Dott.ssa Anna Di Martino

Dott.ssa Anna Di Martino Mi occupo di consulenza psicologica individuale e familiare, psicologia infantile e disturbi dello s

23/10/2025

La dipendenza affettiva è un disturbo della relazione in cui la persona vive l’altro come indispensabile per la propria esistenza, a causa di scarsa autostima, sfiducia in sé e paura della solitudine. Questo porta a relazioni tossiche, umilianti e spesso simbiotiche, con difficoltà a separarsi anche quando la relazione è dannosa.
L’origine è nell’infanzia, quando lo sviluppo emotivo è stato interrotto o distorto. Tipico è il caso del bambino che si prende cura di un genitore depresso o fragile (inversione dei ruoli): il figlio diventa prematuramente “adulto” per garantire la sopravvivenza psicologica della madre. Ciò produce la tendenza, in età adulta, ad assumere il ruolo di “Salvatore” (sindrome della crocerossina), cercando partner da “guarire” per sentirsi visto e amato.
Secondo il triangolo drammatico di Karpman, il dipendente affettivo oscilla tra i ruoli di Salvatore, Vittima e Persecutore. All’inizio tenta di salvare l’altro, ma quando non ottiene il riconoscimento sperato si sente vittima, mentre l’altro diventa persecutore. Spesso il partner è un narcisista patologico, che inizialmente appare salvo-accudente ma, una volta ottenuto controllo e attaccamento, passa all’umiliazione o al distacco.
Il legame dipendente è alimentato da una simbiosi patologica. Le prime relazioni madre-figlio avrebbero dovuto permettere lo sviluppo equilibrato degli stati dell’Io (Genitore, Adulto, Bambino), ma se la figura materna è depressa, invadente o iperprotettiva, il bambino non sviluppa autonomia e sicurezza interna.
Nascono allora:

-simbiosi di primo grado (madre e figlio fusi, senza vera differenziazione)

-simbiosi di secondo grado (inversione dei ruoli: il figlio si prende cura della madre).

Da adulto il soggetto vive il distacco come minaccia alla propria identità e teme la solitudine come se fosse pericolosa per la sopravvivenza. Così si lega all’altro per neutralizzare l’ansia, controllando la relazione per sentirsi stabile.
Questa ferita evolutiva impedisce l’integrazione degli stati dell’Io: il dipendente affettivo usa in modo squilibrato Genitore o Bambino per completarsi attraverso l’altro, invece che dentro di sé. Ciò porta a confusione identitaria, svalutazione personale e incapacità di porre confini.
In conclusione, la dipendenza esprime un bisogno di fusione che nasce da uno sviluppo emotivo incompleto, e che porta a cercare nel partner la sicurezza che non è stata interiorizzata.
G.V.

12/08/2025

"Il peso più grande che porta un figlio è la vita non vissuta dei suoi genitori."
(Carl Jung)

A volte, per amore, i figli rinunciano alla propria strada per portare avanti i sogni interrotti, le ferite, o le aspettative dei loro genitori.
Ma la verità è che l’amore che un genitore dona non può e non deve essere ripagato.
Perché la vita non ha prezzo.
E quando un figlio sente di “dover” qualcosa, si ferma, si limita, si sacrifica.
Non per scelta, ma per amore cieco.
Un amore che fa male.

La più grande benedizione che un genitore possa dare, dopo la vita, è la libertà.
Il permesso di vivere una vita propria, autentica, in armonia con i propri sogni e desideri.
Di costruire una famiglia, un progetto, un percorso nuovo, senza il peso di dover “ripagare” nulla.

"Figlio, oggi ti lascio andare.
Mi prendo cura della mia vita e ti libero dalle mie aspettative.
Dona il tuo amore al mondo e fiorisci pienamente.
Così mi onori davvero."

09/05/2025

INSIEME PER CRESCERE: RISPETTO, GIOCO ED INCLUSIONE

🤽Il progetto “Insieme per Crescere: Rispetto, Gioco ed Inclusione” nasce su sollecitazione del 🦵⚽️Football Costa d’Amalfi, animato dalla volontà di investire sulla prevenzione e sul benessere dei più giovani.

🏟️Un’iniziativa che prende forma grazie alla collaborazione della rete dei servizi sociali del territorio, con un ruolo centrale svolto dal Comune di Maiori 📣 in qualità di trade union tra le parti, e il contributo attivo dell’ équipe del 🙅‍♀️Centro Antiviolenza Costa d’Amalfi, e del 🧑‍🧑‍🧒‍🧒Centro per la Famiglia dell’Ambito Territoriale S2 Cava costiera Amalfitana.
Grazie alla sinergia tra le diverse professionalità, il progetto prevederà incontri socioeducativi rivolti ai 👯‍♂️ragazzi dai 10 ai 15 anni e alle loro famiglie, con attività pratiche e momenti di confronto volti a promuovere una comunità più sana, rispettosa e inclusiva, a partire proprio dai più giovani.

🔖Presentazione ufficiale:
VENERDÌ 9 MAGGIO – ore 19:00
Aula Consiliare del Palazzo Mezzacapo –
Corso Reginna, MAIORI

Vi aspettiamo per crescere insieme!

16/04/2025

Ciò che viviamo entra a far parte di noi. Le emozioni che proviamo, infatti, esercitano un costante effetto modellante sul nostro organismo, ecco perché è insensato parlare di “salute fisica” e “salute emotiva”. Esiste un solo corpo, un solo organismo e un solo benessere.

La tabella che vi proponiamo oggi fa riferimento agli ACE, le esperienze traumatiche che possono avere impatti globali sulla vita dell’individuo in sviluppo.

Questi eventi spesso sembrano non essere impattanti perché, il bambino che non ha la minima conoscenza del mondo, tende a “normalizzarli”. Tuttavia, per quanto si possa normalizzare un evento avverso, esso rimane pur sempre un trauma e, come dicevamo, ciò che viviamo entra a far parte di noi. A volte in modi che non vorremmo. Per fortuna, la psicoterapia ha dimostrato -anche mediante studi con risonanza magnetica- di avere effetti tangibili nel recupero e nella conquista di un sistema cognitivo in grado di autoregolarsi a 360°.

Un trauma non è il tuo destino. ❤

- Psicoadvisor

Note sui dati
Le percentuali fanno riferimento a quanto è frequente la casistica su un campione di popolazione generale (fonte: BPS. Dati bullismo: istat 2022). Le dipendenze incorporate nella voce “genitore con dipendenza” sono da alcol e droghe, è assente la ludopatia e la dipendenza sessuale che sono pure molto diffuse.

Abbiamo omesso i dati sulla separazione perché non tutte le separazioni coniugali sono traumatiche per i bambini. La separazione diviene drammatica quando vi è una brusca discontinuità e l’abbandono di un genitore. Quando le abitudini del bambino non vengono sconvolte rapidamente ma cambiano gradualmente, la separazione ha dimostrato di non avere effetti traumatici.

Abbiamo omesso, inoltre, le statistiche sulla malattia perché il report faceva riferimento esplicito a “malattie mentali”, tuttavia, noi di Psicoadvisor (così come dovrebbe fare qualsiasi persona di buon senso) non facciamo differenza tra malattia mentale e malattia fisica. Qualsiasi forma debilitante che non consenta al genitore di assicurare costanza nell’accudimento rappresenta una criticità nello sviluppo della prole e quindi un potenziale ACE.

29/01/2025

Cambiano i protagonisti ma la trama è la stessa

Quando qualcuno ti dedica grandi parole d’amore, chiediti dove finisce lui e dove cominci tu e soprattutto, cerca di osservare se per lui c’è differenza. Sembra qualcosa di difficile da capire perché nei legami disfunzionali è tutto molto confuso. È tutto molto rumoroso, mentre nelle relazioni sane tutto quel frastuono non c’è. Ecco un primo indicatore: quando c’è confusione, è già il momento di rallentare e riflettere. Il confine tra “amare” e “strumentalizzare” non è così labile quanto sembra. Un ulteriore -e inequivocabile- indicatore, infatti, sta nella libertà negata: chi è mero strumento, non è libero di esprimere e affermare se stesso se non in funzione dell’altro.

Il mio augurio per te?
Che tu possa SENTIRE, ben chiara, sempre la differenza. ❤️

Un abbraccio,
Anna

«Cambiano i protagonisti ma la trama è la stessa»
Se hai voglio di scrivere da solo la trama che meriti, ti consiglio di leggere «d'Amore ci si ammala, d'Amore si Guarisce», altrimenti il rischio è quello di tentare di riempire vuoti con altri vuoti.

22/12/2024
28/10/2024

L' INTENSIVE PARENTING (GENITORI INTENSIVI)
è uno stile di genitorialità caratterizzato da un elevato coinvolgimento e da un controllo costante sui figli, con lo scopo di garantirne il successo e il benessere. I genitori che adottano questo approccio spesso dedicano tempo e risorse considerevoli per organizzare attività, supervisionare ogni aspetto della vita del bambino e cercare di prevenire qualsiasi fallimento o difficoltà. L'intento è di assicurare che il figlio raggiunga i migliori risultati possibili, sia a livello accademico, sociale, che emotivo.

✅Caratteristiche dell'intensive parenting:

1. Coinvolgimento costante: I genitori tendono a monitorare in modo assiduo tutte le attività del figlio, dalle attività scolastiche agli hobby.

2. Supervisione estrema: Decisioni come chi può essere amico del bambino, quali attività fare e persino la scelta delle scuole vengono prese direttamente dai genitori.

3. Pressione sul successo: Il focus è sul raggiungimento di risultati eccellenti, sia accademici che in altre attività, come lo sport o la musica.

4. Programmazione eccessiva: Le giornate dei figli sono spesso riempite da attività programmate e organizzate dai genitori, con poco spazio per il tempo libero e il gioco non strutturato.

✅Cause dell'intensive parenting:

1. Paura del fallimento: Molti genitori temono che, se non intervengono costantemente, i loro figli non raggiungeranno il loro pieno potenziale.

2. Competizione sociale: L'ansia di essere competitivi rispetto ad altri genitori e famiglie può alimentare questa tendenza.

3. Cultura della performance: La società moderna spesso misura il successo attraverso parametri di performance, come voti scolastici o successi sportivi, incentivando i genitori a mettere pressione sui figli.

✅Effetti negativi sui figli:

Ansia e stress: Essere sotto costante pressione per eccellere può portare a problemi di salute mentale.

Mancanza di autonomia: I figli di genitori "intensivi" possono avere difficoltà a sviluppare l'indipendenza e la capacità di prendere decisioni.

Rapporto con il fallimento: Non sperimentare il fallimento durante l'infanzia può portare a un'incapacità di gestire le difficoltà da adulti.

✅Come superare l'intensive parenting:

1. Fiducia nelle capacità dei figli: Riconoscere che i bambini hanno la capacità di risolvere problemi e fare scelte autonomamente, anche sbagliando.

2. Promuovere l'autonomia: Lasciare ai figli la libertà di esplorare, prendere decisioni e affrontare i propri problemi, sviluppando così resilienza e capacità di adattamento.

3. Ridurre le aspettative e la pressione: È importante non sovraccaricare i bambini con aspettative irrealistiche. Valorizzare il percorso, non solo il risultato.

4. Sostenere, non dirigere: Essere presenti come supporto, ma senza cercare di controllare ogni aspetto della vita del bambino.

5. Spazio per il gioco libero: Consentire ai bambini di avere tempo libero non strutturato, fondamentale per lo sviluppo della creatività e della capacità di socializzare.

6. Modellare la gestione delle emozioni: Insegnare ai figli che il fallimento è parte della vita e che è normale non eccellere in tutto.

✅Superare l'intensive parenting richiede consapevolezza e un cambiamento dell'atteggiamento del genitore verso uno stile di educazione che promuova la crescita personale e la fiducia nelle capacità del bambino e/o dell' adolescente di affrontare il mondo autonomamente.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

Indirizzo

Via Vecchia Chiunzi 71 Maiori SA
Maiori
84010

Orario di apertura

Lunedì 15:30 - 19:00
Martedì 15:30 - 19:00
Mercoledì 15:30 - 19:00
Venerdì 15:30 - 19:00

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