18/10/2025
Primo incontro dell'anno e primo impatto con un tema che ci darà sicuramente del filo da torcere. Potrei riassumere l'atmosfera dicendo che è stata intensa e spumeggiante, ricca di confronto e di risate.
Il genere comico sarà una sfida da affrontare con ironia, apertura, ascolto e molta più analisi critica di quanto ci si aspettasse.
L'autore John Niven con "Le solite sospette" mette subito alla prova il gruppo. La lettura sembra scorrevole e senza particolari intoppi per la maggior parte di noi. C'è chi ha riso - chi più e chi meno - chi ha solo sorriso qua e là, chi ha abbandonato senza concessioni ulteriori e chi è arrivato all'ultima riga ma senza entusiasmo.
Il romanzo è un patchwork rocambolesco di eventi paradossali e surreali che raccontano le vicissitudini di quattro protagoniste senior e di altre figure di comprimari, tutti molto ben delineati. Chi ha proseguito nella lettura è stato trascinato di scena in scena, di tassello in tassello a vedere fino a che punto Niven potesse arrivare. Il linguaggio incorre senza troppe esitazioni anche in dialoghi scurrili; ma non è solo quello. È fondamentale ad esempio la sorellanza, la relazione amicale, il disagio sociale addirittura. Qualche Teabooker ha riscontrato un abuso di stereotipi oppure ha trovato artificiosa la trama, come costruita ad hoc per assecondare il gusto del pubblico e raggiungere il fine della risata facile; insomma un testo pronto per un film o una nuova serie televisiva.
Non per tutti è stato così: c'è chi si è proprio fatto delle risate!
La lettura di alcuni, poi, fatta sul testo originale in inglese, ci ha permesso di rendere l'approccio meno banale, spingendoci a interrogarci sulle difficoltà di tradurre giochi di parole e slang caratterizzanti per i differenti personaggi.
Ciò che rimane ed è chiarissimo a fine giornata è che, nel confronto tra le opinioni, ne usciamo sempre arricchiti, consci della soggettività del gusto e del rispetto di ogni punto di vista. E di quanto la comicità viene colta o meno in differenti punti del testo e in modi differenti da ciascuno di noi.