TERAPIA NEURO E PSICOMOTRICITA'

TERAPIA NEURO E PSICOMOTRICITA' Valutazione e terapia psicomotoria per bambini a Mantova. Neuropsicomotricista laureata in terapia d

Evento gratuito per adulti! Presentazione del corso sulla gestione dello stress tramite la mindfulness!
20/05/2025

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Il CORSIVO va INSEGNATO CON METODO. È   importante che i bambini possano imparare e sperimentare il movimento più e più ...
03/02/2024

Il CORSIVO va INSEGNATO CON METODO. È importante che i bambini possano imparare e sperimentare il movimento più e più volte, prima di metterlo al servizio della scrittura. DOVE INIZIARE, LE DIREZIONI, LA SEQUENZA DEI MOVIMENTI ... Qual è L'IMPUGNATURA CHE FACILITA LA FLUIDITÀ.
La buona prassi, sostenuta da numerosi studi!Fermo restando che ogni bambino è differente e che in alcune situazioni il corsivo anziché un facilitatore può diventare un muro invalicabile o comunque da superare con aiuto, qualche strategia, allenamento extra, tempi più lunghi e molto altro, perché le difficoltà di scrittura sono soltanto la parte evidente di fragilità che sottostanno all'abilità grafo-motoria e sulle quali occorre intervenire in modo mirato

Quello che sembra si stia perdendo è la capacità di argomentare, formulare, comprendere un testo, saperlo riassumere e poi esporre con chiarezza

16/04/2020

Guardare, sentie, toccare, annusare per esplorare il mondo.. sono comportamenti presenti sin dall'inizio della vita. La sensazione però deve poi essere combinata con le emozioni e i movimenti con le intenzioni. Le sensazioni divengono così percezioni e i movimenti azioni. AZIONE E PERCEZIONE sono ciò che vanno a costruire i SIGNIFICATI. Il bambino APPRENDE i significati, li RAPPRESENTA mentalmente e li può ESPRIMERE poi a livello verbale. Ecco la magia del GIOCO nell'età evolutiva: un'esperienza fondamentale perchè permette di attivare contemporaneamente azione e percezione, favorendo lo SVILUPPO del bambino, del suo SE' e del suo essere in relazione con il MONDO. Talvolta il bambino necessita di essere supportato in questo processo evolutivo, ed ecco che entra in campo la terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva

06/04/2020

In queste giornate così particolari, pochi consigli per chi ha la fortuna di stare bene, e di potersi godere i propri bambini:

-OSSERVATELI, guardateli crescere e mutare
-Lasciateli esplorare, provare, SBAGLIARE, AL SICURO del vostro sguardo e della vostra disponibilità
-Dato che i ritmi sono più lenti, non c'è la fretta, l'assillo del quotidiano, approfittatene per farli SPERIMENTARE, seppure con tentativi dapprima maldestri, lenti, talvolta inizialmente inefficaci, IL FARE DA SOLI nelle autonomie quotidiane (a seconda dell'età): lavarsi le mani, vestirsi da soli, allacciarsi le scarpe, mangiare e bere da soli, impugnare correttamente la forchetta, tagliare con il coltello..
-RICORDATEVI di cosa vi piaceva fare da piccoli e RIPROPONETE i giochi che vi piacevano
-Lasciateli SPORCARSI e giocare con le materie prime: farina, acqua, terra, semi e legumi, colori..
-Preferite i GIOCHI ai giocattoli
-Prediligete il FARE INSIEME ai giochi che li fanno isolare, MA lasciateli ANCHE INVENTARE DA SOLI E ANNOIARSI perchè la noia stimola la fantasia
-e ultimo ma non ultimo tenete sempre a mente che GIOCATTOLO SEMPLICE=GIOCO COMPLESSO: stimola inventiva, creatività, utilizzi vari e sempre nuovi..

BUON TEMPO!

13/12/2019

...Buona Santa Lucia a tutti!

Io gioco con giocattoli
belli, preziosi e strani
se non ci sono quelli
gioco con le mie mani
gioco con legno e sassi
gioco con ombra e sole
se non ci sono quelli
gioco con le parole
gioco con i miei passi
gioco con ciò che c’è:
nessuno ha più giocattoli di me

(Inversi di Bruno Tognolini
Filastrocca dei liberi giochi da Rima rimani, Salani 2002)

22/11/2019

Attraverso l'attività MOTORIA COMPLESSA (che richiama in causa l'attenzione, la consapevolezza e la memoria di lavoro) si potenziano i sistemi dell'Executive Attention, utili per le future APPLICAZIONI SCOLASTICHE e sportive. (F. Benso,2018)

Lascio a voi i commenti..
26/08/2019

Lascio a voi i commenti..

IMPARIAMO IL CORSIVO...La scrittura a mano è un simbolo. E' il segno evidente della capacità del bambino di diventare vi...
26/07/2019

IMPARIAMO IL CORSIVO...
La scrittura a mano è un simbolo. E' il segno evidente della capacità del bambino di diventare via via più abile ad adattarsi a delle regole: spaziali, temporali, sociali..
E il bambino le fa proprie non soltanto in modo acritico, ma integrandosi con esse, facendole proprie e crescendo con loro. Ed ecco che la scrittura diventa personale e personalizzata.
Ed ecco quello che rischiamo di far perdere ad un bambino: la possibilità di impegnarsi per migliorare. Se pensiamo che la respirazione influisce sulla scrittura forse riusciamo a capire
quanto questa sia intimamente connessa con il nostro modo di essere. Scrittura e personalità sono legate a doppio filo. Poi DOPO l'età evolutiva si potrà pensare di limitarne l'uso, o
finanche eliminarla. PRIMA è bene, fin da subito, aiutare il bambino a raggiungere i prerequisiti necessari per imparare a scirvere in corsivo. Semmai occorre limitare il GIUDIZIO SULLA
SCRITTURA per quei bambini che sono in particolare difficoltà ma non limitare l'ACQUISIZIONE DELLA SCRITTURA, ed il suo evolversi, fino a raggiungere il massimo potenziale possibile.
Piccolo consiglio per le MAESTRE DI INFANZIA: fate sì che il bambino sperimenti le forme pre-calligrafiche anzichè insegnare anzitempo le lettere in stampato :-)

DI MATTEO RIGHETTO ilfoglio.it Nelle scuole finlandesi solo stampatello: “è più semplice” Nella patria di Elias Lonnrot è accaduto che quanto promesso, pianificato e deciso ancora un paio di anni fa dall’Istituto nazionale per l’educazione, questo autunno sia effettivamente divenuto realt...

Sarà perché vivono di fantasia, di mondi immaginari, grandiosi e spettacolari. Sarà perché vivono di sogni ed al contemp...
13/06/2019

Sarà perché vivono di fantasia, di mondi immaginari, grandiosi e spettacolari. Sarà perché vivono di sogni ed al contempo del presente, fatto di rassicuranti routine. Sarà perché hanno curiosità e spensieratezza. Sarà, semplicemente, perché sono bambini. Ma questi bambini sono coraggiosi, sono spesso loro che prendono per mano le loro mamme e i loro papà. Genitori preoccupati del domani, del fatto che il loro bambino sia in difficoltà. Genitori presi da impegni, da incertezze. Genitori con mille difese. E questi bambini a poco a poco gli insegnano a fidarsi di noi. Bambini che pian piano diventano sempre più partecipi e propositivi, che escono dalla stanza, al termine della riabilitazione, con un sorriso. Escono con un'esperienza positiva in più, ma soprattutto escono con la voglia di ritornare. Il genitore che teme che escano con un'etichetta in più, il bambino che sente di avere qualche barriera in meno..o qualche strumento nuovo per cercare di superarle.
Bambini che chiedono di tornare da noi anche solo con un sorriso e genitori che lentamente si lasciano rassicurare dal loro bambino e pian piano iniziano anche loro ad affidarsi a noi. Bambini con gli occhi aperti e le ali pronte a farli volare. Noi possiamo offrirgli un cielo, ma non possiamo trascurare quanto sia importante un nido pronto e solido. Un nido di mamma e papà che lo colmino di briciole di serenità.

L'AZIONE E' PENSIERO  La consapevolezza del corpo (Body awareness) o la percezione del proprio corpo costituisce un proc...
18/02/2019

L'AZIONE E' PENSIERO La consapevolezza del corpo (Body awareness) o la percezione del proprio corpo costituisce un processo fondamentale per controllare l'azione (Murata e Ishida, 2007). La rappresentazione mentale del corpo viene progressivamente elaborata grazie alle afferenze sensoriali che, dall'inizio della vita, mantengono un legame con la motricità (Case-Smith, Allen, & Pratt, 2001). GIOCATE, COCCOLATE I VOSTRI BAMBINI E LASCIATELI SPERIMENTARE E GIOCARE CON IL PROPRIO CORPO, impareranno a controllare le proprie azioni e dunque i propri pensieri

31/08/2018

TUTTI PAZZI PER IL PREGRAFISMO!

Negli ultimi anni si è assistito ad una sorta di “alfabetizzazione preventiva”.
Forse anche a causa dei sempre più frequenti disturbi specifici di apprendimento diagnosticati nei bambini della scuola primaria, la scuola dell’infanzia ha iniziato a farsi carico di tutta una serie di esercizi legati all’apprendimento delle lettere, dei numeri, sia in lettura che in scrittura, talvolta trascurandone, purtroppo, la percezione, la comprensione e dunque la loro rappresentazione mentale, reali prerequisiti per un adeguato apprendimento.

Spesso i genitori mi portano in visione libri di pregrafismi, con le classiche forme tratteggiate da ripassare graficamente. Nella stragrande maggioranza dei casi si vedono pagine piene di righe interrotte, frammentate, calcate troppo leggere, che non si capisce né da dove partono né tanto meno che direzione stanno seguendo.

Per noi genitori, insegnanti, terapisti… adulti, una “O” tratteggiata è chiaramente una O, perché l’occhio coglie i vari elementi visivi, ovvero i tratti, il cervello ne percepisce la direzione e dà loro un significato. In questo modo riconosciamo la figura nel suo insieme. Il singolo tratto è in funzione dell’intera figura e ci indirizza nell’anticipazione della forma globale. Grazie a questo processo il cervello può guidare la mano in un movimento fluido di congiungimento dei tratti (o a volte peggio, dei puntini) e sembra davvero molto semplice.

Per il bambino invece è un processo impossibile. Fino ai 6 anni circa, infatti, egli percepisce i tratti l’uno distinto dall’altro. A causa dell’incapacità del suo cervello di anticipare il significato della forma, potrà limitarsi ad unire solo il tratto con il successivo e questo di nuovo con il successivo, con un movimento frammentato che non può fungere come allenamento ed anzi, è molto diseducativo.

Per i bambini sono più utili le cosiddette stradine, oppure le lettere montessoriane da sentire con il dito. Sono utili le attività che favoriscano una corretta impugnatura, l’orientamento nello spazio, la strutturazione del tempo e dei ritmi, l’aumento dei tempi d’attenzione…

C’è un mondo fantastico racchiuso nella scuola dell’infanzia, lasciamoglielo VIVERE.

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