22/11/2025
Arto Paasilinna con i suoi "Piccoli suicidi tra amici" ci introduce a un diverso tipo di umorismo e divide la nostra platea di lettori Teabookers. Non tutti proseguono la lettura oltre il primo impatto.
Tratta infatti un argomento delicato e tragico ma con leggerezza e questo contrasto genera il sorriso o addirittura la risata. C'è chi non ha riso nella lettura solitaria ma si è scoperto a ridere oggi, ascoltando gli interventi.
Chi sono gli amici del titolo? Un'accozzaglia variegata di aspiranti suicidi, autoproclamatisi morituri anonimi, riunita su un pullman gran turismo in un viaggio surreale alla ricerca del posto perfetto per l'estremo gesto. Il viaggio si trasforma in vacanza-avventura. Partono appesantiti e dolenti, con le loro storie private di sofferenza, totalmente sconosciuti l'uno all'altro e si ritrovano gruppo compatto a intessere relazioni, a darsi supporto e conforto, stornati da sé e più aperti all'altro e soprattutto ad altri punti di vista.
L'idea della morte si fa vita.
Dalla solitudine e dall'isolamento si passa alla condivisione, all'ascolto e ad un senso di appartenenza che protegge.
Tra l'altro piace a molti di noi la cura di Paasilinna nelle descrizioni delle atmosfere e degli scorci naturali finlandesi e non solo.
Alla fine sono molte le riflessioni.
Che il comico non sia solo dis-trazione?
Che la leggerezza non sia sempre da confondere con la superficialità?
È incredibile come proprio la comicità si stia rivelando un argomento di discussione accesa. Sottolinea i nostri diversi gusti personali, ci insegna come ogni cultura abbia preferenze di stili, di tematiche, di tempi comici e nonostante ciò, facendo attenzione, si scorge che c'è sempre molto che ci accomuna.
Ricorderemo tutti (per citare alcuni passaggi) il povero procione, la battaglia paradossale contro i naziskin, la corsa verso il dirupo, le ragazze "perdute", il comandante di lunga secca e il guastatriboli 😁