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08/11/2025

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Jedi torna in piedi!

Gianluca Ballarin ha 45 anni è nato a Olmo in provincia di Venezia e ha praticato fin da piccolo arti marziali. Dopo la laurea in lingue orientali è partito per la Cina dove ha vissuto per 11 anni approfondendo lo studio della cultura cinese e la pratica del Tai Chi, la sua grande passione. Gianluca è figlio unico e, dopo la morte della mamma, ha deciso di tornare a vivere in Italia per non lasciare il papà Paolo da solo. Inizia così ad insegnare Tai Chi e Hsing I Chuan trasmettendo con amore la sua profonda conoscenza.

Oggi, Gianluca ha un occhio spalancato e l’altro semichiuso. È in sedia a rotelle e non muove la parte sinistra del corpo. Parla malino ma quanto basta per capire che si sente imprigionato. E infatti lo è.

LA MALATTIA - L’ictus che lo ha colpito a novembre del 2017 è un ictus mortale nel 95% dei casi e chi ne viene colpito viene poi chiamato, se sopravvive, “locked in“ ovvero “chiuso dentro”. Significa che la consapevolezza di sé c’è, ma in genere la si può esprimere solo muovendo gli occhi. Nonostante fin dall’inizio i medici avessero dato bassissime speranze di sopravvivenza, Gianluca ha da subito stupito tutti, dimostrando, passo dopo passo, che per lui non era finita lì! Il 13 dicembre viene trasferito in un ospedale riabilitativo e qui, infatti, Gianluca comincia a respirare autonomamente, a mangiare, comincia a vedere qualcosa…. Il 27 gennaio pronuncia, dopo due mesi e mezzo di silenzio, le sue prime parole verso chi non ha mai smesso di sperare: “Ciao Papà”.

LA FORZA - Noi non sappiamo come Gianluca sia già riuscito a fare molto più di quello che i medici avevano pronosticato. Forse perché il suo essere Maestro di Tai Chi, la sua lunga esperienza nell’ ascoltare la Forza interiore e la sua scelta di totale dedizione verso tutte le persone che incontrava lo hanno reso un pò speciale. Forse perché anche noi non abbiamo voluto lasciarlo andare. Ci ha dato talmente tutto di sé che non siamo riusciti a lasciarlo nemmeno per un’ora. Nei lunghi mesi di completa immobilità eravamo con lui. Quando all’ improvviso, dopo tre mesi di buio, ha biascicato le prime parole eravamo con lui. Il 26 settembre Gianluca è stato accolto in una struttura per disabili a Mira, la RSD Suor Armanda. Il suo percorso riabilitativo, almeno in Italia si è concluso.