14/11/2025
FUORI DALLO SCIENTISMO
La Medicina è un arte e non una scienza.
Tuttavia ha bisogno di un bagaglio di dati inoppugnabili su cui basare la propria modulazione artistica.
Ora questi dati inoppugnabili, veri o presunti, sono stati spacciati per Scienza. Tout-court, in maniera dogmatica. Negli ultimi 15 anni soprattutto sono stati molto dogmatici e poco inoppugnabili.
Infatti, nel caso della ipertensione arteriosa, lo studio HOPE sul ramipril pubblicato nel 2000 su NEJM dimostrava che dopo 5 anni a fare la grande differenza nella prevenzione degli eventi cardiovascolari spiacevoli non era tanto la pressione arteriosa, ma qualcos'altro.
Negli studi MIRACLE e PROSPER con Atorvastatina e Pravastatina pubblicati nei primi anni del millennio si desumeva che l'effetto benefico su successivi eventi cardiovascolari spiacevoli poteva prescindere dall'abbassamento dei valori di colesterolo LDL.
Nello studio SPRINT del 2015 pubblicato su NEJM, si è tentato di fare una manovra poco cristallina, suggerendo una forzatura nella riduzione della pressione arteriosa anche nei pazienti anziani (con polemiche infinite in letteratura su questa asserzione!). In realtà, una lettURA attenta dello studio suggerisce che questo non c'è e che ci è voluto un endpoint combinato di ben 5 eventi per avere un risultato significativo. Ma presi uno per uno nessuno di questi eventi era significativo, al contrario dello studio HOPE (2 SU 3).
Trucchi dei Trials (i famosi Tricks of the Trials) in cui si asseriscono risultati inesistenti sono proseguiti in pandemia. Quello del Remdesivir (costo 1250 € per 5 giorni di terapia) è il più clamoroso: i due gruppi di persone confrontati, alla luce della evidenza che la morte per COVID era dovuta soprattutto a trombosi polmonare autoimmune, non erano confrontabili sulla sintomatologia, peggiore nel gruppo placebo (ossia, se vuoi sconfiggere l'avversario, indebolisci il gruppo di confronto! Uno dei classici trick of the trials ...). Ho letto il primo dei 2 studi e mi sono detto: tra poco dimostreranno che riduce anche la mortalità. E così è stato, nel novembre 2020. Questo secondo studio non ho neanche perso tempo a leggerlo ...
Anche il vaxxino a mRNA Pfizer ha pubblicato lo studio di fase 3 nel novembre del 2020 e da dicembre era già in commercio. Tuttavia, lo studio misurava solo il livello anticorpale e durava solo 2 mesi (congruo se si vuole solo misurare il livello anticorpale, non per altro): come si può dire a quel tempo di un principio attivo studiato 2 mesi che non può avere effetti inattesi a medio-lungo termine? E quali effetti inattesi è lecito attendersi in base ad uno studio attento delle letteratura scientifica degli ultimi 40 anni? In letteratura queste cose ci sono tutte. La scelta di non parlarne è stata politica e non scientifica. A prescindere dal fatto che le terapie per il COVID c'erano ...
Il nodo cruciale di questE situazionI sta nel fatto che si enuncia dogmaticamente SCIENZA ciò che non ha, ad esempio, una delle caratteristiche peculiari del metodo scientifico: la riproducibilità. Infatti la clinica ci suggerisce una contraddizione tra alcune conclusioni dogmatiche e l'esperienza sul campo.
Seguire le linee-guida non è più necessariamente virtuoso, pertanto, come da sentenza della Cassazione del settembre 2024.
Perchè la SCIENZA è molto poco scientifica e la citazione delle fonti deve sempre riportare i problemi metodologici, studiati in modo approfondito e critico, dell'articolo citato.
Pertanto, se proprio vogliamo parlare di medicine alternative prive di evidenze scientifiche, dobbiamo includere anche quella di cui dell'uso del metodo scientifico si picca esclusiva.