Centro di Fisioterapia "Dott. M. Zappone" della dottssa Luigina Nuonno

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Centro di Fisioterapia "Dott. M. Zappone" della dottssa Luigina Nuonno AMBULATORIO ACCREDITATO di terapia fisica, riabilitazione, posturologia e psicoterapia ASREM-LARINO CB
3355288962 CENTRO DI FISIOTERAPIA "DOTT. M.

ZAPPONE" : FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE.. servizio di Terapia fisica strumentale e terapia Riabilitativa.

:

- SERVIZIO DI CONSULENZA psicologica-
Psicoterapeuta Dr.ssa Monica Gammieri

Idee per la postura di tutti i giorni Piccoli gesti possono davvero trasformare il tuo benessere quotidiano. La postura ...
03/12/2025

Idee per la postura di tutti i giorni
Piccoli gesti possono davvero trasformare
il tuo benessere quotidiano.
La postura non è solo “stare dritti”,
ma un insieme di abitudini
che influenzano energia, respirazione
e qualità del movimento.

Ricorda: migliorare la postura
significa migliorare te stesso,
un passo alla volta.

✔️ Prenditi qualche secondo ogni giorno per riallineare spalle, bacino e respiro.

✔️ Sii costante: i risultati arrivano con la pratica.

✔️ Il tuo corpo ti ringrazierà.

Benessere attraverso il movimento

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La rpgsouchard è un metodo di fisioterapia con un approccio dolce e non invasivo  che si basa su posture terapeutiche e ...
03/12/2025

La rpgsouchard è un metodo di fisioterapia
con un approccio dolce e non invasivo
che si basa su posture terapeutiche e tecniche
di terapia manuale
nel rispetto della fisiologia del paziente.

Un ginocchio doloroso può avere tante cause diverse, così come il tipo di dolore può essere diverso.Purtroppo capire da ...
03/12/2025

Un ginocchio doloroso può avere tante cause diverse, così come il tipo di dolore può essere diverso.

Purtroppo capire da cosa è dovuto il tutto non è cosa semplice.

Lo screening il più delle volte deve passare da più figure.

Primo tra tutti il medico ortopedico per escludere il dolore da lesione, dopodiché si può ragionare sul dolore funzionale.

Gli approcci ovviamente saranno totalmente differenti in base alla natura della causa.

I relativi tempi di guarigione varieranno anch'essi, in relazione al trattamento.

Un conto è avere un dolore da un danno ad un menisco altra cosa è avere dolore da disallineamento posturale da una caviglia distorta.

Oppure, come spesso accade, quei dolori riflessi al ginocchio, da compressione del nervo femorale a livello lombare che irradia su tutta la coscia, ginocchio compreso.

Ognuno ha il suo dolore al ginocchio ed occorrono valutazioni specifiche in base alle quali interverranno specifici professionisti:
medico ortopedico, fisiatra, fisioterapista.

Tuttavia alcuni esercizi specifici possono essere utili per migliorare la funzionalità di questa articolazione, molto colpita da squilibri.

Per approfondimenti chiamaci.
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Centro di Fisioterapia "Dott. M. Zappone" della dottssa Luigina Nuonno
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La nuca è una zona della testa estremamente sensibile; spesso è la sede da dove iniziano le compressioni di alcune strut...
03/12/2025

La nuca è una zona della testa estremamente sensibile; spesso è la sede da dove iniziano le compressioni di alcune strutture nervose, che generano mal di testa.

Una serie di muscoli, chiamati comunemente SUBOCCIPITALI (sotto all’occipite che è l’osso alla base del cranio), sono strettamente in relazione con i movimenti degli occhi, con la funzione della lingua, dei denti, dell’articolazione temporomandibolare (ATM).

Questa connessione funzionale ha relazione anche “disfunzionale”; può portare rigidità in questa sede e scatenare dolori, che passano dalla nuca e possono arrivare fino agli occhi.

Molto spesso in quei soggetti che sono soliti digrignare i denti la notte durante il sonno (bruxismo notturno), o serrare, si svegliano con una rigidità al collo e alla nuca in particolare, che diventa spesso invalidante.

Come possiamo orientarci in questi casi?

Il primo step è assicurarsi con il medico specialista (ortopedico, fisiatra o neurologo) che non vi siano condizioni cliniche.

In secondo momento con l’assistenza di un professionista qualificato potranno essere utili tutta una serie di esercizi di mobilità o rinforzo della muscolatura profonda della zona cervicale, nonché manipolazioni specifiche delle vertebre in disfunzione.

Molto spesso risultano efficaci esercizi di versione oculare (ginnastica per gli occhi), sotto la guida di professionisti in merito, quali ad esempio gli ortottisti.

Esercizi di stabilizzazione del tratto cervico-dorsale possono inibire la rigidità alla nuca, bilanciando l’eventuale debolezza dei muscoli profondi della zona cervicale.

Lo “stretching per la lingua” è anche un altro strumento che può trovare spazio, nei programmi di riduzione della tensione alla nuca, ovviamente qualora ci fosse una relazione diretta, così come gli esercizi di mobilità per la mandibola.

La ginnastica, quando adeguatamente somministrata, può essere davvero un valido alleato per tutti quei mal di testa che partono dalla rigidità dei muscoli della nuca.

Per conoscere esercizi specifici per la zona cervicale, chiamaci.
Il progetto RI-abilitativo è ad personam, ovviamente.

La rpgsouchard  si basa su posture terapeutiche  mantenute per il tempo necessario  ad ottenere il fluage e tecniche man...
03/12/2025

La rpgsouchard
si basa su posture terapeutiche
mantenute per il tempo necessario
ad ottenere il fluage e tecniche manuali
che rispettano la fisiologia del paziente.
(airpg -
airpginfo)

I 3 muscoli ischiocrurali, muscoli posteriori della coscia, e comunemente conosciuti come muscoli “femorali”, hanno una ...
02/12/2025

I 3 muscoli ischiocrurali, muscoli posteriori della coscia, e comunemente conosciuti come muscoli “femorali”, hanno una relazione fondamentale con il movimento della colonna vertebrale, in particolare della regione lombare.

Infatti, quando c'è in questa regione muscolare una grande retrazione, il movimento di flessione anteriore del tronco è solitamente molto ridotto oppure si fa gran fatica a rimanere seduti a terra in una posizione confortevole.

Il classico test che puoi fare per valutare l'accorciamento dei muscoli ischiocrurali è il bending test: ossia da una postura eretta e mantenendo le gambe tese si flette il busto in avanti come per toccare le punte dei piedi.

La misura della distanza tra dita e pavimento darà l'idea di quanto siano retratti questi muscoli.

Per onestà professionale si aggiunge che è un test empirico, perché si può avere una limitazione di mobilità anche per altre ragioni o anche una falsa buona mobilità.

Sta di fatto che se vuoi evitare che la colonna soffra di carichi importanti quando per esempio devi prendere un oggetto pesante a terra, sai benissimo che se rispetti la fisiologia delle curve e distribuisci il lavoro sugli arti inferiori, le cose vanno molto meglio (immagina la postura dello squat).

Per fare questo però è richiesta una buona elasticità dei muscoli posteriori della coscia perché se tali muscoli sono retratti non permetteranno alla schiena di stare nella sua posizione neutra e inevitabilmente il bacino ruoterà ' posteriormente aumentando la flessione lombare.

Ecco perché potrebbe essere utile avere in questo distretto muscolare una buona elasticità, si eviteranno compensi sulla zona lombare

E quali sono i motivi per cui gli ischiocrurali possono essere "corti"?

Sedentarietà e posizioni sedute mantenute a lungo.

Atteggiamento compensativo della regione lombare che soprattutto in seno a dolore sul fondo schiena irrigidisce i muscoli posteriori.

Una terza ipotesi ma che per me rimane solo una teoria non avendo competenze in merito è legata a problematiche della sfera sessuale.

Sicuramente un buon programma di stretching fatto sempre con gradualità e buon senso possono essere un valido supporto a questa relazione tra lombi e ischiocrurali.

️️Da un punto di vista posturale il piede, sia endocettore che esocettore, può essere:Piede cavo varo:è un piede caratt...
02/12/2025

️️Da un punto di vista posturale il piede, sia endocettore che esocettore, può essere:

Piede cavo varo:

è un piede caratterizzato dalla caduta astragalo- calcaneare esterna che provoca una rotazione esterna degli assi tibiali e femorali. A livello posturale si possono rilevare una rotazione esterna di gamba e coscia, disassamento esterno rotuleo, tendenza a manifestare varismo di ginocchia, retroversione iliaca, verticalizzazione del sacro e diminuzione della lordosi lombare.

Piede cavo asimmetrico:

si riscontra una rotazione esterna degli assi tibiali e femorali differenti tra i due lati corporei, con un ginocchio varo più accentuato su un lato. Inevitabilmente, in conseguenza a tale situazione, si riscontreranno un basculamento del bacino ed una rotazione iliaca. Tale rotazione si mostrerà con la parte più bassa e anteriore dal lato meno varo. La colonna vertebrale, a questo punto, tenderà a modificarsi in due modi: armonioso, con attitudine scoliotica o disarmonico, caratterizzato da blocchi vertebrali a vari livelli aggravati da retrazioni muscolari.

Piede piatto valgo:

a causa di una lassità legamentosa è caratterizzato da un cedimento dell’arco interno. Tale infossamento astragalo – calcaneare interno può provocare una rotazione interna degli assi tibiali e femorali, disassamento interno rotuleo, valgismo di ginocchio, antiversione iliaca con aumento dell’angolo sacrale, iperlordosi con proiezione anteriore di L3 e addome prominente, ipercifosi dorsale e cervicale

Piede piatto asimmetrico:

è un piede che si presenta con un valgo asimmetrico del retro-piede che causa una rotazione asimmetrica degli assi tibiali e femorali. Il bacino ruota sul suo stesso asse e bascula ed il lato più basso e anteriore sarà il lato corrispondente al piede più valgo. La colonna vertebrale, a questo punto, come nel caso dei piedi cavi asimmetrici, tenderà a modificarsi in due modi: armonioso, con attitudine scoliotica o disarmonico, caratterizzato da blocchi vertebrali a vari livelli.

Piedi disarmonici:

Si definiscono “disarmonici” due retro-piedi con caratteristiche opposte, ossia un valgo da un lato e un varo dall’altro. Questo tipo di piede esprime la modalità con cui si adattano i piedi più frequentemente compensando un problema discendente. L’appoggio unipodalico mette in evidenza le disarmonie dette poiché un piede si manterrà in equilibrio con appoggio varizzante e l’altro con appoggio valgizzante.

Piede a doppia componente:

Questa tipologia di piede è visibile solamente tramite analisi del cammino e non nella posizione ortostatica. É un piede che presenta componenti sia varizzanti sia valgizzanti. Tutto ciò determina una proiezione anteriore del centro di massa che porta a delle sollecitazioni muscolari anomale a livello lombare con contrazione costante dei paravertebrali. Ciò porta tensioni e dolori alla colonna vertebrale a diverse altezze, a livello dei trocanteri, ai polpacci, alle piante dei piedi. Avere un piede a doppia componente può predisporre ad avere il dorso piatto ed il piano scapolare anteriore.

(Estratto da : la Riprogrammazione P.G.
dott. Bricot)

Il termine «mielopatia» deriva dal greco e significa “malattia del midollo”; cervicale - naturalmente - ne identifica la...
02/12/2025

Il termine «mielopatia» deriva dal greco e significa “malattia del midollo”; cervicale - naturalmente - ne identifica la zona di insorgenza.

È una patologia lenta e subdola che impedisce il passaggio naturale degli impulsi nervosi nel midollo spinale ed è causata [principalmente] dall'invecchiamento dei tessuti che compongono la colonna vertebrale.

La difficoltà nel riconoscere i sintomi - e nel riferirli al chirurgo - rende la diagnosi difficile: il punto di partenza per riconoscere la patologia è lo stesso che permette - a medico e paziente - di costruire un solido rapporto di fiducia, fondamentale per iniziare il percorso di guarigione: l'ascolto.

È proprio dall'ascolto della storia clinica del paziente, associato ad un attento esame obiettivo e successivamente confermato attraverso test di imaging che sarà possibile arrivare ad una diagnosi certa.

L’esperienza del chirurgico - in caso di mielopatia cervicale - si vede proprio nella fase di diagnosi e nella scelta delle terapie, che possono alcune volte rimandare nel tempo l’intervento chirurgico e rendere migliore la vita del paziente.

Il termine "cuffia dei rotatori" indica il complesso muscolo-tendineo della spalla, costituito da quattro muscoli e dai ...
01/12/2025

Il termine "cuffia dei rotatori"
indica il complesso muscolo-tendineo
della spalla,
costituito da quattro muscoli e dai loro tendini:
⟶ sottoscapolare;
⟶ sovraspinato;
⟶ sottospinoso;
⟶ piccolo rotondo.

Si utilizza il termine “cuffia”
in quanto i tendini ,
che proteggono l’intera articolazione,
formano una vera e propria copertura,
che ripara la testa omerale.

La cuffia dei rotatori può infiammarsi, lesionarsi o rompersi: impariamo a conoscerla, partendo dall'anatomia,
per arrivare a comprendere le sue patologie,
i sintomi, la diagnosi ed il percorso di cure.
Puoi chiamarci al 335 528 8962 .
Ti risponderemo fino alle ore 13,00.
Dal lunedì al venerdì.
Per la tua cura fisiokinesiterapica, c'è il
Centro di Fisioterapia "Dott. M. Zappone" della dottssa Luigina Nuonno

Indirizzo

Centro Di Fisioterapia 3355288962 ACCREDITATO ASREM Delle Dott. Sse Gammieri Monica, Nuonno Luigina; Via Opplaco, N. 14 Larino (Cb)
Larino
86035

Orario di apertura

Lunedì 07:30 - 15:30
Martedì 07:30 - 15:30
Mercoledì 07:30 - 15:30
Giovedì 07:30 - 15:30
Venerdì 07:30 - 15:30

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