25/11/2025
Oggi 25 novembre, giornata contro la Violenza sulle donne, vorrei che fosse la giornata del Diritto, della Giustizia, dell’Uguaglianza, ma soprattutto delle Scuse.
Vorrei che fosse il giorno in cui tutta la comunità maschile mondiale chiedesse scusa alle donne, a quelle del proprio paese, della propria cultura, della propria famiglia o della porta accanto, ma anche alle donne che, come nella nostra Associazione, vengono da lontano, alla ricerca di una vita dignitosa, di una società in pace, di un asilo in una Comunità Europea che si è fondata attorno alle lotte per i diritti universali dell’individuo: il diritto al Lavoro, all’Uguaglianza, al Rispetto, alla Libertà, alla Giustizia, alla Protezione, alla Tutela.
La violenza che ferisce, violenta, abusa, picchia, uccide le donne appartiene dolorosamente alla comunità universale maschile, trasversalmente a tutte le culture, le religioni, le credenze: una fratellanza, nella volontà di dominare e di reificare la donna, che stupisce per la sovranazionalità, la transculturalità e la globalizzazione.
In un sistema basato sulla Giustizia, dopo il riconoscimento del danno subito, le Scuse sono il primo passo verso la possibilità di una qualche forma di riparazione profonda del danno subito. Le scuse autentiche, vere, sentite, possono essere straordinariamente curative, laddove però il Danno viene riconosciuto e convalidato. Ma questo processo può avvenire soltanto se la donna, vittima, viene Ascoltata. Ascoltare, diceva Judith Herman, finisce per diventare “un atto rivoluzionario”.
Vorrei che oggi fosse il giorno dell’Ascolto, che ci fosse la presa di coscienza della forza pacificatrice dell’Uguaglianza e quindi della vera Reciprocità: “Siamo immersi in un’ineluttabile rete di reciprocità, legati nelle trame del destino senza soluzione di continuità”, affermava Martin Luther King. Vale per la violenza sulle donne, vale per la violenza delle nazioni, vale per la violenza sui popoli.
Maria Caterina Cattaneo
Presidente de “Il Segreto di Penelope”