Ordine Professioni Infermieristiche La Spezia

Ordine Professioni Infermieristiche La Spezia ORDINE DEGLI INFERMIERI DELLA SPEZIA E PROVINCIA (OPI LA SPEZIA)

Riportiamo le principali e ultime notizie che riguardano l'infermieristica locale, regionale, nazionale e rimandiamo per aspetti più dettagliati al web ed altri canali social.

IL MATTINO DEL GIORNO 7/11 CORSO ECM GRATUITO, IN SEDE, PER TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: info per partecipare?...sul ...
04/11/2025

IL MATTINO DEL GIORNO 7/11 CORSO ECM GRATUITO, IN SEDE, PER TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE: info per partecipare?...sul nostro sito

OPI LA SPEZIA non è solo un ente “obbligatorio”, ma un luogo di incontro, di stimolo e sviluppo professionale. Venite a trovarci, vi aspettiamo! Due nuovi eventi ECM per concludere il 2025. Ott 20, 2025Su questo stesso sito trovate le indicazioni per acquisire un buon numero di crediti ECM su a...

Sergio Harari è direttore dell'Unità operativa di Pneumologia e di Medicina interna dell'ospedale San Giuseppe MultiMedi...
23/09/2025

Sergio Harari è direttore dell'Unità operativa di Pneumologia e di Medicina interna dell'ospedale San Giuseppe MultiMedica di Milano, e professore di Medicina interna. Scrive sul ''Corriere della Sera'' e ieri ha presentato un suo articolo sulla carenza di
Lo riportiamo qui, ringraziando molto la collega Lorenza per la segnalazione interessante.
-----
21 settembre 2025
''Agli esami di ammissione al corso di Laurea in scienze infermieristiche quest’anno sono state presentate 17.215 per 18.918 posti: così si mette in pericolo l'intero sistema sanitario
17.215 domande per 18.918 posti, sono questi i numeri degli esami di ammissione al corso di Laurea in scienze infermieristiche quest’anno. Meno candidati che posti, con un calo dell’11% rispetto al 2024 quando furono 19.421.

Il problema però non è solo di chi lavora in sanità ma di tutti, senza personale gli ospedali chiudono.

Come sta già avvenendo: in molte realtà alcuni reparti sono stati ridotti, dei servizi sono stati chiusi o accorpati ad altri, nuove strutture non sono mai partite o sono solo parzialmente aperte. Qualcuno ha pensato di importare infermieri dall’estero ma la soluzione non regge: oltre ai problemi di lingua, cultura e formazione, le nostre retribuzioni non sono concorrenziali con gli altri paesi nostri vicini, se uno deve spostarsi dall’India va in Germania, non certo in Italia.
Perfino chi parte dall’Albania, Paese con il quale abbiamo una certa affinità, va da altre parti.

Se la criticità è garantire una adeguata presenza di personale alle sempre maggiori e più complesse necessità cliniche, la scarsità di candidati e di studenti in infermieristica sta pericolosamente abbassando i livelli di selezione, si promuove chiunque pur di avere poi nelle corsie ospedaliere qualcuno che guardi i malati.

Per tamponare, almeno in parte, il problema, è stata recentemente istituita la figura dell’«assistente infermiere», una sorta di OSS (operatore sociosanitario), riqualificato, che va bene come aiuto parziale ma non può sostituire le competenze e professionalità di chi ha avuto una formazione specifica (poi, come sempre, la differenza la fanno le persone, ci sono OSS bravissimi e molto attenti).

Un infermiere guadagna meno di un cameriere, che però non è tutti i giorni a contatto con la sofferenza e con la morte, non fa turni notturni di 12 ore, e non ha le stesse responsabilità: sbagliare un piatto non è la stessa cosa che sbagliare una flebo.
Inutile girarci intorno, vanno adeguate le retribuzioni e commisurate a cosa si fa e dove, un conto è lavorare a Milano in un reparto molto gravoso, un altro è fare assistenza in una realtà meno impegnativa in aree del Paese dove il carovita è decisamente inferiore. E se aumentano i costi del personale vanno conseguentemente rivisti i rimborsi riconosciuti per le prestazioni sanitarie, come i DRG''.

COMUNICAZIONE PER ECM NON VISIBILI SU CO.GE.A.P.S.Se avete corsi con crediti ECM non visualizzabili sulla vostra pagina ...
17/09/2025

COMUNICAZIONE PER ECM NON VISIBILI SU CO.GE.A.P.S.

Se avete corsi con crediti ECM non visualizzabili sulla vostra pagina Co.Ge.A.P.S. ( ovviamente di qualsiasi provider organizzatore) e' ora possibile scrivere chiedendone l'inserimento non solo al provider - cosa possibile da sempre- ma anche alla mail

ecm.professionistisanitari@agenas.it

Questo secondo il comunicato che ci è giunto oggi sulla nostra PEC.

Anche questa iniziativa rientra nelle varie attivita' orientate a rendere certificabile il maggior numero possibile di professionisti, in vista delle imminenti nuove regole assicurative, legate all'assolvimento del debito formativo [ L. Gelli]

Ci sembra importante comunicarlo a tutti gli eventualmente interessati.

MARTEDI' 16 ,  causa corso di aggiornamento (relativo proprio alle attività dell'ufficio) saremo chiusi al pubblico. Ria...
13/09/2025

MARTEDI' 16 , causa corso di aggiornamento (relativo proprio alle attività dell'ufficio) saremo chiusi al pubblico.
Riapriremo come da calendario giovedì 18.
Anche il rilascio dei coupon, per il nostro corso FAD sulla piattaforma del nostro OPI, in questi giorni verrà dilazionato: ma recuperiamo tutto non appena nuovamente operativi.

UN POST PER UN INVITO AD ALCUNE RIFLESSIONI, SENZA ALCUN ALTRO OBIETTIVOQui sopra, da ormai una decina d'anni, cerchiamo...
31/08/2025

UN POST PER UN INVITO AD ALCUNE RIFLESSIONI, SENZA ALCUN ALTRO OBIETTIVO

Qui sopra, da ormai una decina d'anni, cerchiamo esclusivamente di dare annunci, informazioni e alcune indicazioni che, per la nostra esperienza, sia professionale, sia personale, e - soprattutto- dall'interno della vita ordinistica riteniamo sia utile conoscere; poi, è ovvio, ognuno ci può fare quello che vuole: compreso il brodo, se crede.

Questo, naturalmente, a parte gli ''atti dovuti'' da parte di un Ordine professionale, che non inseriamo certo sui social.

Nei giorni scorsi ci sono stati segnalati dei vivaci scambi social, scaturiti dal post iniziale di una infermiera che descriveva la gestione del ricovero di un parente in una struttura privata.

Al post iniziale hanno replicato altri operatori, con reciproche accuse e osservazioni poco ''eleganti''; e si sono poi inseriti anche numerosi cittadini, che hanno colto l'attimo (per molti, questi argomenti sembrano rappresentare una occasione ghiotta e attesa) per descrivere le loro esperienze e le loro impressioni in quello specifico ambiente, ed in altri luoghi di cura, pubblici e privati.

Qui non entriamo -neppure in minima parte- nel merito degli episodi che da una parte all'altra vengono descritti, ma non per disinteresse: non li commentiamo perchè, se non siamo presenti, o se non siamo testimoni dei fatti, di fronte a commenti social ci pare di poter dire poco .

Abbiamo naturalmente osservato (questo sì, ed è evidente) che c'è un ''percepito'' piuttosto critico, e sicuramente assai poco gradito, in merito a questa esperienza, e anche su quelle che sono poi state citate in replica.
Detta questa ovvietà (che non è tale per tutti, visto che tanti commenti originano da persone estranee ai fatti descritti, alle organizzazioni di lavoro, alle professioni sanitarie) questo intervento riguarda due aspetti che vogliamo condividere, come Ordine, solo ed esclusivamente come spunto di riflessione, e come valutazione intima: quindi, nessun invito diretto o indiretto a riaccendere anche qui le polemiche: anzi, semmai l'invito va in direzione opposta e contraria.

Primo punto: immaginiamo di essere noi , o un nostro caro, a subìre un problema in una struttura sanitaria; come purtroppo capita, come accade per molte cause: anche se è scontato dire che ''non dovrebbe succedere''.
Se si ritiene di avere subìto un torto, una mancanza di cure e assistenza, o si ritiene di aver avuto cure inadeguate, o un trattamento irriguardoso, la procedura per segnalare l'accaduto non è certo quella di scrivere un post sui social: ci sono molte possibilità di richiesta di intervento, interne ed esterne alle singole realtà di cura, fino al ricorso agli strumenti previsti dalla legge.

Cosa molto probabilmente più utile, e anche al riparo dalla insorgenza di altri problemi.

I social infatti non sono un territorio ''senza legge'': ci sono - da anni ormai- moltissime querele per un utilizzo a volte troppo ''leggero'' di qualcosa che è comunque regolamentato dalle leggi dello Stato: una azione vietata dalla legge come la diffamazione, per fare un classico esempio, è più grave se viene esercitata su una piattaforma social (rispetto all'insultare qualcuno in un bar) poichè la platea dei potenziali contatti è infinita: quindi diventa ''diffamazione aggravata'' (art 595 del Codice Penale).

Quindi, insomma, come concetto generale il suggerimento generale (ben oltre il caso di specie citato) è che forse è meglio risolvere le questioni in altra sede, e con altre modalità. (Almeno limitare e moderare i commenti, se proprio si ritiene di dover fare una ''denuncia pubblica'').

Secondo punto, e a chiudere: come ci ricordava una collega, commentando il tutto; ma avete mai letto post simili con protagonisti i medici?
Cioè, il post di un medico che contesta pubblicamente le azioni di altri medici, nella tale realtà, in una particolare organizzazione, ecc?

Quasi certamente no.

Buon fine settimana

28/08/2025

Ci chiedono di diffondere questo avviso.

Chiunque avesse informazioni, può contattare i numeri sul volantino.

In questa giornata di importanti testimonianze le parole del Presidente FNOMCeO [ Federaz Naz Ordini Medici] sono import...
28/08/2025

In questa giornata di importanti testimonianze le parole del Presidente FNOMCeO [ Federaz Naz Ordini Medici] sono importanti e del tutto condivisibili, crediamo, da chi per "profilo" si prende cura del prossimo.

Come peraltro praticamente ogni Codice Deontologico delle professioni sanitarie ricorda, a tutti, oltre ogni punto di vista, e posizione: adesso, basta...

SI PARLA MOLTO DI UN FILM SU UNA INFERMIERA, che sarà in anteprima nazionale anche a Lerici e a Spezia nei prossimi gior...
16/08/2025

SI PARLA MOLTO DI UN FILM SU UNA INFERMIERA, che sarà in anteprima nazionale anche a Lerici e a Spezia nei prossimi giorni: vi riporto le belle parole con le quali la newsletter del ''Cinema Nuovo'' descrive la pellicola...
-----

La sera arriva, in un ospedale moderno ma come tanti altri nel cuore della Svizzera.
Floria è una giovane infermiera appassionata e competente nel suo lavoro.
È l’eroina di una professione troppo spesso sottostimata, raccontata ne L’ultimo turno dalla regista svizzera Petra Volpe. Un film appassionante come un thriller, presentato a Berlino e ora in anteprima arena Astoria Lerici il 18 agosto e il 19 agosto all'Arena Porto Mirabello.
La regia di Volpe segue Floria con inquadrature serrate e movimenti di macchina immersivi, restituendo il senso di frenesia e impotenza di chi lavora in prima linea nella sanità.
Il risultato è un’esperienza viscerale che prova a tenere incollati allo schermo. Leonie Benesch cerca di trasmettere con straordinaria naturalezza la fatica fisica e mentale di Floria.
La sua preparazione al ruolo – un tirocinio in un ospedale svizzero – si traduce in gesti e movimenti assolutamente credibili.
Il cast di supporto, formato da attori emergenti e perfino veri infermieri e medici, contribuisce all’autenticità della pellicola, rafforzando l’immersione dello spettatore.
L’ultimo turno è un atto d’amore nei confronti di chi dedica la propria vita alla cura degli altri.
Petra Volpe ha creato un’opera che intrattiene e scuote le coscienze, dimostrando come il cinema possa essere al tempo stesso arte e veicolo di cambiamento sociale.
La speranza è che L’ultimo turno possa diventare un punto di riferimento nel dibattito sulla sanità pubblica e sulle condizioni di lavoro del personale infermieristico: un film che ci ricorda che il futuro del sistema sanitario riguarda tutti noi.

Si consiglia prenotazione o acquisto sul sito
www.ilnuovoastoriagaribaldicinema.it, o numero whatsapp 348 5543921

-------

Non mi pare ci sia altro da aggiungere...

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e AgID rendono noto che gli indirizzi PEC dei professionisti sanitari pre...
08/08/2025

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e AgID rendono noto che gli indirizzi PEC dei professionisti sanitari presenti sul registro INI – PEC (registro degli indirizzi di posta elettronica certificata dei professionisti e delle aziende) sono stati automaticamente trasferiti anche su INAD, ovvero l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali: un registro pubblico dove ogni cittadino può indicare il proprio indirizzo PEC per ricevere comunicazioni ufficiali dalla Pubblica Amministrazione.
La presenza su INI-PEC, per ogni professionista iscritto a un Ordine, rappresenta un obbligo di legge (cfr 120/2020 e precedenti) , mentre è facoltativa quella su INAD.
Per questa ragione, l’utente che intenda cancellare l’indirizzo dal registro INAD, o anche solo aggiornarlo o sostituirlo con un altro, dovrà provvedere autonomamente, accedendo al sito domiciliodigitale.gov.it con SPID, CIE o CNS.
Gli aggiornamenti sul registro INI-PEC continuano invece ad essere obbligatoriamente garantiti dall’Ordine di appartenenza, a disposizione degli iscritti per fornire le informazioni e i chiarimenti necessari.

QUI LO RICORDIAMO COSTANTEMENTE: serve avere cura della propria PEC per evitare inutili fastidi; averla attiva e non consultarla mai, oppure lasciare scadere il dominio, o ancora smarrire le credenziali è il modo migliore per ritrovarsi - o prima o dopo- in qualche guaio.

NON E' UNA LEGGE VOLUTA DAGLI ORDINI: noi avremmo preferito una serie di sedute dal dentista, vista la ricaduta di lavoro che ha creato in sede - e ancora crea; ma questa cosa, per il singolo professionista, è facilmente gestibile con minimo impegno.
Lo ricordiamo anche qui: dal 2021 siamo in grado di dare noi una casella PEC a chi la richiede (il format è sul sito); per averla e mantenerla serve mantenere sempre puntuale il pagamento della quota ( quota che arriva proprio via PEC da quest'anno, col sistema PagoPA!!!) e serve ovviamente avere già un precedente domicilio digitale che, una volta attivato il nostro, si può dismettere.

COME SAPRETE, e' stata emessa la delibera 1/2025 di Agenas sulle "novita'" del sistema ECM.Un riassuntino dei pochi aspe...
29/07/2025

COME SAPRETE, e' stata emessa la delibera 1/2025 di Agenas sulle "novita'" del sistema ECM.

Un riassuntino dei pochi aspetti importanti da ricordare e' a questo link:

https://www.opilaspezia.it/novita-nel-sistema-ecm-informazioni-e-considerazioni/

La nostra sincera raccomandazione e' di avere cura della vera attuazione (dal 2026) del vincolo sulla validita' della copertura assicurativa...e' gia' abbastanza difficile cosi', il nostro mondo: tuteliamoci allora acquisendo i crediti necessari, anche con poco sforzo, come propone il nostro prossimo evento FAD [ 23, 2 crediti]. Il coupon sarà richiedibile DOPO IL 21 AGOSTO.

Forza e buona estate, sperando in un buon clima: meteorologico, e d'ambiente lavorativo...

Novità nel sistema ECM: informazioni e considerazioni Lug 29, 2025 | Notizie INFORMAZIONI UTILI (SPERIAMO) SULLE NOVITA’ ECM 2025 Come forse avrete notato, Agenas ha pubblicato questa circolare (link: https://omceomi.it/wp-content/uploads/2025/07/1-Delibera-n.1.2025-CNFC-ECM.pdf) che descrive alc...

DUE COMUNICAZIONI DI SERVIZIO RAPIDE:1) dal 31 luglio il nostro orario di apertura del giovedi' e' 15.30-18.30.Per le ap...
24/07/2025

DUE COMUNICAZIONI DI SERVIZIO RAPIDE:

1) dal 31 luglio il nostro orario di apertura del giovedi' e' 15.30-18.30.

Per le aperture di agosto: verificare sempre il nostro sito ufficiale, costantemente aggiornato!

2) dal 21 agosto saranno a disposizione i coupon per il nostro evento ECM in modalita' FAD che troverete presto, indicazioni per la partecipazione comprese, sempre sul sito indicato.

Buona serata a tutti!

Indirizzo

Via Taviani
La Spezia

Orario di apertura

Martedì 10:00 - 12:00
Giovedì 15:00 - 18:00

Telefono

+390187575177

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Ordine Professioni Infermieristiche La Spezia pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Ordine Professioni Infermieristiche La Spezia:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

La nostra storia

La presenza degli Ordini professionali in Italia è stata prevista molti decenni fa, per tutelare i Cittadini da abusivismo e azioni scorrette; nel nostro intento c’è l’attenzione alla situazione della Sanità locale (pochi anni fa siamo stati fra i più attivi promotori dell’hospice, che finalmente è arrivato anche nella nostra Provincia, ultima in Liguria). Crediamo, con il nostro impegno, di lavorare naturalmente anche a favore della professione anche se la distanza che separa tanti iscritti agli Ordini può essere superata solo con la volontà di entrambi i soggetti, a nostro avviso. Chi ci segue sa che offriamo azioni concrete, come la formazione gratuita e frequentissima, in previsione dei concorsi in zona: nel 2017 abbiamo organizzato otto serate formative che sono andate, visti i risultati di chi ha partecipato, molto bene! Siamo facilmente contattabili e raggiungibili. Vi aspettiamo, anche via mail o social, per ascoltare le vostre proposte e richieste. Ricordiamo che un Ordine non può occuparsi di spostamenti di reparto, esenzione da turni notturni, concessioni di part time perché un Ordine non fa- né potrebbe svolgere!...- questo genere di attività. E non per una cattiva volontà, ma perché l’Ordine è proprio altra cosa, e non ha titolo in questo. La caratteristica attuale della categoria- a nostro avviso- è quella di essere molto variegata; per noi la ricerca della migliore professionalità possibile è un impegno vero e cerchiamo, sia con la nostra formazione ECM (siamo provider), sia con l’ascolto e consigli, quando richiesti, di applicarlo in concreto. Se poi avete voglia di essere ‘’parte attiva’’ e di capire a che cosa serve la tassa annuale, venite a trovarci. Siamo disponibili, per dovere e convinzione. OPI La Spezia