02/12/2025
Mi sono accortə che, in un periodo con meno impegni del solito, stavo iniziando a sentirmi in colpa.
Come se non potessi semplicemente riposare, stare, prendermi cura di me… senza doverlo prima “meritare”.
Mi sono trovata intrappolata in un vecchio schema, un circolo vizioso fatto di autocritica e piccole punizioni.
A un certo punto mi sono fermata e mi sono chiesta:
‘E se invece di punirmi o sentirmi in colpa, provassi a guardarmi con un po’ più di gentilezza?’
Da questa domanda è nata la riflessione che ho raccolto in questo carosello.
Se ti va, scorri e leggila con calma.
P.S. Da queste riflessioni fatte ho anche deciso di iscrivermi ad un corso che parla di inclusione e rispetto. Vi lascio qui di seguito una piccola intro che descrive il corso
Hai mai pensato, da nutrizionista, a come comunicare con un* paziente in relazione all'identità di genere?
Hai mai pensato che possa essere utile chiedere alle persone con quale pronome vogliono ci si rivolga loro?
Hai mai riflettuto su come cambiano metabolismo e fabbisogni quando si intraprende un percorso di affermazione di genere, durante la terapia ormonale (Gaht)?