31/10/2025
SAGGEZZA DELLA SETTIMANA✨
“Le arti sono il mezzo più sicuro per sottrarsi al mondo; sono anche il mezzo più sicuro per unirsi ad esso.”
(Franz Liszt)
Da un lato, l’arte offre un rifugio, una via di fuga dalla realtà e dalle sue complessità, permettendo all’uomo di esplorare mondi interiori ed emozioni profonde.
Dall’altro lato, l’arte ha anche il potere di connettere le persone, creando un linguaggio universale che supera le barriere culturali e sociali. In questo senso, l’arte diventa sia un mezzo di isolamento che di comunione.
Attraverso l’arte, possiamo trovare sia una forma di libertà che un modo per relazionarci con gli altri.
Lo Shivaismo kashmiro non duale sostiene che l’esistenza e la coscienza sono manifestazioni di un’unica realtà assoluta, chiamata “Shiva” o “Coscienza Suprema”.
In questo contesto, l’arte può essere vista come un mezzo per esplorare e rivelare la verità dell’unità sottostante.
Quando l’artista crea, può entrare in uno stato di “samadhi” o fusione con la coscienza universale, sottraendosi temporaneamente alle illusioni del mondo materiale. Questo isolamento, tuttavia, non è un rifiuto della realtà, ma piuttosto un modo per trascendere le limitazioni egoiche e riconnettersi con la totalità.
Allo stesso tempo, l’arte ha il potere di unire le persone, poiché essa esprime l’essenza della coscienza condivisa. Le opere d’arte possono evocare emozioni e intuizioni che risuonano nell’anima degli altri, creando un senso di comunità e comprensione. Così, l’arte diventa un ponte tra l’individuo e l’universo, unendo il soggettivo e l’oggettivo, e rivelando la non dualità di Shiva e Shakti, l’energia creativa che pervade ogni cosa.
Praticare yoga è una forma d’arte che ci immerge in noi stessi per poi connetterci con gli altri. Porta il nostro sguardo ai piccoli dettagli e allarga il cuore che si riempie di meraviglia. Rende ogni gesto consapevole un rituale che tinge di magnifici colori ciò che prima era spento, monotono, dimenticato.
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