17/11/2025
😞Gli Anni delle Scissioni: Il SOET tra Memoria, Successioni e Nuove Vie Iniziatiche...
Con la morte di Gastone Ventura (1981) il SOET, Sovrano Ordine Equestre del Tempio, si trovò improvvisamente privo della sua figura più autorevole. Il delicato tema della successione divenne il centro di una frattura che segnò gli anni a ve**re.
Nel 1994 un gruppo di cavalieri del SOET dichiarò, tramite una pergamena firmata e sigillata, di aver ascoltato dalla “viva voce” di Ventura la sua volontà di indicare Gaspare Cannizzo Falcone come successore.
Tra i firmatari di quel documento vi era anche Fabio Giovanni Giannini, che confermò l’autenticità di tale passaggio attraverso la sua firma e il suo sigillo personale, invocando i valori di onore, verità e lealtà.
Era un gesto solenne: chi attestava un fatto così significativo si impegnava a custodirlo nella memoria dell’Ordine. Tuttavia, appena un anno più tardi, nel 1995, Giannini prese una direzione del tutto inaspettata. Non riconoscendo più la continuità del SOET sotto la linea di Cannizzo, lasciò quel ramo dell’Ordine e fondò un nuovo gruppo: i Fratres Cruciferis.
Si trattava di una realtà associativa, formalmente costituita, che organizzava convegni, pubblicazioni e incontri dedicati al mondo templare e alla sua interpretazione esoterica e iniziatica. Lo stile era volutamente riservato: niente proclami pubblici, poche informazioni sulla struttura interna, ma molti indizi, nei simboli e nel linguaggio, di un percorso iniziatico che voleva distinguersi dagli altri.
All’interno della nuova organizzazione, Giannini si ritrovò affiancato da una figura destinata a diventare nota negli anni successivi: Mauro Ferretti, che ricopriva il grado di “secondo al comando”. Ferretti, nel tempo, sarebbe poi diventato il volto dell’organizzazione conosciuta come Templari Cattolici d’Italia, poi Templari Oggi APS.
🔸Una nuova interpretazione della storia del SOET
I Fratres Cruciferis, attraverso le loro conferenze e alcuni materiali divulgativi, affermano una posizione chiara: a loro giudizio l’ultima autorità legittima del Tempio Italiano era stata Gastone Ventura, e nessuna successione successiva né quella di Cannizzo, né altre, poteva dirsi autenticamente riconosciuta.
Per chi ricordava la pergamena del 1994, la svolta di Giannini appariva come una contraddizione sorprendente: lo stesso cavaliere che aveva giurato sul proprio onore la volontà di Ventura, un anno dopo negava implicitamente ciò che aveva sottoscritto. Questo cambio di rotta alimentò discussioni, interpretazioni e domande che, ancora oggi, fanno parte delle tante correnti narrative sul templarismo italiano del tempo.
🔸1995–2000: Ascesa, declino e dissoluzione dei Fratres Cruciferis
I Fratres Cruciferis ebbero vita intensa ma breve. Per alcuni anni animarono conferenze, incontri culturali e pubblicazioni a tema cavalleresco e templare. Tuttavia, intorno al 2000, l’organizzazione cominciò a mostrare segni evidenti di crisi interna: contrasti, dispersioni, disallineamenti di visione. Nel giro di poco tempo, il gruppo entrò in una fase di rapido declino.
Mentre l’associazione si avviava verso un lento dissolvimento, alcuni dei suoi membri più attivi iniziarono a guardare altrove. Fu in questo contesto che Mauro Ferretti, dopo aver militato per un quinquennio con forte entusiasmo nei Fratres Cruciferis, si sganciò dal gruppo. Per anni ne aveva sostenuto la visione, partecipato a conferenze, contribuito alle pubblicazioni che lasciavano intendere la presunta “legittimità templare” dell’organizzazione. Ma con il crollo dell’associazione, cercò una nuova via.
🔸Alla ricerca di un nuovo ruolo
Con lo scioglimento di fatto dei Fratres Cruciferis, Ferretti intravide l’occasione per intraprendere un percorso autonomo. Nei primi anni 2000 iniziò a costruire una propria proposta templare, che nel tempo sarebbe maturata nell’organizzazione "Templari Cattolici d'Italia" oggi conosciuta come "Templari Oggi APS". Era l’inizio di una nuova stagione: più visibile, più aggregante, più rivolta al grande pubblico.