Dottoressa Antonella Fossi Pediatra

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Scopo di questa pagina è fornire ai genitori dei miei piccoli pazienti, avvisi, comunicazioni, consigli, schede di educazione sanitaria da consultare e scaricare e collegamenti ad altri siti di interesse pediatrico.

08/10/2025

L’ALTRA FACCIA DEL BOTULISMO

Il botulismo infantile è una forma rara e molto particolare di botulismo. Il meccanismo dell’intossicazione è infatti completamente diverso da quello tipico dell’adulto. Ovviamente carciofini e tonno sott’olio non c’entrano. Il neonato si ammala non perché ingerisce un alimento in cui si è già formata la tossina, ma ingerendo le spore del batterio.

Se un adulto ingerisce le spore del batterio non succede nulla (tranne che in rarissimi casi di cui non parleremo). La spora all’interno del nostro intestino da adulti non trova l’ambiente adatto a germinare. Lo trova invece nell’intestino del neonato che presenta condizioni anatomiche e di flora batterica favorevoli al batterio.
A causa di questo differente meccanismo di produzione della tossina, anche i sintomi sono diversi. Il decorso è più lento e subdolo e si manifesta principalmente con segni di stitichezza ostinata, torpore e successivamente paralisi.
Avere il sospetto diagnostico non è facile, quindi i complimenti ai colleghi di Bari che grazie alla diagnosi tempestiva hanno salvato la vita del bambino.

Ma come fa un neonato ad ingerire le spore del clostridio? I casi più frequenti sono causati dall’uso (sbagliato) di usare il miele come dolcificante. Il miele si produce in campagna e in campagna le spore di botulino circolano. Un’altra possibilità nei bambini che già gattonano è quella dell’ingestione di terriccio, anche quello presente nei vasi di appartamento.

Ecco perché il botulismo infantile, grazie al cielo, è così raro. Bastano davvero piccole attenzioni per evitarlo.
Il miele è un alimento buono e sano, ma diamolo ai bambini a svezzamento avvenuto.

PS: esistono forme di botulismo ancora più rare e particolari. Ne parleremo in un prossimo post. Suspance

05/10/2025
15/09/2025
09/01/2025
08/01/2025

Una serata insieme, per imparare a salvare una vita: la Croce Verde di Lucca organizza una nuova lezione serale sulla disostruzione delle vie aeree in età pediatrica, rivolta a tutta la cittadinanza, in special modo a genitori e a educatori. L’appuntamento è per lunedì 13 gennaio 2025, alle ore...

Condivido volentieri
12/09/2024

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𝐋’𝐨𝐬𝐭𝐞𝐨𝐩𝐚𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐝𝐚𝐠𝐨𝐠𝐢𝐬𝐭𝐚.

L’altro ieri sera mi è capitato in bacheca il post di un osteopatia, tale Alessandro Fantoli Osteopata che, in un video girato in studio, gioca a cucù con un bambino arricchendoci con consigli pedagogici.

Ho quindi commentato il simpatico video chiedendogli per quale motivo tanti osteopati si occupino di bambini piccoli (sani) e con quale competenza.

Indovinate? Non ha risposto, Immagine 1.
Per cui gli giro qui la medesima domanda, che probabilmente non ha visto e alla quale sono invitati a rispondere anche i suoi colleghi:

𝑴𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ 𝒈𝒍𝒊 𝒐𝒔𝒕𝒆𝒐𝒑𝒂𝒕𝒊 𝒔𝒊 𝒐𝒄𝒄𝒖𝒑𝒂𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒃𝒂𝒎𝒃𝒊𝒏𝒊 𝒑𝒊𝒄𝒄𝒐𝒍𝒊 (𝒆 𝒒𝒖𝒊𝒏𝒅𝒊 𝒔𝒂𝒏𝒊)?
𝑪𝒐𝒏 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒆𝒕𝒆𝒏𝒛𝒆?

Il sig. Fantoli, seguito da quasi 56.000 persone, da quanto reperibile online non ha alcun titolo di laurea conseguito in Italia.
Non può quindi, a discapito di molti altri, fregiarsi del succulento quanto fuorviante titolo di “dottore”.

Su LinkedIn risulta tuttavia avere “Bachelor Honours Degree & Master Degree in Osteopathy” (Link 1).
Master e laurea (?) in osteopatia: non capisco.

Dal suo sito si legge che si occupa anche di pre- e post-parto (link 2).
Per quanto rigurda il post- scrive: “𝐼 𝒏𝒆𝒐𝒏𝒂𝒕𝒊 𝒆𝒅 𝒊 𝒃𝒂𝒎𝒃𝒊𝒏𝒊, 𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑚𝑒𝑟𝑎𝑣𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑠𝑖, 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒕𝒓𝒐𝒗𝒂𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒈𝒓𝒐𝒔𝒔𝒐 𝒂𝒊𝒖𝒕𝒐 𝒂𝒕𝒕𝒓𝒂𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐 𝒊 𝒕𝒓𝒂𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊. 𝐼 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑠𝑣𝑖𝑙𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑝𝑠𝑖𝑐𝑜-𝑚𝑜𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜... 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖, 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝒓𝒊𝒔𝒐𝒍𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒄𝒉𝒆 𝒅𝒊𝒔𝒇𝒖𝒏𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 (𝒄𝒐𝒍𝒊𝒄𝒉𝒆𝒕𝒕𝒆, 𝒓𝒆𝒇𝒍𝒖𝒔𝒔𝒐 𝒈𝒂𝒔𝒕𝒓𝒐-𝒆𝒔𝒐𝒇𝒂𝒈𝒆𝒐, 𝒊𝒓𝒓𝒆𝒒𝒖𝒊𝒆𝒕𝒆𝒛𝒛𝒂...) 𝒖𝒏𝒂 𝒗𝒊𝒔𝒊𝒕𝒂 𝒔𝒂𝒓𝒆𝒃𝒃𝒆 𝒊𝒅𝒆𝒂𝒍𝒆!”.

Non sapevo visitassero.

E sbaglio o, colichette, reflusso e irrequietezza, non hanno a che fare con l’apparato muscolo-scheletrico (come previsto da decreto interministeriale, 𝑣𝑖𝑑𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑟𝑎)?

A breve in alcune prestigiose università italiane, tra cui Università degli Studi di Firenze e Università degli Studi di Verona, partirà il primo corso di laurea in una professione sanitaria pseudoscientifica: l’osteopatia.

Cosa ne sarà delle migliaia di osteopati che tuttora operano in Italia, senza ovviamente un titolo di laurea italiano in osteopatia e magari senza alcun titolo di laurea riconosciuto in Italia nemmeno in altre professioni sanitarie?
Verranno promossi a dottori in osteopatia ad honorem?

E chiudo: l’osteopata, da decreto interministeriale n. 1563 del 1/12/23 è un “𝑝𝑟𝑜𝑓𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑠𝑎𝑛𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑣𝑜𝑙𝑔𝑒 𝑖𝑛 𝑣𝑖𝑎 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑛𝑜𝑚𝑎, 𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑎𝑏𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑓𝑖𝑔𝑢𝑟𝑒 𝑠𝑎𝑛𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑒, 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑚𝑎𝑛𝑡𝑒𝑛𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑖𝑙 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑜𝑠𝑡𝑒𝑜𝑝𝑎𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝐧𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐝𝐮𝐜𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐚 𝐩𝐚𝐭𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐞 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑚𝑏𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑚𝑢𝑠𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑠𝑐ℎ𝑒𝑙𝑒𝑡𝑟𝑖𝑐𝑜”.

Di quali disfunzioni somatiche sono affette tutte quelle migliaia di neonati e lattanti italiani che fate manipolare da questi signori?

Che poi, che cosa sarebbero, ste disfunzioni somatiche?

Mah!

Dott. Giorgio Cuffaro

Link:
1 https://www.linkedin.com/in/alessandro-fantoli-04a1a5161?utm_source=share&utm_campaign=share_via&utm_content=profile&utm_medium=ios_app

1 https://www.alessandrofantoli.it/

Salvo Di Grazia Enrico Bucci Italia Unita per la Scienza Pop Medicine Gerardo D'Amico-Giornalista

13/04/2024

«I tuoi figli non sono figli tuoi»
I tuoi figli non sono figli tuoi. Sono i figli e le figlie della vita stessa. Tu li metti al mondo ma non li crei. Sono vicini a te, ma non sono cosa tua. Puoi dar loro tutto il tuo amore, ma non le tue idee. Perché loro hanno le proprie idee. Tu puoi dare dimora al loro corpo, non alla loro anima.
Perché la loro anima abita nella casa dell'avvenire, dove a te non è dato di entrare, neppure col sogno. Puoi cercare di somigliare a loro ma non volere che essi somiglino a te. Perché la vita non ritorna indietro, e non si ferma a ieri. Tu sei l'arco che lancia i figli verso il domani.
KHALIL GIBRAN, Il profeta, 1923

28/03/2024

Riposa quando il bimbo riposa.

Torno su un argomento che mi sta a cuore. L'invito a recuperare energie fisiche e mentali quando il bimbo dorme.
Questo suggerimento viene spesso deriso e banalizzato.
Capita di leggere che chi dice di cogliere l'attimo e riposare non si rende conto che la casa è un disastro, c'è da pulire e riordinare.

Fermiamoci un attimo. So benissimo che in casa c'è un sacco da fare. Ma credo che quando una mamma è stanchissima tra la polvere e il suo benessere psico-fisico sia il suo benessere ad avere la priorità.
Io non sottovaluto le faccende da fare ma voi per favore non sottovalutate la stanchezza delle madri.

Rilassarsi anche se ci sono i giocattoli a terra e i panni da piegare? Caspita sì.
E chi dice: "le madri non possono" spero non stia dando voce a quelle aspettative irrealistiche e dannose per cui la madre DEVE arrivare dappertutto, occuparsi del bambino ed essere la regina del focolare con i pavimenti che splendono.

A parte che se in casa c'è casino sarebbe davvero bello che ci fosse qualcuno (parenti, amiche) che dà una mano. Se una rete di supporto purtroppo non c'è, non resta che fare il minimo indispensabile e prendersi cura di se stesse. Volersi bene, concedersi più riposo possibile (sarà comunque poco).

E il padre? Il padre fa la sua parte, nel 2024 dovrebbe essere scontato. Ma se esce al mattino e torna alla sera va da sé che anche lui non potrà fare chissà cosa. Farà, eh. Il possibile.

Torniamo alla mamma, spesso molto sola, spesso poco compresa. Perché quando a una madre viene detto "ma perché sei stanca? Sei qui a casa tutto il giorno?" o "ma che disordine! Come mai?" chi ha parlato non sa o non ricorda cosa vuol dire occuparsi di un bambino piccolo.

E allora riposa quando lui riposa? Sì. E se non riesci a dormire (ma dopo qualche settimana di risvegli notturni in genere si riesce), buttati sul divano, rilassati. Leggi qualcosa, ascolta la tua musica preferita. Chiudi gli occhi su tutto il resto.
Non sarà sempre così. Sono fasi. Prenditi cura di te, che ti prendi cura del tuo bambino. Stai facendo così tanto. Tantissimo.

Giorgia C***a



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