Tea for Books & Books for Tea

Tea for Books & Books for Tea Letture condivise. E non solo. Incontri di carattere amatoriale nei quali confrontare opinioni e commentare i testi proposti.

Siamo sul web ma un sabato al mese ci incontriamo di persona per confrontarci sulle nostre letture e sulle tematiche che ne scaturiscono. Il circolo di lettura Tea for Books & Books for Tea è dal 2013 un appuntamento mensile di letture condivise: un sabato al mese dedicato all'amore per la lettura. Questa realtà letteraria fa parte della "famiglia" dell'associazione Danseavie Corpo unico con cui si collabora a 360 gradi mettendo in campo progetti e organizzando performance artistiche. Il tema per quest'anno 2023/24 sarà: “Distopia, portami via”. Ogni incontro, di un'ora e mezza ciascuno, si svolge a numero chiuso presso la sede dell'Associazione Danseàvie Corpo Unico in via Monviso 5/c a La Spezia. Ovviamente alle 17,00, l'ora del tè e dei più classici appuntamenti tra amici. Questa pagina è stata creata per mantenere vivo il book club anche al di fuori dell'incontro mensile, permettendo di condividere avvisi, novità, recensioni, commenti, opinioni sulle letture. In armonia con il circolo di lettura, ci sono altre attività. Il legame sempre attivo è quello con Danseavie Corpo Unico con cui si vive strettamente l'espressione e l'esperienza artistica e culturale. Infine, ma non per importanza, organizziamo durante l'anno incontri con autori e workshop inerenti argomenti culturali.

Arto Paasilinna con i suoi "Piccoli suicidi tra amici" ci introduce a un diverso tipo di umorismo e divide la nostra pla...
22/11/2025

Arto Paasilinna con i suoi "Piccoli suicidi tra amici" ci introduce a un diverso tipo di umorismo e divide la nostra platea di lettori Teabookers. Non tutti proseguono la lettura oltre il primo impatto.
Tratta infatti un argomento delicato e tragico ma con leggerezza e questo contrasto genera il sorriso o addirittura la risata. C'è chi non ha riso nella lettura solitaria ma si è scoperto a ridere oggi, ascoltando gli interventi.
Chi sono gli amici del titolo? Un'accozzaglia variegata di aspiranti suicidi, autoproclamatisi morituri anonimi, riunita su un pullman gran turismo in un viaggio surreale alla ricerca del posto perfetto per l'estremo gesto. Il viaggio si trasforma in vacanza-avventura. Partono appesantiti e dolenti, con le loro storie private di sofferenza, totalmente sconosciuti l'uno all'altro e si ritrovano gruppo compatto a intessere relazioni, a darsi supporto e conforto, stornati da sé e più aperti all'altro e soprattutto ad altri punti di vista.
L'idea della morte si fa vita.
Dalla solitudine e dall'isolamento si passa alla condivisione, all'ascolto e ad un senso di appartenenza che protegge.
Tra l'altro piace a molti di noi la cura di Paasilinna nelle descrizioni delle atmosfere e degli scorci naturali finlandesi e non solo.
Alla fine sono molte le riflessioni.
Che il comico non sia solo dis-trazione?
Che la leggerezza non sia sempre da confondere con la superficialità?
È incredibile come proprio la comicità si stia rivelando un argomento di discussione accesa. Sottolinea i nostri diversi gusti personali, ci insegna come ogni cultura abbia preferenze di stili, di tematiche, di tempi comici e nonostante ciò, facendo attenzione, si scorge che c'è sempre molto che ci accomuna.
Ricorderemo tutti (per citare alcuni passaggi) il povero procione, la battaglia paradossale contro i naziskin, la corsa verso il dirupo, le ragazze "perdute", il comandante di lunga secca e il guastatriboli 😁

Arto Paasilinna con i suoi "Piccoli suicidi tra amici" ci introduce a un diverso tipo di umorismo e divide la nostra pla...
22/11/2025

Arto Paasilinna con i suoi "Piccoli suicidi tra amici" ci introduce a un diverso tipo di umorismo e divide la nostra platea di lettori Teabookers. Non tutti proseguono la lettura oltre il primo impatto.
Tratta infatti un argomento delicato e tragico ma con leggerezza e questo contrasto genera il sorriso o addirittura la risata. C'è chi non ha riso nella lettura solitaria ma si è scoperto a ridere oggi, ascoltando gli interventi.

Chi sono gli amici del titolo? Un'accozzaglia variegata di aspiranti suicidi, autoproclamatisi morituri anonimi, riunita su un pullman gran turismo in un viaggio surreale alla ricerca del posto perfetto per l'estremo gesto. Il viaggio si trasforma in vacanza-avventura. Partono appesantiti e dolenti, con le loro storie private di sofferenza, totalmente sconosciuti l'uno all'altro e si ritrovano gruppo compatto a intessere relazioni, a darsi supporto e conforto, stornati da sé e più aperti all'altro e soprattutto ad altri punti di vista.
L'idea della morte si fa vita.
Dalla solitudine e dall'isolamento si passa alla condivisione, all'ascolto e ad un senso di appartenenza che protegge.
Tra l'altro piace a molti di noi la cura di Paasilinna nelle descrizioni delle atmosfere e degli scorci naturali finlandesi e non solo.
Alla fine sono molte le riflessioni.
Che il comico non sia solo dis-trazione?
Che la leggerezza non sia sempre da confondere con la superficialità?
È incredibile come proprio la comicità si stia rivelando un argomento di discussione accesa. Sottolinea i nostri diversi gusti personali, ci insegna come ogni cultura abbia preferenze di stili, di tematiche, di tempi comici e nonostante ciò, facendo attenzione, si scorge che c'è sempre molto che ci accomuna.

Ricorderemo tutti (per citare alcuni passaggi) il povero procione, la battaglia paradossale contro i naziskin, la corsa verso il dirupo, le ragazze "perdute", il comandante di lunga secca e il guastatriboli 😁

Primo incontro dell'anno e primo impatto con un tema che ci darà sicuramente del filo da torcere. Potrei riassumere l'at...
18/10/2025

Primo incontro dell'anno e primo impatto con un tema che ci darà sicuramente del filo da torcere. Potrei riassumere l'atmosfera dicendo che è stata intensa e spumeggiante, ricca di confronto e di risate.
Il genere comico sarà una sfida da affrontare con ironia, apertura, ascolto e molta più analisi critica di quanto ci si aspettasse.

L'autore John Niven con "Le solite sospette" mette subito alla prova il gruppo. La lettura sembra scorrevole e senza particolari intoppi per la maggior parte di noi. C'è chi ha riso - chi più e chi meno - chi ha solo sorriso qua e là, chi ha abbandonato senza concessioni ulteriori e chi è arrivato all'ultima riga ma senza entusiasmo.

Il romanzo è un patchwork rocambolesco di eventi paradossali e surreali che raccontano le vicissitudini di quattro protagoniste senior e di altre figure di comprimari, tutti molto ben delineati. Chi ha proseguito nella lettura è stato trascinato di scena in scena, di tassello in tassello a vedere fino a che punto Niven potesse arrivare. Il linguaggio incorre senza troppe esitazioni anche in dialoghi scurrili; ma non è solo quello. È fondamentale ad esempio la sorellanza, la relazione amicale, il disagio sociale addirittura. Qualche Teabooker ha riscontrato un abuso di stereotipi oppure ha trovato artificiosa la trama, come costruita ad hoc per assecondare il gusto del pubblico e raggiungere il fine della risata facile; insomma un testo pronto per un film o una nuova serie televisiva.
Non per tutti è stato così: c'è chi si è proprio fatto delle risate!

La lettura di alcuni, poi, fatta sul testo originale in inglese, ci ha permesso di rendere l'approccio meno banale, spingendoci a interrogarci sulle difficoltà di tradurre giochi di parole e slang caratterizzanti per i differenti personaggi.

Ciò che rimane ed è chiarissimo a fine giornata è che, nel confronto tra le opinioni, ne usciamo sempre arricchiti, consci della soggettività del gusto e del rispetto di ogni punto di vista. E di quanto la comicità viene colta o meno in differenti punti del testo e in modi differenti da ciascuno di noi.

Chi non ride mai non è una persona seria (citazione chissà di chi - forse Chopin?)E, in questo primo pomeriggio di un nu...
20/09/2025

Chi non ride mai non è una persona seria (citazione chissà di chi - forse Chopin?)

E, in questo primo pomeriggio di un nuovo anno di letture condivise, il nostro nutrito gruppo ha dimostrato di essere molto serio!

Ben consapevoli degli orrori che ci circondano, delle storture della realtà e delle tragedie inaccettabili, abbiamo scelto di resistere e controbattere con un tema solo all'apparenza superficiale.
Ci confronteremo infatti sui testi umoristici, esplorando un filone letterario che è ed è sempre stato il più popolare, quello di basso registro, spesso rozzo o addirittura volgare, ma senza dubbio plasmato della materia più umana e vera.

Ci siamo ritrovati seduti in cerchio, abbiamo accolto i nuovi adepti. Abbiamo riso e sorriso.
I nostri sguardi erano complici e divertiti, pronti a cogliere spunti.

Abbiamo rotto il ghiaccio assecondando il desiderio di un autore che ci ha appena lasciati e che è ineludibile se si parla di vis comica: ci siamo regalati così brani a piacere di Stefano Benni, con Pane e tempesta, la Compagnia dei celestini, Saltatempo, Stranalandia, Baol, Terra!

Abbiamo dedicato una rapidissima carrellata alla storia letteraria umoristica a partire da Iambe che fa tornare la risata a una disperata Demetra raccontandole motti sconci, da un sempreverde Cecco Angiolieri cantato da De Andrè fino a Pirandello (l'avreste mai definito un umorista?).

Abbiamo preso ad esempio Totò e poi Charlie Chaplin - al di fuori della comicità scritta - per sottolineare una riflessione legata al sociale o alle caratteristiche personali, sottesa all'umorismo.
Abbiamo valutato cosa ci faccia ridere e quanto sia soggettivo. Abbiamo sottolineato differenze tra comicità e umorismo.

Abbiamo scelto non di divertirci semplicemente per dis-toglierci ma di esplorare in altri modo l'umano; con lenti diverse e a volte tanto distorte da rendere tutto più chiaro.

Da domani ci ritroviamo per un nuovo anno insieme ❤️ Ci aspettano incontri e corsi e attività e sorrisi e vibrazioni e t...
14/09/2025

Da domani ci ritroviamo per un nuovo anno insieme ❤️ Ci aspettano incontri e corsi e attività e sorrisi e vibrazioni e tutto il nostro cuore

Ci sono scrittori come amici. I loro libri racchiudono tra le pagine anche i tuoi ricordi. Li citi anche. E li rileggi. ...
09/09/2025

Ci sono scrittori come amici. I loro libri racchiudono tra le pagine anche i tuoi ricordi. Li citi anche. E li rileggi. E sono sempre nuovi, sempre belli, sono i tuoi classici. E diventano per sempre. Come Stefano Benni. Che ora è per sempre.

Se la memoria non fa cilecca, cominciai a leggere Benni e i suoi/nostri fantastici mondi con La compagnia dei celestini. Credo fosse intorno ai primi anni Novanta. Risi. Ma leggere Benni, non è mai solo ridere.
Ho continuato a leggere Benni per anni, Bar sport, Terra!, Elianto, Baol, Le Beatrici... Li ho consigliati, regalati, dati da leggere. Continuerò a leggerlo.

Continueremo, anzi, come Tea book. Proporrò di leggerlo ad alta voce al nostro primo incontro perché così dicono abbia chiesto di essere ricordato e mai come quest'anno ha senso iniziare insieme a lui.

Ciao, Lupo 💔

Sarzana ha un'atmosfera unica nei tre giorni del Festival della Mente. Si fa accogliente delle persone che la percorrono...
31/08/2025

Sarzana ha un'atmosfera unica nei tre giorni del Festival della Mente. Si fa accogliente delle persone che la percorrono, la vivono, ci credono.
Arrivi e passeggi tra le stradine del centro godendoti la diversa luce fin quando si fa buio.

I libri sono ovunque. Ci sono dita tra le pagine. E appunti da prendere con penne, matite o tra i pensieri.

parallelaMente anima poi angoli con proposte creative splendide (a proposito grazie Mitilanti e grazie Cristian Kosmonavt Zinfolino per la vostra Poesia).

E poi si parla. Ci si riconosce. E soprattutto si ascolta. E così ci si ricarica, prendendo spunti. Facendo attenzione.

Il tema dell'invisibile, scelto per questa edizione, si è palesato in mille sfaccettature più che visibili.

Come ogni anno, butto giù solo brevi suggestioni colte tra tutto quanto ci è stato donato dai relatori.

Anzi, parto dalla musica. Il Koln concert di Keith Jarrett mi rapisce a sorpresa nell'esecuzione del pianista Cesare Picco e nella sua introduzione così piena di passione con la quale mi/ci chiede: da dove viene la musica, dov'è prima di diventare tangibile ed essere lì, improvvisamente visibile.

Edoardo Albinati sulla potenza dell'invisibile che si mostra; lo fa attraverso affascinanti accenni a opere d'arte e ci augura che sempre possa esistere l'invisibile in questa società dedita alla visibilità totale perché l'ignoto relativizza le nostre convinzioni, ci rende meno rigidi e più aperti (mi rimangono impressi due dipinti, con i piedini de La caduta di Icaro di Bruegel e il ghigno de L'ignoto marinaio di Antonello da Messina).

La sociologa e antropologa Chiara Giaccardi mi fulmina con una lezione magistrale su L'essenziale invisibile agli algoritmi; parla di immiserimento dei simboli, di mancanza di attenzione a creare incuria, del gioco perverso del dualismo, fa un meraviglioso riferimento all'essere deponenti come i verbi deponenti latini che armonizzano attivo e passivo.

La giornalista Francesca Mannocchi ci guida dove c'è strazio con competenza e intensa partecipazione; abbiamo davanti Kabul e l'Uruzgan ma soprattutto le persone e gli incontri. Ce li rende visibili e da lì arriviamo a Gaza in un percorso che ci palesa quello che troppi vorrebbero restasse nell'invisibilità.

Matteo Nucci ci accompagna tra le pieghe della vita di Platone, attraverso il suo amore per Platone. Nel percorso dei tre appuntamenti ci spinge fino a chiederci cosa ci ha lasciato Platone, proprio a noi (ed è tanto, dovrò pensarci su a lungo). L'idea del Bene a monito per tutti, in primo luogo.

Lo psicoterapeuta Matteo Lancini e la scrittrice Donatella Di Pietrantonio dialogano con grande lucidità e non possiamo non interrogarci riguardo le nostre responsabilità di adulti nei confronti degli adolescenti, fragili e inascoltati, schiacciati.

Il fisico Guido Tonelli ci fa perdere letteralmente nell'invisibile meraviglia che va da Democrito al vuoto quantistico.
Insomma il vuoto che vuoto non è.

E finisce che scopriamo che l'invisibile poi così invisibile non è mai.


L'istallazione artistica è creata da Gino d'Ugo

Riprendiamo sabato 20 settembre i nostri incontri mensili con un tema che sembrerà assolutamente fuori luogo, visto tutt...
27/08/2025

Riprendiamo sabato 20 settembre i nostri incontri mensili con un tema che sembrerà assolutamente fuori luogo, visto tutto ciò che ci circonda nel mondo. Ci confronteremo infatti su testi umoristicii, ironici, comici. O forse è proprio il tema che ci serve per continuare ad essere il nostro piccolo circolo resistente ❤️📚

Difficile descrivere questo "quasi ultimo" incontro dell'anno con "La signora di Sing Sing" di Idanna Pucci, un romanzo ...
08/06/2025

Difficile descrivere questo "quasi ultimo" incontro dell'anno con "La signora di Sing Sing" di Idanna Pucci, un romanzo che è cronaca e insieme saggio. Una storia vera, ambientata a fine Ottocento.
La giovane sarta Maria, timida e praticamente analfabeta, di povera e umile famiglia, emigrata da un piccolo paese del sud Italia fin negli Stati Uniti, viene sedotta da un compaesano e disonorata. Convinta di poterlo convincere a non partire per tornare in Italia e a restare per sposarla, finisce invece per ucciderlo. Sconvolta, dovrà affrontare gli eventi processuali senza alcuna conoscenza della lingua, aggravata nella sua posizione dal fatto di essere una povera italiana, quindi considerata poco più di un animale. Sarà la prima donna a essere condannata alla sedia elettrica? Tra l'altro metodo che sta sostituendo l'impiccagione, proprio nel momento dello storico scontro tra Edison e Westinghouse per il monopolio sul business dell'elettricità. Ma ecco intervenire un'altra figura di donna, Cora, ereditiera americana sposata a un nobile italiano, moderna e decisa, imprenditrice, antesignana delle lotte delle suffragette che cambierà il destino di Maria.
La storia è ricostruita e scritta proprio dalla bis-bisnipote di Cora con un accurato report degli atti processuali e degli articoli di giornale; cosa che ha reso la lettura un po' più ostica ma anche perfetta per approfondire le connotazioni di quel periodo storico.
Sono così risultati molteplici i temi di confronto: la condizione delle donne allora e oggi, l'emigrazione italiana del secolo scorso e il confronto con la migrazione attuale verso il nostro Paese, stereotipi e pregiudizi, miseria e ricchezza a confronto riguardo le possibilità che precludono o forniscono, la pena di morte, le condizioni carcerarie.
Un libro particolare ma perfetto per esplorare un'altra direzione in risposta all'iniziale Quo vadis?

Ora e sempre. Anche la cultura è Resistenza!Bellissima manifestazione antifascista oggi nella nostra città. E il natural...
17/05/2025

Ora e sempre. Anche la cultura è Resistenza!
Bellissima manifestazione antifascista oggi nella nostra città. E il naturale ritrovarsi è un altro dei doni condivisi della piccola comunità di Teabookers. ❤️

Ancora un sabato pomeriggio pieno.Ormai i nostri incontri si suddividono in tre parti differenti e distinte dalle 15.30 ...
03/05/2025

Ancora un sabato pomeriggio pieno.
Ormai i nostri incontri si suddividono in tre parti differenti e distinte dalle 15.30 fino alle 20 e ciascun Teabooker partecipa secondo i propri interessi e la disponibilità di tempo.
Ci siamo così prima commossi parlando di cicatrici e di segreti che devastano con la lettura condivisa di "Donne che corrono con i lupi" che prosegue pian piano ma ininterrottamente dal 2020. Alla fine ci siamo invece concentrati mettendo insieme tutte le nostre energie per comprendere un nuovo testo attuale e filosofico di cui più avanti si dirà di più.

Nel mezzo sta sempre il nostro incontro principe che questo mese vedeva la condivisione del romanzo "Il sale della terra" di Jeanine Cummins. La trama è incentrata sulle figure di una madre e del figlio di 8 anni che si ritrovano unici sopravvissuti al massacro della loro famiglia per mano di uno spietato narcotrafficante che li bracca mentre i due tentano di raggiungere gli States dal Messico. Una migrazione che non conoscevamo se non superficialmente e che percepivamo lontana. Cummins ci mostra con una narrazione avvincente, a tratti cruda, il dramma collettivo per cui solo un tentativo su tre riesce a raggiungere il Norte. Sono singoli individui o parti di famiglie, tra cui bambin* e ragazz* che fuggono dalla miseria, da paesi con tassi di criminalità altissimi, senza speranza di futuro. Un futuro lo cercano altrove e affrontano per questo motivo pericoli indicibili, saltando su e da treni in corsa, attraversando il deserto, preda di vigilantes corrotti e senza scrupoli, derubati, assassinati, stuprati.
Il romanzo è ricco d'azione ma anche di emozioni forti che tengono avvinti alla storia pagina dopo pagina. Uscito nel 2020, è entrato subito tra i bestsellers, molto acclamato eppure criticato perché giudicato troppo americano e poco messicano (Cummins non è messicana benché si sia documentata per anni per la stesura). Di certo ci ha permesso di esplorare un altro angolo di mondo e di ritrovare, anche se espresse con altre parole e in altro scenario, le medesime sofferenze che troviamo nelle acque del Mediterraneo, nelle rotte balcaniche, nei lager libici. La scrittrice ci ha però lasciato anche la speranza di piccoli ma salvifici gesti di aiuto disseminati in tutto il percorso. Non tutto è perduto.

Indirizzo

Via Monviso 5 C
La Spezia
19123

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Tea for Books & Books for Tea pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Tea for Books & Books for Tea:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Circolo di lettura Tea for Books & Books for Tea

Il circolo di lettura Tea for Books & Books for Tea è dal 2013 un appuntamento mensile di letture condivise: un sabato al mese dedicato all'amore per la lettura. Incontri di carattere amatoriale nei quali confrontare opinioni, condividere e commentare i testi proposti. Il tema per quest'anno 2019/20 sarà: “Donna mito e modernità - cosa è cambiato?”. Ogni incontro, di un'ora e mezza ciascuno, si svolgerà a numero chiuso presso la sede dell'Associazione Danseàvie in via Monviso 5/c a La Spezia. Ovviamente alle 17,00, l'ora del tè e dei più classici appuntamenti tra amici. Sarà inoltre attiva una serie di incontri dedicati ai ragazzi/e dai 14 ai 19 anni alle ore 15,00. E Il lonfo: un gruppo di lettura creativa rivolto ai ragazzi dai 10 ai 14 anni, a maggior ragione se restii ad avvicinarsi a un libro.

Questa pagina è stata creata per mantenere vivo il book club anche al di fuori dell'incontro mensile, permettendo di condividere avvisi, novità, recensioni, commenti, opinioni sulle letture. In stretto collegamento con il circolo di lettura, ci sono altre attività. Alcune legate alla psicologia e alla psicoterapia con un gruppo dinamico mensile, incontri di mindfulness, laboratori di lettura espressiva. Infine, ma non per importanza, organizziamo durante l'anno incontri con gli autori e workshop inerenti argomenti culturali.