere: se vai avanti e indietro a caso, sicuro dimentichi gli angoli. Se segui le linee del pavimento, copri tutto.

Il bello è che quando il lavoro è fatto con metodo, te ne accorgi subito. Durante il trattamento senti un calore uniforme, mai troppo intenso in un punto o assente in un altro. E dopo qualche settimana? La riduzione dei peli è omogenea, progressiva, senza quelle fastidiose strisce che ti fanno dire "ma qui il laser è passato o no?"

La differenza tra un risultato mediocre e uno eccellente non sta nella velocità o nella potenza del laser. Sta nel metodo. Un'operatrice esperta può anche essere veloce, ma segue sempre il suo schema mentale, la sua mappa invisibile che garantisce di non lasciare nulla al caso.

Melissa Ronchini

Indirizzo

Via Callegherie 22
Imola
40026

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 20:00
Martedì 10:00 - 20:00
Mercoledì 10:00 - 20:00
Giovedì 10:00 - 20:00
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