Dottoressa Lomater Elisa, Medico di Famiglia, Leinì

Dottoressa Lomater Elisa, Medico di Famiglia, Leinì Medico di Famiglia
Master in Mesoterapia antalgica Infiltrazioni articolari
Divulgazione scientifica

11/11/2025
😷🤒 Influenza e Covid, Tommasa Maio (Fimmg): «Casi sottostimati a causa di test "fai da te", virus ancora pericoloso per ...
10/11/2025

😷🤒 Influenza e Covid, Tommasa Maio (Fimmg): «Casi sottostimati a causa di test "fai da te", virus ancora pericoloso per fragili e anziani».

Appello dei Medici di Famiglia: vaccinarsi adesso significa ridurre ricoveri e morti evitabili!

«Stiamo registrando molti casi di Covid, spesso sommersi perché rilevati con test fai-da-te che non entrano nei flussi ufficiali.
Non è il Covid degli anni duri della pandemia, ma resta pericoloso per anziani e persone fragili - e lo è ancor di più se si somma a un'influenza che quest'anno si preannuncia particolarmente impegnativa.
Il messaggio è semplice: vaccinatevi, ora».
È un appello molto chiaro quello che arriva da Tommasa Maio, responsabile nazionale Area Vaccini Fimmg, in forza di una circolazione dei virus respiratori che nelle ultime settimane è ripartita con decisione: i sistemi di sorveglianza segnalano un aumento degli episodi di infezioni respiratorie acute e, di fatto, l'avvio della stagione influenzale.

⚠️ 💉 Per i miei assititi: passate in ambulatorio ad accesso libero durante i miei orari per la somministrazione del vaccino antinfluenzale tra una prenotazione e l'altra, mentre per quanto riguarda la dose di anticovid dovete prenotarla (devo organizzarvi in gruppi per via della fiala che contiene 6 dosi e va utilizzata entro 12h dall'apertura).

10/11/2025

𝐅𝐞𝐛𝐛𝐫𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚.

3 anni, febbre superiore a 39°C da 12 ore.

La febbre è di recente insorgenza.

Ha più di 1 anno di vita.

Non ha patologie di base (es. epilessia).

Non lamenta dolore.

Non ha difficoltà respiratoria.

Per cui non abbiamo ancora somministrato alcun farmaco.

Sta riposando più del solito e la stiamo assecondando in questo. Se dessimo un antipiretico tornerebbe attiva come sempre ma, in questo momento, il suo organismo ha bisogno di dedicarsi all’infezione, evitando di disperdere energie inutilmente.

Le stiamo offrendo spesso da bere bevande zuccherate visto che non ha voglia di mangiare e non ha diarrea (nel qual caso sarebbero preferibili le soluzioni reidratanti orali).

E infine confesso: non l’ho ancora visitata.
Quasi mai li visito nei primi giorni di febbre salvo sintomi di rilievo (o fino a che mia moglie riesce ad essere abbastanza persuasiva ma, a quel punto, qualcosa di rilevante di solito c’è).

Dott. Giorgio Cuffaro

P.S. vero, preferibile il termometro ascellare; questo correla bene e so di potermi fidare.

Da medico di famiglia, sono assolutamente d'accordo.Ci sono i pazienti con esenzioni per reddito che vogliono fare gli e...
09/11/2025

Da medico di famiglia, sono assolutamente d'accordo.
Ci sono i pazienti con esenzioni per reddito che vogliono fare gli esami del sangue di controllo ogni 3 mesi, la visita dallo specialista senza patologia né sintomo "Tanto non pago niente", quelli con le assicurazioni che fanno esami strumentali ed ematochimici "Tanto me li passano aggratis" - peccato che adesso che le prenotazioni anche dei centri convenzionati passano dal CUP regionale c'è un'unica lista di attesa, sempre più lunga.
E così mi ritrovo minacciata dagli assistiti "Deve mettermi la priorità urgente" oppure non so come aiutare, a malincuore, il paziente che ha veramente bisogno di un esame con un certo sollecito (senza l'emergenza da PS, ovviamente) e non può permettersi di passare per il privato.

Liste d’attesa: il problema non è solo quante prestazioni facciamo, ma soprattutto quante non dovremmo farne

Quando si parla di liste d’attesa, la risposta istintiva è sempre la stessa: servono più prestazioni, più slot, più diagnostica, più specialisti. È il riflesso condizionato della politica e di una parte dell’opinione pubblica: al problema della domanda si risponde aumentando l’offerta. Ma se la domanda è malata, aumentare l’offerta non cura il sistema, lo intasa più velocemente.

Lo ha detto chiaramente Michele De Pascale, con un’onestà che raramente si ascolta in pubblico: «Dentro una lista d’attesa di mille persone, ce ne sono alcune che non avrebbero bisogno di quella prestazione. […] Ogni prestazione erogata a chi non ne avrebbe bisogno viene tolta a chi invece ne ha l’effettiva necessità».

Impallinato il cuore del problema. Non mancano solo le risorse. Manca un argine. Manca il filtro. Manca qualcuno, o qualcosa, che dica questo sì, questo no, questo non ora, questo non serve.

Scale infinite di impegno specialistico consumate da percorsi clinici che nessuno ha il coraggio di interrompere: noduli tiroidei benigni seguiti per anni, spesso decenni, senza che un clinico scriva nero su bianco che il viaggio può finire. Radiologie refertate con il pilota automatico che sfornano “si consiglia controllo annuale”, formule preconfezionate buone per ogni stagione e nessuna in particolare, dermatologie perfette che si concludono con “rivedersi tra 12 mesi”, ipertensioni ben controllate rimpallate al cardiologo come se il numero sul referto fosse un talismano da esorcizzare in ospedale.

E a ogni riga di quei referti qualcuno, inevitabilmente, resta incastrato: il medico di medicina generale, che dovrebbe fare da filtro, da regista, da interprete del bisogno reale, si ritrova troppo spesso nel ruolo di bersaglio. Se non invia il paziente richiesto dallo specialista temendo un contenzioso relazionale o medicolegale, rischia di essere percepito come quello che “nega gli accertamenti”. Se lo invia, alimenta quel meccanismo che tutti fingono di non vedere: la lista cresce non per eccesso di malattia, ma per eccesso di abitudine prescrittiva.

Certo, esiste anche l’inappropriatezza delle richieste di noi medici di medicina generale, e va riconosciuta. Mandare al cardiologo un paziente per ‘ipertensione’ per giunta con una pressione perfettamente compensata non è difendibile. Ma il fenomeno non si spiega con la caricatura del “MMG che invia tutto per paura o pigrizia”. Molto spesso è l’esito inevitabile di un sistema che spinge verso la deresponsabilizzazione clinica: lo specialista non chiude il percorso, non si assume la decisione di dimettere in follow up territoriale, non scrive “non necessita di ulteriori controlli”, preferisce una formula neutra che non gli costi capitale relazionale o esposizione legale, e lascia che il futuro venga deciso da un altro.

Inoltre manca totalmente la formazione, i nostri aggiornamenti raramente sono di iniziativa o su queste tematiche importanti. Ma soprattutto manca la formazione degli specialisti, perche’ spesso il conto da pagare arriva al medico di medicina generale quando la frittata e’ stata fatta in ospedale.

Così la sanità diventa davvero, come dice De Pascale, un click day. Veloce a premere, primo a ottenere. Nessuna stratificazione di bisogno, nessun triage reale, nessuna gerarchia clinica, nessun ateggiamento critico sulla domanda. Nella ricetta dematerializzata bastano “due parole in fondo”, ma nessuno le legge, nessuno le usa per modulare la priorità, nessuno ha gli strumenti per respingere l’inappropriato o chiedere conto del razionale clinico.

E mentre si moltiplicano esami e visite per chi non li necessita, chi ha davvero bisogno resta in fondo, invisibile come certe diagnosi rare, ma molto più frequente. È lì che si perde l’equità, non nella carenza di macchine o di medici.

La verità impopolare è questa: le liste d’attesa non si accorciano solo aggiungendo risorse, ma togliendo rumore.

Il vero cambio di paradigma non sarà una nuova lista appuntamenti nel privato convenzionato. Sarà il giorno in cui qualcuno dirà ufficialmente: per tutelare chi ha bisogno, dobbiamo smettere di accontentare chi non ne ha.

E soprattutto quando il sistema finalmente metterà il medico di medicina generale nelle condizioni di fare il filtro, non di subirlo. Ma per fare questo servono investimentiaul territorio e sulla formazione a 360 gradi del personale sanitario. Mentre la politica, non comprendendo radicalmente il problema, prova ad aggiungere slot che non basteranno mai.


di Marco Nardelli
Il commento di Pascale su https://www.piacenzasera.it/2025/11/pazienti-da-fuori-regione-intasano-la-sanita-serve-appropriatezza-nella-prescrizione-degli-esami/618774/

07/11/2025

Maria De Filippi dà una lezione di buonsenso in TV.

Durante un confronto la conduttrice Fagnani ha criticato l’uso delle statine, ironizzando su chi le assume.

Maria De Filippi, con calma e semplicità, ha risposto:

“Io mi fido del mio medico e prendo quello che mi dà.”

Una frase breve, ma potentissima.
In un’epoca in cui chiunque si sente esperto di salute grazie a un video su internet, ricordare l’importanza della competenza medica è un atto di responsabilità.

Fidarsi dei professionisti, basarsi su evidenze scientifiche e non su opinioni personali — soprattutto quando si parla di salute — è un segno di rispetto verso se stessi e verso gli altri.

Parlare di medicina in pubblico richiede conoscenza, ma soprattutto prudenza e responsabilità.

07/11/2025

Dal 1995, anno in cui sono state approvate le prime colture geneticamente modificate per uso commerciale, miliardi di persone in tutto il mondo hanno iniziato a consumare alimenti (o prodotti di origine animale nutriti con mangimi OGM) senza che sia mai stato segnalato alcun effetto negativo documentato sulla salute umana o animale. In quasi trent'anni di utilizzo e monitoraggio, gli studi scientifici condotti da enti pubblici e privati (tra cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la FAO, l'EFSA e le principali istituzioni scientifiche) non hanno riscontrato rischi specifici legati agli OGM approvati per il consumo.

Nonostante l'ampio consenso scientifico, alcune organizzazioni ambientaliste (tra cui anche le più note come WWF e Greenpeace) hanno frequentemente espresso posizioni duramente critiche nei confronti degli organismi geneticamente modificati, sostenendo tesi di precauzione o di potenziale rischio ambientale. Si tratta di posizioni che non trovano conferma nelle evidenze scientifiche disponibili. Sappiatelo.

Mentre l'ingegneria genetica viene impiegata per sviluppare vaccini, terapie e varietà agricole più sostenibili, persiste purtroppo ancora un diffuso timore verso la stessa tecnologia applicata alle piante e agli alimenti. Un timore spesso causato da percezioni emotive, attività di lobbying e diffidenza verso l'innovazione. Dunque, niente che provenga da dati scientifici verificabili.

07/11/2025

TINTURE PER CAPELLI E GRAVIDANZA
Uno dei più classici commenti sui vaccini da utilizzare in Gravidanza è , grosso modo, così
"UNA VOLTA SI PROIBIVANO ANCHE LE TINTURE PER I CAPELLI IN GRAVIDANZA ED ADESSO VOLETE SOMMINISTRARE I VACCINI...".

Effettivamente le tinte per capelli permanenti e semipermanenti contengono ingredienti chimici che possono sollevare preoccupazioni per le donne in Gravidanza, peraltro studi hanno mostrato che l’assorbimento cutaneo di questi ingredienti è molto limitato.

Nella realtà le tinte per i capelli in Gravidanza NON sono necessariamente tutte controindicate.

La raccomandazione è di fare attenzione ad alcuni principi attivi in particolare e, soprattutto, di limitare o evitare l'uso durante il primo trimestre di Gravidanza, periodo più critico per lo sviluppo fetale.

Sono da evitare le colorazioni permanenti contenendo PIOMBO per tutta la gravidanza e allattamento.

Le colorazioni permanenti contenendo AMMONIACA sono vietate al primo trimestre della Gravidanza e si richiede attenzione all’uso nel secondo e terzo trimestre e allattamento.
Quelle permanenti SENZA AMMONIACA possono essere usate con sicurezza nel secondo e terzo trimestre e allattamento.
Le tinture semipermanenti, SENZA AMMONIACA, devono essere usate con attenzione nel primo trimestre, e sono sicure al secondo, terzo e allattamento.
Tinte vegetali come l'henné sono consentite anche nel primo trimestre di gravidanza.

I trattamenti schiarenti e decolorazione a basse di perossido di idrogeno o ammoniaca sono permessi nel secondo e terzo trimestre e allattamento.
In allegato uno schema riassuntivo

Tratto da SIDeMAST Società Italiana Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse.

DAT = Disposizioni Anticipate di Trattamento o Testamento BiologicoIngresso liberoIncontro informativo per la popolazion...
06/11/2025

DAT = Disposizioni Anticipate di Trattamento o Testamento Biologico
Ingresso libero
Incontro informativo per la popolazione, partecipate numerosi!

📅 Martedì 11 novembre
🕒 h 17
📍Biblioteca Archimede Piazza Campidoglio (Settimo Torinese - TO)

Quoto in pieno le parole del collega lombardo Massimiliano Bellisario
04/11/2025

Quoto in pieno le parole del collega lombardo Massimiliano Bellisario

Indirizzo

Via Defendente Ferrari 8
Leinì
10040

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 12:30
Martedì 09:30 - 12:30
Mercoledì 16:00 - 19:00
Giovedì 09:30 - 00:30
Venerdì 13:00 - 16:00

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