12/01/2025
🪷Mi capita ultimamente di affrontare il tema del lutto inteso sia come morte vera e propria, sia come processo di separazione da una persona o una situazione. E quello che noto è spesso molta fretta e poco rispetto per se stessi o, al contrario, l'attaccamento a ciò che non c'è più.
🪷Sia chiaro: nessuno ha voglia di soffrire ed è lecito immaginarsi in una condizione di maggiore pace, ma prendere se stessi a cəlcī nel sedere non aiuta il raggiungimento di questo obiettivo.
🪷Ma sia chiaro anche questo:
1. È un processo LUNGO. Mettetevi il cuore in pace e smettere di fare la conta dei giorni. Non vi porta da nessuna parte e impedisce qualunque elaborazione.
2. Il fatto che sia un processo lungo non significa che nel frattempo uno non possa fare altro nella vita che concentrarsi sul dolore. Si può uscire, ridere, conoscere altre persone, stare bene con se stessi, scoprire che nonostante tutto riusciamo ad avere MOMENTI di serenità che si ALTERNANO a momenti di buio.
3. Avere MOMENTI di SERENITÀ non significa avere raggiunto la felicità (che, spoiler, non è uno status raggiungibile definitivamente) così come MOMENTI di BUIO non significa "non esserne usciti". È TUTTO TEMPORANEO. Se sperimentate l'alternanza è un buon segno, magari osservate cosa CAMBIA, nel tempo, tra questi momenti 😉
4. Diffidate di chi vi sprona a DIVERTIRVI/NON PENSARCI/DISTRARVI come strategie UNICHE di gestione del lutto. Vi sta portando fuori strada, trovate il VOSTRO EQUILIBRIO, non quello degli altri.
5. Distinguete il piangersi addosso costantemente (che è inutile) dal momento di fragilità che invece va accolto e RISPETTATO❤️.
🫂 È difficile? SÌ. Per questo serve tempo, pazienza e accoglienza.
Fretta o attaccamento lasciamoli andare.