Paola Maniga Studio di Psicologia Online

Paola Maniga Studio di Psicologia Online Consulenza Strategica on line, Coaching on line,
3469533263 paola.maniga@gmail.com Master in EMDR
Master in Psicologia Clinica Strategica.

CONSULENZE ON LINE

COACHING

PSICOLOGA STRATEGICA BREVE,

TERAPISTA EMDR,

PSICODRAMMATISTA

TERAPIA A SEDUTA SINGOLA



Laureata in Psicologia all’ Università degli studi di Padova, specializzata in Psicoterapia Psicodrammatica. Diploma di Pratictioner in Pnl ( Programmazione Neuro Linguistica)
Diploma di Coach professionista in Pnl ( Programmazione Neuro Linguistica). Master in Selezione e Formazione del Personale. Consulenza Psicologica ONLINE e dal vivo:

adulti, famiglie, bambini. Disturbo post-traumatico da stress;
Problemi relazionali nei diversi contesti (coppia, famiglia, lavoro, sociale);
Problemi dell’infanzia e dell’adolescenza;

Conduzione di gruppi di Crescita Personale. Supervisione con Metodi Attivi per Ausiliari Socio Assistenziali, Operatori Socio Sanitari, Infermieri, Insegnanti, Educatori, Psicologi, Medici. Corsi di Formazione in azienda o a privati:

Comunicazione efficace
Selezione del Personale
Motivazione del Personale
Team building
Educazione genitoriale
Educazione all'affettività
Bilancio delle competenze
Orientamento lavorativo
Recruiting
Coaching

NELLA CONSULENZA PSICOLOGICA MI AVVALGO DELLA PSICOLOGIA CLINICA STRATEGICA

La Psicologia Clinica Strategica è un modello di intervento, che si caratterizza in quanto è:

- breve e focale, orientata all’estinzione dei disturbi presentati dal paziente. E’ un intervento che si concentra su un obiettivo concreto di cambiamento concordato congiuntamente con il cliente.

- radicale in quanto, oltre al superamento del sintomo, mira a ripristinare nella persona un nuovo equilibrio e a mantenerlo nel tempo.

- efficace, in quanto grazie all'applicazione di un rigoroso metodo di ricerca empirico-sperimentale, mira a produrre cambiamenti e miglioramenti significativi, sostanziali e duraturi.

- non farmacologica, che si realizza solo con metodi psicologici e senza l’utilizzo di farmaci.

- consigliata soprattutto per tutti i disturbi psicologici che creano forti impedimenti, ovvero caratterizzati da una sintomatologia acuta e persistente.

- flessibile, costruita sulle caratteristiche del problema e pertanto applicabile a situazioni differenti, non solo patologiche, ma anche relazionali, lavorative, educative, sociali. EMDR

"L’efficacia dell‘EMDR è stata dimostrata in tutti i tipi di trauma, sia per il Disturbo Post Traumatico da Stress che per i traumi di minore entità . Nel 1995 il Dipartimento di Psicologia Clinica dell’American Psychological Association ha condotto una ricerca per definire il grado di efficacia di questo metodo terapeutico e le conclusioni sono state che l’EMDR è non solo efficace nel trattamento del Disturbo da Stress Post Traumatico ma che ha addirittura l’indice di efficacia più alto per questa categoria diagnostica. L’EMDR è un approccio complesso ma ben strutturato che può essere integrato nei programmi terapeutici aumentandone l’efficacia. Questa metodologia utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra, per ristabilire l’equilibrio eccitatorio/inibitorio, provocando così una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali. L’EMDR vede la patologia come informazione immagazzinata in modo non funzionale e si basa sull’ipotesi che c’è una componente fisiologica in ogni disturbo o disagio psicologico. Questa informazione ”congelata” e racchiusa nelle reti neurali non può essere elaborata e quindi continua a provocare patologie come il disturbo da stress post traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici. I movimenti oculari saccadici e ritmici usati con l’immagine traumatica, con le convinzioni negative ad essa legate e con il disagio emotivo facilitano la rielaborazione dell’informazione fino alla risoluzione dei condizionamenti emotivi. Le ricerche condotte indicano che il metodo permette una desensibilizzazione rapida nei confronti dei ricordi traumatici e una ristrutturazione cognitiva che porta a una riduzione significativa dei sintomi del paziente (stress emotivo, pensieri invadenti, ansia, flashbacks, incubi) infatti, è un metodo ampiamente utilizzato per il trattamento di varie patologie e disturbi psicologici. Queste esperienze traumatiche risolvibili con EMDR possono consistere in:

Piccoli/grandi traumi subiti nell’età dello sviluppo

Eventi stressanti nell’ambito delle esperienze comuni (lutto, malattia cronica, perdite finanziarie, conflitti coniugali, cambiamenti)

Eventi stressanti al di fuori dell’esperienza umana consueta quali disastri naturali (terremoti, inondazioni, Covid) o disastri provocati dall’uomo (incidenti gravi, torture, violenza)"

www.emdr.it

Nella CONDUZIONE DEI GRUPPI utilizzo invece

il METODO PSICODRAMMATICO CLASSICO e il ROLE PLAYING ideato da Jacob Levi Moreno il quale nel 1921 fonda il "Teatro della Spontaneità"

Di interesse particolare per il pensiero moreniano sono la "spontaneità" e la "creatività" . La spontaneità viene qui definita come quello "stato psichico che rende il soggetto disponibile ad attivare le proprie energie ed ha la funzione di liberare la creatività." Lo Psicodramma è un metodo d’approccio psicologico che consente di esplorare il teatro interno della persona attraverso l'azione. Nello Psicodramma, i protagonisti sono chiamati a improvvisare il loro ruolo partendo da una situazione passata, presente o riguardante un possibile futuro. Questo processo favorisce la presa di coscienza dei soggetti riguardo ai loro nodi irrisolti. Infatti, la rappresentazione scenica, assumendo la forma della finzione, permette una espressione più libera dei conflitti e dei comportamenti inadeguati, rendendoli maggiormente evidenti ed espliciti. Lo Psicodramma facilita lo sblocco di situazioni psicologiche cristallizzate e ripetitive, la soluzione di problemi, portando al superamento di uno stato di crisi attraverso l'adozione di nuovi approcci e comportamenti nelle relazioni con gli altri. LO PSICODRAMMA SI AVVALE DI DIVERSI METODI D'AZIONE (METODI ATTIVI)

Fra questi, i principali sono:

1) la messa in scena o rappresentazione psicodrammatica;

2) il sociodramma, che è un intervento di drammatizzazione con e sul gruppo;

3) la sociometria, che costituisce una modalità di lettura e di modifica delle dinamiche di gruppo;

4) il role playing o gioco di ruolo, in numerose varianti, con o senza protagonista;

5) il role training o addestramento al ruolo, particolarmente indicato nei gruppi professionali;

A CHI SI RIVOLGE LO PSICODRAMMA? chiunque desideri cambiamento e maggior benessere personale e/o professionale

in ambito PRIVATO: genitori, figli, adolescenti, coppie. in ambito SANITARIO: Supervisione sociodrammatica e formazione per operatori psicosociali e sanitari, infermieri, educatori, assistenti sociali, psicologi, medici, equipe educative, associazioni di volontariato,

in ambito SCOLASTICO: supervisione per maestre, docenti, insegnanti, operatori di mediazione culturale. in ambito AZIENDALE: impiegati, quadri, dirigenti aziendali, team di lavoro

ALCUNI ESEMPI DELLE TEMATICHE AFFRONTABILI DALLO PSICODRAMMA:

sviluppo del benessere, legami affettivi, emozioni quali rabbia, gioia, dolore, senso di colpa ecc., educazione dei figli, ruolo di genitore, valorizzazione delle proprie risorse, periodi critici della propria vita, elaborazione del lutto, crescita personale, identità personale e professionale, relazione di cura. Le attività si svolgono su un tappeto di moquette con abiti comodi e senza scarpe. Ci si avvale di strumenti quali teli colorati, cuscini, maschere, burattini, disegno, danza, musica

COACHING, DI COSA SI TRATTA

Il Coach aiuta il cliente a chiarire e a ridisegnare i suoi sogni, le sue aspirazioni, ad affrontare sfide ed ostacoli. E’ un cammino comune che sviluppa processi decisionali e affronta aspetti legati alla sfera emotiva, familiare, sentimentale e relazionale. Per superare un momento critico, per affrontare un cambiamento, per sviluppare le potenzialità personali, attraverso l'utilizzo di strategie integrate che mobilitano le energie e le motivazioni, rinforzando la capacità dei singoli per raggiungere performance eccellenti, in tutti gli ambiti della vita privata, scolastica e professionale, per:

Individuare con chiarezza obiettivi personali e professionali

Sviluppare capacità decisionali

Trovare nuove motivazioni e le strategie più adeguate

Diventare consapevoli delle proprie capacità e potenzialità

Sviluppare competenze trasversali

Migliorare l’autostima ed acquisire sicurezza

Comunicare in modo efficace

Gestire al meglio i rapporti con gli altri

Migliorare le relazioni famigliari

Fare il bilancio delle proprie competenze

Superare dipendenze affettive

Uscire dalla trappola del mobbing

Orientarsi nello studio e nel lavoro

Migliorare il proprio metodo di studio

Trovare un equilibrio tra la vita privata e quella professionale

Trovare il coraggio di cambiare il corso della propria vita

"Un bambino non visto (cioè non riconosciuto nei propri bisogni emotivi, interiori, creativi) cresce spesso con una feri...
30/09/2025

"Un bambino non visto (cioè non riconosciuto nei propri bisogni emotivi, interiori, creativi) cresce spesso con una ferita di invisibilità che condiziona profondamente l’età adulta.

💡 Manifestazioni in età adulta

Da grande può:

• Cercare costantemente approvazione e riconoscimento (nel lavoro, nelle relazioni, sui social)
• Diventare iper-performante: eccelle, si sacrifica, lavora troppo pur di ricevere applausi o essere considerato
• Oppure, al contrario, assumere un atteggiamento da ribelle o provocatore, generando conflitti per atti**re attenzione
• Sviluppare dinamiche di “salvatore”: aiutare tutti, mettersi da parte, per sperare di ricevere amore e gratitudine
• In alcuni casi rimanere in silenzio e autoescludersi, sperando che qualcuno si accorga della sua sofferenza

🔄 Cosa fanno per essere visti

• Usare il corpo: malattie, dolori, disturbi psicosomatici che “obbligano” l’altro a guardare
• Usare il successo: titoli, status, riconoscimenti come strumento di visibilità
• Usare il dramma: discussioni, crisi emotive, vittimismo, che richiamano attenzione
• Usare la seduzione: compiacenza, fascino, adattamento pur di non passare inosservati

🎭 Vantaggio secondario

Anche se soffre, la persona ottiene un “guadagno nascosto”:
• Essere finalmente notato, anche se per la malattia, il lamento o la rabbia
• Controllare la relazione: l’altro deve occuparsi di lui/lei
• Evitare il rifiuto reale: meglio ricevere attenzione negativa che non riceverne affatto
• Restare nel ruolo familiare conosciuto (ad esempio “quello che deve faticare per meritare”)

👉 L’adulto che da bambino non è stato visto continua a costruire scenari per farsi guardare, anche a costo della propria salute o serenità. Il vantaggio secondario è che non rivive mai del tutto l’angoscia originaria dell’invisibilità, ma resta intrappolato in un meccanismo ripetitivo."

19/08/2025

🧘🏼‍♀️🌊🌅Un’altra magica sessione di Yoga Bimbi ci aspetta🌅🌊🧘🏼‍♀️

‼️Posti limitati‼️

A grande richiesta vi proponiamo una nuova avventura in una location unica ✨🧘🏼‍♀️🌅🌊

Saremo pronti a guidare i nostri piccoli amici in un viaggio di scoperta interiore attraverso il loro corpo e le ali della fantasia!

Un pomeriggio all’insegna del Benessere e del divertimento.. Imperdibile🎊🤩🧘🏼‍♀️🌊🌅

Bellissima esperienza! Grazie a tutti i bimbi! Alla prossima! 😘
07/08/2025

Bellissima esperienza!
Grazie a tutti i bimbi!
Alla prossima! 😘

A vostra diposizione la nostra brochure con i nostri orari e servizi.Vi aspettiamo a casa.
21/11/2024

A vostra diposizione la nostra brochure con i nostri orari e servizi.
Vi aspettiamo a casa.

16/10/2024

Le persone più sveglie che conosco
sognano di continuo.
Le persone più sane che conosco
fanno cose assurde, avventate, senza senso.
Le più intelligenti parlano che le capiscono anche i bambini, le più forti è un sussurro la loro voce, e le più serie ridono, ridono sempre.
Le più giuste hanno fatto errori che non si aggiustano, e le più vive, le più vive, sono morte tante volte: e ogni volta, poi, di nuovo, di nuovo sono nate.
(Enrico Galiano, "L'arte di sbagliare alla grande")

"Lascia andare le persone che non vibrano con te e inizia il nuovo anno essendo  coerente con te stesso.Non è un atteggi...
28/12/2022

"Lascia andare le persone che non vibrano con te e inizia il nuovo anno essendo coerente con te stesso.
Non è un atteggiamento di arroganza o orgoglio, ma di coerenza, continuerai ad amarli, ma con un'altra prospettiva, da un altro livello di comprensione, comprensione e coscienza.

È la cosa più difficile che dovrai fare nella tua vita, e sarà anche la più importante: smettere di essere legata a chi non vibra più con te.

So che il tuo istinto è quello di fare tutto il possibile per conquistare le grazie di tutti quelli che puoi, ma è anche la spinta che ruberà il tuo tempo, la tua energia e la tua sanità mentale.

La verità è che non sei per tutti e tutti non sono per te.

Questo è ciò che lo rende così speciale quando trovi le poche persone con cui hai un'amicizia, un amore o una relazione sinceri: saprai quanto è prezioso perché hai sperimentato ciò che non è.

La cosa più preziosa e importante che hai nella tua vita è la tua energia.

Non è il tuo tempo che è limitato, è la tua energia.

Quello che dai ogni giorno è ciò che creerà sempre di più nella tua vita.

Ciò a cui dedichi il tuo tempo è ciò che definirà la tua esistenza.

Quando te ne renderai conto, inizierai a capire perché sei così ansioso quando trascorri il tuo tempo con persone che non ti contribuiscono e in lavori o luoghi o città che non ti si addicono.

Inizierai a renderti conto che la cosa più importante che puoi fare per la tua vita, per te stesso e per tutti quelli che conosci è proteggere la tua energia più ferocemente di qualsiasi altra cosa.

Sei la cosa più importante della tua vita!
Non dimenticarlo mai."

Genitori...Siate come Debbie...Credeteci forte ❤️💪È il 1990 a Baltimora, Maryland. Un giorno la maestra d'asilo convoca ...
30/11/2022

Genitori...
Siate come Debbie...
Credeteci forte ❤️💪

È il 1990 a Baltimora, Maryland. Un giorno la maestra d'asilo convoca d'urgenza mamma Deborah, per tutti Debbie.
"Michael non riesce a stare seduto, non sta mai tranquillo, non riesce a focalizzare" dice la maestra.
"Forse è solo annoiato" risponde Debbie.
"Impossibile. Si rassegni, semplicemente suo figlio non è dotato, non sarà mai in grado di focalizzarsi su nulla" sentenzia la donna senz'appello.

Il bambino in questione, quel Michael, di cognome fa Phelps, ha 5 anni, è cresciuto senza padre in una famiglia interamente femminile, insieme alla madre e alle due sorelle, e fino a quel momento non ha quasi mai messo piede in una piscina. Quando lo fa per la prima volta, è talmente terrorizzato all'idea di ba****si la faccia, che l'istruttore è costretto a insegnargli il dorso. Michael ha un talento innato, ma discontinuo. A scuola non va meglio. Tutte le sue insegnanti ripetono a Debbie sempre le stesse cose: "Non riesce a concentrarsi in nessun compito", "non è portato per questa o quella materia", "infastidisce il compagno di banco". Debbie allora decide di sottoporlo a una visita specialistica. La diagnosi è chiara: ADHD o DDAI, meglio noto come Disturbo da deficit di attenzione/iperattività.

Ma Debbie, oltre ad essere una mamma, è anche insegnante e preside. E si mette in testa di dimostrare a tutti che sbagliano. "Sapevo che, se avessi lavorato duro con Micheal, lui avrebbe potuto raggiungere tutti gli obiettivi che si fosse prefissato.” Lavora a stretto contatto con le insegnanti di Michael e, ogni volta che una di loro le dice "non riesce a fare questo", lei risponde: "Bene, cosa possiamo fare per aiutarlo?" Di fronte alle sue difficoltà con la matematica, gli trova un tutor e un metodo che susciti l'interesse di Michael, con problemi di questo tipo: “Quanto tempo impieghi a nuotare per 500 metri se nuoti ad una velocità di 3 metri al secondo?”.

Trasforma i limiti di suo figlio in opportunità. Ogni volta che lui ha uno scatto di rabbia o di frustrazione in piscina, lei dagli spalti gli fa un segnale convenzionale a forma di C che, nel loro linguaggio privato, significa "Ricomponiti".

Michael migliora a scuola, mentre in vasca è già un piccolo squalo: a 11 anni, è più forte e veloce di qualsiasi altro suo coetaneo che abbia mai nuotato negli Stati Uniti. Debbie viene, allora, convocata per il secondo colloquio più importante della vita di Michael. Questa volta non è una maestra d'asilo ma il suo allenatore, Bob Bowman. È il maggio del 1996.

"Signora, ora le dico cosa succederà" esordì. "Nel 2000 Michael parteciperà ai Trials olimpici. Non so se conquisterà la convocazione, ma sicuramente farà parlare di sé. E nel 2004 sarà senza dubbio un atleta che vincerà delle medaglie olimpiche. E saremo solo all’inizio”.

Bob sbagliava. Nel 2000, a Sydney, non solo Michael si qualificherà nei 200 metri farfalla, ma raggiungerà la finale, classificandosi al quinto posto, sfiorando il podio e una medaglia. Aveva 15 anni appena compiuti. Da quel giorno, per i successivi 16 anni, Phelps conquisterà 83 medaglie, di cui 66 d'oro, 28 olimpiche, 33 iridate, in otto diverse discipline, diventando, nel 2008 a Pechino, l'atleta con più ori (otto) in una sola edizione della storia dei Giochi e, per distacco, il nuotatore più vincente di ogni tempo, oltre a uno degli sportivi più forti di ogni sport o epoca.

Quel campione inarrivabile e icona planetaria è stato un bambino con deficit dell'attenzione diagnosticato, come decine di milioni di altri bambini come lui in tutto il mondo. Con la sola fortuna di avere avuto al suo fianco una donna e una professionista che non lo ha mai giudicato, né giustificato, ma lo ha spinto a ti**re fuori il proprio talento dove altri vedevano solo disturbi, disattenzione e iperattività. Avrebbe potuto rassegnarsi, come le aveva consigliato la sua prima maestra d'asilo. Invece Debbie ha deciso di fare qualcosa di molto più lungo e faticoso: credere in suo figlio.

Forse nessuno di quei milioni di bambini diventerà mai Michael Phelps - che importa? - ma dietro lo stigma di una diagnosi e di un giudizio senz'appello, ci sono persone con talenti e capacità fuori dal comune in qualunque ambito o professione. A volte quello che manca è solo qualcuno disposto a vederli e a riconoscerli. Una come Debbie Phelps, per esempio.

Sai perché non guarisci? Non guarisci perché quando arriva qualcosa di buono nella tua vita lo rifiuti e preferisci tene...
26/11/2022

Sai perché non guarisci?

Non guarisci perché quando arriva qualcosa di buono nella tua vita lo rifiuti e preferisci tenere ciò che non ti rende felice.

Non guarisci perché continui ad ignorare il potente e prezioso essere che hai dentro.

Non guarisci perché continui a trascurarti e a fingere.

Non guarisci perché non usi le tue forbici per tagliare i legami con persone che non ti nutrono più.

Non guarisci perché hai dato per scontato che il sacrificio sia il modo di dimostrare amore agli altri.

Non guarisci perché non usi la magia del perdono per ripulirti dalla rabbia e dal rancore.

Non guarisci perché fuggi dalla natura, non ti godi la pioggia, non ti perdi nel bosco, non ti bagni nel mare e ti nascondi dal sole e dalla luna.

Non guarisci perché gridi ai venti e quando ti ascoltano e cercano di portarti su una strada che ti renderà felice, ti aggrappi al passato.

Non guarisci perché non ti lasci trasportare dentro di te, con la forza del tuo cuore e della tua mente, ed è evidente che sei tu la guaritrice perché ′′non guarirai se non vuoi guarire".

Siamo stelle avvolte dalla pelle, siamo luce e la guarigione che stai cercando è sempre stata dentro di te.

Flora Azevedo

Indirizzo

La Maddalena
07024

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