07/01/2021
Secondo Jean Lipman-Blument "alcuni elettori cercano e sostengono un leader che sia in grado di dar loro ciò che vogliono, piuttosto che dare ciò di cui ha bisogno la nazione o l’organizzazione.
I cattivi elettori sono attratti dei cattivi leader a causa della promessa di condividere il potere istituzionale (con le leggi o la forza bruta)."
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Molti si chiedono come sia possibile che in USA un folto gruppo di persone si senta legittimato ad entrare in Parlamento e saccheggiarlo.
Colpa di un singolo leader che ha plagiato le menti del sempre onesto popolo?
Oggi voglio presentarvi una tesi opposta: le persone scelgono il proprio leader, sperando inconsciamente di condividere con lui il potere.
Uno dei principali motivi per cui ci troviamo circondati da cattivi leader in politica è che alla fin fine tendiamo sempre a curare prima i nostri interessi e solo dopo quelli degli altri.
Lo spiega bene Jean Lipman-Blumen, docente dell'Università di Claremont, nel suo libro “Il fascino della leadership tossica: perché seguiamo dei capi distruttivi e politici corrotti – e come sopravvivergli“.
Secondo l’autrice sono gli elettori a creare i cattivi leader tramite il loro supporto – consentendoli di raggiungere le alte cariche di potere.
Insomma, non sarebbe vera la tesi secondo cui c’è un politico di per sé malvagio che riesce a “infinocchiare” l’elettore e convincerlo a votarlo.
Sarebbe l’elettore, tramite il suo disinteresse politico e la bramosia di potere, a eleggere un rappresentante altrettanto meschino.
Il problema è che il politico, una volta eletto, si comporta in maniera scorretta proprio come voleva l’elettore… ma solo per curare i propri interessi!
Un esempio?
Pensiamo a tutti quei politici eletti da un ristretto gruppo di persone che svolgono la stessa professione (come ad esempio i medici, gli avvocati o i tassisti – vale per tutte le categorie).
Questi politici, spesso membri interni della categoria, conquistano consensi perché si rivolgono a persone di cui conoscono bene i desideri e le paure, con le quali aizzano le f***e ed empatizzano con loro.
“Qualora dovessi salire al governo, farò una legge ad hoc per gli interessi della nostra categoria!“, urlano nei circoli.
In Italia abbiamo molti esempi come questo.
Nel Comune dove risiedo, infatti, è stato eletto un consigliere comunale solamente grazie ai voti di una specifica categoria professionale (non la cito per evitare polemiche) che lui dichiarava di rappresentare. Immagino che sia stato solo un caso che alcune delibere del Comune fossero palesemente a loro favore.
Questo è un male, in quanto – lo ripeto – un buon leader politico dovrebbe rappresentare tutti i suoi elettori e non solo quelli che lo hanno votato.
In conclusione, per Jean Lipman-Blument alcuni elettori cercano e sostengono un leader che sia in grado di dar loro ciò che vogliono, piuttosto che dare ciò di cui ha bisogno la nazione o l’organizzazione.
I cattivi elettori sono attratti dei cattivi leader a causa della promessa di condividere il potere istituzionale (con le leggi o la forza bruta).