24/11/2025
Shiatsu e mal di testa
Ritrovare il proprio equilibrio energetico
Il mal di testa è uno dei disturbi più diffusi e, allo stesso tempo, uno dei più complessi da comprendere. Non è soltanto un dolore localizzato in un punto della testa, ma spesso il segnale di una tensione che attraversa l’intera persona. Corpo, emozioni e pensieri si contraggono insieme e il dolore diventa la voce di un disequilibrio che chiede attenzione, ascolto e una lettura più ampia del semplice sintomo.
In una prospettiva energetica e salutogenetica il mal di testa non viene considerato come un nemico da combattere, ma come un messaggio del sistema corpo e mente. Lo Shiatsu, in questo contesto, diventa un modo concreto per ascoltare quel messaggio e trasformarlo in un percorso di riequilibrio. Non si tratta di curare il sintomo, bensì di comprendere che cosa lo genera e di restituire al corpo la possibilità di autoregolarsi.
Salutogenesi e visione energetica del mal di testa
La Salutogenesi sposta l’attenzione da ciò che non funziona a ciò che può favorire il benessere. Il mal di testa, in questo orizzonte, è un indicatore: segnala un sovraccarico, una stagnazione o una deviazione del flusso energetico.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, ogni tipo di mal di testa è collegato non solo a una zona anatomica, ma anche a specifici meridiani energetici e a determinati modi di reagire alla vita. C’è chi accumula tensioni senza mai scaricarle, chi trattiene emozioni e parole, chi non riesce a fermarsi e vive in costante stato di allerta. Il dolore diventa allora il punto in cui questo squilibrio emerge in modo evidente.
In questo approccio al trattamento del mal di testa secondo la Medicina Tradizionale Cinese si lavora con una doppia attenzione: da un lato la lettura energetica delle cause, dall’altro il trattamento pratico attraverso lo Shiatsu.
I contenuti principali comprendono:
• le cause energetiche del mal di testa, in particolare gli squilibri di ascesa e discesa dell’energia e i blocchi nelle zone di passaggio tra collo, spalle e capo
• lo studio dei meridiani coinvolti nei diversi tipi di cefalea: Vescica Urinaria (BL), Stomaco (ST), Fegato (LIV), Vescica Biliare (GB), Triplice Riscaldatore (TB), Du Mai
• il trattamento Shiatsu mirato su collo, spalle e capo per favorire il rilascio delle tensioni, lo sblocco delle zone di passaggio e la ridistribuzione armonica del Ki
• l’attivazione di Du Mai e Ren Mai, i due meridiani straordinari che svolgono un ruolo essenziale nell’asse centrale dell’energia e nel rapporto tra testa, tronco e bacino.
I meridiani coinvolti nel mal di testa
Una delle chiavi di lettura più interessanti offerte dalla Medicina Tradizionale Cinese riguarda il percorso dei meridiani sulla testa.
La Vescica Urinaria (BL) attraversa l’occipite e la nuca, spesso sede di cefalee legate a tensione muscolare, rigidità cervicale e sovraccarico da stress. Lo Stomaco (ST) passa frontalmente, collegando digestione, pensiero e preoccupazione: non è raro che alcune forme di mal di testa frontale siano associate a tensione digestiva e ruminazione mentale.
Il Fegato (LIV) e la Vescica Biliare (GB) governano in buona parte i mal di testa laterali e temporali, spesso connessi a frustrazione, rabbia trattenuta, difficoltà a gestire i cambiamenti. Il Triplice Riscaldatore (TB) mette in comunicazione le diverse aree energetiche del corpo e partecipa a molte forme di cefalea da sovraccarico generale.
Du Mai, che scorre lungo la linea mediana posteriore, e Ren Mai, lungo la mediana anteriore, formano l’asse centrale: la loro attivazione tramite il contatto e il respiro favorisce un riequilibrio profondo tra alto e basso, tra testa e hara.
Shiatsu: dal dolore alla centratura
La disciplina Shiatsu utilizza pressioni portate con il palmo, il pollice o il peso del corpo su aree e meridiani, secondo i principi della Medicina Tradizionale Cinese. Applicato alle problematiche di mal di testa, lo Shiatsu permette di:
• ascoltare la qualità del tessuto e del Ki in regioni chiave come collo, spalle, base del cranio e sacro
• intervenire sulle aree di contrazione per favorire il rilascio e lo scorrimento dell’energia
• riportare l’attenzione al centro, all’hara, evitando che l’energia resti intrappolata solo in alto, nella testa
• accompagnare la persona a percepire il legame tra respiro, postura ed equilibrio emotivo.
Particolare importanza viene data alla relazione tra testa, respiro e hara. Quando il respiro resta bloccato nel torace e non scende, la mente tende a essere agitata e frammentata e la testa si sovraccarica. Quando invece il respiro diventa più profondo e raggiunge l’addome, il sistema nervoso si calma e il dolore può attenuarsi, perché l’energia non è più compressa in un solo distretto.
Leggere il dolore come processo
Uno dei passaggi fondamentali di questo approccio è la trasformazione dello sguardo sul dolore. Il mal di testa non viene più visto solo come un disturbo da eliminare in fretta, ma come parte di un processo di riequilibrio.
Attraverso la valutazione energetica, la consapevolezza del respiro, il lavoro sui meridiani e il trattamento Shiatsu mirato, la persona può iniziare a riconoscere:
• quali situazioni di vita innescano o aggravano il mal di testa
• quali schemi posturali, emotivi e mentali alimentano la tensione
• quali nuove abitudini di ascolto e cura di sé favoriscono un cambiamento stabile nel tempo.
Ritrovare il proprio ritmo
Lo Shiatsu, in questa visione, non combatte il dolore, ma accompagna la persona a ritrovare il proprio ritmo. Quando l’energia torna a circolare in modo più armonico, i muscoli si distendono, il respiro si approfondisce, la mente si alleggerisce.
Il mal di testa smette di essere solo un nemico e si trasforma in un punto di partenza: un invito a riconsiderare il proprio modo di vivere la tensione, il tempo, il dovere, le emozioni. In questo senso la Salutogenesi non è un concetto astratto, ma un cammino concreto che passa attraverso la consapevolezza corporea, il contatto e la possibilità di rimettere in dialogo testa, cuore e hara.