29/09/2025
Spesso i miei pazienti mi raccontano che “quando c’è brutto tempo i dolori ritornano” o che “la pioggia e l’umidità fanno riemergere vecchi fastidi”.
Nei miei primi anni di lavoro accendevo spesso dibattiti sul tema con la persona di fronte a me, perché la mia personale visione è che queste cose non c'entrino nulla con i sintomi manifestati; sono, come dire, elementi accessori di poca importanza.
Hai mai provato a imporre la tua idea? Come può finire? Con un niente di fatto nella migliore delle ipotesi, o con delle grandi barriere tirate su dal tuo 'antagonista'.
Oggi, grazie anche allo studio del modello ACT (Acceptance and Commitment Therapy) è molto difficile che mi metta a socratizzare su queste questioni, invalidando completamente il paziente. Se noto che il tema suscita interesse nel mio interlocutore ed è per lui/lei qualcosa di importante, ne parliamo con curiosità e apertura.
Con delicatezza posso chiedere qualcosa del tipo (dopo aver validato l'esperienza del paziente):
- come ti spieghi che solo alcune articolazioni fanno male, mentre la pressione atmosferica o l'umidità hanno effetto su tutto il corpo?
• come sarebbe poter includere altri elementi nelle cause, che abbiano te al centro?
• sul meteo non abbiamo molte possibilità di agire. Sei interessato a fare qualcosa di diverso, che dipenda da te?
Come osteopata e consulente corpo-mente, posso agire su più livelli:
• con la fisioterapia e l’osteopatia lavoro sul corpo, promuovendone le competenze fisiche (mobilità, forza, equilibrio)
• con le sessioni verbali di indagine corpo-mente lavoro come una squadra con il paziente, scoprendo l'origine biologica del sintomo e cosa fare per agire in modo diverso, in linea con i proprio valori.
Il tempo, dunque, è un fattore esterno presente nella nostra percezione, tuttavia considerarlo in senso assoluto il motore dei nostri sintomi ci toglie energia e responsabilità che possiamo usare per prenderci cura di noi stessi. L'invito è di osservare come reagiamo, come ci muoviamo e cosa possiamo fare per ritrovare equilibrio, indipendentemente dal sole o dalla pioggia.