Rossella Caserta Psicoterapeuta Sistemica, EMDR e Milleriana

  • Casa
  • Italia
  • Matera
  • Rossella Caserta Psicoterapeuta Sistemica, EMDR e Milleriana

Rossella Caserta Psicoterapeuta Sistemica, EMDR e Milleriana Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Rossella Caserta Psicoterapeuta Sistemica, EMDR e Milleriana, Psicologo, Matera.

Psicologa e Psicoterapeuta Sistemico - Relazionale
Terapeuta EMDR
Psicoterapeuta ad orientamento milleriano
Psicologia perinatale
Curo le infanzie ferite degli adulti di oggi.

In questi due giorni abbiamo la possibilità di riflettere su un tema centrale della vita di tutti noi: la morte. Siamo b...
01/11/2025

In questi due giorni abbiamo la possibilità di riflettere su un tema centrale della vita di tutti noi: la morte.

Siamo bravi se la neghiamo?
Se la nascondiamo o la trasformiamo in idiozie macabre? Se la facciamo diventare un gioco per “esorcizzare le paure” (dicono così gli “esperti”)?
“E’ un mercato e vende bene”. Vero, ma non mi piace.

Non trovo affatto “educativo” farla diventare un posto orribile pieno di mostri teste tagliate e fantasmi!

In questi due giorni invece il pensiero galoppa all’indietro e mi fa ba***re il cuore...

La morte ha un valore. C’è.
Prima o poi la incontreremo e prima o poi la incontreranno i nostri bambini.

I morti sono i nostri nonni, i nostri genitori, le persone che ci sono state care… I tanti che custodiamo in una parte profonda di noi, con tenerezza.

Sono la storia che portiamo nel cuore.

E i bambini? Dobbiamo tenerli lontani dal dolore della perdita?

La “scoperta” della morte per loro è un percorso lungo che prima o poi dovranno fare.

Non c'è fretta. I bambini possono cogliere il concetto della irreversibilità solo dopo i sette anni, ma per comprendere davvero che la morte è parte della normalità di una vita servono 9 anni circa.
La percepiscono più volte, sotto vari aspetti: ne sentono parlare da lontano, muore il criceto, il pesciolino, muore tantissime volte il personaggio del videogioco…

Pian piano delle domande prenderanno forma nelle loro testoline. Ma quando la incontrano davvero sono completamente indifesi davanti al dolore di una perdita perché non hanno gli strumenti per comprenderla e contestualizzarla.

E allora questo percorso lungo ha bisogno della una mano forte e calda di un genitore che sa accompagnare e rassicurare: per riempirlo di contenuti belli, positivi, rassicuranti.

Per questo ai bambini fa bene la serenità di una mamma e di un papà che insegnano a portare un fiore sulla tomba dei nonni.
Che aiutano a ricordare una persona cara che resta dentro al cuore per sempre.

Non diremo mai ai bambini che le persone che abbiamo amato, i nostri affetti più intimi e cari, siano trasformati in zombie o mostri in un aldilà di streghe e fantasmi spaventosi!
Mai. Nemmeno per gioco!

E non li cancelleremo perchè temiamo le emozioni dei ricordi.

Piuttosto trasformiamo questa festa in un momento delicato, fatto di riflessione e pace.
Una occasione per condividere album di foto, rivivere emozioni belle, vive dentro di noi e da custodire gelosamente.

Ricordare le carezze e i giochi insieme!

Buona festa a tutti!
Non è importante se religiosa o di qualsiasi altro credo o non credo.
E’ la festa di tutti i nostri cari. Della nostra umanità capace di non dimenticare!

Dr. Tommaso Montini

Link al post originale nel primo commento

Intimità. Per molti intimità è condividere parti di sé, progetti comuni, stili di vita, idee.È darsi la possibilità di s...
26/10/2025

Intimità.
Per molti intimità è condividere parti di sé, progetti comuni, stili di vita, idee.
È darsi la possibilità di stare insieme fisicamente.
È coabitare nello stesso posto.

Ma l'intimità, quella più profonda, comincia quando sentiamo di poter essere autentici.
Quando non sentiamo la paura del giudizio.
Quando smettiamo di indossare corazze, quando permettiamo all'altro di vederci con le nostre fragilità, senza dover adattare parole, senza nascondere le nostre paure.

Immagine di Maria Grazia Luffarelli

Condivido un video che ho trovato davvero ricco di stimoli...Gianni Rodari parla della relazione con i figli, pre-corren...
24/10/2025

Condivido un video che ho trovato davvero ricco di stimoli...
Gianni Rodari parla della relazione con i figli, pre-correndo, inconsapevolmente, ciò che alcuni anni più tardi le neuroscienze e la psicologia dell'età evolutiva confermeranno.
Non c'è nulla di più meraviglioso di un genitore che davanti ad una difficoltà o un modo di comportarsi del proprio figlio, guarda prima di tutto se stesso e ciò che ha la responsabilità di costruire.
Siamo noi gli adulti.
Facciamo gli adulti ❤️

https://www.facebook.com/share/r/1EmfY5ETyT/

21/10/2025

Per CONTATTARE i Terapeuti Milleriani:

terapia in presenza ed ONLINE.👩‍💻🧑‍💻🖥💻

Non abbiamo numeri di psicoterapeuti di NOSTRA FIDUCIA IN ALTRE CITTÀ 🌍

📌Marta Petrucci, ROMA
💌i12puntidialicemiller@gmail.com
(Porta di Roma)

📌Germana Verganti, ROMA
💌 germana.verganti@yahoo.com
(Talenti)

📌Nicoletta Spina, ROMA
💌nicoletta.spina21@gmail.com
(Trieste- Salario- Nomentano)

📌Vincenza Marano, ROMA
💌 cinzia.marano83@gmail.com
(Trieste- Regina Margherita)

📌Giusi Scopacasa , ROMA
💌 terapiacoppie@gmail.com
(Porta di Roma)

📌Alessandro Costantini, ROMA
💌 aless.costantini@libero.it
(Trieste)

📌 Assunta Salvatore, ROMA e CHIETI
💌 info@psicologasalvatore.it

📌Annarita Bavaro, AVELLINO
💌annaritabavaro84@gmail.com

📌Cinzia Di Fiore, NAPOLI
💌 c.difiore87@gmail.com

📌Rossella Caserta, MATERA
💌 rossellacaserta@gmail.com

📌Alice Parri, FIRENZE
💌aliceparripsicoterapeuta@gmail.com

📌Noemi Zenzale, BOSISIO PARINI, LC
💌infonoemizenzale@gmail.com

📌Marco Puricelli, VARESE/GALLARATE/
MILANO
💌 purimarco@libero.it

📌Chiara Miranda, PESCARA
💌chiaramiranda@yahoo.it

📌 Elena Conci, Vigolo Vattaro, TRENTO
Psicologa perinatale
💌 info@elenaconci.it

Non abbiamo numeri di psicoterapeuti di NOSTRA FIDUCIA IN ALTRE CITTÀ 🌍

17/10/2025
Grazie dr.  Montini !“Quando ci vuole… ci vuole!--“Non si tratta di picchiare i bambini ci mancherebbe! Siamo tutti d’ac...
15/10/2025

Grazie dr. Montini !

“Quando ci vuole… ci vuole!

--

“Non si tratta di picchiare i bambini ci mancherebbe! Siamo tutti d’accordo sul no alla violenza in tutte le sue forme, ma non esageriamo!”
“Uno scappellotto non è picchiarli e quando ci vuole ci vuole! Qualche volta è l’unico modo per ottenere un risultato!”

Giusto? Io penso proprio di no.

Certo, uno scapaccione funziona. Perché fa male e soprattutto fa paura. Per paura di “prenderle” si obbedisce!
Ma siamo sicuri che è bene indirizzare i comportamenti corretti con la paura?

“Se lo fai te le suono!” ?? Perchè... "Solo così capisce?"

Capisce? Che capisce? Quale è il nostro obiettivo?

Un risultato a breve termine, “ha obbedito!”, “Come sono stato bravo ad educarlo!” ??

Oppure un risultato a lungo termine, per la vita, che gli insegni a gestire le sue emozioni e l’autocontrollo in un contesto di autostima?

--

La verità è che le botte sono inutili e confondono, lasciano una traccia profonda e fanno male alla persona, non al culetto!

Perché?

Perché quando dobbiamo censurare un comportamento dovremmo focalizzarci sul “fare” non “sull’essere” e facilmente i bambini confondono le due cose!

“Non si fa!”
“Ma resti sempre bello buono e bravo!”
“La tua mamma e il tuo papà continuano a stimarti, sempre!”.

Censura sul fare sbagliato; ma "l'essere" non si tocca!

--

Servono "le botte" per far “capire meglio”? NO! Servono per non far capire niente!

Il dolore delle "botte" che si accompagnano sempre a minacce, facce brutte e toni di voce aggressivi, occupano infatti tutta la scena!

Il bambino spaventato, attraverso la paura attiva i suoi sistemi di difesa con una inondazione di cortisolo e adrenalina.

Questo blocca la sua azione per sfuggire al danno (“come siamo stati bravi a farci obbedire!”), ma blocca anche tutti i circuiti del suo pensiero!!

E allora… Le "botte" fanno “capire meglio”? No, ripetiamolo: non fanno capire niente!!

Il pensiero razionale, a due tre anni, è immaturo e in formazione, quindi fatica a comprendere il senso e il perché, ma travolto dallo tsunami degli ormoni della paura elabora convinzioni e comportamenti che diventeranno struttura della sua personalità.

Il bambino picchiato si sente cattivo e non riesce a comprende in realtà il senso della censura di un comportamento sbagliato.

“Ma obbedisce!” Certo. Per paura.

Ma la paura è paralizzante ed è uno zaino sulle spalle che diventerà insicurezza, rabbia repressa e incapacità a gestire problemi.

Diventerà percezione di un sé cattivo che sarà devastante.
Senza una buona autostima il bambino sarà infatti destinato ad essere un adulto insicuro e fragile.

Il bambino picchiato sarà probabilmente un adulto che picchierà perchè non saprà gestire il confronto diversamente.
Sarà un adulto che "non si vuol bene" e avrà difficoltà a controllare le sue emozioni negative.
In ogni situazione della vita dovrà fare i conti con la rabbia accumulata e repressa dentro di lui.

Sarà una condanna?
No. La vita è lunga e le capacità riparative del cervello sono grandi. Le carezze possono guarire anche le ferite più brutte.

Ma non avere ferite da guarire è meglio!

E i "cinque minuti" che scappano alle mamme e diventano complessi di colpa raccontati come confessioni?

Sappiamo che non vanno bene, ma le cadute servono per imparare a non cadere di nuovo ed evitare le buche davanti al cammino!
Non per fermarci impantanati in un processo su quanto sono siamo stati stupidi a non evitare quella buca e camminare voltati indietro a guardarla!

Il grande Winnicott lo insegna: viva le “mamme sufficientemente buone”, che nonostante qualche caduta restano sempre le migliori!

Dr. Tommaso Montini

Post originale nel primo commento

🌷Cosa mi porto a casa dalle terapie di oggi?🌷Che non esiste una sofferenza di serie A e una di serie B.Che minimizzare i...
10/10/2025

🌷Cosa mi porto a casa dalle terapie di oggi?🌷

Che non esiste una sofferenza di serie A e una di serie B.

Che minimizzare il nostro dolore o ignorarlo non serve a cancellarlo.

Che non sempre è funzionale sopravvivere, resistere, sopportare.

Che la sofferenza non rende forti, ma più vulnerabili.

E che solo attraversandola, con pazienza e tenacia, a piccoli lenti passi, possiamo cominciare a vivere.

Anche se non sappiamo cosa significhi davvero.

Anche se non lo abbiamo mai fatto.🌷

04/10/2025

Esiste la violenza "educativa"? Gli schiaffi a fin di bene? Le urla o le offese con l'obiettivo di educare?

NO. La violenza, in qualsiasi forma, è sempre e solo un metodo di DISTRUZIONE.
Non ha nulla a che fare con l'educazione e la crescita.

Per chi è cresciuto in famiglie in cui gli unici strumenti educativi erano basati sulla violenza è doloroso prenderne atto.

Dalla consapevolezza e dalla possibilità di rielaborare il dolore rimasto chiuso nei cassetti del nostro passato si può tornare ad abitare la propria storia da protagonisti.

27/09/2025

💚Quando si comincia un lavoro su di sé, pian piano inizia a sbocciare una nuova versione di noi stessi.
Quella capace di mettere confini sani nelle relazioni, quella che sceglie se stesso prima dell'altro (perché non si può amare davvero gli altri se non si impara ad amare prima sé), quella che smette di farsi piccola per non perdere l'approvazione esterna, quella che impara a splendere senza sensi di colpa.
💚È una traccia preziosa,questa, della guarigione e della crescita in divenire.

18/09/2025

Perché il cuore sceglie ciò che conosce, che è familiare, non sempre ciò che è amore, cura, reciprocità.
07/09/2025

Perché il cuore sceglie ciò che conosce, che è familiare, non sempre ciò che è amore, cura, reciprocità.

"Molti adulti, diventando genitori, ripetono inconsapevolmente ciò che hanno vissuto nella propria infanzia. È naturale,...
05/09/2025

"Molti adulti, diventando genitori, ripetono inconsapevolmente ciò che hanno vissuto nella propria infanzia. È naturale, ciascuno educa attingendo al patrimonio emotivo e inconscio che porta dentro di sé. Questo comporta che spesso ci troviamo a riprodurre schemi antichi, non sempre rispettosi dei bisogni profondi di un bambino.
Quando un genitore scopre che le ferite più durature nascono proprio nei primi anni di vita, può sentirsi schiacciato da un senso di colpa terribile. Accettare di non essere stati dei genitori "perfetti" significa anche riconoscere che i nostri stessi genitori, ai quali siamo rimasti leali interiormente, non erano affatto infallibili. È un pensiero difficile e doloroso da tollerare.
Proprio per questo, per difendersi da ciò, alcuni scelgono di rifugiarsi nelle regole del passato: negare i sentimenti, obbedire ciecamente, sopportare senza lamentarsi, e vivere come se la forza nascesse solo dal sacrificio, affrontando le difficoltà senza concedersi fragilità. In questo modo si evita di guardare in faccia la verità emotiva dell’infanzia e si mantiene l’illusione che quella severità fosse necessaria e giusta.
In realtà le nuove conoscenze non sono così lontane, basta osservare i bambini che oggi hanno l’opportunità di crescere in un clima più libero, in cui vengono ascoltati e accolti. Da loro possiamo apprendere che ciò che fa davvero la differenza è l’autenticità, la possibilità di esprimere i propri sentimenti e la sicurezza di un adulto presente e affidabile.
Riconoscere questi bisogni significa interrompere la catena che lega il dolore del passato al presente. Significa dare ai nostri figli ciò che forse a noi è mancato: il diritto di essere sé stessi, senza paura."

Post della dott.ssa Germana Verganti

Link al post originale nel primo commento

Germana Verganti Psicoterapeuta Milleriana

Indirizzo

Matera
75100

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Rossella Caserta Psicoterapeuta Sistemica, EMDR e Milleriana pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Rossella Caserta Psicoterapeuta Sistemica, EMDR e Milleriana:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare