Dottor Palano Nicola - Fisioterapista

Dottor Palano Nicola - Fisioterapista Palano Nicola, laureato in Fisioterapia presso la facoltà di medicina e chirurgia dell'università degli studi di Parma. Esercito :

-Lecce

-Martano

-Parma

ISTRUZIONE E FORMAZIONE
• Data
28.11.2011
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
Facoltà di medicina e chirurgia degli studi di Parma. Corso di Fisioterapia
• Qualifica conseguita
Laurea in Fisioterapia con voto 100 / 110
• Data
29.06.2014
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
“Accademia Italiana di Terapia Osteopatica Posturale” di Philippe Caiazzo
• Qualifica conseguita
Certificato di partecipazione
• Data
07.12.2014
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
“Riabilitazione del paziente neurologico”
E.C.M. Gruppo FIPES SRL
11 ECM
• Qualifica conseguita
Certificato di partecipazione
• Data
dal 11/04/2015 al 12/04/2015
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
“Il paziente con ictus:aspetti salienti dell’afasia e della disfagia e della Neurocognività”
E.C.M. Gruppo FIPES SRL
7,5 ECM
• Qualifica conseguita
Certificato di partecipazione
• Data
16.05.2015
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
“Aspetti emotivi e psicologici del paziente affetto da stroke e problematiche dei suoi famigliari”
E.C.M. Gruppo FIPES SRL
5 ECM
• Qualifica conseguita
Certificato di partecipazione
• Data
il 29/09/2016
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
“La cura del piede:patologie, indicazioni terapeutiche
ed il percorso di cura a Valparma Hospital”
E.C.M. Gruppo FIPES SRL
4,7 ECM
• Qualifica conseguita
Certificato di partecipazione
• Data
30/04/2016
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
“Morbo di Parkinson, gestione della malattia”
E.C.M. Gruppo FIPES SRL
3,8 ECM
• Qualifica conseguita
Certificato di partecipazione
• Data
07/06/2018
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
“Rischio e responsabilità del processo decisionale in un azienda sanitaria accreditata”
• Qualifica conseguita
Certificato di partecipazione
• Data
27/10/2018
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
“Scoliosi e dorso curvo”
Azienda Usl Toscana Nord Ovest
• Qualifica conseguita
Certificato di partecipazione
• Data
24-25/02/2018 e 2-3/06/2018
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
Disfunzioni del Sistema di Movimento secondo Shirley Sahrmann
• Qualifica conseguita
Certificato di partecipazione
• Data
10-11-12 /05/2019
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
“ scuse health coaching”
Fipes group HCA
• Qualifica conseguita
Certificato di partecipazione
• Data
23/03/2019
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
“Tour inside the shoulder: dalla instabilità alla capsulite”
Modus academy- spallaonline
• Qualifica conseguita
Certificato di partecipazione
• Data
09/11/2019
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
“Tour inside the shoulder:” Dalla tendinopatia calcifica alla lesione di cuffia”
Modus academy- spallaonline
• Qualifica conseguita
Certificato di partecipazione
• Data
23-24/03/2019
• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione
“Evidence based manual therapy of the axial spine and pelvis”
Gstm gruppo di studio della terapia manuale e riabilitazione muscoloscheletrica
• Data
09/11/2019
• Nome E Tipo Di Istituto Di Istruzione O Formazione
Master I Livello fisioterapia Muscoloscheletrica - Terapia Manuale Ed Esercizio Terapeutico all’università degli studi di Bologna
• Qualifica conseguita
In corso
• Date (da – a)
Dal 8/10/2007 al 15/12/2007 in ambito “sviluppo psico-motorio infantile” a Salso Maggiore Terme;
Dal 3/3/2008 al 25/04/2008 in ambito “sviluppo psico-motorio del bambino” a Parma
Dal 28/04/2008 al 6/6/2008 in ambito geriatrico a Parma;
Dal 1/09/2008 al 28/092008 in ambito di Terapia Fisica a Vaio;
Dal 6/10/2008 al 29/05/2009 in ambito riabilitativo ortopedico a Parma;
Dal 28/09/2009 al 18/12/2009 in ambito riabilitativo neurologico infantile a Vaio;
Dal 1/03/2010 al 28/05/2010 in ambito riabilitativo ortopedico-neurologico a Madrid;
Dal 31/01/2011 al 4/03/2011 in ambito riabilitativo del paziente mieloleso a Villanova d'arda;
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
Corso di Fisioterapia della facoltà di medicina e chirurgia degli studi di Parma
• Tipo di azienda o settore
Fisioterapia
• Tipo di impiego
Tirocinante Fisioterapista
• Date (da – a)
Dal 05/03/2012 al 13/7/2012
• Nome del datore di lavoro
Centro Privato di Fisioterapia e Osteopatia “Il corpo Libero” a Parma
• Tipo di impiego
Fisioterapista
• Date (da – a)
Dal 16/07/2012 ad 01/10/2020
• Nome del datore di lavoro
Policlino privato accreditato “ValParma Hospital” a Langhirano (PR)
• Tipo di impiego
Fisioterapista e Idrokinesiologo
• Date (da – a)
Dal 13/07/2015 al 19/07/2015
• Nome del datore di lavoro
Mondiali Paraolimpici di Glasgow
• Tipo di impiego
Fisioterapista privato di un Atleta Paraolimpica di nuoto della nazionale Italiana. ESPERIENZA LAVORATIVA
• Date (da – a)
Dal 15/05/2018 ad 15/12/2020
• Nome del datore di lavoro
Centro medico diagnostico “Medi Saluser” a Parma
• Tipo di impiego
• Date (da-a)
• Nome del datore di lavoro
• Tipo di impiego
Fisioterapista
Dal 15/01/2021 ad oggi
“Forma futuro” Corso professioni Sanitarie
Docente

20/08/2023

Domani sarò a Martano per presentare il mio libro con chiriatti e Dottor Palano Nicola - Fisioterapista.
🙏 Comune Martano Fabio Tarantino
📍Piazza Caduti - Martano LE
🗓️ 21/08/2023
⏰ 20.30
✍️Firma copie

Madre Natura ha progettato l’  della   in modo da consentirci ampi movimenti del braccio. Questi movimenti sono possibil...
12/07/2022

Madre Natura ha progettato l’ della in modo da consentirci ampi movimenti del braccio. Questi movimenti sono possibili grazie alla presenza di una testa omerale sferica che si inserisce all’interno di una piccola e piatta glena scapolare.

Affinché questi ampi movimenti avvengano nella massima stabilità, la Natura ci ha dotati di sistemi di stabilizzazione:
🔷 cercine glenoideo, che può essere paragonato a una ventosa sulla glena
🔷 legamenti gleno-omerali, che proteggono e rinforzano la capsula articolare
🔷 muscoli della .


L’articolazione della spalla è tra le più mobili del corpo umano. Consente ampi movimenti dell’ arto superiore grazie alla testa omerale sferica che si inserisce all’interno di una piccola e piatta glena scapolare, protetta e mantenuta stabile da un’ampia ed elastica capsula articolare.

Naturalmente questi ampi movimenti devono avvenire nella massima stabilità per cui la natura ci ha dotati di sistemi di stabilizzazione chiamati:


cercine glenoideo, che può essere paragonato a una ventosa sulla glena

legamenti gleno-omerali, che proteggono e rinforzano la capsula
articolare

muscoli della cuffia dei rotatori
Cosa accade …

A causa di un trauma, il contatto tra testa omerale e glena �si può perdere, originando la lussazione acuta di spalla, questo determina la rottura del cercine e dei legamenti che solo in una bassa percentuale di casi riescono a cicatrizzare in maniera corretta. La lussazione acuta di spalla deve essere trattata e ridotta in ambiente ospedaliero.�

Se il cercine ed i legamenti non guariscono in posizione corretta si può realizzare una situazione chiamata lussazione abituale di spalla, tale condizione è caratterizzata dalla lussazione della testa dell’omero che avviene con traumi sempre minori o addirittura spontaneamente.

Le persone che costituzionalmente hanno una capsula articolare più lassa ed elastica, sono esposti a forme di instabilità minori particolarmente dolorose.

Dottor Nicola Palano - Terapista manuale Ortopedico- Fisioterapista

Circondato da Ghiri… Giulia Ghiretti Anna Ghiretti  -Sixtus Italia
12/05/2022

Circondato da Ghiri…
Giulia Ghiretti Anna Ghiretti

-Sixtus Italia

23/03/2022

TENDINOPATIA DELLA CUFFIA DEI ROTATORI: ESEMPI DI TRATTAMENTO

Ecco un esempio di trattamento per un atleta “overhead” che soffre di tendinopatia della cuffia dei rotatori:

🔸1. Esecuzione di esercizi isometrici in direzione del movimento maggiormente compromesso cercando la baseline activity del paziente.

(es: rotazioni esterne o alzate laterali isometriche)

🔸2. Sviluppare un piano di rinforzo in catena cinetica chiusa e aperta per il rinforzo della spalla.

(es: strict press, rotazioni esterne con omero in abduzione, alzate laterali)

🔸3. Programmare attività di forza funzionale e di accumulo energetico.

(es: rallentare il lancio di una palla medica da parte del terapista con paziente in posizione supina)

🔸4. Eseguire esercizi sport specifici con elementi di stretch-shortening cycle e continuare il rinforzo lento e pesante delle strutture tendine.

(es: dalla stessa posizione precedente ricevere la palla e passarla al terapista posizionato di fronte al paziente).

🔹E se l'atleta fosse di alto livello?

Se l'atleta non può sospendere i suoi allenamenti, poiché in un periodo di competizioni, la gestione di questa patologia deve porre enfasi su elementi di monitoraggio del carico.

Sarà dunque di fondamentale importanza aiutare l’atleta a capire quando può proseguire e quando deve arrestare una sessione di allenamento.

Tanti auguri di buon Natale da Efficienzaenergia Galatina!…
25/12/2021

Tanti auguri di buon Natale da Efficienzaenergia Galatina!

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25157702/CAPSULITE ADESIVA 32 trial inclusi, I dati ci mostrano che combinazioni terapia...
30/10/2021

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25157702/

CAPSULITE ADESIVA
32 trial inclusi, I dati ci mostrano che combinazioni terapia manuale + esercizio non sono così efficaci quanto infiltrazioni di cortisone nel breve termine. Quindi dobbiamo chiedere consiglio al medico.

The best available data show that a combination of manual therapy and exercise may not be as effective as glucocorticoid injection in the short-term. It is unclear whether a combination of manual therapy, exercise and electrotherapy is an effective adjunct to glucocorticoid injection or oral NSAID.....

01/07/2021
SCROCCHIARE LA SCHIENA FA BENE?TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SULLE MANIPOLAZIONI VERTEBRALI.Probabilmente molti di voi co...
02/06/2021

SCROCCHIARE LA SCHIENA FA BENE?

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SULLE MANIPOLAZIONI VERTEBRALI.

Probabilmente molti di voi conoscono quegli scrocchi articolari che sono soliti fare fisioterapisti e osteopati, con vari obiettivi, come il miglioramento della mobilità articolare o la riduzione del dolore. È un trattamento particolare, ci sono alcune persone che non vedono l’ora di esserne sottoposte, adagiate comode sul lettino del fisioterapista, mentre altre ne hanno terribilmente paura. L’articolo di oggi – parla Niccolò Ramponi di Fisioscience Medical – vuole soffermarsi sui reali effetti delle manipolazioni e capire se effettivamente possano avere una reale utilità. Verrà analizzato questo argomento riferendoci ai numerosi studi scientifici pubblicati sull’argomento.

LE MANIPOLAZIONI VERTEBRALI —
Le manipolazioni vertebrali (in inglese HVLA “thrust”) sono una tecnica millenaria, già utilizzata da Galeno, uno dei padri della medicina, che le descriveva come “tecniche per mettere le vertebre in posizione corretta”. L’essere una tecnica millenaria, però, non assicura certamente che sia efficace! Ricordiamoci che i “medici” dell’epoca usavano spesso degli intrugli strani formati da erbe e sostanze derivate da animali, per non parlare degli incantesimi e degli esorcismi medievali, dove nel migliore dei casi il paziente guariva da solo mentre nel peggiore aveva esiti infausti. Questo per dire che, al giorno d’oggi, con il progresso scientifico raggiunto, è importante conoscere ciò che è realmente stato provato dai ricercatori dei vari ambiti, per non alimentare credenze errate che vengono tramandate da anni senza un fondo di verità.

La manipolazione spinale è caratterizzata da un rumore molto simile ad un “POP”, chiamato appunto popping sound. È legato all’effetto cavitazione, un fenomeno ben spiegato dal punto di vista fisico. Nel liquido articolare si formano continuamente delle bolle di gas o vapore che il rapido movimento delle superfici articolari fa collassare a causa del cambiamento di pressione interna.

La prima considerazione che dobbiamo fare è che le manipolazioni non riallineano o riposizionano alcuna vertebra. Diffidate quindi da chi vi dice di aver riscontrato la rotazione di una vertebra e vi propone di correggerla, si tratta di ciarlatani.

In primo luogo perché esistono studi che ci mostrano come non siamo in grado di percepire in alcun modo la posizione vertebrale, anzi, molto spesso sbagliamo tra un livello e l’altro anche di qualche centimetro. In secondo luogo perché non c’è fisicamente alcun grosso movimento tra i capi ossei quando ci facciamo scrocchiare il collo… e sarebbe un problema il contrario. Pensate alle sollecitazioni che il nostro collo subisce quando siamo sulle montagne russe. Una persona di 100 kg che sperimenta un’accelerazione di 3,5 G subisce forze fino a 3500 N! Se il nostro collo fosse effettivamente così debole allora, quante vertebre andrebbero fuori asse e quanti tetraplegici vedremmo? In realtà non vedo così tante persone uscire in carrozzina da Gardaland, e penso neanche voi.

Oppure, pensate a quante volte scrocchiate le dita delle mani, quante volte vi sono andate fuori posto le falangi? A me mai, non so a voi ma posso intuirlo. Quindi, superiamo questa convinzione che le vertebre vadano fuori posto e che ci serva qualcuno per aggiustarle.

MA QUINDI, FUNZIONANO LE MANIPOLAZIONI? —
Sicuramente nella vostra testa adesso più che mai sta balenando questo pensiero:

“Ma, ancora non mi hai risposto alla domanda. Ma scrocchiare la schiena funziona, o no?”

Dopo tutti questi preamboli che forse vi hanno messo più in confusione che altro, cerchiamo di ti**re le somme, sempre considerando quello che ci dicono gli studi scientifici. Sottolineo che questa rubrica si pone l’obiettivo di fare divulgazione scientifica, quindi ciò che trovate scritto è stato dimostrato da degli studi scientifici di qualità, legato alle fonti che troverete in fondo all’articolo.

Tornando a noi ed alla fatidica domanda la risposta è che sì, le manipolazioni vertebrali funzionano, ma nel breve termine. Cosa voglio dire? Voglio dire che le manipolazioni possono avere un effetto positivo sul dolore, sulla mobilità, sul rilassamento muscolare e sulla rigidità ma che dura per poco tempo ed è dovuto a degli effetti neurofisiologici che non vi sto a raccontare poichè molto complessi. Quello che dovete sapere è che questo tipo di trattamento, di conseguenza, non può essere l’unico trattamento di un percorso riabilitativo indirizzato ad un dolore al collo o alla schiena. Deve essere associato ad altro, in particolar modo un programma di esercizio ed un cambiamento dello stile di vita, ed in questo un bravo fisioterapista specializzato in disordini muscoloscheletrici può esserti d’aiuto. Ma deve essere iscritto all’ordine professionale, altrimenti non può esercitare.

GLI EFFETTI NOCEBO DELLO SCROCCHIARE IL COLLO —
Molte volte avrai sentito delle frasi come: “Una volta al mese vado dall’osteopata a farmi sbloccare e poi sto bene per tutto il mese”. Ebbene, non possiamo nascondere che parte dell’effetto positivo delle manipolazioni sia dovuto all’effetto placebo.

Cos’è l’effetto placebo? Deriva dal latino e significa letteralmente “io piacerò”. L’effetto placebo è un fenomeno neurofisiologico legato ai processi di aspettativa. Una persona si aspetta un miglioramento dal trattamento manipolativo ed è l’aspettativa stessa del miglioramento che induce il cambiamento positivo.

Allo stesso modo se mi aspetto di ricevere un’aspirina ma ricevo una pillola di zucchero del tutto uguale, somministrata nelle stesse modalità, probabilmente avrò una parte dello stesso effetto positivo. In tutti i tipi di trattamenti, che siano medici o fisioterapici, dobbiamo tenere in considerazione questo tipo di effetti, volenti o nolenti.

L’esatto opposto è l’effetto nocebo, ossia mi convincono che ho una vertebra mal posizionata per dare un significato al mio dolore al collo e mi vendono in maniera poco etica un trattamento per riposizionarla oppure mi convincono che l’ernia sia la causa del mio dolore cronico alla schiena e mi propongono un trattamento per farla rientrare (cosa impossibile!).

Il giorno dopo sto meglio, ma sarei stato meglio lo stesso perchè nel frattempo sono dovuto andare al lavoro ed ho mosso il collo. Il movimento ha aiutato la mia muscolatura a rilassarsi, ha ridotto lo spasmo muscolare e di conseguenza il dolore ma ho collegato il miglioramento del dolore al riposizionamento della vertebra o all’ernia rientrata.

In questo caso l’osteopata ha veicolato un effetto nocebo! E l’ha fatto usando delle parole improprie per convincermi della bontà del suo trattamento. Infatti, ogni volta che avrò male al collo penserò di avere una vertebra da riposizionare o all’ernia ed andrò da lui per farmela riallineare.

CHI PUÒ FARE LE MANIPOLAZIONI? —
Le manipolazioni vertebrali, come parte di un trattamento sanitario, sono di competenza solamente di professionisti sanitari. Ecco che quindi diventa importante farsi seguire da persone che hanno realmente seguito un percorso universitario abilitante con circa 2000 ore di tirocinio pratico.

Fortunatamente, oggi, non è più così difficile scoprire chi può trattarti se hai mal di schiena o dolore al collo, visto che è stato introdotto l’albo professionale. Puoi infatti cercare su questo sito il professionista a cui ti volevi rivolgere per verificare se ha i requisiti per poterlo fare. Ricordati che anche gli osteopati ed i chiropratici devono avere una laurea sanitaria per poter esercitare, devono quindi essere presenti nell’albo dei fisioterapisti.

A cura di Niccolò Ramponi

Che questa nuova avventura abbia inizio.LECCE
24/05/2021

Che questa nuova avventura abbia inizio.
LECCE

Indirizzo

Via Raffaello Sanzio, 4
Lecce
73100

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 20:00
Martedì 08:00 - 20:00
Mercoledì 08:00 - 15:00
Giovedì 08:00 - 20:00
Venerdì 08:00 - 20:00

Telefono

+393381843550

Sito Web

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