Beatrice Valeriani Naturopata Consulente

Beatrice Valeriani Naturopata Consulente La guarigione non è lineare. Il mio augurio per te è: sii libero.

I percorsi che propongo, siano essi fisici, energetici, creativi, sono volti proprio ad aiutarti in questo cambiamento, così che l’essere diventi ben-essere, che la paura diventi consapevolezza e poi coraggio, che il tuo bisogno di essere ascoltato dagli altri diventi capacità di ascoltare te stesso, che il con-tratto diventi con-tatto, sciogliendo ciò che lo stress cristallizza, liberandoti da ciò che la rabbia e i rancori irrisolti hanno costruito intorno a te: una gabbia di cui (sorpresa!) possiedi la chiave…lasciando andare l’attaccamento alla certezza delle sbarre per aprire la porta e vedere uscire il dolore, la tristezza, l’ansia, che fino ad ora come pietre hanno rallentato il tuo andare.

04/11/2025
{Protocolli biointegrati}
04/11/2025

{Protocolli biointegrati}

... e dopo un episodio di colite con intestino bloccato (e un bel torcicollo, ché cervicale e pancia sono collegati a fi...
26/10/2025

... e dopo un episodio di colite con intestino bloccato (e un bel torcicollo, ché cervicale e pancia sono collegati a filo diretto), tornare alla "perfezione" è un bel regalo del corpo! Fondamentale è l'ascolto: cosa sta cercando di dirmi l'organismo? Perché collo e intestino bloccati? Perché rigidità, senso di stasi generale (anche emotiva)? Quando stiamo male il corpo ci parla in un linguaggio che dobbiamo imparare a comprendere, da soli o con l'aiuto di un professionista. W la c***a perfetta!!! 💩

Una delle funzioni della Biorisonanza è quella di rilevare la presenza di metalli pesanti nel corpo, come ad esempio l'A...
24/10/2025

Una delle funzioni della Biorisonanza è quella di rilevare la presenza di metalli pesanti nel corpo, come ad esempio l'Arsenico. Esistono sostanze dette "chelanti" che aiutano l'organismo ad eliminare i metalli pesanti, che depositandosi possono con il passare del tempo creare vere e proprie intossicazioni. Il corpo ha dei sistemi di "spurgo" naturali, ma in presenza di quantità importanti è necessario un aiuto per ripulire il sistema. Purtroppo, mangiando, bevendo e respirando, siamo soggetti all'accumulo di sostanze tossiche: con la biorisonanza possiamo individuarle e contribuire alla loro eliminazione.

Di seguito alcune curiosità interessanti sull'arsenico.

L'arsenico è un elemento che ha 33 protoni nel suo atomo. È un metalloide che si presenta in tre colori: giallo, grigio o nero. L'arsenico non ha odore, né sapore, e la forma più comune è quello grigio. L'arseniato di piombo è stato usato fino a 50 anni fa come insetticida sugli alberi da frutto, con gravi danni agli occhi, al sistema circolatorio e ai polmoni da parte dei lavoratori che lo spargevano sulle colture senza protezione. Dove veniva spruzzato, non cresceva più niente e morivano tutte le specie animali. Anche l'uomo, ma ci metteva del tempo. Nell'età vittoriana l'arsenico, la cui tossicità era ignorata, era usato come cosmetico per avere una carnagione con il cosiddetto "pallore da arsenico". Insistendo con le applicazioni si diventava di colore "bianco ca****re" e alla fine "ca****re a basta." 😂
L'arsenico è il classico veleno per i "delitti perfetti", perché in forma liquida a bassi dosaggi non ti accorgerai di berlo e la tua morte sarà molto simile a quella naturale. Sentirai crampi agli arti, il tuo sistema digestivo si danneggerà, vomiterai, e avrai problemi cardio-respiratori. Ti sembrerà di soffocare e il cuore alla fine si fermerà. L'autopsia rivelerebbe l'avvelenamento dei tessuti cellulari e il delitto sarebbe scoperto, ma chi vuoi che la faccia l'autopsia e uno che sembra morto per infarto? In compenso, il veleno bloccherà il processo di deterioramento dei tessuti e quindi il tuo corpo sarà come mummificato. Se la dose è troppo bassa, non morirai, ma probabilmente in futuro svilupperai un tumore, forse nella vescica, nelle mammelle o nell'apparato tegumentario (la pelle). Da decenni si sa che l'esposizione cronica all'arsenico ha effetti gravi sulla salute. Il corpo umano può diventare tollerante all'arsenico assumendone piccole quantità per periodi prolungati. L'idea fu messa in pratica dal re del Ponti, Mitridate VI, e in seguito da Rasputin.
L'applicazione di maggiore pericolo è quella del legno trattato con arsenocromato di rame (CCA), che serviva a impermeabilizzare strutture portanti e rivestimenti esterni di edifici di legno. Il legname CCA è stato usato in modo massiccio durante la prima metà del XX secolo ed è tuttora in circolazione in molti paesi. Oggi questo tipo di trattamento del legno è stato proibito in molte nazioni, ma resta il pericolo della sua eliminazione. Bruciandolo, l'arsenico si deposita nelle ceneri e si volatilizza. La dose letale per un uomo è di 20 grammi di cenere, circa un cucchiaio.
Il primo a isolare l'arsenico elementare fu Jabir ibn Hayyan nell'815 d.C. circa. Nel 1250 Alberto Magno lo isolò dal trisolfuro arsenioso riscaldandolo insieme al sapone e nel 1649 il medico e farmacologo tedesco Johann Schroeder riconobbe per primo l'arsenico come elemento chimico a parte. Il nome deriva dal persiano Zarnik, che vuol dire "ornamento giallo". L'arsenico era dunque conosciuto e utilizzato in Persia e in altri luoghi fin dai tempi antichi. L'arseniuro di gallio è un importante semiconduttore usato nei circuiti integrati e nei pannelli fotovoltaici. I circuiti realizzati in arseniuro di gallio sono molto più veloci, ma molto più costosi, di quelli realizzati in silicio. Esiste una pianta (Pteris Vittata) che può assorbire dal suolo grandi quantità di arsenico. Uno studio recente sta valutando l'impiego di questa pianta per decontaminare le acque maggiormente contaminate.
Nel corso degli anni '40 ha debuttato la commedia “Arsenico e vecchi merletti” di Joseph Kesselring, che è diventato un film di successo grazie a Frank Capra. 😊

© Culligan

21/10/2025
CERVICALE E STOMACO – connessioni sconosciuteQuante volte capita di avere la cervicale rigida, la testa che gira, la sen...
18/10/2025

CERVICALE E STOMACO – connessioni sconosciute
Quante volte capita di avere la cervicale rigida, la testa che gira, la sensazione di peso dietro la nuca? E quante volte diamo subito la colpa alla postura, al freddo o alla tensione muscolare? A volte possono non essere le uniche cause di questo disturbo.
Il nervo vago, uno dei nervi più importanti del corpo, passa dalla base del cranio e attraversa il collo, collegando direttamente il cervello con lo stomaco. Se lo stomaco è irritato, infiammato o sovraccarico, questo si riflette sui segnali nervosi che arrivano al cranio e alla cervicale. Da qui rigidità, vertigini, dolore. Secondo lo sguardo della medicina cinese se lo stomaco si blocca per eccessi alimentari, alcol o emozioni trattenute (stomaco e cervicale sono “antenne”. Lo stomaco digerisce non solo il cibo, ma anche le emozioni. Preoccupazioni, ansia, stress, convergono in questi distretti), il Qi, l’energia vitale, non completa il suo percorso naturale verso il basso, portando con sè acidità, nausea, tensioni al collo e vertigini, perché il meridiano dello Stomaco attraversa la testa e la regione cervicale.
Quando ci alziamo con la zona cervicale rigida, la mattina, avvertendo tensione dietro la nuca, magari accompagnata da mal di stomaco, gonfiore o acidità; oppure dopo mangiato sentiamo la testa pesante e il collo come bloccato, la causa può nascondersi in una irritazione del nervo vago, che altera l’equilibrio neurovegetativo: ciò si ripercuote sul tratto cervicale presentandosi come vertigini, mal di testa, rigidità. Tutto questo per spiegare che spesso questo disagio non è solo muscolo-scheletrico. Molte tensioni nella zona cervicale sono il risultato di disequilibri dello stomaco, del fegato, dell’intestino: sono i riflessi viscerosomatici.
Se avvertiamo pesantezza cervicale dopo mangiato; vertigini o sensazione di testa ovattata insieme a reflusso acido; se la mattina abbiamo la cervicale rigida dopo aver cenato con cibi pesanti o ecceduto nell’alcol; se il dolore si allevia con cibi leggeri e peggiora con cibi pesanti e alcolici; se il mal di testa frontale o alla nuca è accompagnato da senso di nausea, allora è possibile che il problema non sia esclusivamente muscolare.
STOMACO (digestione di cibo ed emozioni) → NERVO VAGO → CERVICALE (zona muscolo scheletrica molto impegnata e che trasporta i pesi emotivi)
Ne vuoi sapere di più? Ti riconosci in questa descrizione? Ne parliamo insieme!
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Come riconoscere subito una relazione potenzialmente pericolosa in 10 mosse(E, soprattutto, smettere di credere di poter...
17/10/2025

Come riconoscere subito una relazione potenzialmente pericolosa in 10 mosse
(E, soprattutto, smettere di credere di poter “salvare” chi ti sta distruggendo)

1. Ti fa sentire “speciale” troppo presto.

Ti idealizza, ti dice che sei “la donna che aspettava da sempre”, che “non ha mai provato nulla di simile”.
Non è amore, è strategia di aggancio.
Serve a legarti velocemente, a farti abbassare le difese.
Il vero amore non brucia i tempi, li costruisce, li scandisce con cura e rispetto.

2. Vuole sapere sempre dove sei e con chi.

Lo chiama “interesse”, ma è controllo.
Non è “gelosia”, è sorveglianza emotiva.
Quando ogni tuo spostamento diventa oggetto di interrogatorio, non sei amata, sei assediata/infestata.

3. Ti isola. Lentamente, ma sistematicamente.

Ti convince che “le tue amiche non ti capiscono”, che “la tua famiglia è invadente”.
Ti vuole sola perché più sei sola, più diventi gestibile.
Ricorda: un uomo che ha bisogno di eliminare il tuo mondo per farsi spazio…
vuole renderti prigioniera, non condividere la tua vita.

4. Alterna attenzioni estreme e freddezza totale.

Ti confonde, ti destabilizza, ti fa sentire colpevole di “aver fatto qualcosa di sbagliato”.
È rinforzo intermittente: la tecnica manipolativa più potente che esista.
Ti abitua a elemosinare affetto, a sopportare tutto pur di ritrovare “quel lato dolce di prima” che non tornerà mai perché era solo un inganno.

5. Ti colpevolizza per ogni suo malessere.

“Mi fai arrabbiare.”
“Mi hai deluso.”
“Mi hai costretto a reagire così.”
Ti fa credere di essere la causa dei suoi scatti, dei suoi silenzi, dei suoi disastri.
In realtà stai solo assumendoti la responsabilità della sua patologia.

6. Usa l’amore come arma di ricatto.

Ti punisce con il silenzio, con la distanza, con la minaccia di andarsene.
L’amore sano non si usa per terrorizzare chi ti sta accanto.
Questo non è amore. È violenza psicologica.

7. Umilia, ironizza, ridicolizza.

Spesso lo fa “scherzando”, ma il messaggio è sempre lo stesso:
tu vali meno, tu sbagli, tu non sei abbastanza.
Le parole lasciano ferite invisibili, ma profonde.
E una donna che comincia a dubitare del proprio valore è una donna già in trappola.

8. Ti fa sentire in debito per ogni gesto.

“Con tutto quello che faccio per te.”
Questa frase è il manifesto della manipolazione affettiva.
Ti dà per potersi riprendere tutto con gli interessi.
E quando smetterai di “essere riconoscente”,
scoprirai quanto può essere violento il suo “amore”.

9. Minimizza, nega, giustifica.

Quando lo affronti, non chiede scusa.
Ti dice che “hai capito male”, che “sei esagerata”, che “sei troppo sensibile”.
Ti induce a dubitare della tua percezione, del tuo giudizio, della tua lucidità.
Questo si chiama gaslighting.
Ed è il preludio alla tua disintegrazione emotiva.

10. Ti convince che senza di lui non sei niente.

Ti prosciuga l’identità, ti fa credere che da sola non ce la farai mai.
E quando inizi a crederci, ha già vinto.
Ma ricordati questo: nessuno ti completa, se prima ti distrugge.

Questo tipo di uomo non cambia.
Non lo puoi curare.
Non lo puoi guarire.
E soprattutto non lo puoi salvare.

Non sei un laboratorio di riparazione per maschi fallati.
Non è il tuo amore che lo trasformerà.
È la tua assenza che lo disinnescherà. Proteggiti. Chiedi aiuto. Allontanati.

Smetti di credere che stare con qualcuno significhi essere qualcuno.
Perché quando costruisci la tua identità sulle macerie emotive di chi ti consuma,
non stai vivendo un amore, stai partecipando alla tua cancellazione.
R. Bruzzone

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15/10/2025

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