Studio EducaMente - dott.ssa Eleonora Faglioni

Studio EducaMente - dott.ssa Eleonora Faglioni Do spazio a relazioni di cura nell'infanzia, adolescenza ed età adulta

Praticare consapevolezza al respiro, al corpo, ai gesti quotidiani cosa significa? È semplicemente portare attenzione a ...
30/04/2025

Praticare consapevolezza al respiro, al corpo, ai gesti quotidiani cosa significa? È semplicemente portare attenzione a quello che c’è, anche alla sofferenza se è presente. L’impulso porta ad evitarla, ma l’evitamento la fortifica. Come possiamo pensare di conoscere e gestire qualcosa che evitiamo e tentiamo di nascondere?

Corrado Pensa scrive: “Emerge con forza la fiducia che, grazie alla pratica, impareremo a soffrire meglio. Il primo passo di questo apprendimento consiste nel realizzare che è possibile non generare ulteriore sofferenza. Spesso viene detto che con la pratica ci adoperiamo a non alimentare la sofferenza non necessaria. Io le prime volte che ho sentito queste parole ho provato un moto di ribellione perché non capivo come si potesse parlare di sofferenza necessaria. Ma poi ho capito che la pratica non può agire sul ‘cosa’ accade, ossia la sofferenza che inevitabilmente incontreremo, ma può insegnarci ad agire in modo che questa dose di sofferenza non cresca a dismisura. Basti pensare a quante volte, da una semplice frustrazione iniziale, finiamo per costruire un vero e proprio macigno emotivo, identificandoci con la reattività e l’avversione. Purtroppo ciò accade con tale velocità che non sempre ci accorgiamo del forte contributo che abbiamo dato al disagio iniziale. Coltivare l’aspirazione di vedere, grazie alla consapevolezza e alla pacificazione mentale, questo processo di amplificazione della sofferenza è la linfa stessa della pratica.”

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18/04/2025

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“Ma il dolore non ha uno scopo,
bambina mia.
Succede e basta, e non puoi farci nulla.
Però puoi decidere come usarlo, questo sì.
Devi lasciarlo parlare, senza aver paura di ascoltare quello che dice.
Di solito urla, sappilo.
E poi, dopo che ha urlato, e ha bruciato, e ha spezzato, quando di lui è rimasta solo una br**ta cicatrice che fa male col vento,
da cui escono fantasmi durante la notte - usalo.
È una leva.
Può servire per scardinare gabbie, per saltare fossi,
o anche solo per sb****re via la polvere dalle tue ali come se fossero tappeti.
Ti ha mangiato un pezzo di anima -
li senti gli spifferi gelidi che entrano?
Te ne serve uno nuovo, deve ricrescere.
E non può ricrescerti un pezzo di anima nuova se continui ad alimentarla di cose vecchie.
Il dolore è come il ghiaccio d'inverno,
e tu sei un seme rannicchiato nel terreno: puoi morirci in quella morsa fredda,
oppure puoi diventare più forte
e sbocciare a primavera.
Scegli tu”.
(Catherine Black)
🧡

Dott.ssa Jessica Alberti
348 3345445

Genitori che una o più volte si sono trovati nella situazione in cui professionisti del neurosviluppo hanno sbagliato la...
01/03/2025

Genitori che una o più volte si sono trovati nella situazione in cui professionisti del neurosviluppo hanno sbagliato la diagnosi del loro bambino;
Genitori che non si sono sentiti ascoltati, supportati e capiti;
Genitori che hanno storie complesse, di viaggi, addii, abbandoni, guerre, traumi;
sono genitori, persone migranti, che accedono alle strutture sanitarie perché i loro figli presentano anomalie nello sviluppo.
I flussi migratori possono includere condizioni di fragilità educativa, sociale ed economica. Tale fragilità, deve essere colta ed accolta.
Per fare questo è necessario che i clinici raccolgano informazioni complete.
Per comprendere il profilo di sviluppo di un bambino esposto al bilinguismo è necessario acquisire la biografia linguistica e migratoria della famiglia.
Nulla va tralasciato, i test aiutano, ma la competenza e le capacità tecniche e relazionali di più.

Foto di Sugam Yadav





In occasione della XII edizione delle giornate di aggiornamento sull’uso degli strumenti in Psicologia Clinica dello Svi...
28/02/2025

In occasione della XII edizione delle giornate di aggiornamento sull’uso degli strumenti in Psicologia Clinica dello Sviluppo, a cui sto partecipando, propongo alcune riflessioni. Nella società in cui viviamo vergogna ed inadeguatezza sono i vissuti fondamentali, la trasgressione adolescenziale passa ormai in secondo piano. Dobbiamo cambiare il modo di raccontarci le cose “Ai miei tempi..” non vale più!

dello sviluppo

Io e la mia amica e collega Dott.ssa Jessica Alberti - Psicologa & Psicoterapeuta Funzionale offriamo spazi d’incontro, ...
29/01/2025

Io e la mia amica e collega Dott.ssa Jessica Alberti - Psicologa & Psicoterapeuta Funzionale offriamo spazi d’incontro, ascolto e condivisione.
Lo facciamo all’interno di un bellissimo progetto dedicato a ragazzə dai 15 ai 35 ❣️

E' online il mio sito, uno spazio virtuale che parla del mio lavoro e molto di me..Un grazie speciale a Giulia Mira ✨
16/04/2024

E' online il mio sito, uno spazio virtuale che parla del mio lavoro e molto di me..

Un grazie speciale a Giulia Mira ✨

Psicologa clinica e Psicoterapeuta ad orientamento Cognitivo-Costruttivista | Scopri le mie specializzazioni | Lavoro a Mantova e a Suzzara

La scelta di iscrivermi a Nous (Scuola di Psicoterapia Cognitivo Costruttivista) è stata fondamentale nel mio percorso d...
05/12/2023

La scelta di iscrivermi a Nous (Scuola di Psicoterapia Cognitivo Costruttivista) è stata fondamentale nel mio percorso di conoscenza. L’aspettativa era quella di avere accesso a un sapere privilegiato, di percorrere una strada ardua, ma che sentivo essere la mia strada.
Certo non credevo che questa strada portasse dritta al cuore della mia sofferenza, una sofferenza a cui (ora lo so) è impossibile sottrarsi.
Frank Ostaseski scrive:
"Se crediamo che la sofferenza sia un errore, è evidente che faremo tutto il possibile per cercare di evitarla. L’istinto a evitarla è anche dovuto al fatto che la nostra cultura ha deciso che il dolore non ha alcun valore."
La sensazione di essere al sicuro credo rappresenti per molte persone, me compresa, una trasformazione. Nous ha avuto un ruolo importante in questo mio profondo cambiamento, permettendomi di esplorare le mie narrative, i vissuti corporei e invitandomi ad accogliere quelli dei miei compagni.
Mi sento profondamente innamorata e grata nei confronti di quelle persone. Le ho guardate negli occhi così tante volte, le ho ascoltate attentamente cercando di ricordare esattamente ogni loro singola parola, ho osservato il loro corpo e i loro movimenti, ho preso le loro mani tra le mie, ho pianto per le loro sofferenze e condiviso le loro gioie.
Sento di essere stata guidata con cura e saggezza e credo di avere con me strumenti preziosi che voglio rendere sempre più concreti, trovando la mia voce in mezzo alle tante che mi hanno insegnato quest’arte.

9 Novembre 2023, sono Psicoterapeuta

Le forme in cui la violenza verso una donna viene messa in atto sono molteplici. Uno degli aspetti che le accomuna è l’a...
23/11/2023

Le forme in cui la violenza verso una donna viene messa in atto sono molteplici. Uno degli aspetti che le accomuna è l’attivazione nell’uomo del sistema di RANGO, per cui c’è il tentativo di controllo dell’altrə, intesə come essere da sottomettere, dominare, domare. L’obiettivo dunque non è MAI la protezione e la salvaguardia dell’altra persona! Ciò che viene messo in atto è controllo, non accudimento, aggressività, non amore.
Sempre più i ragazzə che incontro a scuola e in studio mi raccontano di abusi fisici e mentali e talvolta senza dargli abbastanza importanza. Fermiamolə e fermiamoci a riflettere, diamo spazio a ciò che ci fa arrabbiare perché umilia, calpesta, uccide. La RABBIA può diventare motore di cambiamento! È il segnale che “così non va” e i giovani oggi sono davvero arrabbiati, ma talvolta non si consentono di esserlo.
Ognuno può fare un pezzo. Mettendo in discussione il proprio linguaggio; creando momenti di condivisione di pensiero genitore-figlə; insegnando a scuola il mondo dell’affettivitá e della sessualità; immaginando gli ambienti sportivi non solo come luoghi competitivi e agonistici, ma finalizzati all’ aggregazione, al ritrovo e al gioco sano. Ma non basta! Servono politiche che promuovano l’educazione all’uguaglianza e al rispetto, il rispetto della donna, il rispetto della diversità, il rispetto dell’essere umano! e che tutelino! Tutelino dal pericolo di chi il rispetto non saprà mai che forma ha.
Di silenzio ce n’è fin troppo, non abbiamo bisogno di un minuto di più.

04/09/2023
Affrontare una situazione sociale (come una riunione di lavoro, un appuntamento importante o anche una banale cena fra a...
01/09/2023

Affrontare una situazione sociale (come una riunione di lavoro, un appuntamento importante o anche una banale cena fra amici) può portare a percepire ansia e quindi tutte le sensazioni spiacevoli che essa provoca: il battito cardiaco accelera, aumenta la sudorazione, il rossore divampa sul viso, ecc.
In sostanza il corpo si prepara ad affrontare quella che percepisce come una minaccia!
La respirazione, che è un’azione automatica, spesso avviene in maniera inconsapevole. Ma vi svelo un segreto: agire sul respiro può determinare un cambiamento anche delle altre risposte corporee! Perché il respiro calmo segnala al corpo sicurezza.
🌼
Vi propongo un esercizio..
1. Sedetevi o sdraiatevi comodamente, cercando di mantenere la schiena dritta
2. Metti una mano sul petto e una sulla pancia e, se te la senti, chiudi gli occhi
3. Quando inspiri dal naso cerca di gonfiare la pancia, di far sollevare la mano su di essa, mentre di tenere ferma quella sul petto
4. Quando espiri sgonfia il più possibile la pancia, facendo abbassare la mano e facendo in modo che l’espirazione sia più lunga dell’inspirazione
5. Ripeti per 4-5 minuti.

Provateci e fatemi sapere com’è andata 💛

Indirizzo

Galleria Ferdinando Landucci, 6, Mantova MN
Mantua
46100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:30
Martedì 09:00 - 19:30
Mercoledì 09:00 - 19:30
Giovedì 09:00 - 19:30
Venerdì 09:00 - 19:30
Sabato 09:00 - 12:30

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