Studio Allergologico Dr. Vincenzo e Annamaria Feliziani

Studio Allergologico Dr. Vincenzo e Annamaria Feliziani ●LIBERI DALLE ALLERGIE●
Più di 40 anni di: Esperienza, Competenza, Disponibilità, Professional

- Dr. Vincenzo Feliziani, Primario emerito di Medicina Interna, presso l'Ospedale di Lanciano, è Specialista in Allergologia e Malattie dell'Apparato Respiratorio.
- Dr.ssa Annamaria Feliziani, è Specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica.

30/08/2025
04/08/2025
■LA FRUTTA DI STAGIONE PUO’ ESSERE LA CAUSA DI ALLERGIA.?●L’allergia agli alimenti di origine vegetale, è la forma di al...
12/06/2025

■LA FRUTTA DI STAGIONE PUO’ ESSERE LA CAUSA DI ALLERGIA.?

●L’allergia agli alimenti di origine vegetale, è la forma di allergia alimentare più frequente sia negli adolescenti che negli adulti, maggiormente in ITALIA.
●La famiglia di alimenti maggiormente coinvolta è quella delle “ROSACEAE” che comprende: PESCA, ALBICOCCA, PRUGNA, MELA, PERA, CILIEGIA.

●GLI ALLERGENI (LTP) sono molecole localizzate principalmente negli strati esterni del frutto (buccia), nel caso della pesca è presente anche nella peluria.
●Queste molecole sono presenti in quantità minore nella polpa. Questo spiega perché i pazienti sensibilizzati a questi allergeni spesso tollerano questi frutti sbucciati.

●Le “LTP” sono le principali responsabili delle REAZIONI ALLERGICHE:
1) Da contatto (ORTICARIA al contatto);
2) Respiratorie (RINITE, ASMA);
3) Ma principalmente da INGESTIONE con quadri clinici quali:

■SINDROME ORALE ALLERGICA (prurito alle labbra, al cavo orale, edema labiale);
■Sistemiche: ORTICARIA che si manifesta su tutto il corpo; EDEMA ANGIONEUROTICO specie su: (labbra, cavo orale, glottide, palpebre); fino a quadri clinici severi di → SHOCK ANAFILATTICO.!

●Sono allergeni resistenti sia al calore che alla conservazione, quindi in grado di causare reazioni anche dopo ingestione di frutta cotta e confezionata. Quindi succhi di frutta del commercio e marmellate (specie pesca e albicocca).

●Ai pazienti con storia di manifestazioni cliniche allergiche verso questa famiglia di alimenti vegetali “Rosaceae”, → è consigliato effettuare una diagnostica allergologica specifica.

●A QUESTO PUNTO, COSA FARE NELLA PRATICA QUATIDIANA.?

●Se nella diagnostica allergologica sono positive le molecole appartenenti a (LTP) della PESCA, attuare provvedimenti “dietetici restrittivi” verso gli alimenti appartenenti alla famiglia delle “ROSACEAE”, tenendo conto:
1) sia della gravità dei sintomi espressi;
2) sia se vi è tolleranza verso la frutta ben sbucciata.

●SONO IMPORTANTI POI FARE ALCUNE RACCOMANDAZIONI AI PAZIENTI CIOE’:
●Evitare l’assunzione dei cibi risultati positivi ai test allergici, ma con “paziente tollerante”:
1) prima di effettuare “sforzi fisici” (ORTICARIA da SFORZO, ASMA da SFORZO);
2) in concomitanza di assunzione di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS);
→ in quanto cofattori in grado di “slatentizzare” un quadro di allergia alimentare.

●INFINE → Fornire al paziente i farmaci (in primis l’adrenalina auto-iniettabile) ed istruirlo ad un corretto utilizzo, in caso di “EMERGENZA ALLERGOLOGICA”. → Chiamare il 118 per un ulteriore supporto assistenziale.

●Rimanendo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.! Vi ringraziamo dell’attenzione che prestate a queste tematiche allergologiche.
●Dr. Vincenzo e Annamaria Feliziani

■ SIAMO IN PRIMAVERA.! ■ CHE PROVVEDIMENTI DEVONO PRENDERE I PAZIENTI ALLERGICI AI POLLINI.? ● È il periodo più sintomat...
26/03/2025

■ SIAMO IN PRIMAVERA.!
■ CHE PROVVEDIMENTI DEVONO PRENDERE I PAZIENTI ALLERGICI AI POLLINI.?
● È il periodo più sintomatico delle allergie respiratorie.!
● Legato alla intensa produzione e liberazione di POLLINI ALLERGIZZANTI in atmosfera.

● LE PIANTE ALLERGIZZANTI sono dette “ANEMOFILE” perché non hanno fiori, non emanano profumo ed utilizzano come trasportatore del polline l’aria, il vento, → quindi le respiriamo.
● In questo periodo a “causare malattie respiratorie allergiche” sono prevalentemente: le GRAMINACEE, la PARIETARIA, l’OLIVO, con concentrazioni in atmosfera di granuli di polline molto elevate.

● Non bisogna temere le piante che hanno bellissimi fiori di vari colori che emanano profumo, perché sono piante evolute che con questo stratagemma attraggono gli insetti impollinatori, a cui offrono il nettare ed impregnano il loro corpo di polline vischioso, che andrà poi a fecondare altri fiori. È un polline non in grado di essere trasportato dal vento pertanto non ne veniamo a contatto con l’apparato respiratorio, quindi non sono in grado di provocare allergie.!

● I SOGGETTI ALLERGICI AI POLLINI sono circa il 30% della popolazione.
● Accusano sintomi respiratori quali:
● CONGIUNTIVITE “occhio rosso con prurito e lacrimazione”;
● RINITE “naso chiuso, prurito, salve di starnuti, naso che cola”;
● ASMA BRONCHIALE “sibili espiratori, affanno (respiro corto), senso di oppressione al petto, tosse stizzosa”.

● Essendo allergie importanti, è bene consultare lo SPECIALISTA ALLERGOLOGO.!
● L’esame clinico del paziente; i test allergometrici e gli esami strumentali quali: “Rinoscopia, Spirometria, dosaggio dell’Ossido Nitrico esalato (FeNO)”;

● Permettono di: 1) formulare una diagnosi eziologica specifica; 2) valutare il livello di gravità dell’allergia respiratoria; 3) mettere in atto interventi terapeutici mirati e bilanciati (colliri, antistaminici, steroidi e broncodilatatori per via inalatoria), per controllare in modo ottimale la sintomatologia allergica.

● L’immunoterapia desensibilizzante allergene specifico, rispetto ai farmaci, è in grado di modificare la risposta immunitaria di questa malattia, portando così in modo progressivo ad uno stato di stabilizzazione e risoluzione della malattia e il periodo migliore per iniziarlo è a fine estate.

● Il controllo ottimale della rinite, della congiuntivite e dell’asma si ottiene con un protocollo terapeutico bilanciato e personalizzato in base alla gravità dei sintomi e all’entità espositiva territoriale dove il paziente vive.

● In questo periodo stagionale, le belle giornate di primavera invitano a stare all’aria aperta e a fare passeggiate → ma il soggetto allergico ai pollini ne soffre in modo marcato.
● Si consiglia di andare a camminare “se logisticamente possibile” su strade che costeggiano il mare, perché la brezza marina contiene pochissimo polline, o in montagna ove le graminacee andranno in fioritura solo in piena estate, mentre la parietaria e l’olivo sopra gli 800 metri non sono presenti → in modo da poter godere di stare all’aria aperta e non avere sintomi di allergia.

● Vi ringraziamo dell’attenzione che prestate ai nostri post scientifici che pubblichiamo, con la speranza che vi siano utili a migliorare le vostre conoscenze sulle allergie e ad intraprendere percorsi virtuosi per migliorare il vostro stato di salute.
● Dr. Vincenzo e Annamaria Feliziani

22/02/2025

■ ALLERGIA AI CIPRESSI.! QUESTO È IL PERIODO.!!!
● Il periodo invernale tra metà gennaio e fine marzo è tra i più intensi nella produzione e liberazione di POLLINI ALLERGIZZANTI in atmosfera di CIPRESSI e NOCCIOLI.

● LE PIANTE ALLERGIZZANTI sono ANEMOFILE, non hanno fiori, non emanano profumo, perché utilizzano come trasportatore del polline l’aria, il vento, → quindi le respiriamo.

● In questa fascia invernale a causare crisi respiratorie allergiche di “RINO-CONGIUNTIVITE”, sono prevalentemente: le CUPRESSACEE e le CORYLACEE, con concentrazioni in atmosfera di 200-300 granuli di polline per m3 di aria.

● Le CUPRESSACEE sono presenti sul nostro territorio con il Cupressus sempervirens “CIPRESSO” e il Cupressus arizonica, meno presenti Tuia e Criptomeria.
● Le CORYLACEAE sul nostro territorio sono presenti prevalentemente con il “NOCCIOLO”, mentre il “Carpino bianco, il Carpino nero” o la Betulla sono più presenti nel nord dell’Italia.

● L’allergia a questi pollini si manifesta con:
● CONGIUNTIVITE “occhio rosso con prurito, senso di sabbia negli occhi e lacrimazione”.
● RINITE “naso chiuso, prurito, salve di starnuti, naso che cola”.
● Questo maggiormente quando ci sono belle giornate soleggiate anche se fredde e con leggero vento in grado di trasportare tantissimi pollini.

● Essendo allergie importanti, che possono produrre sintomi intensi e tanto disagio, → è sempre bene consultare lo SPECIALISTA ALLERGOLOGO, perché con:
● l’Esame Clinico, i Test Allergometrici e le Indagini Strumentali (Rinoscopia, Spirometria, Dosaggio dell’Ossido Nitrico esalato → FeNO).
● Può formulare: 1) una diagnosi eziologica specifica, 2) valutare il livello di gravità dell’allergia respiratoria sul singolo paziente, 3) mettere in atto interventi terapeutici mirati con → (colliri, steroidi topici sotto forma di spray nasali, antistaminici orali), per controllare in modo ottimale la sintomatologia allergica.
● Pianificare poi il periodo migliore per praticare un trattamento desensibilizzante allergene specifico, l’unico in grado di risolvere l’allergia, modificando la risposta immunitaria del paziente, quindi il ripresentarsi negli anni di questa malattia.

● Vi ringraziamo dell’attenzione che prestate a questi argomenti scientifici, sperando che vi siano utili a migliorare le vostre conoscenze sulle allergie respiratorie per affrontare poi insieme al vostro Medico Specialista di fiducia, le cure più idonee.

● Cordiali saluti. Dr. Vincenzo e Annamaria Feliziani

●LIBERI DALLE ALLERGIE●
Più di 40 anni di: Esperienza, Competenza, Disponibilità, Professional

■ ALLERGIA AI CIPRESSI.!■ QUESTO È IL PERIODO PIU’ CRITICO.!!!● Il periodo invernale tra metà gennaio e fine marzo è tra...
19/02/2025

■ ALLERGIA AI CIPRESSI.!
■ QUESTO È IL PERIODO PIU’ CRITICO.!!!
● Il periodo invernale tra metà gennaio e fine marzo è tra i più intensi nella produzione e liberazione di POLLINI ALLERGIZZANTI in atmosfera di CIPRESSI e NOCCIOLI.

● LE PIANTE ALLERGIZZANTI sono ANEMOFILE, non hanno fiori, non emanano profumo, perché utilizzano come trasportatore del polline l’aria, il vento, → quindi le respiriamo.
● In questa fascia invernale a causare crisi respiratorie allergiche di “RINO-CONGIUNTIVITE”, sono prevalentemente: le CUPRESSACEE e le CORYLACEE, con concentrazioni in atmosfera di 200-300 granuli di polline per m3 di aria.

● Le CUPRESSACEE sono presenti sul nostro territorio con il Cupressus sempervirens “CIPRESSO” e il Cupressus arizonica, meno presenti Tuia e Criptomeria.
● Le CORYLACEAE sul nostro territorio sono presenti prevalentemente con il “NOCCIOLO”, mentre il “Carpino bianco, il Carpino nero” o la Betulla sono più presenti nel nord dell’Italia.

● L’allergia a questi pollini si manifesta con:
● CONGIUNTIVITE “occhio rosso con prurito, senso di sabbia negli occhi e lacrimazione”.
● RINITE “naso chiuso, prurito, salve di starnuti, naso che cola”.
● Questo maggiormente quando ci sono belle giornate soleggiate anche se fredde e con leggero vento in grado di trasportare tantissimi pollini.

● Essendo allergie importanti, che possono assumere caratteri di severità e tanto disagio, → è sempre bene consultare lo SPECIALISTA ALLERGOLOGO, perché con:
● l’Esame Clinico, i Test Allergometrici e le Indagini Strumentali (Rinoscopia, Spirometria, Dosaggio dell’Ossido Nitrico esalato → FeNO).
● Può formulare: 1) una diagnosi eziologica specifica, 2) valutare il livello di gravità dell’allergia respiratoria sul singolo paziente, 3) mettere in atto interventi terapeutici mirati con → (colliri, steroidi topici sotto forma di spray nasali, antistaminici orali), per controllare in modo ottimale la sintomatologia allergica.

● Pianificare poi il periodo migliore per praticare un trattamento desensibilizzante allergene specifico, l’unico in grado di risolvere l’allergia, modificando la risposta immunitaria del paziente, quindi il ripresentarsi negli anni di questa malattia.

● Vi ringraziamo dell’attenzione che prestate a questi argomenti scientifici, sperando che vi siano utili a migliorare le vostre conoscenze sulle allergie respiratorie per affrontare poi insieme al vostro Medico Specialista di fiducia, le cure più idonee.

● Cordiali saluti. Dr. Vincenzo e Annamaria Feliziani

■ ALLERGIA AI CIPRESSI.!■ QUESTO È IL PERIODO PIU’ CRITICO.!!!● Il periodo invernale tra metà gennaio e fine marzo è tra...
22/01/2025

■ ALLERGIA AI CIPRESSI.!
■ QUESTO È IL PERIODO PIU’ CRITICO.!!!

● Il periodo invernale tra metà gennaio e fine marzo è tra i più intensi nella produzione e liberazione di POLLINI ALLERGIZZANTI in atmosfera di CIPRESSI e NOCCIOLI.

● LE PIANTE ALLERGIZZANTI sono ANEMOFILE, non hanno fiori, non emanano profumo, perché utilizzano come trasportatore del polline l’aria, il vento, → quindi le respiriamo.

● In questa fascia invernale a causare crisi respiratorie allergiche di “RINO-CONGIUNTIVITE”, sono prevalentemente: le CUPRESSACEE e le CORYLACEE, con concentrazioni in atmosfera di 200-300 granuli di polline per m3 di aria.

● Le CUPRESSACEE sono presenti sul nostro territorio con il Cupressus sempervirens “CIPRESSO” e il Cupressus arizonica, meno presenti Tuia e Criptomeria.
● Le CORYLACEAE sul nostro territorio sono presenti prevalentemente con il “NOCCIOLO”, mentre il “Carpino bianco, il Carpino nero” o la Betulla sono più presenti nel nord dell’Italia.

● L’allergia a questi pollini si manifesta con:
● CONGIUNTIVITE “occhio rosso con prurito, senso di sabbia negli occhi e lacrimazione”.
● RINITE “naso chiuso, prurito, salve di starnuti, naso che cola”.

● Questo maggiormente quando ci sono belle giornate soleggiate anche se fredde e con leggero vento in grado di trasportare tantissimi pollini.

● Essendo allergie importanti, che possono assumere caratteri di severità e tanto disagio, → è sempre bene consultare lo SPECIALISTA ALLERGOLOGO, perché con:
● l’Esame Clinico, i Test Allergometrici e le Indagini Strumentali (Rinoscopia, Spirometria, Dosaggio dell’Ossido Nitrico esalato → FeNO).
● Può formulare: 1) una diagnosi eziologica specifica, 2) valutare il livello di gravità dell’allergia respiratoria sul singolo paziente, 3) mettere in atto interventi terapeutici mirati con → (colliri, steroidi topici sotto forma di spray nasali, antistaminici orali), per controllare in modo ottimale la sintomatologia allergica.
● Pianificare poi il periodo migliore per praticare un vaccino desensibilizzante allergene specifico, l’unico in grado di risolvere l’allergia, modificando la risposta immunitaria del paziente, quindi il ripresentarsi negli anni di questa malattia.

● Vi ringraziamo dell’attenzione che prestate a questi argomenti scientifici, sperando che vi siano utili a migliorare le vostre conoscenze sulle allergie respiratorie per affrontare poi insieme al vostro Medico Specialista di fiducia, le cure più idonee.

● Cordiali saluti. Dr. Vincenzo e Annamaria Feliziani

■ ALLERGICI AL NATALE E ALLE FESTE ?■ No, non si tratta di essere contro il consumismo e della corsa ai regali.!● Le all...
10/12/2024

■ ALLERGICI AL NATALE E ALLE FESTE ?
■ No, non si tratta di essere contro il consumismo e della corsa ai regali.!
● Le allergie sono un problema serio, spesso sottovalutato o confuso, che nelle sue diverse forme riguarda un quarto degli italiani.

■ Con l’approssimarsi delle festività, andrà prestata particolare ATTENZIONE agli ADDOBBI di NATALE (albero, decorazioni).
● La permanenza da un anno all’altro in stanze umide, poco aerate e non perfettamente pulite, può favorire lo sviluppo di acari e muffe.

■ ATTENZIONE poi alle ALLERGIE ALIMENTARI, visto che verranno consumati molti degli alimenti che ne rappresentano le cause principali.
● Cibi in particolare come (crostacei, pesce, lenticchie, baccelli e molti tipi di frutta secca ed esotica).
● Possono provocare crisi allergiche quali: rinite, asma, orticaria, angioedema, fino allo shock anafilattico.

■ SETTE CONSIGLI PER FARE PREVENZIONE E NON ROVINARSI LE FESTE.!

■ 1) L'ALBERO DI NATALE
● Chi sceglie un albero di Natale naturale in genere si mette dentro casa l'abete, nella resina presente tra le foglie e sul tronco della pianta, rimangono intrappolati pollini allergizzanti e spore fungine, che si liberano toccando e addobbando la pianta, → possono provocare sintomi respiratori nei soggetti allergici.
● Quelli artificiali possono dare problemi per la presenza di acari e muffe che si sviluppano su questi materiali sintetici stipati nei ripostigli, spesso umidi e poco areati.
■ IL CONSIGLIO
● Gli alberi artificiali vanno spolverati a fondo fuori l’abitazione e se possibile lavati con una soluzione di acqua e candeggina (1 parte di candeggina e 20 parti di acqua), per eliminare acari e spore fungine in particolare (Alternaria e Aspergilli), prima di posizionarli in casa e agghindarli, per evitare “crisi allergiche di rinite ed asma”.

■ 2) PRESEPE E ADDOBBI NATALIZI
● Li teniamo chiusi in un scatole in cantina per tutto l'anno e poi li tiriamo fuori poco prima del Natale per ricostruire la Natività e addobbare la casa.
● Così: casette, capanne del presepe, mu**hi, palline, campanelle, fili dorati, candele profumate e tutti gli addobbi natalizi possono essere ricoperti di polveri e di muffe, con rischio nel riutilizzarli di provocare rinite ed asma bronchiale.!
■ IL CONSIGLIO
● Lasciar arieggiare il materiale del presepe, le decorazioni all'aperto per qualche ora, poi pulirle con panno umido o se lavabili, asciugarle poi con il phon, → in questo modo si seccano le muffe che diventano innocue.

■ 3) FRUTTA SECCA ED ESOTICA
● I soggetti allergici devono fare attenzione a frutta secca ed esotica e dolci.
● Le allergie alimentari sono un problema sia per gli adulti, ma maggiormente per i bimbi.
● Chi soffre di queste allergie in genere è attento e consapevole, → è altrettanto vero che in molti prodotti, soprattutto nei dolci, si possono nascondere alimenti allergizzanti, che se assunti in modo inconsapevole possono provocare reazioni allergiche anche gravi.
● Fra le allergie alimentari più pericolose c’è quella alla frutta secca in cui, oltre a NOCE e NOCCIOLA, possono essere chiamati in causa anche MANDORLE, ARACHIDI, PISTACCHI, ANACARDI e NOCE BRASILIANA.
● Esistono poi alcune allergie che possono comparire per la prima volta a NATALE, in particolare quelle verso frutti esotici come: LYTCHI, MANGO o PAPAYA, il cui consumo è comune durante le festività.
■ IL CONSIGLIO
● Per chi è allergico alla frutta a guscio, evitare di mangiarla, attenzione anche ai dolci, maggiormente quelli di produzione industriale, ove in modo ingannevole segnalano: “può contenere frutta a guscio”, senza precisare né la quantità, né il tipo di frutta secca contenuta.!
● Le principali manifestazioni allergiche sono i disturbi gastrointestinali, come: vomito, diarrea, gonfiore addominale.
● Poi si possono presentare orticaria e altre manifestazioni cutanee, insieme al prurito al naso e occhi. Oltre a questi sintomi “più leggeri”, l’allergia alla frutta a guscio può portare allo shock anafilattico.!

■ 4) PESCI E CROSTACEI
● Questi alimenti “specie i crostacei” oltre ad essere causa di reazioni allergiche, a volte possono determinare la comparsa di reazioni “pseudo-allergiche”, i cui sintomi sono simili a quelli dell'allergia, con orticaria e sintomi intestinali, ma sono legati, nella maggioranza dei casi, alla non perfetta conservazione dell’alimento, con sviluppo di tossine “Sindrome sgombroide”.
■ IL CONSIGLIO
● Per chi è allergico al pesce o ai crostacei, evitare di mangiarli.!
● Attenzione alle cene nei ristoranti, che in carenza di pesce fresco, utilizzano i surgelati o congelati che se mal conservati, sviluppano tossine “Sindrome sgombroide”.!
● Non mangiare pesce, mitili o crostacei crudi, se non abbattuti secondo le normative europee, → rischio di gravi allergie e infiammazioni intestinali da Anisakis.!

■ 5) BRINDISI SENZA SOLFITI
● Si sollevano i bicchieri con lo spumante per brindare con i cari, con gli amici, ma mentre tutti sorridono, il soggetto rinitico e/o asmatico avverte dopo pochi minuti sintomi quali: naso chiuso, respiro sibilante, tosse stizzosa.
● È dovuto alla presenza di solfiti maggiormente nei vini bianchi e nello spumante.
■ IL CONSIGLIO
● Un'alternativa? Si.! → Scegliere un vino biologico per un brindisi senza solfiti.

■ 6) ALLERGIE ALIMENTARI E FARMACI
● Dopo aver mangiato troppo, tirato tardi la sera e giocato ore ed ore a tombola o a carte, il mal di testa può essere inevitabile e chi proprio non resiste prende subito un anti-infiammatorio.
● Attenzione, però, a cosa si mangia perché ci sono alcune forme particolari di allergia alimentare, che non si manifestano dopo la sola assunzione dell’alimento, ma solo quando è assunto in associazione ad altri co-fattori, quali ALCOL, FANS (farmaci antidolorifici) o sforzi fisici.
● Queste forme di allergia, sono senz’altro più frequenti nel periodo natalizio, per l’uso più elevato di bevande alcoliche e anche di FANS, → usati per curare sia le cefalee seguenti alle ricche libagioni o come antifebbrili per le malattie virali presenti spesso in questo periodo dell’anno.!
■ IL CONSIGLIO
● È buona norma non fare abusi alimentari e di alcolici.!
● In caso di cefalea o febbre, assumere come antipiretico analgesico il PARACETAMOLO o un anti COX-2 quale l’ETORICOXIB. → Questi farmaci non agiscono come co-fattori scatenanti una allergia alimentare.

■ 7) STELLA DI NATALE
● La STELLA di NATALE, “l'Euphorbia pulcherrima”, è imparentata con l'albero della gomma e quindi può provocare sintomi negli “ALLERGICI AL LATTICE”.
● Uno studio ha dimostrato che il 40% di chi è allergico al lattice è allergico anche alle Stelle di Natale.
■ IL CONSIGLIO
● In caso di allergia al LATTICE, meglio lasciare la Stella di Natale all'aperto, perché se la tocchi può provocare un’eruzione cutanea e la sua inalazione può causare problemi respiratori, come rinite, ed asma.!

■ Le FESTIVITA’ NATALIZIE si avvicinano.! È bene trascorrerle con GIOIA e SERENITA’ insieme ai familiari e agli amici.
● Ci si augura TANTA SALUTE.! ma il benessere fisico deve essere anche cautelato prendendo alcune precauzioni, sia alimentari che ambientali, per trascorrere le FESTE in pieno benessere, ma anche TUTTA la VITA IN SALUTE.!

■ Lo STUDIO ALLERGOLOGICO dei Dr. VINCENZO e ANNAMARIA FELIZIANI - AUGURA a TUTTI → un SANTO NATALE e FELICE ANNO NUOVO.!

■ L’ALLERGIA AGLI ACARI DELLA POLVERE.!● È una delle più comuni malattie presenti nei paesi occidentali:● sia per l’ampi...
26/09/2024

■ L’ALLERGIA AGLI ACARI DELLA POLVERE.!

● È una delle più comuni malattie presenti nei paesi occidentali:
● sia per l’ampia diffusione (le case moderne creano un microclima caldo umido ideale per lo sviluppo degli acari a qualsiasi latitudine);
● sia per l’elevata allergenicità di questi piccoli artropodi.

● Le due specie di acari più comuni nelle abitazioni sono il “Dermatophagoides pteronyssinus” e il “Dermatophagoides farinae”.

● Il ciclo vitale uovo-animale adulto dura circa 30 giorni. Un acaro adulto può vivere da uno a tre mesi. Le femmine sono in grado di deporre anche 1-3 uova al giorno, rinnovando continuamente la colonia.
● Come concentrazione ambientale → in media un grammo di polvere abitativa può contenere da 500 a 1000 acari → maggiormente sugli effetti letterecci.

● Numerosi studi hanno documentato che gli acari rappresentano il principale fattore di rischio per lo sviluppo di “RINITE, CONGIUNTIVITE ed ASMA” l’intero anno, anche se nei periodi freddi tenendo chiuse le finestre e facendo meno arieggiare la casa si esprime con maggiore gravità.

● È stato inoltre osservato che nei bambini gli acari possono favorire la comparsa di altre allergie verso → “spore di muffe, derivati epiteliali di animali, pollini”.
● La sensibilizzazione della popolazione agli allergeni degli acari varia dal 13% al 21%.

■ GLI ALLERGENI DELI ACARI
● Le sostanze che provocano l’allergia (allergeni) sono enzimi presenti nelle feci dell’acaro che produce da 6 a 10 pallottoline fecali al giorno della grandezza di circa 8 micron e poi si mescolano alla polvere della casa, si depositano e si accumulano nei materassi, cuscini, coperte, tappeti, oggetti di peluche, etc.

● Il peso e i movimenti del corpo mentre si dorme o si sta seduti su una poltrona, li sollevano quel che basta perché siano inalati o toccati e vanno a costituire un "aerosol biologico" → possano quindi innescare reazioni allergiche di tipo respiratorio (rinite, congiuntivite, asma) o cutanee (dermatiti).

● L’80-100% delle persone che si sensibilizzano, producono anticorpi IgE specifici verso gli allergeni maggiori degli acari quali → il “Der p1/f1 e Der p2/f2”.

● È possibile sensibilizzarsi (10% dei pazienti) ad un allergene minore dell’acaro il “Der p 10”, trattasi di una “tropomiosina” pan-allergene che induce una sensibilizzazione crociata verso: crostacei, molluschi, mitili, lumache, → con un quadro clinico cutaneo di “orticaria-angioedema” assumendo questi alimenti.

■ ESISTE UNA PREDISPOSIZIONE.?
● Esiste effettivamente una predisposizione genetica e quindi famigliare (atopia) a manifestare allergie in generale ma maggiormente verso gli acari della polvere.

■ QUALI SONO I SINTOMI CHE POSSONO SEGNALARE UNA ALLERGIA AGLI ACARI.?
● Tra i principali (con espressione clinica che varia da forme lievi, a moderate, a gravi), vi sono:

■ la “RINITE” con: ● starnuti soprattutto al risveglio; ● congestione e prurito nasale, ● naso chiuso o che cola (rinorrea);

■ “L’ASMA” con: ● attacchi di tosse secca durante la notte; ● difficoltà respiratoria (notturna o durante attività fisica); ● senso di oppressione toracica; ● respiro sibilante (quando si espira l’aria si sente un fischio).

■ La “CONGIUNTIVITE” con: ● gonfiore agli occhi, che appaiono arrossati, bruciano e lacrimano.

■ La “DERMATITE ECZEMATOSA” con: ● arrossamento e prurito cutaneo, soprattutto a viso, collo, cuoio capelluto, pieghe cutanee;

■ TUTTO QUESTO CREA DISTURBI DEL SONNO, quindi poi al risveglio:
● senso di malessere generale, debolezza, affaticamento diurno, riduzione della vigilanza che influenzano in modo negativo, il rendimento scolastico e/o lavorativo e la qualità della vita.

■ COSA PUO’ PEGGIORARE I SINTOMI.?
● Scarsa ventilazione degli ambienti chiusi (casa, scuola, uffici);
● Alto tasso di umidità relativa superiore al 55%;
● Alte temperature (superiori ai 20-21°C.);
● Inquinamento dell'aria (fumo di tabacco o gas prodotti dalla cottura di alimenti o liberati dalle colle e dalle vernici dei mobili, profumi, lacche per capelli, smalti per unghie che liberano acetone);
● Tutte le attività svolte nelle abitazioni che sollevano la polvere tali da consentire alle feci secche degli acari di disperdersi nell'aria, esponendo maggiormente il soggetto allergico.

■ DIAGNOSI
● Il sospetto di allergia agli acari della polvere può essere confermato sulla base dei sintomi e con l'identificazione dell'allergene coinvolto.

● Pertanto è importante consultare → uno “SPECIALISTA ALLERGOLOGO”, per effettuare la visita, definire la diagnosi, praticando i “TEST ALLERGOMETRICI” ed esami strumentali in base ai sintomi clinici riscontrati, quindi: la rinoscopia e se vi è il sospetto di asma bronchiale: una Spirometria, l’Ossido Nitrico esalato (FeNO) quale marcatore di infiammazione allergica bronchiale.

■ I TRATTAMENTI FARMACOLOGICI "SINTOMATICI"
● Il primo trattamento utile per controllare le reazioni allergiche provocate dagli acari della polvere consiste nell'evitare o minimizzare il più possibile l'esposizione all'allergene.

● Tuttavia, è impossibile eliminare completamente gli acari della polvere dal proprio ambiente.

■ PER CONTROLLARE I SINTOMI DELL’ALLERGIA AGLI ACARI SI POSSONO UTILIZZARE DIVERSI FARMACI:
● Gli “ANTISTAMINICI”: che alleviano i sintomi come prurito, starnuti e naso che cola.
● I “CORTICOSTEROIDI” locali (spray nasali): che riducono l'infiammazione e la congestione nasale.
● Gli “ANTILEUCOTRIENI” (in caso di concomitanza dell’asma), riducono sia i sintomi dell’asma sia la congestione nasale.
● I “CORTICOSTEROIDI E BETA2 STIMOLANTI” per via inalatoria, per il controllo dell’asma bronchiale.
● COLLIRI antistaminici per la congiuntivite.

■ “L’IMMUNOTERAPIA SPECIFICA”
● Un trattamento di “DESENSIBILIZZAZIONE” nei confronti dell'allergene dell’acaro (il cosiddetto "VACCINO”), per via “sublinguale o sottocutanea”, da praticare per almeno 3-5 anni consecutivi, → è l’unico in grado di modificare la storia naturale di questa malattia, → riducendo progressivamente e risolvendo lo stato allergico del paziente. Inducendo il sistema immunitario a sviluppare tolleranza nei confronti dell’allergene trattato.

■ PREVENZIONE AMBIENTALE
● Nelle nostre abitazioni, gli acari vivono nella polvere e nei luoghi dove possono insediarsi (materasso, cuscini, coperte, piumoni, tende, tappeti, poltrone, peluche ecc.), → si nutrono principalmente di desquamazioni umane e animali (forfora).

■ COME ELIMINARLI ?
● Premesso che non è possibile sterminare gli acari della polvere, le migliori strategie sono quelle che agiscono sulle loro condizioni di sussistenza.
● Gli acari vivono bene a temperature superiori ai 20°C. ed umidità relativa tra il 60% e l'80%.
● Se la temperatura ambientale è tra i 18° e i 20°C. e l'umidità relativa scende sotto il 50-55%, il loro ciclo vitale si riduce.
● È una buona strategia l'utilizzo di condizionatori (nei mesi estivi) e di deumidificatori (in inverno), impostando il valore di umidità relativa al 50%.

■ Inoltre fare il possibile per non creare umidità negli ambienti domestici, evitando:
● di asciugare i panni all’interno della casa, che il vapore prodotto dalla doccia in bagno o dalla cottura di alimenti in cucina si disperda in altri locali, arieggiare frequentemente i locali dell'abitazione.

● Un materasso può contenere fino a 2 milioni di acari; nessun materasso è da considerarsi privo di allergeni, anche quelli in lattice contengono acari → impiegano solo più tempo ad essere colonizzati!

● È consigliabile usare fodere antiallergiche, (coprimaterasso, copricuscino, copripiumino) realizzate con tessuti impermeabili e traspiranti che evitano la diretta esposizione agli allergeni degli acari, vanno lavati ogni 2 mesi alla temperatura di 60°C.

● Le lenzuola, le federe vanno cambiate ogni settimana e lavate a 60°C. Lavare le tende, le coperte, i cuscini ecc. con la stessa modalità, almeno ogni tre mesi.

● Al mattino non rifate subito il letto ma lasciatelo aperto in modo da dare il tempo all’umidità del materasso e delle lenzuola di evaporare. D’altronde l’uomo è un corpo caldo e umido, che produce forfora. Dormendo nel letto, crea sia un microclima ideale, sia fornisce gli alimenti, → pertanto siamo noi stessi che “coviamo e nutriamo gli acari!”
● Esporre coperte e copriletti ove è possibile spesso al sole e in ambiente ventilato.
● Eliminare dalle stanze, in particolare dalla camera da letto, oggetti che trattengono polvere: tappeti, moquette, tendaggi pesanti in (broccato, velluto), carta da parati di stoffa.

● I peluche sono in grado di trattenere una quantità elevata di acari. In caso di allergia, per non privare il bambino delle sue mascotte preferite, si consiglia di riporli nel freezer per una notte a -18° -20° per uccidere gli acari. Poi si potranno lavare delicatamente i peluche a 30° almeno una volta al mese.

● Pulire ogni giorno la casa partendo dalle parti più alte e poi i pavimenti con un panno umido o elettrostatico in grado di catturare la polvere senza sollevarla.

● Usare gli aspirapolveri dotati di filtri HEPA (High Efficiency Particulate Arrestance) che sono grado di trattenere il 99,5% circa delle particelle da 0,3 a 0,5 micron, quindi efficaci nel ridurre la concentrazione delle particelle allergizzanti degli acari nell'ambiente domestico.

● È possibile ricorrere a sostanze chimiche ad azione “acaricida”. Tali prodotti andranno utilizzati qualora non sia possibile attuare le bonifiche ambientali sopramenzionate. Sono preparati disponibili sotto forma di spray, tra questi il più usato è a base di “Benzoato di benzile”.
● Possono essere utilizzati su materassi, guanciali, coperte, tappeti, moquette, interni di auto ecc. Dopo l'applicazione è necessario rimuovere la polvere e gli acari morti (ancora in grado di scatenare reazioni allergiche) con l’aspirapolvere con filtro “HEPA”, l’applicazione va ripetuta ogni 3 -6 mesi. Il loro utilizzo in ambiente domestico, per un rischio di sviluppare tossicità a lungo termine, sono da sconsigliare.

■ CONSIDERAZIONI FINALI
● L'allergia agli acari della polvere rappresenta indubbiamente una patologia di grande rilievo, soprattutto per le reazioni spesso severe che provoca a livello delle vie respiratorie.
● Come abbiamo descritto, oggi esistono molteplici possibilità per “prevenire”, “ridurre l’esposizione” e “curare” questa importante allergia.!

■ Vi ringraziamo sia per il numero sempre crescente di persone che seguono i nostri Post Scientifici, sia dell’attenzione e dell’interesse che prestate a queste tematiche!

■ Dr. VINCENZO e ANNAMARIA FELIZIANI

Indirizzo

Via Genova, 45
Lanciano
66034

Orario di apertura

Lunedì 15:00 - 20:00
Martedì 15:00 - 20:00
Giovedì 15:00 - 20:00
Venerdì 15:00 - 20:00

Telefono

0872715460

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Studio Allergologico Dr. Vincenzo e Annamaria Feliziani pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare