Studio di Riabilitazione FisioLan

Studio di Riabilitazione FisioLan Specializzati in trattamenti di SCOLIOSI, ERNIE DISCALI, TERAPIA MANUALE, RIABILITAZIONE POST I.C. La prestazione può essere individuale o di gruppo.

STUDIO DI RIABILITAZIONE FISIOLAN
Lo Studio di Riabilitazione FisioLan è una struttura per il trattamento ambulatoriale di pazienti, che necessitano di una riabilitazione estensiva e/o di mantenimento, per delle disabilità. Lo studio pertanto è organizzato per erogare trattamenti personalizzati in base alle esigenze e alle condizioni della persona nelle diverse età: evolutiva, adulta ed involutiva. Le terapie vengono effettuate presso lo studio in fasce di orario prestabilite e concordate in precedenza con il paziente e/o familiari. L'utente potrà usufruire di riabilitazione neurologica, psicomotoria, sportiva ed ortopedica (back school individuale ed in piccolo gruppo); rieducazione posturale globale secondo le tecniche Souchard, Meziérès, ecc.; fisioterapia strumentale (tecarterapia, ultrasuono terapia, laser yag, elettroterapia, magnetoterapia, Pronexibus (e altro) ; rieducazione pavimento pelvico; rieducazione respiratoria; riabilitazione post frattura o intervento chirugico; tecniche di massaggio classico, connettivale e linfodrenaggio!

Soffri di dolori alla mandibola, mal di testa ricorrenti, tensioni al collo o difficoltà nell’apertura della bocca? 🤔Que...
11/12/2025

Soffri di dolori alla mandibola, mal di testa ricorrenti, tensioni al collo o difficoltà nell’apertura della bocca? 🤔

Questi disturbi potrebbero essere correlati a disfunzioni cranio-cervico-mandibolari, un’area complessa dove si incontrano equilibrio muscolare, postura e funzionalità articolare.

Il trattamento specifico permette di:

✔ Ridurre dolore e tensioni
✔ Migliorare la funzionalità mandibolare
✔ Ritrovare un equilibrio muscolo-scheletrico corretto
✔ Agire sulla postura e sulla mobilità del collo

Affidati a noi⤵️

📞 0872 40399
📍 Via Martiri VI Ottobre, 81/A - Lanciano (CH)
🌐 www.studiofisiolan.it

10/12/2025

Hai mai tirato un lenzuolo per stenderlo bene, e sentito che se lo tiri troppo da un lato.. si arriccia dall’altro?

Ecco, il corpo è identico. Ogni volta che lo allunghi, non lo “forzi”: gli stai chiedendo di fidarsi di te.

In questa immagine non ci sono posizioni statiche. Ci sono domande.

Il bicipite chiede: “posso lasciare andare?”
Il tricipite risponde: “solo se mi sostieni.”
Il deltoide, stanco di portare pesi, si lascia andare un secondo.
I flessori del polso, sempre in tensione da smartphone e tastiera, sospirano per la prima volta nella giornata.

Non è stretching.
È riconciliazione.

Per chi non è del mestiere: ogni muscolo che allunghi comunica con il sistema nervoso.
Non è solo una questione di flessibilità, ma di sicurezza percepita: se il corpo si sente protetto, lascia andare; se si sente in pericolo, si contrae.

Per questo il vero stretching non forza, dialoga. Si allunga solo ciò che si fida.

Per i colleghi clinici: rieducazione neuromuscolare attraverso il rilascio tonico riflesso e il miglioramento della stretch tolerance. Coinvolgimento dei meccanocettori di tipo Ib e modulazione del tono basale tramite attivazione parasimpatica.

Approccio somatosensoriale integrato: respiro, contatto e consapevolezza per ristabilire la connessione cervello-muscolo.

E quindi?

Allungare un muscolo non serve a “farlo più lungo”. Serve a insegnargli che può lasciarsi andare senza paura.

Lo stretching non è ti**re un muscolo.
È negoziare la pace tra forza e fiducia.

Prova questo: scegli uno di questi allungamenti, chiudi gli occhi e respira lentamente. Non pensare al muscolo: ascolta dove il corpo ti dice “basta”.
È lì che inizia il lavoro vero, qual è la parte che fa più fatica a fidarsi?

Il corpo non vuole flessibilità estrema.
Vuole solo sapere che non deve difendersi da te.

Post divulgativo a scopo educativo.
Non sostituisce la valutazione fisioterapica personalizzata.

05/12/2025

Hai mai provato a stringere troppo un barattolo e sentirlo scivolare via proprio perché lo afferravi con troppa forza? Ecco, il corpo funziona allo stesso modo: quando esagera, perde precisione.

E il polso è il primo a ricordarglielo.

Lì, tra le piccole ossa del carpo, ogni gesto si bilancia su due archi invisibili:
il grande arco, che porta potenza e il piccolo arco, che dà controllo.

Uno spinge, l’altro guida.
E insieme permettono al polso di fare ciò che nessun robot ha ancora imparato: essere forte e delicato allo stesso tempo.

Per chi non è del mestiere: il polso è una cerniera fatta di otto ossa che non si muovono mai da sole: scafoide, semilunare, capitato, uncinato.. ognuna segue un arco preciso, creando un equilibrio perfetto tra stabilità e mobilità.

Quando questo meccanismo si altera (per cadute, rigidità o sovraccarichi), i movimenti diventano “spigolosi”: il polso perde fluidità e compaiono dolori, click o debolezza.

Ma non è debolezza. È disarmonia biomeccanica.

Per i colleghi clinici: concetto dei “greater and lesser arcs” di Gilula, tre linee di congruenza carpalica che garantiscono trasmissione di forza e precisione motoria.

Alterazioni di tali archi (trauma, instabilità scafo-lunata, dissociazione perilunata) compromettono la cinematica intercarpale e generano overload tendineo e perdita di fine controllo motorio.

Approccio: recupero dell’asse funzionale, stabilizzazione neuromuscolare e rieducazione propriocettiva fine.

E quindi?

Il polso non è una leva. È un accordo musicale.
Ogni ossa è una nota, e solo se suonano insieme il gesto diventa armonico.

La forza senza controllo è rumore. Il polso è il silenzio che lo trasforma in precisione.

Prova questo: appoggia la mano su un tavolo e premi piano, poi forte. Senti dove finisce la forza e dove inizia la tensione? È lì che il tuo corpo ti dice quanta intelligenza c’è nel gesto.

Il polso non è fragile.
È solo troppo elegante per sopportare la nostra fretta.

Post divulgativo a scopo educativo.
Non sostituisce la valutazione fisioterapica personalizzata.

26/11/2025

Scopri consigli pratici e approfondimenti sul benessere fisico e la fisioterapia. Leggi i nostri articoli su EduCare Fisio.

23/11/2025
16/11/2025

Hai mai avuto un brivido lungo la schiena quando qualcuno ti tocca all’improvviso?
O quella scarica che senti dentro quando qualcosa ti emoziona, anche senza parlare?
Ecco: quello non è “solo” un sentimento.
È il tuo sistema nervoso che accende le luci.

Dentro di te, miliardi di piccole scintille come questa si passano il testimone. Un impulso parte da una cellula, corre lungo l’assone, salta tra i nodi di Ranvier e arriva fino al muscolo.. E nel momento esatto in cui arriva, tu ti muovi, senti, reagisci.

Non c’è magia.
C’è biologia poetica.

Per chi non è del mestiere: ogni movimento che fai, dal ba***re le ciglia al correre, nasce da un messaggio elettrico che viaggia a una velocità fino a 120 metri al secondo. Ogni nodo, ogni cellula, ogni guaina è un pezzo di quel dialogo perfetto tra cervello e corpo.

Quando uno di questi passaggi si interrompe (stress, dolore, compressioni), la comunicazione rallenta.. e il corpo “perde il segnale”.

Per i colleghi clinici: conduzione saltatoria lungo le fibre mieliniche, integrazione neuronale afferente–efferente e plasticità sinaptica motoria. Alterazioni nella mielinizzazione, nella soglia di eccitabilità o nella sincronizzazione sinaptica generano dissinergie motorie e disordini percettivi.

Immagina la riabilitazione come una neuroplasticità guidata, che restituisce al sistema la capacità di comunicare.

E quindi?

Il corpo non dimentica. Ma a volte.. si scollega. Il nostro lavoro è solo questo: rimettere in contatto ciò che la vita ha disconnesso.

Ogni gesto è un pensiero diventato corrente.

Prova questo!

Chiudi gli occhi, muovi lentamente un dito della mano e pensa al percorso che quel segnale ha fatto per arrivarci. Ti rendi conto di quanta intelligenza c’è dietro ogni piccolo movimento?

Il corpo non si muove per caso.
È solo il cervello che, ogni giorno, ti scrive un messaggio in codice elettrico.

Post divulgativo a scopo educativo.
Non sostituisce la valutazione fisioterapica personalizzata.

Vuoi una pelle più tonica e luminosa senza trattamenti invasivi❓Nel nostro studio puoi provare il trattamento anti-age c...
16/11/2025

Vuoi una pelle più tonica e luminosa senza trattamenti invasivi❓
Nel nostro studio puoi provare il trattamento anti-age con radiofrequenza, una tecnica che stimola la produzione naturale di collagene, elastina e acido ialuronico ⭐ Già dopo le prime sedute noterai un effetto lifting visibile e una pelle più compatta, elastica e idratata. Ideale per viso, décolleté e corpo.

Prenota ora il tuo trattamento:
📞 0872 40399
📍 Via Martiri VI Ottobre, 81/A - Lanciano (CH)
🌐 www.studiofisiolan.it

15/11/2025

L’atlante (prima vertebra cervicale). Scopri consigli pratici e approfondimenti sul benessere fisico e la fisioterapia.

15/11/2025

LA RIGIDITÀ DIAFRAMMATICA E LA DORSALGIA
Il diaframma è un muscolo di grandi dimensioni che si trova nell’area centrale della colonna vertebrale e serve prima di tutto a permettere la respirazione. Per tale ragione si tratta di uno dei muscoli più importanti del corpo umano che spesso viene trascurato oltre a ignorarne del tutto l’esistenza.
Bisogna sapere che, il diaframma, rappresenta anche la massa muscolare che più di tutte è connessa agli stati di ansia e stress vissuti quotidianamente. Basti pensare che ognuno fa quando si trova in una situazione stressante o ansiogena, è smettere di respirare senza nemmeno rendersene conto talvolta.
Se il periodo di alta tensione, paura, ansia e stress si prolunga nel tempo per settimane, mesi o anni, può provocare un anomalia nella meccanica di respirazione mantenendo il diaframma costantemente sotto contrazione. Tale eccesso di tensione muscolare può manifestarsi con dolore e rigidità nell’area dorsale e dolori intercostali.
Questo spiega il motivo dell’importanza dell’aiuto di un posturologo esperto in mezieres che sia in grado di eseguire una corretta rieducazione diaframmatica con appositi esercizi respiratori.

X info 3402742416 Dott Gianfranco Mendico
Chinesiologo, esperto in Posturale Mezieres

07/11/2025

La è un’ piuttosto comune che interessa le situate sopra e sotto il grande , facilmente confondibile con l' dell' per via di alcuni che caratterizzano entrambe le .

A livello del grande trocantere, che è quell' sporgente del che possiamo toccare sul nostro fianco, si trovano due piccole sacche o "borse" normalmente sgonfie, che hanno la funzione di ridurre l’attrito e facilitare lo scorrimento dei nell’ dell’anca.
A questo livello si inseriscono poi alcuni (il principale è il medio ) attraverso i loro tendini. Qui passa anche la fascia ileo tibiale, a cavallo del grande trocantere.
Borse, fascia e tendini possono dunque infiammarsi e creare la cosiddetta " trocanterica".

I sintomi più caratteristici sono acuto che può cronicizzarsi nella parte laterale della , che può irradiarsi lungo la . Per questa ragione, la borsite trocanterica viene spesso confusa con l’artrosi dell’anca (o ), una condizione però diversa, che comporta una progressiva degenerazione della articolare fino al suo consumo completo, con conseguente dolore.

La diagnosi si effettua attraverso una specialistica e, se necessario, con esami strumentali come , o anche , molto utile per valutare lo stato delle borse infiammate.

Le cause possono essere diverse: la borsite trocanterica è frequente nelle tra i 50 e i 70 anni, nelle persone e negli che praticano discipline con movimenti ripetitivi e sollecitazioni elevate (come o ). Possono inoltre contribuire alterazioni morfologiche come la differenza di lunghezza degli arti, problemi posturali o patologie come l’ .

Il nelle fasi iniziali è generalmente e prevede l’uso di farmaci , , esercizi posturali, infiltrazioni (con o ) ed eventualmente la riduzione del peso corporeo nei soggetti in sovrappeso.
Raramente, quando questi trattamenti non portano risultato si può ricorrere all'asportazione della borsa trocanterica.

Per ulteriori informazioni o per prenotare una visita specialistica, puoi contattarmi o visitare il mio sito: https://pierantoniogardelin.it/contatti/

Dr. Pierantonio Gardelin - Chirurgo Ortopedico di anca e ginocchio

Indirizzo

Via Martiri VI Ottobre, 81/a
Lanciano
66034

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 13:00
15:00 - 19:00
Martedì 08:00 - 13:00
15:00 - 19:00
Mercoledì 08:00 - 13:00
15:00 - 19:00
Giovedì 08:00 - 13:00
15:00 - 19:00
Venerdì 08:00 - 13:00
15:00 - 19:00

Telefono

+39087240399

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Studio Bianco-Picanza-Sanna

STUDIO ASSOCIATO DI RIABILITAZIONE BIANCO PICANZA SANNA Lo Studio Associato di Riabilitazione Bianco Picanza Sanna è una struttura per il trattamento ambulatoriale di pazienti, che necessitano di una riabilitazione estensiva e/o di mantenimento, per delle disabilità. Lo studio pertanto è organizzato per erogare trattamenti personalizzati in base alle esigenze e alle condizioni della persona nelle diverse età : evolutiva, adulta ed involutiva. Le terapie vengono effettuate presso lo studio in fasce di orario prestabilite e concordate in precedenza con il paziente e/o familiari. La prestazione può essere individuale o di gruppo. L'utente potrà usufruire di riabilitazione neurologica, psicomotoria ed ortopedica ( back school individuale ed in piccolo gruppo); rieducazione posturale globale secondo le tecniche Souchard , Meziérès , ecc.; fisioterapia strumentale (tecarterapia, ultrasuono terapia, laser yag, elettroterapia , magnetoterapia, ecc...) ; rieducazione pavimento pelvico; rieducazione respiratoria; tecniche di massaggio classico, connettivale e linfodrenaggio.