Dott. Erminio Gioia, Psicologo

Dott. Erminio Gioia, Psicologo Dott. Erminio Gioia
Psicologo
Colloqui online e in presenza

30/06/2023

📢📊📚BENESSERE E LAVORO, IN PROGRAMMA UN INCONTRO INFORMATIVO👨‍💻💼🗣



Proseguono le attività del progetto “SE-MI-ORIENTO” di Punti Cardinali del Comune di Maruggio e finanziato interamente dalla Regione Puglia, una iniziativa che mira fornire ai giovani e ai cittadini gli strumenti e le conoscenze necessarie per orientarsi nella realtà delle aziende presenti sul territorio.

Si terrà sabato 8 luglio, dalle ore 9.00 alle ore 15.00 presso la Biblioteca Comunale, un importante incontro informativo dal titolo “Benessere e lavoro” che illustrerà una serie di procedure, comportamenti e consigli finalizzati a promuovere un ambiente di lavoro sano e produttivo.

All’incontro, oltre al sindaco Alfredo Longo e all’assessore al Turismo Anna Maria Gioia, saranno presenti numerosi esperti, professionisti del settore e rappresentanti di associazioni che operano sul territorio.

“Istantanee emozionali”: il racconto di un viaggio. Puglia Sanità incontra il dott. Erminio Gioia e la dott.ssa Laura Sc...
30/05/2023

“Istantanee emozionali”: il racconto di un viaggio. Puglia Sanità incontra il dott. Erminio Gioia e la dott.ssa Laura Scalcione.

Disegni, poesie, fotografie, tecniche di rilassamento per attivare processi di auto consapevolezza che portano a una migliore comprensione delle proprie dinamiche e di quelle del gruppo (parafrasando la locandina). Il “Teatro delle Rane” di Leverano quest’anno ha ospitato il laboratorio “Istantanee emozionali”, tenuto dall’educatrice Laura Scalcione e dallo psicologo Erminio Gioia. Il teatro e l’espressività in tutte le sue forme diventano all’interno del percorso strumenti di esplorazione di sé stessi e dell’altro, in una dialettica di gioco e scoperta. Non potevamo non confrontarci con i responsabili del progetto al termine di questo viaggio.
L'intervista di Benedetta Ala

Disegni, poesie, fotografie, tecniche di rilassamento per attivare processi di auto consapevolezza che portano a una migliore comprensione delle proprie dinamiche e di quelle del gruppo (parafrasando la locandina). Il "Teatro delle Rane" di Leverano quest’anno ha ospitato il laboratorio “Istanta...

A conclusione del percorso, riguardante la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, che ha coinvolto le cla...
29/03/2023

A conclusione del percorso, riguardante la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, che ha coinvolto le classi quinte del plesso “Del Bene” e tutte le classi del plesso “Petrarca”, mi occuperò della restituzione, martedì 4 aprile 2023 alle ore 18:00 presso l’androne – palestra, degli elementi emersi dagli incontri con gli alunni.
Sarà un’utile occasione per discutere e riflettere su tematiche educative di interesse per tutta la comunità scolastica.
Sono invitati a partecipare genitori e docenti che, a vario titolo, sono coinvolti nel percorso.
Interverrà, inoltre, l’amministrazione comunale promotrice del progetto.

A conclusione del percorso, riguardante la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, che ha coinvolto le classi quinte del plesso “Del Bene” e tutte le classi del plesso “Petrarca”, lo psicologo dott. Erminio Gioia, Psicologo Psicodiagnosta., che ha curato gli interventi, restituirà, martedì 4 aprile 2023 alle ore 18:00 presso l’androne – palestra, gli elementi emersi dagli incontri con gli alunni.
Sarà un’utile occasione per discutere e riflettere su tematiche educative di interesse per tutta la comunità scolastica.
Sono invitati a partecipare genitori e docenti che, a vario titolo, sono coinvolti nel percorso.
Interverrà, inoltre, l’amministrazione comunale promotrice del progetto.

27/03/2023
Sabato 20 Marzo sarò ospite "a distanza" dell'Istituto Istruzione Secondaria Superiore Del Prete - Falcone di Sava.Nell’...
17/03/2021

Sabato 20 Marzo sarò ospite "a distanza" dell'Istituto Istruzione Secondaria Superiore Del Prete - Falcone di Sava.
Nell’ambito delle proposte progettuali concernenti il contrasto al BULLISMO/CYBERBULLISMO, si tratteranno temi inerenti all’argomento, introducendo anche attività pratiche arricchite da una testimonianza.
PER COMBATTERLO, DOBBIAMO CONOSCERLO!!!

ESPRIMERE L’EMOZIONE DELLA RABBIAUna piccola riflessione sull'importanza di esprimere in modo assertivo l'emozione della...
11/02/2021

ESPRIMERE L’EMOZIONE DELLA RABBIA
Una piccola riflessione sull'importanza di esprimere in modo assertivo l'emozione della rabbia
Presidente di - Progettazione Studio Intervento

ESPRIMERE L’EMOZIONE DELLA RABBIA

Una piccola riflessione sull'importanza di esprimere in modo assertivo l'emozione della rabbia

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La rabbia è un’emozione che viene spesso etichettata come negativa, come qualcosa che va controllato, eliminato o, nel migliore dei casi, sfogato. Quando ciò avviene è alla manifestazione inappropriata dell’emozione della rabbia che ci si riferisce, non all’emozione in sé.

In realtà la rabbia è un’emozione umana normale e salutare. Si può facilmente immaginare la sua funzione positiva pensando ad una situazione in cui una persona riceve uno sgambetto e non reagisce. Quella persona non è in contatto con l’emozione della rabbia o la contatta ma non si permette di esprimerla. L’altro può pensare che sia “normale” o giusto fargli lo sgambetto e potrebbero aumentare le probabilità che accada nuovamente. La persona che non sta in contatto con l’emozione della rabbia non si da’ la possibilità di mettere confini né di affermarsi, di dire dei buoni “no” per proteggersi.
La rabbia è dunque un sentimento primordiale di base che è determinato dall’istinto di difendersi per sopravvivere nell’ambiente in cui ci si trova. Ha quindi una funziona adattiva. Senza rabbia si e’ privi di protezione, senza rabbia siamo alla mercé delle reazioni altrui e non possiamo mettere in atto strategie buone per evitare di ricevere “sgambetti”.

La rabbia usata costruttivamente aiuta a sviluppare fiducia in se stessi.
Se non ci siamo mai concessi di esprimere la rabbia è molto probabile che ne abbiamo accumulata una montagna dentro di noi e questo facilita un tipico circolo vizioso:

-Ho l’idea che la rabbia sia un’emozione che non va espressa e la reprimo accumulandola

-Ne accumulo talmente tanta fino al punto di esplodere, ad esempio urlando o usando un linguaggio violento

-L’esplosione violenta è per me la conferma che è la rabbia è pericolosa e non va espressa

-Quindi ricomincio a reprimerla creando nuovamente i presupposti per l’esplosione

Per uscire da questo circolo vizioso occorre per prima cosa dare dignità all’emozione della rabbia, va bene sentirsi arrabbiati, tutti abbiamo provato questa emozione. Quello che a volte non va bene è il comportamento, il modo in cui l’emozione viene espressa.
Un altro fattore importante da tener presente quando parliamo dell’emozione della rabbia, è che essa spesso nasconde un bisogno che non viene soddisfatto. Ad esempio quando sono sul treno e leggo, posso sentirmi infastidito perché qualcuno parla al telefono ad alta voce o perché c’è un bimbo che fa chiasso. Invece di dare subito sfogo alla rabbia e inveire, posso imparare a tenere presente il mio bisogno di concentrazione e silenzio perché voglio leggere il mio libro e decidere di occuparmene, per esempio dicendo loro che ho bisogno di silenzio o decidendo di cambiare vagone. Imparare a manifestare la propria collera significa conoscere i propri reali bisogni, intrattenendo relazioni più autentiche con le persone che ci circondano.

DI SEGUITO ALCUNI PUNTI FONDAMENTALI PER ESPRIMERE LA RABBIA IN MODO EFFICACE:

-“Placare” l’emozione: E’ bene darsi la possibilità di esprimere le proprie opinioni dopo aver placato le proprie emozioni. Lo si può fare in svariati modi, parlandone con un amico, “contando fino a 10”, andando a correre.

-Riconoscere il proprio bisogno: posso imparare a chiedermi “qual è il bisogno sottostante che non è soddisfatto?” “Di cosa ho bisogno?”

-Esprimere le proprie opinioni: L’atteggiamento da adottare è di tipo assertivo, evitando di scadere in eccessi quali le ingiurie e le accuse e usando la prima persona singolare “IO”. E’ importante definire con precisione ciò che ci ha disturbato (quando tu…), raccontando le nostre emozioni (io mi sento….), esprimendo i nostri bisogni attuali e le motivazioni (e io ti chiedo di.. in modo da..).

IMPORTANTE: non usare mai “Mi fai arrabbiare”. Dire a qualcuno “mi fai arrabbiare” è un modo per stimolare senso di colpa nell’altro e inoltre non è veritiero poiché non sono gli altri che hanno il potere di farmi sentire in un determinato modo, sono io che provo un’emozione quando l’altro fa qualcosa, sono io il responsabile del mio sentimento.

https://www.psicologionline.net/articoli-psicologia/articoli-crescita-personale/1745-esprimere-l%E2%80%99emozione-della-rabbia

25/11/2020

25 Novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne 🎀

La violenza maschile sulle donne assume molteplici forme e modalità. Dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’Eliminazione della Violenza contro le Donne (Vienna, 1993) si considera violenza di genere "ogni atto legato alla differenza di sesso che provochi o possa provocare un danno fisico, sessuale, psicologico o una sofferenza della donna, compresa la minaccia di tali atti, la coercizione o l’arbitraria privazione della libertà sia nella vita pubblica che nella vita."

La violenza di genere è una violazione dei diritti umani che non va categorizzata, né stereotipata. Non esistono profili-tipo della donna che subisce violenza, né dell’uomo che la agisce.

E’ UN PROBLEMA SOCIALE DIFFUSO che non conosce distinzioni di età, cultura e religione.

Di seguito riportiamo le varie tipologie di violenza con le caratteristiche che la definiscono.
Iniziamo da quella psicologica.
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VIOLENZA PSICOLOGICA
Racchiude ogni forma di abuso che lede l’identità della donna:

- attacchi verbali come la derisione, la molestia verbale, l’insulto, la denigrazione, finalizzati a convincere la donna di “non valere nulla”, per meglio tenerla sotto controllo

- isolare la donna, allontanarla dalle relazioni sociali di supporto o impedirle l’accesso alle risorse economiche e non, in modo da limitare la sua indipendenza

- gelosia ed ossessività: controllo eccessivo, accuse ripetute di infedeltà e controllo delle sue frequentazioni

- minacce verbali di abuso, aggressione o tortura nei confronti della donna e/o la sua famiglia, i figli, gli amici

- minacce ripetute di abbandono, divorzio, inizio di un’altra relazione se la donna non soddisfa determinate richieste

- danneggiamento o distruzione degli oggetti di proprietà della donna

- violenza sugli animali cari alla donna e/o ai suoi figli/e.

È importante ricordare che nei momenti di rabbia tutti possiamo usare parole provocatorie, oltraggiose o sprezzanti, possiamo agire comportamenti fuori luogo ma di solito seguiti da rimorsi e pentimenti. Nella violenza psicologica invece non si tratta di un impeto d’ira momentaneo ma di un tormento costante e intenzionale con l’obiettivo i sottomettere l’altro/a e mantenere il proprio potere e controllo.

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VIOLENZA FISICA
Comprende l’uso di qualsiasi atto guidato dall’intenzione di fare del male o terrorizzare la vittima. Atti riconducibili alla violenza fisica sono:

— lancio di oggetti

— spintonamento

— schiaffi

- morsi, calci o pugni

— colpire o cercare di colpire con un oggetto

— percosse

— soffocamento

- minaccia con arma da fuoco o da taglio

— uso di arma da fuoco o da taglio.

Tali forme ricorrono nei reati di percosse, lesioni personali, violenza privata, violazione di domicilio, sequestro di persona.

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VIOLENZA SESSUALE
Comprende l’imposizione di pratiche sessuali indesiderate o di rapporti che facciano male fisicamente e che siano lesivi della dignità, ottenute con minacce di varia natura.
L’imposizione di un rapporto sessuale o di un’intimità non desiderata è un atto di umiliazione, di sopraffazione e di soggiogazione, che provoca nella vittima profonde ferite psichiche oltre che fisiche.

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VIOLENZA ECONOMICA
Spesso tale violenza è difficile da registrare come una forma di violenza. Può sembrare normale e scontato che la gestione delle finanze familiari spetti all’uomo. Si definisce violenza economica:

- limitare o negare l’accesso alle finanze familiari

- occultare la situazione patrimoniale e le disponibilità finanziarie della famiglia

- vietare, ostacolare o boicottare il lavoro fuori casa della donna

- non adempiere ai doveri di mantenimento stabiliti dalla legge

- sfruttare la donna come forza lavoro nell’azienda familiare o in genere senza
dare in cambio nessun tipo di retribuzione

- appropriarsi dei risparmi o dei guadagni del lavoro della donna e usarli a proprio vantaggio

- attuare ogni forma di tutela giuridica ad esclusivo vantaggio personale e a danno della donna (per esempio l’intestazione di immobili).

Tale forma di controllo diretto, che limita e/o impedisce l’indipendenza economica della donna, spesso non permette la sottrazione da una relazione distruttiva di maltrattamento.

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STALKING
Indica il comportamento controllante messo in atto dal persecutore nei confronti della vittima da cui è stato rifiutato (prevalentemente è l’ex partner). Spesso le condotte dello stalker sono subdole, volte a molestare la vittima e a porla in uno stato di soggezione, con l’intento di compromettere la sua serenità, farla sentire braccata, comunque non libera.

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FEMMINICIDIO
E’ un neologismo che identifica quei casi di omicidio doloso o preterintenzionale in cui una donna viene uccisa da un uomo per motivi basati sul genere. Nella sua accezione moderna, intesa come “uccisione di una donna da parte di un uomo per motivi di odio, disprezzo, piacere o senso di possesso delle donne” è stato formulato per la prima volta nel 1990, dalla docente femminista di Studi Culturali Americani Jane Caputi e dalla criminologa Diana Russell.

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MECCANISMI DELLA VIOLENZA
La violenza più diffusa, al contrario di quanto si pensa, è quella che avviene all’interno delle mura domestiche, ovvero in ambito familiare. La violenza domestica consiste in una serie continua di azioni diverse ma caratterizzate da uno scopo comune: il dominio e controllo da parte di un partner sull’altro, attraverso violenze psicologiche, fisiche, economiche, sessuali.
Il meccanismo che meglio definisce le fasi di una condizione di violenza domestica subita da una donna viene chiamato “spirale della violenza” o “ciclo della violenza” ad indicare le modalità attraverso cui l’uomo violento raggiunge il suo scopo di sottomissione della partner facendola sentire incapace, debole, impotente, totalmente dipendente da lui. Le fasi della spirale della violenza possono presentarsi in un crescendo e poi “mescolarsi”. Isolamento, intimidazioni, minacce, ricatto dei figli, aggressioni fisiche e sessuali si avvicendano spesso con una fase di relativa calma, di false riappacificazioni, con l’obiettivo di confondere la donna e indebolirla ulteriormente.

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VIOLENZA ASSISTITA
Consiste nell’esposizione di un minore a qualsiasi atto di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica compiuta su figure di riferimento o su altre figure significative adulte o minori. Il bambino può fare esperienza di questa violenza direttamente, indirettamente o può percepirne gli effetti. La violenza assistita dei minori è considerata una forma di abuso psicologico del bambino.

http://www.medeacontroviolenza.it/forme-di-violenza/

16/10/2020

🌾 ATTRAVERSO i passi felpati del nostro IO...
🌾 ATTRAVERSO le ramificazioni del nostro SÈ...
Esploriamo, modelliamo e costruiamo il mondo che ci circonda.
✨COMING SOON✨

🧠 🌍 “ATTRAVERSO” è avere un orecchio teso verso il mondo dell’altro... 🧠 🌍 🧩 ...Torniamo a metterci in gioco...🧩 ~ Un Pe...
26/09/2020

🧠 🌍 “ATTRAVERSO” è avere un orecchio teso verso il mondo dell’altro... 🧠 🌍
🧩 ...Torniamo a metterci in gioco...🧩
~ Un Percorso Condiviso lungo la nostra Strada Emozionale~~~ 🎨 ✏️ ⏳

Incamminarci verso lo spazio aperto, verso un polo sconosciuto può farci paura. Paura di incontrare vecchi ricordi, vecc...
15/06/2020

Incamminarci verso lo spazio aperto, verso un polo sconosciuto può farci paura. Paura di incontrare vecchi ricordi, vecchie situazioni e vecchie facce ormai dimenticate....
Ma ora non siamo più soli, condividere e ascoltare ci porta ad essere più consapevoli.
⛰Possiamo incamminarci insieme..⛰

Dott. Erminio Gioia

Passato...Presente...Futuro: scandiscono le nostre Emozioni...🎭Le emozioni hanno un ruolo fondamentale nel ricordo. Infl...
04/06/2020

Passato...Presente...Futuro: scandiscono le nostre Emozioni...🎭
Le emozioni hanno un ruolo fondamentale nel ricordo.
Influiscono sulla sua durata e sulla sua possibilità di esser visualizzato con più o meno dettagli.
Tutti ricordiamo il nostro primo appuntamento ma forse ci siamo appena dimenticato cosa abbiamo fatto un’ora fa.

Dai tempo...Al tempo...⏰🕰⏳

Dott. Erminio Gioia

Ci siamo mai chiesti cosa c’è al di là?Andare troppo oltre può farci provare ansia ed angoscia.Il non sapere, il non pot...
28/05/2020

Ci siamo mai chiesti cosa c’è al di là?
Andare troppo oltre può farci provare ansia ed angoscia.
Il non sapere, il non poter mettere ogni “pezzo di puzzle futuro” al suo posto può dar rabbia o paura...
A volte è meglio lasciarsi andare, non farsi troppe domande, restare solidi nel nostro Qui ed Ora osservando il Presente di noi stessi.
Il resto è solo Infinito, lo modelleremo passo dopo passo, non c’è fretta.
Dott. Erminio Gioia

Indirizzo

Via Petrelli N. 5
Lecce
73100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 19:00

Telefono

+393701502918

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chi sono

Erminio Gioia, psicologo. Laureato all’Unisalento in Metodologia dell’Intervento Psicologico, ha frequentato un corso biennale di specializzazione in Psicodiagnostica con Elementi di Psicologia Forense. Ha svolto tirocinio in ambito clinico, presso l’Istituto Santa Chiara - Presidio di Riabilitazione Funzionale e presso la Comunità Terapeutica “Emmanuel”. È stato organizzatore e relatore di diversi seminari riguardanti le Life Skills, l’Intelligenza Emotiva, la Leadership e i Comportamenti Devianti Giovanili, collaborando con l’Università del Salento e l’Università “Aldo Moro” di Bari. Ha gestito dei laboratori riguardanti il benessere psicofisico e l’empatia all’interno di Comunità e Centri Diurni. È un conduttore di Training Autogeno e di Accompagnamento alla nascita (RAT).

Professionista presso KORU - -Centro di Studio e Ricerca Psico-Sociale.