Elena Baldacci - Naturopatia Integrata

Elena Baldacci - Naturopatia Integrata Questa pagina è dedicata alla Naturopatia, un approccio completo per il benessere.

Luminose collaborazioni...Data unica. Posti limitati.💟
16/11/2025

Luminose collaborazioni...
Data unica. Posti limitati.
💟

Amidi nello svezzamento: cosa dice la fisiologia?Le osservazioni dei fisiologi storici, Sonsino, Densmore, Huxley e altr...
16/11/2025

Amidi nello svezzamento: cosa dice la fisiologia?

Le osservazioni dei fisiologi storici, Sonsino, Densmore, Huxley e altri, partivano da un dato reale:
👉 nella prima infanzia la capacità di digerire gli amidi è limitata.

La digestione degli amidi dipende da due enzimi:
amilasi salivare 👅
amilasi pancreatica 🧪

La ricerca moderna conferma:

l’amilasi salivare è molto bassa nei neonati e raggiunge livelli adulti solo tra 5 e 7 anni;

l’amilasi pancreatica è praticamente assente alla nascita e diventa efficace solo dopo i 6–12 mesi, con maturazione piena più avanti.
📚 Zhang 2016; Lebenthal & Lee 1980; Heubi 2002.

➡️ Quindi gli amidi complessi non sono l’alimento più adatto nei primissimi mesi.

La digestione è parziale nei primi mesi:
il neonato compensa con:
enzimi presenti nel latte materno 🥛
attività dei batteri intestinali 🧫

…ma la capacità rimane comunque limitata.
Alcuni studi mostrano una digestione degli amidi molto variabile tra bambino e bambino (Alpers et al., 2014).

🌱 Il microbiota nei primi mesi è ancora in formazione. Gli amidi possono:
fermentare più facilmente 💨
creare gonfiore, coliche e feci acide 🚼

Una review (Ho et al., 2020) evidenzia che un eccesso di amidi può favorire batteri fermentativi come Enterobacteriaceae, meno desiderabili in questa fase.

🍐La frutta matura invece è ricca di zuccheri naturali facilmente assimilabili, sostiene Bifidobacterium e Lactobacillus, risulta più fisiologica nel lattante.

Non a caso datteri, fichi e prugne erano suggeriti già dagli studiosi storici.

📘 Le linee guida OMS ed ESPGHAN
non vietano i cereali, ma sottolineano che la tolleranza degli amidi nom è ottimale, e che i cereali possono essere introdotti, ma non devono diventare la base dello svezzamento, come invece è abitudine fare.

🍪🍝 Molti bambini italiani vengono alimentati con:
creme di cereali
biscotti granulati
pastina
pane
farine raffinate

…anche più volte al giorno e già dai 4 mesi.
❗Ma dal punto di vista fisiologico, la capacità di digerirli pienamente non è ancora ottimale.

Risultato? Gonfiore, coliche, stitichezza/diarrea, picchi glicemici non necessari.

🌟 Le evidenze storiche trovano conferma nella scienza moderna: la digestione degli amidi è immatura nel primo anno.

Gli amidi complessi non dovrebbero essere la base dello svezzamento.

Frutta matura, verdure dolci e cibi naturali sono spesso più fisiologici e meglio tollerati.

E tu cosa hai osservato nel tuo bambino?




💥 ATTENTI AL COLESTEROLO… PERCHÉ SERVE AGLI ORMONI!Nel corpo umano niente esiste per caso. Il colesterolo, da anni demon...
15/11/2025

💥 ATTENTI AL COLESTEROLO… PERCHÉ SERVE AGLI ORMONI!

Nel corpo umano niente esiste per caso. Il colesterolo, da anni demonizzato da pubblicità e slogan salutistici, è in realtà la materia prima da cui il corpo ricava tutti gli ormoni steroidei:
ormoni sessuali (testosterone, estrogeni, progesterone),
ormoni dello stress (cortisolo),
mineralcorticoidi che regolano pressione e bilanciamento elettrolitico.

In termini biochimici, tutta la steroidogenesi parte dal colesterolo, che viene convertito in pregnenolone e poi in una lunga cascata di trasformazioni.

📌 Oggi si parla sempre più di intracrinologia, una disciplina che studia come gli ormoni circolanti nel sangue vengano modificati direttamente nei tessuti.

Esempio classico:

Il testosterone che arriva al cervello può essere convertito in estrogeno dall’enzima aromatasi.

Lo stesso testosterone, a livello di prostata, può essere trasformato in DHT, molto più potente.

➡️ Questo significa che i dosaggi ematici non raccontano l’intera storia. Gli ormoni nel sangue sono solo “materie prime”: è il tessuto, tramite specifici enzimi, a decidere come trasformarli.

📊 Un paio di dati utili:

Circa il 20–25% del colesterolo corporeo viene introdotto con la dieta; il resto è prodotto dal fegato.

Circa il 50% delle donne in terapia con statine riporta riduzione della libido o alterazioni dell’umore in vari studi osservazionali.

Una riduzione eccessiva di colesterolo può correlare a diminuzione di testosterone, estrogeni e progesterone perché la catena biosintetica ne rimane povera.

🔬 Cosa significa per chi lavora su mente e corpo?

Se una donna presenta:

depressione,

calo del desiderio,

difficoltà mestruali o squilibri ormonali,

…e assume statine, è fondamentale tenere presente che:

✔ la riduzione del colesterolo = riduzione della materia prima per produrre ormoni;

✔ questo può contribuire, in parte, ai suoi sintomi psicologici e sessuali.

Il corpo è un ecosistema complesso.
Il colesterolo non è un “nemico”, ma un tassello fondamentale della fisiologia umana.


A volte, per trovare, bisogna essere disposti a perdere tutto."In Te" non è solo una raccolta di poesie: è la mappa di u...
14/11/2025

A volte, per trovare, bisogna essere disposti a perdere tutto.
"In Te" non è solo una raccolta di poesie: è la mappa di una spoliazione. È il viaggio di un'anima che, per trovare l'Amore assoluto, deve prima imparare a sopravvivere alla perdita degli amori terreni e degli attaccamenti più profondi.
Con un verso scarno che si fa meditazione e preghiera l'autrice ci guida in un "lavoro alchemico" che toglie strati superflui e fa risplendere ciò che siamo sempre stati.

Questa raccolta è un percorso in quattro tappe:

LA NOTTE: Attraversare il buio e le illusioni.
LA PELLE: Riscoprire il contatto e l'incontro con l'altro.
LA RESA: Abbandonarsi al processo di trasformazione.
L'UNO: Riconoscersi nel Divino.

Queste pagine sono uno specchio che invita a riconoscere le proprie ombre e la propria luce. Una raccolta che parla a chiunque abbia dovuto perdersi per ritrovarsi e che testimonia come, solo svuotando il cuore, si possa fare spazio a una gioia più vera.
Un luogo dove, finalmente, potersi incontrare.

🖋️ Con grande emozione, vi annuncio che la mia raccolta di poesie, "In Te", è finalmente disponibile su Amazon!​Questo n...
14/11/2025

🖋️ Con grande emozione, vi annuncio che la mia raccolta di poesie, "In Te", è finalmente disponibile su Amazon!

​Questo non è solo un libro per me. È un viaggio nell'anima, un mosaico di parole che ho custodito per tanto tempo e che ora spero possano risuonare anche "in te".

​Se amate la poesia che parla dritto al cuore, che esplora le piccole e grandi emozioni della vita, di carne e spirito, questa raccolta è dedicata a voi. Spero la sentiate vostra, pagina dopo pagina.

​Una lettura che arricchisce l'animo e un regalo raffinato per i vostri doni natalizi...

​Potete trovarla qui:

👉 https://amzn.eu/d/g1i9a8b

​🙏

Un evento singolare che mette insieme arte, musica e consapevolezza di sé. Non perdere questo viaggio...Vi aspetto a Liv...
13/11/2025

Un evento singolare che mette insieme arte, musica e consapevolezza di sé.
Non perdere questo viaggio...

Vi aspetto a Livorno domenica 30 novembre.

⬇️⬇️⬇️

🧠 Corpo, mente ed energiaLe neuroscienze oggi ci confermano quello che la medicina psicosomatica e la saggezza antica sa...
13/11/2025

🧠 Corpo, mente ed energia

Le neuroscienze oggi ci confermano quello che la medicina psicosomatica e la saggezza antica sapevano da sempre: non esiste una mente separata dal corpo.
Ogni pensiero, emozione e tensione lascia un’impronta fisica.

Quando lo stress diventa cronico, non è solo “stanchezza mentale”: è una disregolazione energetica che coinvolge tutto l’organismo.
Il corpo allora comincia a parlare, con dolori, disturbi digestivi, insonnia o infiammazioni, chiedendo attenzione, non soppressione.

La medicina psicosomatica ci invita a guardare il sintomo come un messaggio: qualcosa dentro di noi sta cercando equilibrio.
Nell’approccio bioenergetico, ogni disagio è un blocco del flusso vitale, un punto dove emozione, respiro e coscienza si sono contratti.

💫 Ritrovare benessere significa ristabilire il dialogo tra corpo e anima, liberare le energie bloccate e lasciare che la vita torni a scorrere.
Il corpo non è il problema: è la via attraverso cui la guarigione inizia.

🔬 Acqua calda e limone al risveglio: cosa dice la scienzaBere acqua calda con succo di limone appena svegli è una pratic...
12/11/2025

🔬 Acqua calda e limone al risveglio: cosa dice la scienza

Bere acqua calda con succo di limone appena svegli è una pratica diffusa da secoli nelle medicine tradizionali orientali e oggi anche la ricerca moderna ne spiega i benefici, soprattutto se integrata in una routine di igiene metabolica e digestiva.

💧 1. Idratazione e stimolo del metabolismo

Dopo la notte, il corpo è naturalmente in uno stato di lieve disidratazione. Un bicchiere d’acqua calda (35–45 °C) aiuta a:
riattivare la peristalsi intestinale, stimolando il transito;
riattivare la termogenesi, cioè la produzione di calore corporeo che aumenta leggermente il dispendio energetico basale;
favorire la filtrazione renale e l’eliminazione delle tossine accumulate durante la notte.

🍋 2. Il limone come supporto digestivo e detossinante

Il succo di limone è ricco di acido citrico, vitamina C, flavonoidi (esperidina, eriocitrina) e oli essenziali (limonene, citrale).
Queste molecole agiscono in sinergia per:
stimolare la secrezione biliare e gastrica, facilitando la digestione dei grassi;
ottimizzare la funzione epatica, grazie all’attivazione degli enzimi detossificanti di fase II (glutatione-S-transferasi);
contrastare lo stress ossidativo, proteggendo le cellule epatiche e intestinali;
favorire l’assorbimento del ferro non eme (quello di origine vegetale).

⚖️ 3. Effetto alcalinizzante metabolico

Anche se il succo di limone è acido, dopo il metabolismo dei suoi sali minerali (potassio, magnesio, calcio) il suo effetto sistemico è alcalinizzante.
Ciò aiuta a ridurre l’acidità tissutale cronica, associata a processi infiammatori e stanchezza metabolica.

🦠 4. Sostegno al microbiota intestinale

L’acqua calda con limone:
stimola dolcemente la motilità gastrointestinale,
migliora il pH gastrico in chi tende a ipocloridria mattutina,
crea un terreno favorevole ai batteri benefici del colon, che prosperano in un ambiente ben idratato e con corretta acidità.

🧠 5. Benefici indiretti su umore e concentrazione

La vitamina C e i flavonoidi del limone partecipano alla sintesi della dopamina e della noradrenalina, migliorando il tono dell’umore e la prontezza mentale.

E tu hai questa buona abitudine?

💥 Glicemia alta e infiammazioneNegli ultimi anni, la ricerca biomedica ha chiarito sempre di più quanto il metabolismo g...
11/11/2025

💥 Glicemia alta e infiammazione

Negli ultimi anni, la ricerca biomedica ha chiarito sempre di più quanto il metabolismo glucidico sia strettamente collegato ai processi infiammatori dell’organismo.
Mantenere la glicemia stabilmente elevata, anche in assenza di diabete conclamato, non è solo un problema metabolico: è una condizione infiammatoria cronica di basso grado che accelera l’invecchiamento cellulare, altera le difese immunitarie e favorisce l’insorgenza di molte malattie croniche.

🔬 Glicemia e infiammazione: un legame biologico profondo

Quando la concentrazione di glucosio nel sangue resta alta per lunghi periodi, le cellule vengono esposte a un eccesso di zucchero che innesca diversi meccanismi tossici:

Glicazione proteica: il glucosio si lega alle proteine formando composti instabili chiamati AGEs (Advanced Glycation End Products), che danneggiano tessuti e vasi sanguigni.

Stress ossidativo: l’eccesso di zuccheri aumenta la produzione di radicali liberi, riducendo la capacità antiossidante dell’organismo.

Attivazione immunitaria cronica: questi processi irritano il sistema immunitario, mantenendolo in uno stato di “allerta permanente”, con liberazione costante di citochine infiammatorie.

Il risultato è una condizione di infiammazione silente, che spesso non dà sintomi evidenti ma contribuisce in modo decisivo a molte patologie degenerative.

⚠️ Conseguenze sistemiche dell’iperglicemia

Una glicemia cronicamente elevata può influenzare negativamente diversi apparati:

Apparato cardiovascolare: l’infiammazione vascolare e l’ossidazione lipidica aumentano il rischio di aterosclerosi, ipertensione e infarto.

Sistema nervoso: il glucosio in eccesso altera la funzione neuronale e favorisce processi neurodegenerativi.

Microbiota intestinale: l’alterazione del metabolismo glucidico modifica la flora batterica, riducendo la tolleranza immunitaria e amplificando l’infiammazione sistemica.

Sistema immunitario: una glicemia instabile compromette la risposta alle infezioni e rallenta i processi di guarigione.

🥦 Prevenzione: mantenere l’equilibrio glicemico

Il controllo della glicemia non riguarda solo chi soffre di diabete, ma ogni persona che voglia preservare salute e longevità.
La prevenzione passa attraverso:
un’alimentazione a basso indice glicemico, con prevalenza di vegetali, fibre, proteine di qualità e grassi buoni;
attività fisica regolare, che migliora la sensibilità insulinica e il metabolismo cellulare;
gestione dello stress, poiché il cortisolo elevato favorisce i picchi glicemici;
integrazione mirata (ad esempio con cromo, acido alfa-lipoico, berberina, magnesio), utile nei soggetti predisposti o in sovrappeso.

🌿 Conclusione

Una glicemia equilibrata è sinonimo di equilibrio infiammatorio.
Il corpo umano, quando non è sovraccaricato da zuccheri e stress metabolico, ritrova la sua capacità naturale di ripararsi, difendersi e mantenere la salute.
La prevenzione non è solo evitare il diabete, ma ridurre quotidianamente quel fuoco silenzioso che alimenta la maggior parte delle malattie croniche del nostro tempo.

🌱 IL COLON E I SEMI DI CHIA: UN MICROECOSISTEMA DA PROTEGGEREIl colon non è solo l’ultimo tratto dell’intestino: è un ve...
10/11/2025

🌱 IL COLON E I SEMI DI CHIA:
UN MICROECOSISTEMA DA PROTEGGERE

Il colon non è solo l’ultimo tratto dell’intestino: è un vero organo immunitario e metabolico, sede del microbiota. Un insieme di trilioni di microrganismi che partecipano alla digestione, alla produzione di vitamine e alla modulazione dell’infiammazione sistemica. Quando questa complessa rete viene alterata da alimentazione squilibrata, stress cronico o sedentarietà, il risultato è un terreno favorevole a gonfiore, infiammazione e disturbi funzionali come il colon irritabile.

Negli ultimi anni, numerosi studi hanno evidenziato il ruolo delle fibre solubili nel sostenere l’equilibrio del microbiota e la salute della mucosa intestinale. Tra le fonti più efficaci si distinguono i semi di chia (Salvia hispanica L.), ricchissimi di mucillagini, omega-3 e polifenoli antiossidanti.

📌 COME AGISCONO I SEMI DI CHIA

A contatto con l’acqua, le mucillagini della chia formano un gel vischioso che esercita diversi effetti benefici sul colon:

1. Regolazione del transito intestinale Il gel aumenta il volume del contenuto intestinale e ne facilita l’espulsione, riducendo la stipsi senza irritare le pareti del colon.

2. Effetto prebiotico
Le fibre solubili fungono da nutrimento per i batteri “buoni” che producono acidi grassi a catena corta (come il butirrato), fondamentali per mantenere integra la barriera intestinale.

3. Protezione della mucosa
Il film vischioso riduce l’attrito e calma le irritazioni, utile nei casi di colon infiammato o sensibile.

4. Azione antinfiammatoria sistemica Gli omega-3 vegetali (acido alfa-linolenico) contribuiscono a modulare i processi infiammatori a livello intestinale e cardiovascolare.

In più, i semi di chia contengono composti fenolici e flavonoidi con attività antiossidante, capaci di contrastare lo stress ossidativo legato a un microbiota alterato.

🛑 L’unico rischio della chia è usarla male: se ingerita secca o in quantità eccessiva può assorbire acqua nello stomaco e nell’intestino, creando gonfiore o blocchi.

Per evitarlo, lasciali in ammollo per almeno 30-60 minuti (meglio tutta la notte), non superare i 10 g al giorno (1 cucchiaio raso), bevi acqua a sufficienza durante la giornata.

⚕️Recenti ricerche hanno scoperto che anche il colon segue un ritmo circadiano, regolato dal sistema nervoso enterico. Dormire poco o mangiare a orari irregolari altera la motilità e il rinnovamento della mucosa.
Integrare i semi di chia può quindi essere ancora più utile se abbinato a:
idratazione regolare,
alimentazione ricca di fibre vegetali,
gestione dello stress (respirazione, meditazione, passeggiate),
ritmi alimentari costanti.

Mantenere il colon pulito non significa “disintossicarsi” con pratiche drastiche, ma favorire un equilibrio costante tra nutrimento, microbiota e funzione di eliminazione.

Un cucchiaino di semi di chia idratati ogni giorno, inserito nella colazione o in uno smoothie, rappresenta un gesto semplice di prevenzione scientificamente sensata: sostiene la flora intestinale, migliora il transito e riduce il carico tossico quotidiano.

La salute del colon, infatti, non si conquista con interventi occasionali, ma con piccole abitudini ripetute. E la chia, discreta, naturale e straordinariamente efficace, può essere una delle più semplici.

🌱 Mangiare con le mani: riscoprire un gesto antico e sano...In molte tradizioni, dall’India al Medio Oriente, all’Africa...
09/11/2025

🌱 Mangiare con le mani: riscoprire un gesto antico e sano...

In molte tradizioni, dall’India al Medio Oriente, all’Africa, mangiare con le mani non è solo un’abitudine culturale: è un vero e proprio atto di consapevolezza sensoriale che coinvolge il sistema nervoso, la digestione e persino la percezione del sapore.

Vediamo gli effetti benefici di questa abitudine:

1. Attivazione del sistema sensoriale
Le mani sono densamente ricche di recettori tattili. Quando tocchiamo il cibo, il cervello riceve segnali su consistenza, temperatura e struttura. Questo attiva in anticipo la risposta digestiva: aumenta la produzione di saliva e la secrezione degli enzimi gastrici.
Il corpo si prepara.

2. Migliora la digestione
Toccare il cibo porta naturalmente a una masticazione più lenta e attenta, favorendo:
migliore triturazione,
più corretta secrezione enzimatica,
riduzione del gonfiore,
migliore assorbimento dei nutrienti.

3. Regolazione della fame
Mangiare con le mani induce a porzioni più moderate e a un ritmo più lento. Questo favorisce l’arrivo precoce del senso di sazietà e riduce l’iper-alimentazione.

4. Effetto calmante sul sistema nervoso
Il contatto pelle-cibo attiva il sistema parasimpatico (la risposta di calma e recupero), riducendo i livelli di cortisolo e favorendo un pasto più centrato e meno “di fretta”.

5. Connessione mente-corpo
Mangiare con le mani è un atto di presenza. Un modo semplice per riportare consapevolezza al momento del pasto, riducendo la distrazione e aumentando la percezione del gusto.

6. Microbioma e immunità
Il contatto tra microbiota cutaneo e cibo introduce una piccola quota di microrganismi benefici che possono contribuire alla diversità microbica intestinale — fattore chiave per immunità, umore e infiammazione sistemica.
(Naturalmente: mani pulite.)

🖐️Mangiare con le mani non è mancanza di educazione.
È un gesto intelligente dal punto di vista neurologico, digestivo, emotivo e sensoriale.
Un modo semplice per rendere il cibo più vivo e il nostro corpo più presente.

Una recente ricerca pubblicata su Cell ha confermato quello che la neurogastroenterologia studia da tempo: il cervello è...
08/11/2025

Una recente ricerca pubblicata su Cell ha confermato quello che la neurogastroenterologia studia da tempo: il cervello è in grado di modificare la composizione dei batteri intestinali nel giro di poche ore.

Questo avviene attraverso l’asse cervello–intestino, una rete di comunicazione bidirezionale che coinvolge:

sistema nervoso centrale,

nervo vago,

sistema immunitario,

ormoni,

neurotrasmettitori.

In pratica, quando un’area del cervello invia segnali al tratto intestinale (per esempio in risposta allo stress, al rilassamento o alla preparazione alla digestione), questi segnali modificano l’ambiente in cui vivono i batteri.
E cambiando l’ambiente, cambia anche quali ceppi proliferano e quali diminuiscono.

Significa che lo stress acuto può ridurre rapidamente specie benefiche (come Lactobacillus).

Stati emotivi prolungati possono favorire la crescita di batteri pro-infiammatori.

Il rilassamento e un sistema nervoso parasimpatico attivo possono migliorare la biodiversità batterica e l’efficienza digestiva.

Questo ha due implicazioni importanti:

1. L’alimentazione resta fondamentale, ma da sola non basta.
Se il sistema nervoso è cronicamente in allerta, l’intestino non può mantenere un microbiota stabile.

2. Interventi sul sistema nervoso (respirazione, meditazione, esposizione alla natura, sonno adeguato) non sono “benessere generico”, ma veri e propri modulatori microbiotici.

Per migliorare la salute intestinale non serve solo cosa mangi, ma in quale stato ti trovi quando lo fai.
Il corpo non fa separazioni.

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