31/10/2025
Nella notte tra l'1 e il 2 novembre, in Piemonte, si credeva che il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliasse. Le anime dei nostri cari defunti tornavano a visitare le loro case, per un'ultima, silenziosa visita.
Questa affascinante tradizione, nata dall'incontro tra antiche credenze contadine e la fede cristiana, ha dato vita a usanze uniche e toccanti:
-La Tavola Apparecchiata: Si lasciava cibo, specialmente le castagne ("marroni" o "mondine"), e acqua per ristorare le anime nel loro cammino.
-Il Ceppo e i Lumini: Un grande ceppo bruciava tutta la notte nel focolare per riscaldare gli spiriti, mentre i lumini guidavano il loro ritorno.
-Le "Lumere": In alcune zone si intagliavano zucche, illuminate internamente, per ricordare i defunti.
-I “Dolci dei morti” è usanza di preparare dolciumi, definiti infatti dolci dei morti, per celebrare la giornata.
Oggi, mentre visitiamo i cimiteri con un fiore, ricordiamo il valore profondo di queste usanze: la memoria, il rispetto e l'amore che continuano a vivere oltre il tempo.