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Introdacqua - Agorà Informazioni fiscali e non rivolte alla comunità

Resto al Sud 2.0L’incentivo per gli under 35 che vogliono avviare un’attività nel MezzogiornoResto al Sud 2.0 promuove l...
26/10/2025

Resto al Sud 2.0
L’incentivo per gli under 35 che vogliono avviare un’attività nel Mezzogiorno

Resto al Sud 2.0 promuove la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, libero-professionali e di lavoro autonomo nei territori del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Di cosa si tratta
Dal 15 ottobre 2025, i giovani under 35 possono fare domanda per ottenere gli incentivi previsti tramite la piattaforma digitale di Invitalia. L'iniziativa si articola in due programmi distinti ma complementari: Autoimpiego Centro-Nord (ACN) e Resto al Sud 2.0 (RSUD), ciascuno calibrato sulle specificità territoriali delle rispettive aree di interventoI due programmi coniugano voucher e contributi a fondo perduto per l’accompagnamento gestionale all'avvio di nuove attività economiche.

A chi si rivolge
La misura si rivolge espressamente a giovani che versano in condizioni di marginalità economica o sociale, disoccupati, inoccupati o inattivi, con particolare attenzione ai beneficiari del programma di Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL).

Requisiti
Possono accedere agli incentivi i giovani di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 35 anni non ancora compiuti che si trovino alternativamente in una delle seguenti condizioni:
- inoccupati, ossia coloro che non svolgono attività lavorativa o che ne ricavano un reddito annuo inferiore a 8.000 euro (lavoro subordinato o parasubordinato) o 4.800 euro (lavoro autonomo);
- disoccupati, ovvero soggetti che hanno presentato dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e il cui reddito da lavoro corrisponde a un'imposta lorda inferiore alle detrazioni previste dalla normativa fiscale;
- inattivi, coloro che non svolgono alcuna attività lavorativa e non sono titolari di partita IVA attiva;
- disoccupati GOL, beneficiari del programma Garanzia di Occupabilità per i quali sono stati individuati percorsi di accompagnamento o riqualificazione professionale.

Quali le attività interessate
Le agevolazioni sostengono l'avvio di iniziative economiche nelle seguenti forme:
- attività di lavoro autonomo mediante apertura di partita IVA;
- imprese individuali regolarmente iscritte al registro delle imprese;
- società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società a responsabilità limitata e società cooperative;
- attività libero-professionali, anche nella forma di società tra professionisti.
Un aspetto rilevante della disciplina riguarda i requisiti temporali: le iniziative devono essere state avviate nel mese precedente la presentazione della domanda e risultare inattive alla data di presentazione.

Finanziamento
Le misure prevedono due modalità alternative di accesso ai finanziamenti.

• Un primo tipo di intervento prevede il riconoscimento di un contributo in forma di voucher.
il voucher può coprire il 100% dell'investimento fino a 40.000 euro per singola iniziativa, elevabili a 50.000 Sono ammissibili spese per macchinari, impianti, attrezzature, arredi nuovi di fabbrica, programmi informatici, servizi ICT, immobilizzazioni immateriali e consulenze tecnico-specialistiche.

• La seconda tipologia di contributo è destinata a programmi di investimento organici per interventi più strutturati e, in tal caso, è possibile richiedere contributi a fondo perduto per programmi di investimento fino a 200.000 euro.

Il contributo può coprire fino al 75% del programma per investimenti fino a 120.000 euro e fino al 70% per quelli superiori. In questo caso, il ventaglio delle spese ammissibili si amplia, includendo anche opere edili di ristrutturazione e manutenzione straordinaria (nel limite del 50% del programma di investimento).

Presentazione della domanda
La domanda può essere presentata online dal titolare/legale rappresentante dell’iniziativa economica, previo accesso nell’area personale di Invitalia. La domanda verrà esaminata, entro 90 giorni, in base all’ordine cronologico di presentazione, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.
Maggiori informazioni sono reperibili al seguente link
https://www.invitalia.it/incentivi-e-strumenti/resto-al-sud-20

Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montaneIl 19 settembre è stata pubblicata la legge n. 131/...
25/10/2025

Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane

Il 19 settembre è stata pubblicata la legge n. 131/2025, del 12 settembre 2025, entrata in vigore il 20 settembre 2025, che introduce un nuovo quadro giuridico per il riconoscimento, la classificazione e la promozione delle aree montane, sostituendo la precedente disciplina settoriale. Il contenuto della legge ha particolare rilevanza per la Regione Abruzzo che conta almeno il 56% di comuni montani.
Il recente testo normativo, che si compone di trentaquattro articoli, introduce anche diverse agevolazioni fiscali e incentivi per contrastare lo spopolamento, supportare le attività economiche e migliorare i servizi nelle zone montane. Tra le novità più importanti, ci sono una serie di crediti d'imposta rivolte agli operatori del servizio sanitario e al personale scolastico, per la locazione e l'acquisto e la ristrutturazione della prima casa in montagna per i residenti e per chi si trasferisce per lavoro, agevolazioni per imprenditori agricoli e forestali e un piano per la valorizzazione delle professioni di montagna.

Sono previsti quattro diversi tipi di credito d’imposta al fine di
• favorire le soluzioni abitative del personale sanitario e scolastico che prestano servizio nei comuni agevolati
• stimolare investimenti da parte di agricoltori e silvicoltori di montagna
• incentivare l’avvio di piccole e microimprese da parte di giovani imprenditori
• incoraggiare l'acquisto e la ristrutturazione di abitazioni principali di montagna.
Di seguito solo una sintesi delle misure di natura fiscale rinviando al testo della norma per elementi più di dettaglio.

Credito d’imposta per il personale della sanità e delle scuole di montagna
E’ prevista l’istituzione di un credito d’imposta specificamente rivolto al personale sanitario, destinato a coprire in parte le spese per la locazione dell’abitazione o le spese per l’acquisto, nel medesimo comune o in un comune limitrofo, di un immobile a uso abitativo con accensione di un finanziamento ipotecario o fondiario. Il bonus è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi ed è riconosciuto nel limite individuale del minor importo tra il 60% del canone annuo di locazione dell’immobile o dell’importo del finanziamento e 2.500 euro. Il limite individuale è elevabile al minor importo tra il 75% del canone annuo di locazione o dell’ammontare annuale del finanziamento e 3.500 euro, nei casi in cui nei territori degli stessi comuni montani, con popolazione non superiore a 5mila abitanti, sia presente una delle minoranze linguistiche storiche di cui alla legge 15 dicembre 1999, n. 482 (come albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate, eccetera), i cui appartenenti rappresentino almeno il 15% dei residenti. Per consentire l’effettiva fruizione dell’agevolazione sarà adottato un decreto del ministro della Salute di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze e il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, per definire i criteri sia di individuazione dei comuni limitrofi sia delle modalità di concessione del credito d’imposta, anche ai fini del rispetto del limite di spesa previsto, nonché le disposizioni relative ai controlli e al recupero del beneficio indebitamente fruito
Stessa agevolazione, con medesimi limiti e condizioni, anche al personale scolastico che presta servizio nelle scuole di montagna di ogni ordine e grado individuate dalla legge stessa, che, nel medesimo comune o in un comune limitrofo, per fini di servizio, acquisti, con accensione di un finanziamento ipotecario o fondiario, o prenda in locazione, un immobile a uso abitativo.
Per il personale scolastico, particolare attenzione è dedicata al sistema scolastico montano. La legge definisce "scuole di montagna" quelle ubicate nei comuni montani o con almeno un plesso in tali comuni, che beneficiano di misure specifiche per assicurare il servizio scolastico. Sono previste deroghe per la formazione delle classi e l'assegnazione degli organici, punteggi aggiuntivi nelle graduatorie per il personale che ha prestato servizio nelle scuole montane

Credito d'imposta per investimenti e attività diversificate degli agricoltori e dei silvicoltori di montagna
Agli imprenditori agricoli e forestali singoli e associati, comprese le cooperative agricole e forestali, ai consorzi forestali, anche partecipati dai comuni, e alle associazioni fondiarie viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 10% del valore degli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027, nel limite complessivo di spesa di 4 milioni di euro per ciascun anno.

Misure fiscali a favore delle imprese montane esercitate dai giovani
Alle piccole imprese e microimprese, che dal 20 settembre 2025 intraprendono una nuova attività nei comuni montani individuati dalle misure agevolative in commento, viene riservato un credito d’imposta pari alla differenza tra l’imposta calcolata applicando le aliquote ordinarie al reddito, derivante dallo svolgimento dell’ attività nei citati comuni, determinato nei modi ordinari e fino a concorrenza di 100mila euro, e l’imposta calcolata applicando allo stesso reddito l’aliquota del 15%.
Ulteriori requisiti sono:
• non aver compiuto il quarantunesimo anno di età alla data di avvio dell’attività
• in caso di società e cooperative, che abbiano intrapreso, nel medesimo periodo una nuova attività, presenza di soci persone fisiche in numero superiore al 50% che, alla data di avvio dell’attività, non abbiano compiuto il quarantunesimo anno di età oppure non ancora quarantunenni che detengano almeno il 50% del capitale sociale.
L’agevolazione è riconosciuta per il periodo d’imposta nel corso del quale la nuova attività è intrapresa e per i due periodi d’imposta successivi Condizione necessaria è che l'attività d’impresa sia svolta, nel corso dell’anno di riferimento, per un minimo di otto mesi anche non continuativi.

Tax credit "casa" per i giovani che scelgono di stabilirsi in montagna
Alle persone fisiche che, mediante finanziamento ipotecario o fondiario, comunque denominato, dopo il 20 settembre 2025 stipulano, acquistano o ristrutturano un’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale, compresi i fabbricati rurali a uso abitativo, situata nei comuni montani agevolati, spetta un tax credit commisurato all’ammontare degli interessi passivi dovuti sul finanziamento stesso, nel limite complessivo, a decorrere dal 2025, di 16 milioni di euro annui. L’agevolazione è riconosciuta per cinque periodi d’imposta comprensivi di quello nel corso del quale è acceso il finanziamento.
Il beneficio è riservato a coloro che non abbiano compiuto il quarantunesimo anno di età nell’anno in cui è acceso il mutuo e non spetta per le abitazioni di tipo signorile, ville, castelli e palazzi di particolare pregio storico ed artistico, appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

LA TARI 2025 NELLA VALLE PELIGNATARIFFE DEI COMUNI A CONFRONTO
01/09/2025

LA TARI 2025 NELLA VALLE PELIGNA
TARIFFE DEI COMUNI A CONFRONTO

Bando su Interventi di welfare aziendale – PR FSE+ Abruzzo 2021 – 2027 – scadenza 18 dicembre 2026Al seguente indirizzo ...
01/09/2025

Bando su Interventi di welfare aziendale – PR FSE+ Abruzzo 2021 – 2027 – scadenza 18 dicembre 2026

Al seguente indirizzo è reperibile il bando e tutti gli allegati
https://www.anciabruzzo.it/bando-su-interventi-di-welfare-aziendale-pr-fse-abruzzo-2021-2027-scadenza-18-dicembre-2026/

PUBBLICAZIONE AVVISO WELFARE AZIENDALE 28/03/2025
SCADENZA AVVISO 18/12/2026
INVIO DOMANDE A PARTIRE DA 14/04/2025

BENEFICIARI Piccole e medie imprese PMI, Grandi imprese, Liberi professionisti, Enti no profit, Cooperative

Di cosa si tratta
La Regione Abruzzo vuole attuare politiche capaci di portare ad una uguale indipendenza economica le donne e gli uomini e all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare. Azioni per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro sono fondamentali per rendere più equa la distribuzione del tempo dedicato ad azioni di cura e alle attività domestiche quotidiane.
La misura eroga contributi ai datori di lavoro ed ai lavoratori autonomi che adottano ed attuano Piani di welfare di conciliazione, definiti in considerazione dei bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori. I progetti dovranno avere la finalità di favorire la valorizzazione e il benessere delle risorse umane inserite in azienda in funzione del potenziamento della produttività e della qualità del lavoro, attraverso azioni volte a promuovere un legame virtuoso tra esigenze aziendali e bisogni di conciliazione vita-lavoro.
Il presente Avviso sostiene l’adozione di misure di conciliazione dei tempi vita-lavoro attraverso il finanziamento di azioni comprese all’interno delle macroaree di seguito riportate:
1. Progettazione piano di welfare;
2. Adozione piano welfare e attuazione misure di Conciliazione;
3. Certificazione della parità di genere

A chi si rivolge
Possono presentare domanda: Grandi imprese; Piccole e Medie imprese (PMI) in forma singola o costituite in ATI/ATS; Enti non profit, compresi gli Enti del Terzo settore iscritti al Runts; Cooperative; Associazioni datoriali; Liberi professionisti operanti in forma singola o associata (Studi associati di professionisti, Società tra professionisti, etc.) incluse le sezioni territoriali di Ordini o Collegi professionali.
I destinatari finali sono i lavoratori/lavoratrici dipendenti con figli e/o anziani a carico.

Come partecipare
La candidatura dovrà essere presentata dal richiedente in modalità telematica, pena l’irricevibilità dell’istanza, attraverso lo sportello digitale della Regione Abruzzo selezionando la voce “Catalogo Servizi” – Bandi FSE 2021-2027 - Avviso WELFARE AZIENDALE e seguendo scrupolosamente le istruzioni ivi riportate a partire dalle ore 09.00 del giorno 14/04/2025 ed entro e non oltre le ore 20.00 del 18/12/2026. Il sistema, prima ed oltre tale termine, impedisce la presentazione della domanda/progetto.
Le graduatorie saranno mensili e le candidature pervenute sono esaminate e ammesse in ordine di punteggio di merito fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Contatti
Dipartimento Lavoro e Attività produttive Lavoro (DPH) - Servizio Occupabilità e Lavoro (DPH012)
Referente:
Dott.ssa Maria Sambenedetto
Telefono:
085 7672329 - 085 7672519

SCADENZA AVVISO 18/12/2026INVIO, DOMANDE A PARTIRE DA 14/04/2025, BENEFICIARI Piccole e medie imprese PMI, Grandi imprese, Liberi professionisti, Enti no profit, Cooperative

Riduzione IRPEF fino a 458,50 euro per il personale di Forze armate e di polizia per il 2025Nella Gazzetta Ufficiale del...
29/08/2025

Riduzione IRPEF fino a 458,50 euro per il personale di Forze armate e di polizia per il 2025

Nella Gazzetta Ufficiale del 28 agosto 2025, n. 199 è stato pubblicato il D.P.C.M. 24 luglio 2025 riguardante il beneficio della riduzione delle imposte sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali al personale delle Forze di polizia e delle Forze armate.

Al personale militare e delle Forze armate, compreso il Corpo delle capitanerie di porto, e al personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare in servizio nel 2025, che ha percepito nell'anno 2024 un reddito di lavoro dipendente complessivamente non superiore a 30.208 euro, è riconosciuta la riduzione dell'IRPEF e delle addizionali regionali e comunali.
Nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025, l'imposta lorda determinata sul trattamento economico accessorio, comprensivo delle indennità di natura fissa e continuativa è ridotta per ciascun beneficiario dell'importo massimo di 458,50 euro.

CAPIRE LA BOLLETTA TARI 2025 Nelle  prossime settimane perverranno gli avvisi di pagamento con scadenza  prima rata 30 s...
15/07/2025

CAPIRE LA BOLLETTA TARI 2025

Nelle prossime settimane perverranno gli avvisi di pagamento con scadenza prima rata 30 settembre
Comprendere quanto paghiamo.
Nel prospetto un esempio di calcolo per un abitazione di 100 mq

La riscossione dei tributi locali , criticità nazionale
11/07/2025

La riscossione dei tributi locali , criticità nazionale

L'Anci respinge l'ente per la riscossione tributi locali e chiede l'accesso alle banche dati nazionali, fermo da 5 anni

DEBITORI A LORO INSAPUTASono anni che si assiste al taglio dei finanziamenti ai Comuni. In particolare  i piccoli Comuni...
10/07/2025

DEBITORI A LORO INSAPUTA
Sono anni che si assiste al taglio dei finanziamenti ai Comuni.
In particolare i piccoli Comuni hanno difficoltà ad assicurare i servizi minimi dovendo comunque far quadrare il bilancio, ed è così che spesso si ricorre alla soluzione più semplice: si chiedono più tasse e tributi e si aumentano le tariffe per servizi pubblici a domanda individuale.
Tuttavia, aumentare le tasse è molto semplice, basta una delibera, ma poi più complicato è riscuoterle. Se non si riscuote si generano i residuti attivi (crediti non riscossi nell’anno) e ciò non piace alla Corte dei Conti ma neppure agli stessi comuni che non avendo adeguate risorse interne, per la riscossione spesso ricorrono a società esterne.
Ad Introdacqua negli ultimi anni abbiamo avuto la REGIE srl di Guardiagrele, INFOARCH di Pratola Peligna, Argo Sistemi Telematici srls di Sulmona e adesso da qualche anno abbiamo la SOGET spa. Peraltro, sembrerebbe che queste società sono restie a trasferire le banche dati causando duplicazioni e recuperi infondati.
Le società che si occupano di riscossione per i Comuni svolgono un’attività commerciale e vengono retribuite generalmente con una percentuale su ciò che il Comune incassa in seguito al loro intervento. Pertanto, si può ben comprendere come non stiano lì a pettinare le bambole ma sfornino accertamenti, solleciti e ingiunzioni quasi senza sosta.
Andando al punto, vi dico di un contribuente, ma la cosa può riguardare tutti noi, che ha ricevuto nel 2025 dalla Soget un avviso di pignoramento della pensione. Nell’avviso si citano tributi locali per i quali l’interessato è certo di non aver mai ricevuto alcuna notifica. Si rivolge ad una persona più esperta di lui che scopre che in realtà, agli inizi del 2023, la Soget aveva notificato un accertamento con affissione all’Albo del Comune per irreperibilità assoluta, vale a dire in assenza dell’abitazione, nonostante l’interessato è da sempre residente nella medesima unità immobiliare di proprietà con la propria famiglia. Per opporsi al pignoramento occorre incaricare un avvocato e c’è il rischio che il giudice possa confermare il pignoramento perché il contribuente avrebbe dovuto fare ricorso avverso l’atto affisso all’albo nel 2023. C’è da dire che altre raccomandate del Comune e della stessa Soget erano state recapitate regolarmente tramite Poste.

Ciò che è accaduto nel 2023 ( che accade periodicamente) sta accadendo di nuovo in questi giorni a insaputa di tanti.
Il 1° luglio u.s , Agenzia Entrate Riscossione sull’Albo del Comune ha affisso un elenco con trenta contribuenti che non avrebbero pagato tributi erariali o regionali; il successivo 7 luglio, la Soget, per non essere da meno, ha affisso un elenco con 130 cittadini, per tributi comunali . Il messo di AER come quello della Soget non ha rinvenuto le abitazioni.
Tutto questo vi appare normale?
Questa discutibile procedura di affissione all’albo senza un effettiva ricerca non riguarda solo il Comune di Introdacqua.
Vi suggerisco di consultare l’Albo per essere certi di non trovarvi, a vostra insaputa, nel famigerato elenco dei debitori

INTRODACQUA  CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 GIUGNOCancellazione della riduzione della tariffa per le case a disposizione, all...
05/07/2025

INTRODACQUA
CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 GIUGNO
Cancellazione della riduzione della tariffa per le case a disposizione, allineamento tariffe 2025 a quelle del 2024 e rateazione avvisi di pagamento. Questi sono i tre punti emersi nell’ultimo Consiglio.
Il Consiglio Comunale lo scorso 30 giugno ha approvato una modifica al vigente Regolamento Tari del 2021. La variazione attiene alla riduzione della tariffa del 30%, per la sola quota variabile, per le abitazioni tenute a disposizione. In buona sostanza, dal 1°gennaio del 2025 questa riduzione non esiste più e quindi i cittadini interessati pagheranno circa il 30% in più rispetto al 2024. L’agevolazione era presente per la prima volta nel regolamento approvato nel maggio del 2014.
La misura era intesa a mitigare la tassazione per quelle persone che utilizzavano saltuariamente l’immobile. La logica della riduzione rispondeva al principio “chi inquina paga”/ chi più inquina più paga/chi meno inquina meno paga.
La medesima riduzione è rimasta “per i locali diversi da abitazione ed aree scoperte operative adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente, risultate da licenza o autorizzazione rilasciata dai competenti organi per l’esercizio delle attività”.
Dalla delibera non è dato comprendere le motivazioni del taglio netto. Una delle possibili letture potrebbe essere quella di voler limitare con la tari delle seconde case l’aumento della tariffa per le prime case.
Il vero problema della TARI è la gestione dei costi del Cogesa e il controllo analogo che dovrebbero esercitare i Comuni. Il costo del servizio dei rifiuti aumenta anno dopo anno
Di seguito un prospetto illustrativo dell’andamento complessivo della tariffa negli ultimi cinque anni nel nostro Comune
Anni Costi fissi Costi variabili Totale Incremento % (*)
2021 3.530,00 240.530,00 244.060,00 ************
2022 62.685,00 190.138,00 252.823,00 3,59
2023 66.312,00 195.587,00 261.899,00 3,59
2024 90.713,00 228.089,00 318.802,000 21,72
2025 94.089,00 228.107,00 322.196,00 1,06
(*) la percentuale di incremento è rispetto all’anno precedente

La ripartizione dei costi avviene attraverso la tariffa che viene determinata considerando il costo complessivo da coprire con il tributo, ripartendo le percentuali da attribuire al c.d uso domestico e alle attività commerciali e professionali. Entità della ripartizione che non sembra evincersi dalla delibera. Inoltre, la tariffa è costituita da un costo fisso che serve a coprire le spese generali legate al servizio e un costo variabile che dipende dalla quantità di rifiuti prodotti. La domanda che ci si potrerbbe porre è la seguente: per limitare il peso del tributo sui cittadini occore lavorare sul costo del servizio o tagliare le agevolazioni?
Per l’uso domestico l’incremento rispetto al 2024 è minimo. Per l’uso non domestico la percentuale di incremento va da 0,02% al 3.04%.
Al link che segue (l’Albo on line del Comune) possono essere consultate le tariffe approvate: http://halleyweb.com/c066048/mc/mc_attachment.php?x=3&mc=13135
Il pagamento è previsto in due rate, su comunicazione del Comune, la prima in scadenza il 30 settembre 2025, la seconda il successivo 31 ottobre.
Infine, in merito alla possibilità di rateizzare le somme contenute negli avvisi di pagamento che arriveranno entro agosto, premesso che il testo della nuova disposizione appare di improbabile attuazione, l’importo minimo della rata sarebbe di € 80,00 e sono dovuti gli interessi legali.

COMUNE DI INTRODACQUALE AGEVOLAZIONI TARINon è mia intenzione fare un trattato sul tributo, sarebbe noioso e non ne avre...
26/06/2025

COMUNE DI INTRODACQUA
LE AGEVOLAZIONI TARI

Non è mia intenzione fare un trattato sul tributo, sarebbe noioso e non ne avrei le competenze. Semplicemente, intendo soffermarmi sulle agevolazioni previste per la TARI nel Comune di Introdacqua che però spesso hanno la loro fonte in una legge nazionale e quindi applicabili in tutti Comuni.
Questo post trae spunto anche dal prossimo Consiglio Comunale convocato per il 30 giugno alle ore 12 che approverà le “tariffe” per il 2025 e modificherà il Regolamento TARI approvato nel 2021.
Dall’esito del prossimo Consiglio si potrà comprendere se ci sarà un aumento rispetto al 2024 e così, l’avviso di pagamento, che salvo modifiche nel Regolamento, arriverà prima di settembre, non sarà più una sorpresa.
Senza avere i testi delle proposte che saranno sottoposti al Consiglio, ritengo che se aumento ci sarà, complessivamente non supererà il 2%, ma alla pubblicazione delle delibere sarò più preciso.
Una delle novità è rappresentata dal bonus sociale sulla TARI già oggetto di un precedente post. A questa agevolazione fa da contraltare un incremento di € 6,00 per ciascuna utenza oggetto del tributo.

Le agevolazioni vigenti per l’uso domestico ( non per le attività commerciali), salvo modifiche sul punto del Regolamento del 2021, sono le seguenti che credo non hanno necessita di commenti.

• Riduzione al 33,33% per la tassa dovuta dai cittadini italiani residenti all’estero, già pensionati nei rispettivi paesi di residenza, limitatamente ad una unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o usufrutto, non ceduta in locazione o in comodato1 (Legge 23.05.2014 n° 80 , G.U. 27.05.2014) applicata sulla parte fissa e variabile.

Per la sola parte variabile,
• la tariffa si applica in misura ridotta pari al 30% per le abitazioni tenute a disposizione da parte del Soggetto Passivo, a condizione che tale destinazione sia specificata nella denuncia originaria, integrativa o di variazione. Dichiarando espressamente di non voler cedere l’alloggio in locazione o comodato ;
• 30% per i locali diversi da abitazione ed aree scoperte operative adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente, risultate da licenza o autorizzazione rilasciata dai competenti organi per l’esercizio delle attività, la presente riduzione non è cumulabile con quella prevista a favore degli immobili situati in zone esterne al centro abitato, in cui il servizio sia limitato a periodi stagionali;
• 15% per l’immobile utilizzato come abitazione principale da parte di imprenditore agricolo, con esclusivo riferimento alla porzione abitativa;
• 30% limitatamente all’abitazione principale occupata da famiglia con cui fa parte anagraficamente disabili con invalidità grave (100%), riconosciuta alla data del 1° gennaio dell’anno di imposizione;
• 30% limitatamente all’abitazione principale occupata da famiglia con cui fa parte anagraficamente grandi invalidi del lavoro ai sensi del T.U. 1124//1965, riconosciuti tali alla data del 1° gennaio dell’anno di imposizione;
• 30% limitatamente all’abitazione principale occupata da famiglia con cui fa parte anagraficamente anziani non autosufficienti ai sensi della Legge 214/1992, riconosciuti tali alla data del 1° gennaio dell’anno di imposizione;
• 30% limitatamente all’abitazione principale occupata da famiglia con cui fa parte anagraficamente disabili con handicap grave ai sensi della Legge 104/1992, riconosciuti tali alla data del 1° gennaio dell’anno di imposizione;
• 20% per le utenze che praticano un sistema di compostaggio domestico, ivi compreso quello di prossimità, a condizione che rispettino le procedure ed i requisiti disciplinati dall’art 11 della Legge Regionale n° 31/2007.

Fatta eccezione per il bonus sociale, le agevolazioni vanno richieste al Comune.
Ai cittadini due opzioni: assistere al Consiglio Comunale, (la partecipazione è una componente fondamentale della democrazia rappresentativa a livello locale), per comprendere i costi che sopporta il Comune per rendere il servizio e che vengono ribaltati sui contribuenti oppure attendere l’avviso di pagamento e pagare

26/06/2025
CON NOTA DEL 24 GIUGNO, IL DIFENSORE CIVICO REGIONALE SOLLECITA NUOVAMENTE LA RISPOSTA DELLA PROVINCIA IN MERITO ALLA RE...
26/06/2025

CON NOTA DEL 24 GIUGNO, IL DIFENSORE CIVICO REGIONALE SOLLECITA NUOVAMENTE LA RISPOSTA DELLA PROVINCIA IN MERITO ALLA REALIZZAZIONE DELLA ROTATORIA AL "BIVIO DI INTRODACQUA"

GUTTA CAVAT LAPIDEM

Indirizzo

Piazza Cavour
Introdacqua

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