Studio Medico Legale Marsala

Studio Medico Legale Marsala Studio Medico Legale e Servizi di Psicoterapia Studio Medico Legale sito nella città di Marsala. Per qualsiasi info: medicolegalemarsala@gmail.com

Con il giusto preavviso è possibile prenotare visite specialistiche di tipo Psicoterapeutico. Lo studio si trova nel vivo del centro storico, in una piazzetta adiacente al corso principale Via XI Maggio.

08/01/2021

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato il Covid 19 Vaccine Moderna per la prevenzione della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni. Molto soddisfatto il Direttore Generale, Nicola Magrini: “Salutiamo con entusiasmo la possibilità di metter...

25/03/2020

Un servizio gratuito di ascolto e sostegno psicologico via internet o telefono: le iniziative del Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi e della Società psicoanalitica italiana per aiutare i cittadini ad affrontare la paura contro Covi-19

10/03/2020

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AMBULATORIO DI MEDICINA GENERALE
02/05/2018

AMBULATORIO DI MEDICINA GENERALE

22/01/2018

Qual è la tua ossessione?

Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è una condizione clinica la cui caratteristica fondamentale è un . Cosa spinge il paziente ad una costante elaborazione mentale? Le ossessioni.

Cosa sono le ? mentali perenni e , talvolta , che sono in contrasto con l’educazione e la moralità del paziente, e nel quale generano una forte ansia. Per reprimere tale sensazione angosciosa, e scacciare le ossessioni, il paziente mette in atto le , che possono essere un rituale psichico (pensieri o preghiere ripetute un esatto numero di volte) o comportamentale (effettuare un preciso percorso, impilare oggetti in un determinato modo).

Le ossessioni presentano alcune caratteristiche:
- Sono ;
- Hanno un contenuto , disturbante per il paziente;
- Sono , perdurano nel tempo contro la volontà del paziente;
- , in un primo momento del DOC il paziente ha consapevolezza che le ossessioni siano frutto della sua mente.

Le ossessioni possono essere un’idea o un’immagine (un’ oscena o blasfema), un (la paura di essere sporcati o contaminati), un (la spinta a commettere un atto aggressivo).

Le tematiche ossessive più frequenti sono:

- Il timore di essere contaminati da malattie; sarà seguito da compulsioni di pulizia/lavaggio.

- Il dubbio relativo ad attività quotidiane (il timore di non aver chiuso correttamente il rubinetto del gas e di provocare in tal modo un danno irreparabile); avremo compulsioni di .

- Idee di simmetria, perfezione (disporre indumenti, calzature, in perfetto ordine); si assoceranno compulsioni di .

- Ossessioni numeriche relative a calcoli, a cui seguiranno rituali di .

- Timore di impulsi aggressivi (commettere un’aggressione sessuale e macchiarsi di un gravissimo reato); avremo rituali di conteggio.

Le peculiarità che definiscono le compulsioni sono:

- L’ (Il paziente, con consapevolezza, mette in atto tali rituali per allontanare le ossessioni);
- La (contrastare l’ansia derivante dai contenuti mentali intrusivi e disturbanti);
- La .

Il DOC esordisce negli individui di sesso maschile tra i 15 e i 20 anni, mentre nel sesso femminile insorge più tardivamente, e può presentarsi con decorso acuto (25%) o cronico (75%).

La teoria eziopatogenetica più accreditata si basa su una neurotrasmettitoriale, il sistema è quello maggiormente imputato. A supportare questa tesi, è una buona risposta dei pazienti agli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (fanno parte degli antidepressivi).
La terapia è psicofarmacologica, con la somministrazione dei farmaci di cui sopra, e un intervento cognitivo-comportamentale.

Chloé

18/01/2018

SINDROME DI DOWN: QUALI SONO I MECCANISMI GENETICI DIETRO A QUESTA FAMOSA SINDROME?

La sindrome di Down è tra le malattie genetiche più conosciute e più comuni, ma quali sono i rischi che aumentano la probabilità di avere figli affetti? È possibile ereditarla da uno dei genitori?

La sindrome di Down è causata dalla trisomia 21 (tre cromosomi 21): oltre al cromosoma ereditato dalla madre e al cromosoma ereditato dal padre abbiamo un cromosoma soprannumerario che causa i principali segni clinici di questa sindrome. Da dove viene questo cromosoma?
La causa più frequente che determina questa sindrome è una non-disgiunzione meiotica, che solitamente avviene nella prima divisione meiotica materna. In parole semplici durante la prima meiosi (divisione tipica delle cellule germinali per ottenere una cellula uovo con un corredo dimezzato) la divisione dei 2 cromosomi non avviene, generando così delle cellule uovo con ancora entrambi i cromosomi 21: l’unione con lo spermatozoo, che porta il proprio cromosoma 21, genera un gamete con 3 cromosomi 21, ossia con sindrome di Down.
Questo meccanismo genetico spiega il 95% dei pazienti con sindrome di Down, e viene definita trisomia 21 “libera”: l’evento è sporadico ed empiricamente il rischio di ricorrenza familiare è attorno all’1%, ossia molto basso. Ad oggi il fattore di rischio più importante che aumenta il rischio di avere un figlio affetto da sindrome di Down è l’età della madre: l’incidenza per una madre di 25 è un bambino affetto ogni 1.500 (1:1.500), mentre per una madre di 45 la probabilità sale ad un bambino affetto su 15 (1:15). L’età avanzata della madre sarebbe infatti associata ad un aumentato rischio di non disgiunzione durante la meiosi, che causa la sindrome.

Nel 4% dei casi la trisomia 21 non è “libera”, ma associata ad una traslocazione robertsoniana sbilanciata tra il cromosoma 21 e un altro cromosoma acrocentrico (ossia che ha centromero alle estremità, per cui si configura con un braccio lungo importante e un braccio corto molto esiguo). In parole semplici, il cromosoma 21 può unirsi con un altro cromosoma simile a lui (13, 14, 15, 21, 22) formando un unico cromosoma dato dal braccio lungo del 21 e dal braccio lungo dell’altro cromosoma. Questo induce durante la meiosi la formazione di gameti con doppia coppia del cromosoma 21, quindi con sindrome di Down dopo la fecondazione. Di questo 4%, circa una metà è dovuto ad un evento de novo, quindi il rischio di ricorrenza familiare è basso, mentre l’altra metà è dovuta a traslocazione bilanciata presente in uno dei due genitori, aumentando il rischio di ricorrenza della sindrome di Down (14% se ereditato dalla madre e 1-2% se ereditato dal padre).
Un caso molto raro, ma altrettanto interessante è la traslocazione t(21;21) che, se è presente in uno dei due genitori, permette alla coppia di avere solo figli con sindrome di Down: la metà degli embrioni avrà la trisomia 21 e l’altra metà avrà monosomia 21 (un’unica copia), che non permette la vita del feto, quindi gli unici nati vivi avranno 3 copie del 21.

Infine il restante 1% sono mosaicismi: la sindrome di Down in questi casi è dovuta ad un errore delle prime mitosi dell’embrione, che porterà a una linea cromosomica normale e una linea trisomica. In questi pazienti se il cariotipo normale è superiore al 50% si avranno segni molto più lievi di malattia. Questa evenienza non comporta rischio di ricorrenza familiare e non sono legati all’età materna.

-Masha

13/01/2018

SARCOMA DI EWING: NUOVI FARMACI

Tra i tumori pediatrici il Sarcoma di Ewing è la seconda neoplasia primitiva dell’osso dopo l’osteosarcoma.
Insieme al “PNET” e al “sarcoma di Ewing extraosseo” fa parte dei tumori a piccole cellule che colpiscono ossa e tessuti molli e sono tipici dei bambini e adolescenti, prevalentemente tra i 10 e i 15 anni; sono abbastanza rari, circa 100 nuovi casi ogni anno e sono più frequenti nei maschi bianchi.
Questo tumore non è ereditario ma ha un’origine genetica, in quanto vede in tutti i soggetti colpiti una traslocazione tra i cromosomi 11 e 22 e una fusione tra il gene EWS sul braccio corto del cromosoma 22 e un fattore di trascrizione FLT1 che diviene così perennemente attivo e stimola la proliferazione cellulare; sono traslocazioni che avvengono random nel corso della vita, ad oggi non sono prevedibili.
La massa neoplastica origina nella cavità midollare e poi invade la zona corticale fino a coinvolgere anche i tessuti molli attorno. Appare bruno-biancastra e comprende anche aree emorragiche e di necrosi. Il tumore è costituito da cellule piccole e tonde con scarso citoplasma chiaro per la presenza di glicogeno e, come è tipico dei PNET, vi è la presenza delle “Rosette di Homer Wright”, con le cellule tumorali che si dispongono attorno ad una zona centrale fibrillare.
Il sarcoma predilige le diafisi delle ossa lunghe come il femore e le ossa piatte del bacino, ma può interessare tutte le ossa della pelvi e anche del torace e le sedi colpite si presentano calde, arrossate, tumefatte ed edematose. Generalmente il tumore viene scoperto perché il bambino cade o prende un urto nella zona del bacino o alle gambe ma il dolore e il gonfiore non passano! Altri sintomi sistemici meno frequenti sono la febbre, il calo ponderale, l’anemia, la leucocitosi e un aumento della VES che simulano una infezione. Talvolta ci possono anche essere problemi respiratori se vi sono metastasi polmonari.
Per la diagnosi innanzitutto si parte con l’esame obiettivo, poi RX e RMN o TC confermano la presenza del sarcoma che appare destruente litico con margini infiltranti e la reazione periostale è caratteristica perché produce strati di osso reattivo deposto a mò di buccia di cipolla. La scintigrafia e la PET valutano la diffusione poiché ci possono essere metastasi ma anche micrometastasi e queste ultime purtroppo spesso non sono individuabili.
Il trattamento prevede chemio e radioterapia ma la chirurgia è spesso la cura definitiva dato che può rimuovere completamente la massa neoplastica e laddove è necessario rimuovere un osso intero, sarà possibile applicare protesi o impiantare l’osso da un donatore.
La prognosi negli ultimi anni è decisamente migliorata e attualmente abbiamo un 75-80% di sopravvivenza a 5 anni.
Le ultime frontiere in ambito farmacologico riguardano farmaci biologici che hanno come bersaglio:
- la proteina IGF1R che favorisce la crescita tumorale,
- le chinasi coinvolte nella replicazione cellulare,
- la proteina CD19 che è stato dimostrato abbia un ruolo specifico nella trasformazione in senso neoplastico delle cellule osse e dei tessuti molli nel sarcoma di Ewing.
Oggi inoltre è possibile attuare metodiche utili alla conservazione della fertilità: trattandosi di soggetti giovani che si sottopongono a cure che possono compromettere la stessa, si possono raccogliere frammenti di tessuto germinale o liquido seminale e garantire una vita feconda a questi piccoli pazienti.



Vity

08/11/2017

Una ragazza intubata, mentre piange.

No, non sono lacrime di tristezza, ma lacrime di gioia. Questa ragazza, infatti, si è appena risvegliata da un intervento chirurgico e ha realizzato che sta respirando con i nuovi polmoni che le sono stati trapiantati. Questa singola foto lascia intravedere l'enorme emozione che questa ragazza sta provando. Si trova a letto, probabilmente c'è ancora l'effetto post-operatorio dell'anestesia, una vistosa cannula fuoriesce dalla sua bocca ed è ancora inserito un catetere venoso centrale. Eppure il primo pensiero, non appena risvegliata dal torpore dell'anestesia, va nei confronti della battaglia che sta combattendo.

Chissà a cosa starà pensando in quel preciso momento: forse a tutte le visite mediche a cui è stata sottoposta prima che il tanto agognato trapianto fosse eseguito, o forse a tutte quelle volte che è entrata in una strutture ospedaliera nella speranza di una risposta positiva, o magari a tutte le volte in cui avrà pensato di gettare la spugna e far vincere la malattia. Nessuno può saperlo con certezza, ma ciò che più importa è che scatti come questo riempiono il cuore di gioia: è la vittoria della Medicina sulla malattia, della vita sulla morte.



Fonte foto: fight2breathe, pagina Instagram

24/09/2017

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Largo Figlioli 2 A
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91025

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