Studio Olistico Pia Tubertini

Studio Olistico Pia Tubertini Operatrice olistica professional ad indirizzo bioenergetico, Master Reiki, Theta Healer, Animal Heale Motto: Parla come mangi e vivi come parli.

Mi occupo di riequilibrio, aiuto le persone a ritrovare il benessere attraverso trattamenti e percorsi evolutivi con l'aiuto della floriterapia, cristalloterapia, tecniche di bioenergetica, Reiki, costellazioni famigliari e Theta healing, meditazione e riascolto di se stessi e della natura. Mi occupo anche del benessere degli animali che vivono con noi. Ho creato il Green Swap Camp, un campo estivo per bambini immerso nella natura a pochi km da Bologna , dove i bambini sono liberi di essere bambini.

05/12/2025

Credo che cresciamo quando smettiamo di inseguire “di più” e iniziamo a riconoscere ciò che è già qui.
È strano, ma spesso basta accorgersene per respirare meglio. 🎄
Cosa vorresti vedere con più chiarezza a dicembre?

01/12/2025

La maggior parte delle persone sottovaluta il potere di toccare un albero a piedi nudi (può guarirti in soli 15 minuti)
Grounding con gli alberi: ritrovare equilibrio naturale
La vita moderna ci circonda di rumori, schermi e tensioni costanti. Un rimedio semplice e potente si trova all’aperto: il contatto con la terra e con gli alberi. Il grounding unisce i benefici scientificamente riconosciuti del camminare a piedi nudi con l’energia vitale degli alberi, offrendo rigenerazione, chiarezza e calma interiore.
🌿 Benefici per il corpo
Rilassa muscoli e articolazioni
Migliora la circolazione sanguigna
Rafforza le difese immunitarie
Ripristina vitalità ed energia
Favorisce il sonno profondo
Riduce infiammazioni e dolori cronici
Equilibra il sistema nervoso
🧘 Benefici per la mente
Abbassa lo stress e l’ansia
Dissipa la confusione mentale
Stimola creatività e concentrazione
Favorisce la presenza e la consapevolezza
Porta sollievo emotivo e stabilità
Aumenta la gioia e il buonumore
Rafforza la connessione con la natura
🌳 Perché gli alberi amplificano il grounding
Radici profonde → stabilità e forza
Tronco → canale di energia vitale
Rami e foglie → apertura verso la luce
Toccando un albero a piedi nudi, si diventa parte di questo circuito: si scaricano tensioni verso il basso e si riceve energia rinnovatrice verso l’alto.
🌱 Pratica passo dopo passo
Scegli un albero in un luogo tranquillo (quercia, pino, acero o quello che ti ispira).
Togli le scarpe e poggia i piedi nudi vicino alle radici.
Appoggia le mani al tronco o abbraccia l’albero.
Respira profondamente, lasciando andare tensioni.
Visualizza energia pesante che scende nel suolo ed energia luminosa che risale verso il cuore.
Resta 15–30 minuti per armonizzare corpo e mente.
✨ Un ritorno all’armonia
Il grounding con gli alberi è un rituale che calma, riequilibra e rigenera. A piedi nudi sulla terra, con le mani sulla corteccia, si riscopre di essere radicati, resilienti e parte di un ritmo più grande che guarisce e sostiene.

01/12/2025

La crescita è una somma di scelte quotidiane.
Ogni libro che leggi, ogni persona che frequenti, ogni abitudine che coltivi lascia un’impronta silenziosa su chi diventerai.
Il futuro non arriva all’improvviso: lo costruisci, giorno dopo giorno, con ciò che scegli di nutrire dentro e fuori di te.

29/11/2025

Non è novembre che pesa.
È la mia capacità di complicarmi la vita senza motivo.

27/11/2025
22/11/2025

Rimedi per l’arrivo del freddo:
- copriti il collo con una sciarpa, possibilmente non sintetica e che porti ancora un profumo o almeno un ricordo
- tieni le mani al caldo, i piedi, pancia e reni con calzini e maglioni di lana
- accendi condizionatori e termosifoni solo se due coperte non bastano
- raccogli un fiore da portare in casa quando piove, altrimenti fermati a guardarli
- prepara zuppe calde di verdura
- impasta il pane
- prendi una decisione
- fai una tana con accesso singolo e privato con quello che ti pare e dove ti piace
- annusa spesso olio di lavanda, di rosmarino e limone
- piangi se necessario
- ridi, quando capita
- bacia, se puoi
- stai a letto con la coperta sopra gli occhi a inventare favole, poi falle diventare neve e vere
- cammina
- consola il mare
- costruisci un aquilone e aspetta il vento
- appoggia la testa sulla spalla dei nonni e se non ci sono, sulla corteccia di un albero
- rifai il letto tutte le mattine e una vita ogni giorno
- dì la verità
- scrivi lettere e consegnale
- leggi libri per bambini
- trova una canzone per colazione, pranzo, merenda e cena
- bevi
- accompagna il prato
- semplifica
- semplificati
- dimentica
- ama quello che c’è, quello che non c’è non c’è
- svela i segreti
- spogliati di tutte le foglie e trema
- inginocchiati dove senti
- metti le mani dentro alle maniche lunghe e sventola le braccia
- siediti su uno scalino e guarda chi passa
- respira.

19/11/2025

Le dita immerse nel sale grosso
Per i pagani l’invidia non era un’emozione innocua. Era una forza che si muoveva come un filo sottile, capace di legarsi al corpo e alla mente di chi la subiva. Non serviva uno sguardo diretto e non servivano parole esplicite. Bastava un pensiero pesante lanciato nel momento giusto per deviare il percorso naturale dell’energia.
L’invidia ha un modo tutto suo di muoversi. Entra nelle fessure dell’aura, rallenta la spinta vitale, appesantisce le intenzioni buone e rende più difficili i passi che prima scorrevano senza sforzo. I pagani dicevano che l’invidia “attorciglia il flusso”, perché crea piccoli vortici che trattengono ciò che dovrebbe fluire libero.
Quando questi vortici si accumulano, la persona sente stanchezza, irritazione senza motivo, e una sensazione vaga di essere osservata anche quando è sola. Sono gli strascichi energetici di chi pensa troppo e con troppa rabbia.
Immergere le dita nel sale grosso non è un gesto casuale. Il sale è un minerale che assorbe, trattiene e scioglie. È un ponte tra la terra e gli stati più sottili. Quando le dita entrano in contatto con i cristalli, l’energia stagnante corre lungo i canali fini delle mani e viene catturata dalla struttura del sale.
L’atto è rapido perché il sale lavora in superficie ma anche in profondità.
Il corpo rilascia e il minerale trattiene.
I pagani usavano questo metodo dopo discussioni, dopo incontri con persone invidiose, o semplicemente quando sentivano che qualcosa si era agganciato alla loro schiena, al petto o allo stomaco. Le dita immerse nel sale interrompevano il filo dell’invidia, lo spezzavano prima che potesse attecchire.
È un gesto antico, semplice e intelligente.
Non contrasta la persona che invidia, ma il movimento stesso dell’energia che tenta di raggiungere chi ha scelto di vivere in pace.
Le Streghe di Fenix ©

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