Naturopatia e Alimentazione - GabriellaFrancesconi.it

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Naturopatia e Alimentazione - GabriellaFrancesconi.it Realizzo la mia passione attraverso consigli di Naturopatia e Alimentazione nella zona di Lugo di Ra Chi è quindi il naturopata?

Mi presento
il mio nome è Gabriella Francesconi, la mia passione per la natura e i rimedi naturali è iniziata a manifestarsi fin dalla tenera età quando….

…andavo scalza per fossi a cercar viole ed erbette selvatiche, con ai piedi solo le ali della spensieratezza. Per approfondire l’argomento, ho successivamente seguito in maniera entusiasta il corso specialistico di Naturopatia presso l’Istituto Riza Psicosomatica di Bologna. Da una decina d’anni ad oggi, realizzo la mia passione attraverso consigli di Naturopatia nella zona di Lugo di Ravenna, cercando sempre di mettere in contatto chi mi conosce con la Natura e i benefici che ci dona. Che cos’è la Naturopatia?
È chiamata anche medicina non convenzionale o medicina olistica, nel senso che s’interessa dell’integrale salute dell’uomo. La Naturopatia prende in considerazione molteplici aspetti che possono influire sul benessere della persona, come quelli psico-socio-ambientali che si manifestano fisicamente in modo positivo o negativo sul soma (corpo). Fa parte della Naturopatia la Psicosomatica che prende in esame tali influenze e cerca analizzarle da sola o come coadiuvante a cure mediche convenzionali. La meta olistica della Psicosomatica è il raggiungimento e il mantenimento del benessere generale dell’essere umano, non separato fra corpo e mente. L’etimologia del termine Naturopata deriva dalle parole Phatos (Passione) e Natura. Quindi il Naturopata, come filosofia di vita, studia e cerca di applicare quello che la natura ci ha dato per stare in buona salute. Ogni Naturopata segue le proprie abilità e utilizza tecniche diverse. L’alimentazione come stile di vita è il mezzo con cui manifesto la mia passione.

14/11/2025

FUORI DALLO SCIENTISMO

La Medicina è un arte e non una scienza.
Tuttavia ha bisogno di un bagaglio di dati inoppugnabili su cui basare la propria modulazione artistica.

Ora questi dati inoppugnabili, veri o presunti, sono stati spacciati per Scienza. Tout-court, in maniera dogmatica. Negli ultimi 15 anni soprattutto sono stati molto dogmatici e poco inoppugnabili.

Infatti, nel caso della ipertensione arteriosa, lo studio HOPE sul ramipril pubblicato nel 2000 su NEJM dimostrava che dopo 5 anni a fare la grande differenza nella prevenzione degli eventi cardiovascolari spiacevoli non era tanto la pressione arteriosa, ma qualcos'altro.

Negli studi MIRACLE e PROSPER con Atorvastatina e Pravastatina pubblicati nei primi anni del millennio si desumeva che l'effetto benefico su successivi eventi cardiovascolari spiacevoli poteva prescindere dall'abbassamento dei valori di colesterolo LDL.

Nello studio SPRINT del 2015 pubblicato su NEJM, si è tentato di fare una manovra poco cristallina, suggerendo una forzatura nella riduzione della pressione arteriosa anche nei pazienti anziani (con polemiche infinite in letteratura su questa asserzione!). In realtà, una lettURA attenta dello studio suggerisce che questo non c'è e che ci è voluto un endpoint combinato di ben 5 eventi per avere un risultato significativo. Ma presi uno per uno nessuno di questi eventi era significativo, al contrario dello studio HOPE (2 SU 3).

Trucchi dei Trials (i famosi Tricks of the Trials) in cui si asseriscono risultati inesistenti sono proseguiti in pandemia. Quello del Remdesivir (costo 1250 € per 5 giorni di terapia) è il più clamoroso: i due gruppi di persone confrontati, alla luce della evidenza che la morte per COVID era dovuta soprattutto a trombosi polmonare autoimmune, non erano confrontabili sulla sintomatologia, peggiore nel gruppo placebo (ossia, se vuoi sconfiggere l'avversario, indebolisci il gruppo di confronto! Uno dei classici trick of the trials ...). Ho letto il primo dei 2 studi e mi sono detto: tra poco dimostreranno che riduce anche la mortalità. E così è stato, nel novembre 2020. Questo secondo studio non ho neanche perso tempo a leggerlo ...

Anche il vaxxino a mRNA Pfizer ha pubblicato lo studio di fase 3 nel novembre del 2020 e da dicembre era già in commercio. Tuttavia, lo studio misurava solo il livello anticorpale e durava solo 2 mesi (congruo se si vuole solo misurare il livello anticorpale, non per altro): come si può dire a quel tempo di un principio attivo studiato 2 mesi che non può avere effetti inattesi a medio-lungo termine? E quali effetti inattesi è lecito attendersi in base ad uno studio attento delle letteratura scientifica degli ultimi 40 anni? In letteratura queste cose ci sono tutte. La scelta di non parlarne è stata politica e non scientifica. A prescindere dal fatto che le terapie per il COVID c'erano ...

Il nodo cruciale di questE situazionI sta nel fatto che si enuncia dogmaticamente SCIENZA ciò che non ha, ad esempio, una delle caratteristiche peculiari del metodo scientifico: la riproducibilità. Infatti la clinica ci suggerisce una contraddizione tra alcune conclusioni dogmatiche e l'esperienza sul campo.

Seguire le linee-guida non è più necessariamente virtuoso, pertanto, come da sentenza della Cassazione del settembre 2024.
Perchè la SCIENZA è molto poco scientifica e la citazione delle fonti deve sempre riportare i problemi metodologici, studiati in modo approfondito e critico, dell'articolo citato.

Pertanto, se proprio vogliamo parlare di medicine alternative prive di evidenze scientifiche, dobbiamo includere anche quella di cui dell'uso del metodo scientifico si picca esclusiva.

14/11/2025
13/11/2025

Tutti credono che il dolore laterale dell’anca sia solo una borsa infiammata.

Falso.

Quasi sempre è il modo in cui il corpo segnala che quella zona lavora per tutti gli altri.

Guarda l’immagine: la borsa trocanterica, quel piccolo cuscino che separa i tendini dal femore, non è nata per infiammarsi. Si infiamma solo quando fa gli straordinari.

Lo psoas dorme, i glutei lavorano male, il bacino perde simmetria, e allora quel cuscinetto cerca di proteggere tutto.. finché non cede.

Per chi non è del mestiere

Quando senti dolore sul fianco dell’anca (soprattutto se peggiora di notte o quando dormi su quel lato), non dare la colpa alla “borsite”. È come prendersela col pompiere che arriva per spegnere l’incendio. La borsa non è il problema: è la vittima del disordine posturale.

Per i colleghi clinici

Sindrome dolorosa laterale d’anca (Greater Trochanteric Pain Syndrome): tendinopatia del gluteo medio/piccolo e compensi da pattern anteriore. Spesso associata a ridotto controllo pelvico in appoggio monopodalico, deficit di rotazione interna e debolezza funzionale dei glutei.

La borsa è solo il “bersaglio finale” di una catena che parte dalla lombare e dal bacino.
Approccio: retraining lombo-pelvico, de-tensioning fasciale laterale e rieducazione del carico in asse.

E quindi?

Non chiederti “come disinfiammo la borsa”.
Chiediti “perché il corpo la sta usando come scudo”.
Il dolore non è un nemico: è un tentativo di protezione.

Prova questo. Mettiti su una gamba sola davanti allo specchio.
Riesci a restare fermo senza che il bacino crolli da un lato?
Se no, il tuo corpo ti sta già avvisando.

La borsa trocanterica non ti odia.
Sta solo chiedendo ferie dopo mesi di lavoro per i muscoli pigri di bacino, colonna e gambe.

Post divulgativo a scopo educativo.
Non sostituisce la valutazione fisioterapica personalizzata.

13/11/2025

La medicina naturale e le sue applicazioniLE CONFERENZE DELL' ASSOCIAZIONE PERCORSI- BOLOGNA - PRESSO CENTRO STELLA VIA SAVIOLI 3 - associazionepercorsi@gmai...

11/11/2025
10/11/2025
08/11/2025

NON SOLO CHEMIOTERAPIA!! MA LAURA SI È SALVATA GRAZIE A UNA CURA SPERIMENTALE.
ALCUNI PARLANO DI MIRACOLO.

SCONFITTO IL TUMORE AL PANCREAS.

Laura Rosi, 38 anni appena compiuti, dal 2 agosto di quest’anno è completamente guarita da un tumore terminale al pancreas, inoperabile e senza speranza, diagnosticato nel maggio del 2019. Probabilmente il primo caso in Italia di tumore pancreatico «a risposta completa» grazie ad una nuova terapia sperimentale messa a punto dal professore Davide Melisi, ricercatore Airc e responsabile dell’Unità di terapie sperimentali in oncologia al policlinico di Borgo Roma a Verona.

Una scoperta importante

È lo stesso medico ad esultare e a spiegare il percorso di questa paziente. «Questa giovane donna, un vulcano di ragazza, mi si è presentata tre anni fa con una diagnosi terribile, portata in braccio da parenti – racconta Melisi – Abbiamo subito iniziato uno studio clinico su di lei con farmaci sperimentali uniti a chemioterapia (un farmaco inibitore di Tgfbeta, sviluppato grazie ai fondi per la ricerca di Airc). Laura è stata bene per circa un anno e mezzo, ma poi la malattia è ripresa. Allora abbiamo deciso di studiarla con una nuova tecnologia, la «Ngs», una tecnica di lettura del genoma del tumore, che segnala quali mutazioni sono in corso nel gene chiamato Ret». Ed ecco la notizia bomba. «Questa nuova terapia che consiste nell’assunzione di pillole senza ausilio della chemioterapia – continua il professore – in soli due mesi ha mandato in totale remissione il tumore. Ha dato risposta completa, vale a dire che è completamente guarita, le cellule tumorali sono tutte morte. È una terapia ancora sperimentale e non ancora approvata, ma sta dando grandi risultati anche in altri pazienti che stiamo trattando, soprattutto per tumori alla tiroide. Ma l’eccezionalità di questo caso è che sino ad ora non era mai stata tracciata questa mutazione Ret in un tumore al pancreas». Una notizia che porta a grandi speranze? «È davvero importante. Noi siamo tanto felici di aver identificato questo gene del tumore attraverso la ricerca, applicando l’oncologia di precisione e personalizzata con questo nuovo inibitore che ha dato nuova speranza a questa giovane paziente».

(Fonte: Tutto il web d'Italia)

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