Al Consultorio

Al Consultorio "al Consultorio" è una equipe di volontari specializzati a disposizione di persone, coppie e famiglie

Qualcuno ha già addobbato gli alberelli del proprio giardino con le luminarie: Natale inizia sempre più in anticipo, in ...
05/11/2025

Qualcuno ha già addobbato gli alberelli del proprio giardino con le luminarie: Natale inizia sempre più in anticipo, in barba al dispendio energetico.
Ci sentiamo più in sintonia con la Caritas Jesina che si prepara al Natale con una raccolta di giocattoli.
Ne approfittiamo per riflettere su cosa significa un giocattolo: è una possibilità per bambini e bambine di sperimentarsi a fare qualcosa di nuovo, di vestire panni inusuali, di scoprire come funzionano le cose.
Un giocattolo non serve ad imparare qualcosa, altrimenti apparterrebbe alla didattica ma non al gioco: nel gioco c'è sempre qualcosa che si impara ma è impalpabile e differente per ogni giocatore.
Non è nemmeno uno status symbol: anche chi ha un bel giocattolo non importa di stare al di sopra degli altri perché è alla pari che si gioca insieme.
Tutto il resto è roba di noi adulti, un po' miopi verso ciò che riteniamo poco produttivo (classificazione in cui - purtroppo - facciamo rientrare anche gioco e giocattoli).
Un bambino con un giocattolo è un esploratore del proprio mondo interiore ed esteriore: se abbiamo qualche giocattolo in disuso, ridiamogli senso permettendogli di arrivare nelle mani di chi saprà farlo rifiorire

𝐑𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐭𝐚𝐥𝐞, 𝐞̀ 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐚𝐭𝐭𝐨𝐥𝐢!✨
👉𝐃𝐚𝐥 𝟑 𝐚𝐥 𝟏𝟒 𝐍𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 (𝐥𝐮𝐧-𝐯𝐞𝐧 𝟗.𝟎𝟎-𝟏𝟑.𝟎𝟎), 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐥𝐚 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐚𝐭𝐭𝐨𝐥𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐚𝐫𝐢𝐭𝐚𝐬 𝐉𝐞𝐬𝐢𝐧𝐚, 𝐕𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐏𝐚𝐩𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐗𝐗𝐈𝐈𝐈 𝐧.𝟐𝟑, 𝐉𝐞𝐬𝐢.

𝐷𝑜𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑒̀ 𝑢𝑛 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒! 🥰
𝑁𝑜𝑛 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑝𝑒𝑙𝑢𝑐ℎ𝑒𝑠, 𝑔𝑖𝑜𝑐ℎ𝑖 𝑟𝑜𝑡𝑡𝑖 𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑖.
𝐶ℎ𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑣𝑒𝑟𝑎̀ 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑎𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑖 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑖 𝑒 𝑙𝑒 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝐷𝑖𝑜𝑐𝑒𝑠𝑖, 𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖, 𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑛𝑖𝑝𝑜𝑡𝑖!
𝐷𝑜𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒...𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑣𝑢𝑜𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑛𝑡𝑖𝑛𝑎! 😉

Si sta parlando del punto di vista che il DDL Educazione assume riguardo all'educazione sessuale e affettiva e ai conten...
29/10/2025

Si sta parlando del punto di vista che il DDL Educazione assume riguardo all'educazione sessuale e affettiva e ai contenuti e modi con cui viene e verrà proposta nelle scuole dei vari gradi di istruzione.
Al Consultorio si occupa da 40 anni di questi progetti (iniziati prima per i ragazzi della terza media, parallelamente alle loro famiglie e ora indirizzati anche ai bambini della primaria - col coinvolgimento dei genitori).
Per noi parlare di sessualità non significa parlare del sesso e delle sue pratiche ma aiutare una persona che cresce a comprendere i cambiamenti che il suo corpo affronterà, a pensare che il corpo è uno spazio personale ed intimo che va rispettato e fatto rispettare perché dire "no" è una possibilità che possiamo praticare anche senza sentire senso di colpa o vergogna. E poi che è a partire dal corpo che proviamo emozioni, che possiamo comunicarle se ci soffermiamo ad ascoltarle.
A chi, tuttavia, vede le persone più piccole come dentro una sfera di pura innocenza riguardo ai temi più scabrosi, diciamo che il primo accesso alla pornografia avviene ormai intorno ai 10 anni (anche prima, a volte) e che si verifica nell'assenza delle figure adulte di riferimento e, quindi, senza poter elaborare quel che vedono e che sentono in merito: forse dovremmo tenerne conto...
Se esiste una teoria gender forse non predica nelle scuole ma dentro il mondo virtuale ed è lì che invitiamo le mani legislative a lavorare.
Per quanto ci riguarda, ci tireremo su le maniche anche con le famiglie, nello smarrimento più completo dell'orientamento educativo proponendo la domanda di base: "Di cosa ha bisogno tuo figlio/tua figlia? Ti va di stare ad ascoltare cosa ha da dire?"
Vi proponiamo il post dell'Ordine degli Psicologi perché ci pare autorevole, competente e, quindi, degno di considerazione da parte di tutti

DDL Educazione sessuale e affettiva, vietarla non protegge i giovani: li espone alla disinformazione.

La Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, richiama l’attenzione del Legislatore sul valore dell’educazione affettiva e sessuale come tutela della salute psicologica e prevenzione della violenza. In assenza di percorsi educativi adeguati, ragazze e ragazzi rischiano di apprendere modelli disfunzionali e stereotipi dannosi.

La scuola deve restare luogo di conoscenza, dialogo e crescita emotiva, nel rispetto della dignità di ogni persona.

Leggi il comunicato stampa ---> https://www.psy.it/ddl-educazione-affettiva-gulino-cnop-vietarla-significa-esporre-i-giovani-a-disinformazione/

Volentieri condividiamo questo invito da parte di Magma Odv per questo incontro con Monica Lanfranco, a Cupramontana il ...
23/10/2025

Volentieri condividiamo questo invito da parte di Magma Odv per questo incontro con Monica Lanfranco, a Cupramontana il 9 novembre.
Abbiamo potuto conoscere il femminismo vivace e il pensiero non violento di Monica Lanfranco in una formazione proprio qui Al Consultorio, un paio di anni fa: ci colpì molto la sua attenzione alle relazioni educative per affrontare le disparità di genere.
Un incontro con lei, di sicuro non lascia le cose come stanno.

↗️Direzione Cupramontana:
In preparazione dell' evento del 9 novembre alle ore 18, nella splendida cornice dei Musei in Grotta, presentiamo Monica Lanfranco!

Monica Lanfranco è una figura di riferimento nel panorama femminista italiano, con un percorso professionale e politico che intreccia giornalismo, formazione, attivismo e produzione culturale.

Profilo e attività
📌Giornalista e formatrice: Da oltre trent’anni si occupa di differenza di genere, comunicazione nonviolenta e risoluzione dei conflitti. Ha insegnato Teoria e Tecnica dei nuovi media all’Università di Parma.
📌 Fondatrice di Marea: Nel 1994 ha creato Marea, trimestrale di cultura di genere, diventato punto di riferimento per il dibattito femminista in Italia.

Autrice, alcuni tra i suoi libri più noti
📌Donne che disarmano (VandA Edizioni), un saggio che esplora il legame tra femminismo e nonviolenza, premiato nel 2024 dal XXV Premio “Il Paese delle Donne”.
📌Mio figlio è femminista, che affronta il tema dell’educazione alla parità di genere in ambito familiare.
📌Crescere uomini, un’indagine sulle parole dei ragazzi riguardo sessualità, pornografia e sessismo.

Progetti
📌Manutenzioni – Uomini a nudo: Un laboratorio teatrale nato dal libro Uomini che amano le donne, che coinvolge uomini in un percorso di consapevolezza contro la violenza maschile sulle donne. Il progetto è stato il primo esperimento italiano di teatro sociale maschile in ottica femminista.

Impegno sociale e culturale
📌 Monica Lanfranco ha fondato Altradimora, centro di formazione e incontro in ottica femminista, dove si tengono corsi, seminari e laboratori esperienziali.
📌 Conduce podcast e cura blog su testate come Il Fatto Quotidiano e MicroMega, dove continua a promuovere un pensiero critico e radicale

Altradimora - Officina dei saperi femministi

Attivato a Jesi (per tutti i cittadini della Vallesina) uno sportello di accoglienza per chi è vittima di un reato.Che s...
19/10/2025

Attivato a Jesi (per tutti i cittadini della Vallesina) uno sportello di accoglienza per chi è vittima di un reato.
Che sia un furto, una truffa o un atto violento vero e proprio, esserne vittime significa sentirsi vulnerabili psicologicamente e anche concretamente perché non sempre si hanno le informazioni utili per reagire. Ed è ancor più difficile se si è da soli.
Volentieri, quindi, vi segnaliamo questo servizio perché il passaparola, a volte, fa la differenza.
Tutte le informazioni che servono le trovate qui sotto aprendo il post del Comune di Jesi

È attivo lo Sportello di ascolto e orientamento per le vittime di qualsiasi tipologia di reato.
Questo servizio ha sede in 𝗣𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗢𝗯𝗲𝗿𝗱𝗮𝗻 𝟴, 𝗮 𝗝𝗲𝘀𝗶, e sarà attivo regolarmente 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗼 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱𝗶̀ 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗲𝘀𝗲, 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟱:𝟬𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟴:𝟬𝟬.
Un’équipe multidisciplinare, composta da professionisti della Rete Dafne Italia, assicura un approccio integrato con competenze giuridiche, socio-assistenziali e medico-sanitarie.
Lo sportello garantisce un punto di ascolto e offre informazioni sui diritti e sulle procedure da seguire, aiuta a individuare i bisogni della persona fornendo orientamento e accompagnamento ai servizi specialistici del territorio e anche supporto psicologico per affrontare le conseguenze del reato subito.

ℹ️Info e per appuntamenti: tel 375 107 6323 *nuovo numero*
- mail: spaziocontatto@lella2001.it
Per approfondimenti vai al link: https://shorturl.at/2wQjW

Si è spenta la luce sulle Giornate FAI d'Autunno e  ringraziamo ancora il Gruppo FAI di Jesi e Vallesina per l'esperienz...
12/10/2025

Si è spenta la luce sulle Giornate FAI d'Autunno e ringraziamo ancora il Gruppo FAI di Jesi e Vallesina per l'esperienza che ci ha offerto.
Perché è stato davvero piacevole scambiare gesti di cortesia semplice con le persone: piccoli sorrisi, sguardi gentili, la sorpresa di saluti tra sconosciuti.
Una persona passata per queste stanze, le chiamava "la vecchia zia": ci piace pensare che i visitatori abbiano ricevuto accoglienza che profuma piacevolmente di antico e vivace.
Sicuramente è stato così grazie alla presenza dei soci FAI, dei giovani Ciceroni e dei volontari dell'AN Carabinieri che, con ammirazione, abbiamo visto al lavoro

In consultorio riflettiamo spesso sulla dimenticanza agita dall'educazione, dalla cultura, dalla politica verso il corpo...
28/09/2025

In consultorio riflettiamo spesso sulla dimenticanza agita dall'educazione, dalla cultura, dalla politica verso il corpo.
Nei social l'attenzione al corpo sembra primeggiare ma per lanciare esche che catturino approvazione.
Vorremmo proporre un punto di vista che parla con voce più discreta ma che si focalizza sul corpo come strumento di messaggi da ascoltare con maggiore sensibilità.
Vi proponiamo, per questo, il post del Gruppo Solidarietà che si sofferma sul corpo di chi ha tanti anni alle spalle

Quando il corpo dice NO: la cura comincia dall’ascolto

Letizia Espanoli, https://letiziaespanoli.com/

Ci sono gesti che nella quotidianità sembrano semplici: un cambio, una doccia, la colazione. Ma un giorno, senza preavviso, il corpo dell’altro si irrigidisce. Non vuole. Non si lascia aiutare. Chi lavora nella cura lo sa: quel “no” improvviso può sfiancare. Eppure, è lì che comincia la domanda più potente: stiamo davvero ascoltando la persona?

Il rifiuto non è un fallimento. È un messaggio. In ogni gesto che si oppone alla nostra routine — un braccio che si chiude, uno sguardo che si spegne, un corpo che si gira — c’è una voce silenziosa che chiede rispetto.

È il corpo che ci parla, anche quando la mente si è fatta più fragile. È la persona che ci chiede: “Non andare così veloce. Non invadere. Guardami, prima di toccarmi.”

🌱 Le neuroscienze ci dicono che anche nella demenza, il cervello conserva il “body schema”, la mappa di sé. Un gesto, se non è preceduto da uno sguardo, da una parola, può essere letto come minaccia. L’amigdala — che registra il pericolo — si attiva. Anche un atto tecnicamente corretto, se non è relazionalmente gentile, può essere vissuto come un’invasione.

Il corpo è biografia. Ogni centimetro della pelle ha memoria. Ogni tocco può svegliare emozioni, storie, traumi antichi. E noi?
• Siamo capaci di toccare senza ferire?
• Di aiutare senza invadere?
📌 Da oggi, prova a vedere il rifiuto non come un ostacolo, ma come un’opportunità. Chiedi il permesso, sempre.

🔸 Rallenta, anche solo di qualche secondo.
🔸 Spiega con voce serena e delicata ogni gesto: anche se pensi che “non capisca”, fallo per rispetto.
🔸 Personalizza: una musica, un profumo, una routine nota possono cambiare tutto.
🔸 Se lavori in coppia, allenati con il collega a sostenere — non a sopraffare.
🔸 Se senti frustrazione, non giudicarti. Fermati, respira, chiediti: cosa sta succedendo dentro di me?

Il corpo della persona, come il tuo, ha bisogno di sentirsi accolto.

La buona cura non è fatta solo di competenza. È fatta di attenzione, delicatezza e presenza. Ogni NO che incontriamo è una richiesta di umanità.

“Il corpo che resiste è un corpo che chiede: vedimi, non solo toccami.”

Dell'autrice vedi, "Persone con demenza: dar casa al tempo fragile: errori da evitare, strade da percorrere", https://www.grusol.it/apriInformazioniN.asp?id=8867, in In "Appunti sulle politiche sociali, n. 1/2023 (242).

Questa giornata è stata testimone di una grande mobilitazione per chiedere la fine di una prepotenza che sta annientando...
22/09/2025

Questa giornata è stata testimone di una grande mobilitazione per chiedere la fine di una prepotenza che sta annientando un popolo. Purtroppo capita in troppi luoghi sulla Terra.
Da consulenti, ci sentiamo profondamente coinvolti in tutto questo: ogni persona ha diritto a vivere nella sicurezza (fisica e interiore), alla dignità, alla libertà.
Per quanto ci riguarda, non abbiamo alcuna intenzione di smettere di operare verso la pace (tenace, attiva, forte senza violenza) tentando il più possibile di essere resistenti rivoluzionari nel nostro agire educativo, come ci suggerisce il cardinale Zuppi

Il presidente della Cei ha aperto i lavori del Consiglio episcopale permanente, che si tiene a Gorizia. Dalla guerra a Gaza al fine vita, passando per la sinodalità, ecco tutti i temi toccati

Indirizzo

Piazza Federico II
Jesi
60035

Orario di apertura

Martedì 16:30 - 19:00
Mercoledì 16:30 - 19:30
Giovedì 11:00 - 12:30
16:30 - 19:30

Telefono

+393347399996

Sito Web

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