28/01/2022
Pillole💊 di medicina funzionale:
Chi di noi non ha mai sofferto di quelle antipatiche e dolorose ulcere della mucosa orale, chiamate afte?
Stando ai dati di uno studio epidemiologico israeliano del 2009 l’aftosi ha una prevalenza che va dall’1% al 78% della popolazione, al variare dei Paesi presi in esame e dai dati disponibili. Numeri impressionanti.
Ma che cos’è l’afta? Una dolorosa ulcera all'interno della cavità orale causata dalla rottura della mucosa, più raramente presente a livello genitale. Generalmente rotonda od ovoidale, a comparsa episodica, con fondo depresso necrotico di colore giallastro o grigiastro, una base infiltrata e dei bordi ben definiti circondati da un alone eritematoso rosso.
Viene altresì indicata come stomatite aftosa, specialmente se la ferita è multipla o cronica. La parola deriva dal greco áphtha, άφθα, che significa pustola. Occorre distinguere tra stomatite aftosa minor, stomatite aftosa major e stomatite aftosa erpetiforme.
A differenza dell’herpes, le afte non sono contagiose.
La causa non è completamente nota, ma implica una risposta immunitaria linfocita T mediata, innescata da una varietà di fattori.
Gli eventi scatenanti variano a seconda degli individui e includono:
Sensibilità alimentari, in particolare a cioccolato, caffè, fragole, uova, noci, formaggio e cibi piccanti o acidi
Carenze nutrizionali (deficit di folati, vit B12, ferro, zinco, tiamina, riboflavina e piridossina)
Traumi locali (protesi dentarie, morsi accidentali della guancia, spazzolatura dei denti troppo zelante)
Stress (Livelli elevati di cortisolo urinario e salivare, in pazienti con afte, dimostrano una correlazione significativa come marker di stress)
Farmaci come i FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei)
Infezioni (Mancano prove conclusive che supportino il ruolo di un'eziologia infettiva, compreso l'herpes simplex virus 1-2, virus della varicella zoster, citomegalovirus e l’Helicobacter pylori, forse lo Streptococcus sanguis potrebbe avere un ruolo favorente l’insorgenza, in maniera indiretta)
Influenze ormonali (Calo dei progestinici durante la fase luteale del ciclo mestruale)
Allergie (Acido benzoico • Cinnamaldeide • Nichel • Parabeni • Dicromato • Acido sorbico, dentifricio con sodio lauril solfato)
Disbiosi del microbiota orale e salivare, ed intestinale (identificate associazioni tra rischio di aftosi ricorrente e diminuzione dello streptococco salivarius ed aumento di Acinetobacter johnsonii nel cavo orale)
Sensibilità al glutine non celiaca, NCGS (dall'inglese Non-celiac gluten sensitivity)
Predisposizione genetica (HLA-B12, HLA-B51, HLA-CW7, HLA-A2, HLA-A11 e HLA-DR2 sono esempi di tipi di Antigeni leucocitari umani correlati con la stomatite aftosa)
E tanti altri fattori…
Come potete osservare, i numerosi fattori scatenanti creano non poche difficoltà nel capire quale potrebbe essere l’origine di tale problema. E di conseguenza, quale terapia scegliere per risolvere alla radice ed in maniera più duratura la problematica.
La dermatologia in chiave funzionale permette di indagare in modo più approfondito, e di trattare i disturbi, utilizzando approcci terapeutici diversificati: nutrizionali, integrativi, nutraceutici, farmacologici e dermocosmetici.
Fonti:
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