18/10/2025
IL DIAFRAMMA: IL PILASTRO DELLA RESPIRAZIONE E OLTRE
Il diaframma è spesso descritto semplicemente come il principale muscolo della respirazione, ma ridurlo a questo sarebbe come dire che un direttore d’orchestra serve solo a muovere le mani. In realtà, è una struttura chiave che connette torace e addome, regola la pressione intra-addominale e influisce su molteplici funzioni corporee, dalla postura alla digestione, fino alla gestione dello stress.
Un’armonia di movimento tra torace e addome
Immagina il diaframma come una cupola fibromuscolare che separa il torace dall’addome. La sua contrazione, durante l’inspirazione, abbassa questa cupola e crea un effetto a p***a che permette ai polmoni di espandersi, favorendo l’ingresso dell’aria. Al contrario, nell’espirazione, il diaframma si rilassa e ritorna alla sua posizione di riposo, facilitando l’espulsione dell’aria.
Questo movimento apparentemente semplice è il risultato di un’azione coordinata che coinvolge strutture ossee (le coste, la colonna vertebrale), muscoli accessori della respirazione e un complesso sistema di regolazione neurologica.
Il diaframma toracico o respiratorio è il muscolo principale della respirazione, coinvolto in ogni singolo atto inspiratorio ed espiratorio. Tuttavia non è solo questa la sua funzione e diversi studi l’hanno acclarato. Infatti è fortemente coinvolto nelle funzioni posturali e, se educato e allenato correttamente, può svolgere un ruolo fondamentale nel miglioramento della postura e nelle prestazioni sportive, alleviando anche diversi disturbi, specialmente a livello osteo-articolare, derivanti proprio da atteggiamenti posturali errati o scorretti.
Di seguito, un elenco di alcune delle funzionalità più importanti del diaframma.
* Respirazione autonoma: È così detto l’atto respiratorio che avviene spontaneamente, a riposo o durante il sonno. La contrazione involontaria del diaframma consente l’inspirazione di aria e ossigeno nei polmoni, che sono contenitori passivi, e il loro successivo svuotamento per espellere l’anidride carbonica. Quando invece si inspira forzatamente, volontariamente e consapevolmente, si utilizzano, oltre al diaframma, anche i muscoli toracici accessori. Per questo motivo la respirazione controllata risulta più efficiente e permette di introdurre un maggior volume di aria: utilizzando più muscoli si aiuta il diaframma a contrarsi con più forza e l’atto respiratorio risulterà più efficace.
* Minzione e defecazione: Le contrazioni diaframmali verso il basso contribuiscono a far aumentare la pressione addominale. Questo meccanismo favorisce il buon funzionamento di intestino e vescica.
* Vomito: Il diaframma serve anche per dividere torace e addome ed evitare che i prodotti digestivi possano invadere la cavità toracica, con conseguenze dannose e pericolose per la salute. Quando lo stomaco è irritato e ha necessità di espellere sostanze che reputa nocive, il diaframma, opponendo resistenza, è in grado di controllare e regolare il vomito affinché questo non finisca nei bronchi e nei polmoni, una condizione che può provocare le cosiddette “polmoniti ab ingestis”, che, in alcuni casi, possono risultare anche fatali.
* Fonazione: Il diaframma, e ben lo sanno tutti coloro che lavorano con la propria voce, è anche fondamentale per la modulazione dei toni, delle armonie e dei suoni vocali. Saperlo utilizzare bene e averne il pieno controllo è vitale, ad esempio, per i cantanti. Un buon uso del diaframma toracico permette di produrre suoni più puliti, nitidi, potenti e di mantenerli più a lungo, lavorando sulla corretta calibrazione e gestione dell’aria inspirata ed espirata.
* Postura: Nonostante sia una scoperta relativamente recente, il rapporto tra allenamento del diaframma e postura è strettissimo. Imparare ad educare il diaframma e sfruttarlo in tutte le sue potenzialità ha effetti estremamente benefici e migliorativi sulla postura e, di conseguenza, potrebbe rappresentare la chiave di volta per la prevenzione e la cura di un’infinita serie di disturbi a carico di tutto l’apparato osteo-articolare.