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20/08/2024

Togliere il pannolino d’estate non sempre è la scelta giustaL’estate è un’ottima opportunità per togliere il pannolino perché si trascorre più tempo con i propri bambini, si vive molto all’aria aperta e si è vestiti di meno, ma i pediatri sottolineano l’importanza di seguire attentamente i tempi del bambino, se non è ancora pronto la forzatura può diventare controproducente.

Per sostenere le famiglie in questo delicato passaggio che spesso è legato anche all’ansia dell’inizio della scuola materna, i pediatri hanno chiesto ad uno dei personaggi più amati dei bambini e delle loro famiglie, Bing, protagonista del programma prescolare che ha raccolto oltre 2 miliardi di visualizzazioni nel mondo e che si distingue per l’alto carattere educativo e valoriale delle sue storie, di interpretare il decalogo dei consigli dedicati allo spannolinamento da distribuire a tutte le strutture associate ad Assonidi, l’associazione degli asili nido e delle scuole dell’infanzia privati italiani.

Ecco i consigli dei pediatri

1) ATTENZIONE ALL’ETA’ – Il periodo più indicato per togliere il pannolino è tra i 2 e i 3 anni, la stagione conta poco, è importante capire se il proprio bambino è pronto per dire addio al pannolino.
2) MAI FORZARE – Forzare lo spannolinamento per necessità di scuola o di famiglia può essere anche controproducente.
3) NON RIMPROVERARE – Evitiamo di fare pressioni al bambino e di rimproverarlo o di dubitare di lui e delle sue capacità se necessita di tempi più lunghi per abituarsi al vasino.
4) OSSERVARE I SEGNALI – Cerchiamo di cogliere i segnali: quando inizia ad avvertire lo stimolo, annuncia l’intenzione o quando cerca di togliersi il pannolino appena fa p**ì, allora significa che è prossimo ad un buon controllo della vescica.
5) ASCOLTARE IL BAMBINO – Concentriamoci sul nostro bambino, ‘ascoltiamolo’ e non affidiamoci alle ‘ricette’ pronte o ai consigli di internet.
6) PORTARE PAZIENZA – Adottiamo l’arma della pazienza: i programmi sprint che promettono risultati veloci spesso generano ansia e stress, nemici assoluti dello spannolinamento.
7) IMPARARE GIOCANDO – Adottiamo una modalità giocosa, ad esempio insegnando al bambino a bagnare una paperella nel vasino.
8) DARE L’ESEMPIO PRATICO – Cerchiamo di essere di esempio, mettiamo a volte il vasino anche in bagno e spieghiamo al bambino a cosa servono tutti quei ‘vasi’, per gli adulti e per i bambini.
9) AVERE FIDUCIA – Al primo posto mettiamo la fiducia nelle sue capacità e applaudiamo ogni progresso che fa nella giusta direzione.
10) CHIEDERE CONSIGLIO – Consultiamoci con il pediatra nel caso di dubbi o difficoltà.

16/08/2024

Mpox, nuova variante più virulenta in Africa. L’Oms: “Rischio serio di diffusione nel resto del mondo” L
”Cos’è Mpox ìnizialmente era chiamato monkeypox o vaiolo delle scimmie. Poi per evitare lo stigma il suo nome ufficiale è stato cambiato in mpox. E’ un virus della famiglia del vaiolo, ma meno grave del vaiolo che è stato eradicato nel 1980. Si trasmette per contatto ravvicinato della pelle e delle mucose. Il contagio avviene spesso per via sessuale, ma a volte anche toccando biancheria infetta.
I sintomi sono lesioni della pelle su mani, piedi, petto e organi genitali, oltre a febbre, dolori muscolari, mal di testa, debolezza e rigonfiamento dei linfonodi. Il periodo di incubazione è piuttosto lungo – tra una e due settimane – e questo può favorire il contagio prima dell’emergere dei sintomi.
La nuova variante
In Africa negli ultimi mesi è stata notata una variante nuova, più virulenta, chiamata clade 1b. Nel 2024 nel continente si sono registrati 14mila casi e 524 decessi. L’aumento dei contagi rispetto a un anno fa è stato del 160%, delle vittime del 19%. La mortalità ufficiale è del 3,6%, ma in alcune comunità ha raggiunto il 10%, soprattutto negli affollati campi profughi dell’est del Congo.
A differenza della vecchia variante (chiamata clade 2), la nuova versione del virus provoca lesioni meno gravi sulla pelle e distribuite su tutto il corpo. Il contagio in questo modo passa più spesso inosservato, favorendo i contagi. Il vaccino usato dal 2022 contro il Mpox sembrano funzionare anche contro la nuova variante. Le cure, a base di antivirali, non hanno invece un’efficacia dimostrata.l virus dei bambini africani
Per ora il nuovo ceppo è concentrato in una decina di paesi dell’Africa, sia fra gli adulti che fra i bambini. Il 96% dei contagi e dei decessi è avvenuto in Repubblica Democratica del Congo. In questo paese il 70% dei casi e l’85% dei decessi riguarda bambini e ragazzi al di sotto dei 15 anni.
Secondo l’Oms le potenzialità per una diffusione del nuovo ceppo di vaiolo delle scimmie anche nel resto del mondo sono “molto preoccupanti”.

14/08/2024

Cambiamenti climatici e nuovi vettori di virus: come proteggere i bambiniI cambiamenti climatici stanno trasformando il panorama delle malattie trasmesse da vettori come zanzare o zecche; pertanto, è importante attuare strategie di prevenzione e protezione adeguate. La Società Italiana di Pediatria (SIP) mette in evidenza i potenziali rischi per i bambini, fornendo raccomandazioni su come proteggerli.Le punture di zanzara e di zecca, oltre che essere molto fastidiose, possono trasmettere malattie che prima erano tipiche dei climi tropicali (Dengue e Chikungunya, TBE ad es.).Anche se in Italia abbiamo pochi casi di queste malattie per lo più di importazione su adulti, e senza decessi, la Commissione Ambiente e Salute della Società Italiana di Pediatria consiglia di prendere misure per controllare la diffusione delle zanzare e per prevenire le punture, così da proteggere i bambini, oltre che se stessi e la propria famiglia. In particolare:

Protezione fisica
Se all’aperto, vestire il bambino con indumenti protettivi come abiti leggeri che coprano braccia e gambe.
Utilizzare zanzariere su finestre e porte
Non lasciare le porte di casa aperte.
Coprire passeggini, marsupi e letti con reti zanzariere nelle zone a rischio di punture.
Usare l’aria condizionata quando possibile.

Protezione chimica
Usare repellenti per insetti registrati e consentiti per i bambini (DEET), applicarli solo su parti scoperte, non su mani, occhi, bocca, tagli o pelle irritata.
Non usare prodotti contenenti OLE o PMD (olio di eucalipto o eucalipto limone) su bambini di età inferiore a 3 anni (può irritare occhi e pelle).
Citronella, menta piperita, geraniolo, soia, rosmarino, picaridina hanno scarsa efficacia e talora possono avere effetti irritanti importanti.
Nel caso si debba usare anche una protezione solare, va applicata prima del repellente per insetti.

Controllare le zanzare all’esterno e all’interno
Le zanzare si trovano in aree buie e umide come sotto i mobili da giardino o sotto il posto auto coperto o il garage.
Impedire alle zanzare di deporre le uova nell’acqua o nelle sue vicinanze, svuotando le raccolte di acqua e mantenendo asciutti i luoghi umidi e i contenitori, ad es. i sottovasi e le piscinette per bambini, che vanno sempre svuotate e capovolte, se non in uso.

Controllare le zanzare in casa
Le zanzare riposano in luoghi bui e umidi, entrando in casa dall’esterno possono iniziare a deporre le uova all’interno.
Qualora ci siano ancora zanzare in casa, dopo aver installato e riparato le zanzariere, svuotato e pulito i contenitori, è consigliabile usare un insetticida per interni, seguendo le istruzioni d’uso, oppure rivolgersi a un’agenzia specializzata in disinfestazione.
L’uso del solo insetticida per interni non è però sufficiente per mantenere la casa libera dalle zanzare

24/05/2024

La pertosse è una minaccia seria, allarme della Società Italiana di Pediatria.
In Italia da gennaio a maggio 2024 sono stati registrati 110 casi di pertosse, con oltre 15 ricoveri in terapia intensiva di piccoli lattanti e tre neonati deceduti.
“La pertosse è una malattia fortemente contagiosa e pericolosa, soprattutto nei primi mesi di vita e nei neonati che hanno un maggior rischio di complicanze e di decesso. In questa fascia di età la mortalità è compresa tra l’1 e l’1,5%. Possiamo tutelare questa popolazione particolarmente vulnerabile attraverso l’immunizzazione della mamma durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza, altamente sicura ed efficace nel proteggere i bambini ancora troppo piccoli per poter essere vaccinati”, dichiara la Presidente della Società Italiana di Pediatria Annamaria Staiano. “Invitiamo le donne in gravidanza a fare la vaccinazione contro la pertosse perché in gioco c’è la vita dei nostri piccoli. È inaccettabile che nel 2024 si possa morire a causa di malattie infettive per le quali esistono vaccini efficaci e sicuri”.

11/01/2024

Morbillo, malattia di ritorno
Diciamolo. Pensavamo di averlo ormai dimenticato, il morbillo. Ma il virus c’è sempre. E con il calo progressivo delle vaccinazioni in età pediatrica (il vaccino è disponibile da quasi 50 anni) si ricomincia a parlare della patologia. Sono i dati resi noti dal Ministero della salute e mettere in guardia, come ricorda Il Messaggero. A che punto siamo? Solo il 93.85 per cento dei piccoli hanno ricevuto la prima dose, mentre per mantenere protetto l’ambiente bisognerebbe giungere al 95 per cento. ma se andiamo a vedere la seconda dose, la situazione precipita. Non si arriva nemmeno all'85,64 per cento al momento del richiamo, compiuti i cinque anni,. IL tutto, come spiega la presidente della società Italiana di Pediatria Staiano, mentre nel mondo non c’è proprio da essere allegri. Stando a quanto segnala l’Unicef tra gennaio e dicembre 2023, sono stati confermati oltre 30.000 casi in Europa e Asia centrale, invece dei 909 del 2022. Aumento stimato: di oltre 3000 per cento. il tutto, mentre per la seconda dose c’è di che essere un minimo preoccupat

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