Studio Olistico Pia Tubertini

Studio Olistico Pia Tubertini Operatrice olistica professional ad indirizzo bioenergetico, Master Reiki, Theta Healer, Animal Heale Motto: Parla come mangi e vivi come parli.

Mi occupo di riequilibrio, aiuto le persone a ritrovare il benessere attraverso trattamenti e percorsi evolutivi con l'aiuto della floriterapia, cristalloterapia, tecniche di bioenergetica, Reiki, costellazioni famigliari e Theta healing, meditazione e riascolto di se stessi e della natura. Mi occupo anche del benessere degli animali che vivono con noi. Ho creato il Green Swap Camp, un campo estivo per bambini immerso nella natura a pochi km da Bologna , dove i bambini sono liberi di essere bambini.

31/10/2025
29/10/2025

Ci sono persone che entrano nella tua vita solo per spegnere la tua luce. La cattiveria degli altri parla di loro, non di te. Il tuo valore non diminuisce per l’incapacità di qualcuno di riconoscerlo.

Continua a brillare, sempre.

25/10/2025

10 ABITUDINI CHE DANNEGGIANO IL TUO CERVELLO

22/10/2025

Ci sono persone che dicono di non avere tempo.
Tempo per un messaggio,
per un incontro,
per un “come stai” sincero.
E allora ho imparato a non insistere più.
A chi non trova mai tempo,
io il mio lo lascio tutto.
Perché l’attenzione,
quando non è ricambiata, pesa.
E l’amore, quando chiede sempre di aspettare,
diventa silenzio.
Lasciare tempo a chi non ne trova non è resa,
è lucidità.
Il tempo è il linguaggio più onesto che abbiamo.
Chi ci tiene, lo trova.
Chi non lo fa, ci insegna a non sprecare il nostro.

Ne parlo nel libro “Siamo quello che gli altri non vedono” disponibile su amazon oppure al link in bio

20/10/2025

🚶‍♂️ Benefici della camminata, in breve 🚶‍♀️

1️⃣ 1 minuto: flusso sanguigno in aumento e migliore ossigenazione dei tessuti
2️⃣ 5 minuti: rilascio di endorfine e umore più stabile
3️⃣ 10 minuti: riduzione del cortisolo e minor carico da stress
4️⃣ 15 minuti: glicemia in calo per maggiore utilizzo di zuccheri da parte dei muscoli
5️⃣ 30 minuti: attivazione del metabolismo dei grassi e supporto al controllo del peso
6️⃣ 45 minuti: diminuzione di inquietudine e tensione mentale
7️⃣ 60 minuti: incremento della dopamina con sensazione di gratificazione e maggiore lucidità

8️⃣ Come praticarla: scarpe comode, passo regolare, respirazione profonda
9️⃣ Sicurezza: percorsi affidabili, idratazione costante, incremento graduale di durata e ritmo
🔟 Obiettivo minimo: 20–30 minuti al giorno per 5 giorni a settimana per benefici su cuore, mente e metabolismo

19/10/2025

La maggior parte delle persone non immagina quanto possa essere potente un gesto tanto semplice quanto dimenticato: appoggiare la mano su un albero.

Non si tratta di magia, ma di connessione. Un contatto diretto con qualcosa che ci appartiene da sempre. Quando tocchi un tronco vivo o cammini a piedi nudi sulla terra, il tuo corpo si sintonizza con la frequenza originaria del pianeta. È come se tutta la tensione, i pensieri affollati, la stanchezza si dissolvessero lentamente, lasciando spazio a un silenzioso equilibrio. Ti riallinei con quel battito profondo che, anche se non si sente, ti tiene vivo.

E la scienza lo conferma: bastano appena 15 minuti immersi nella natura per abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e attivare il sistema nervoso parasimpatico, quello che ci fa respirare più piano, più profondamente, come se finalmente potessimo concederci un respiro pieno.

Gli alberi, poi, fanno molto di più di offrirci ombra. Rilasciano i fitoncidi, minuscole particelle invisibili che rafforzano il sistema immunitario e migliorano l’umore. Non è un caso se, dopo una camminata nel bosco, ci sentiamo più leggeri, più lucidi, più vivi.

Toccare un albero è un piccolo atto di presenza. Significa sentire la sua corteccia sotto le dita, percepirne la temperatura, ascoltare il sussurro delle foglie mosse dal vento. In quell’istante non esiste passato, non esiste futuro. Esisti solo tu, e la vita che ti attraversa.

Perché a volte, la terapia più efficace non si trova dietro uno schermo, ma sotto una chioma verde. E bastano 15 minuti per ricordarti che non sei mai stato davvero separato dal mondo. 🌳

Forse è proprio la natura, silenziosa e generosa, a saperci curare meglio di chiunque altro. Bisogna solo imparare ad ascoltarla.

18/10/2025

‘’Tacere non significa che io non abbia niente da dire, o che quello che vedo mi sta bene.
Il mio tacere vuol dire: "Ho capito chi sei e non vali nemmeno la mia attenzione." Il silenzio non è vuoto, ma è pieno di risposte.
E solo quando riesci a "tacere", evitando discussioni inutili, che mostri la tua intelligenza e la tua saggezza. Questa è quel genere di filosofia che non è nata per essere insegnata, ma per essere praticata’’

Luciano De Crescenzo

16/10/2025

Le persone sono strane, davvero.
Ti dicono tutto quello che pensano, senza filtri, senza rispetto, senza chiedersi se le loro parole possano tagliare come lame.
Ma tu no.
Tu devi pesare ogni sillaba, dosare i toni, controllare la faccia, scegliere perfino il silenzio. Perché basta una parola per ferire il loro delicatissimo ego.

Viviamo in un mondo dove l’empatia è diventata un optional, e la coerenza un lusso raro. Dove molti si offendono non per ciò che dici, ma per come li costringi a guardarsi dentro.
E così impari a morderti la lingua, a trattenere risposte che ti bruciano dentro, a scegliere la pace invece della verità.
Ma la verità è che la vera maturità non è dire tutto quello che pensi, né tacere per paura di ferire.

È trovare il coraggio di restare te stesso, anche in mezzo a chi non sa farlo. Di non farti trascinare nella loro fragilità, di non reagire come ti provocano a fare.
Perché, alla fine, la differenza tra chi parla per ferire e chi parla per capire, è tutta nell’anima.

- Lo Scrittore Di Cose

12/10/2025

NATASCHA LUSENTI: LA MERAVIGLIA DI STARE BENE DA SOLA

*Questa mattina mi sono svegliata e ho pensato che tra le cose migliori che ho fatto nella vita c’è l’aver imparato a stare bene da sola.
Viaggiare da sola.
Cucinare per me stessa.
Andare al cinema con un biglietto solo.

E mi sono accorta che alcune delle ore più serene degli ultimi anni le ho vissute così: seduta al tavolo di un ristorante, davanti a un piatto di spaghetti, di riso o di verdure. Da sola, ma non per questo sola davvero.
Mi piace guardare le persone ai tavoli vicini, immaginare le loro storie, leggere qualche pagina di un libro, fare progetti che forse non si realizzeranno mai ma che, nel momento in cui li immagino, mi fanno sorridere.*

*Mi piace prendere la metropolitana, osservare i volti stanchi o distratti, ascoltare brandelli di conversazioni che non mi appartengono ma che per un attimo mi fanno sentire parte di tutto.
Mi piace il treno, il suo ritmo costante, il ronzio delle vite degli altri che si intreccia al mio silenzio.
E, più di ogni altra cosa, mi piace tornare a casa, accendere una lampada, sentire i miei gatti che mi vengono incontro e ritrovare la nostra routine fatta di piccoli rituali condivisi.

E mi sono detta che nessuno ci insegna a stare da sole.
Nessuno ci dice che la solitudine non è una sconfitta, ma una forma di libertà.
Che saper stare con sé stesse è il primo passo per non perdersi dietro a chi non ci merita.
Avrei voluto che qualcuno me lo dicesse, anni fa. Ma forse dovevo arrivarci da sola.*



C’è una dolcezza disarmante nelle parole di Natascha Lusenti, una calma che profuma di consapevolezza e maturità.
Il suo racconto non parla di isolamento, ma di presenza.
È la storia di una donna che ha imparato a riempire il silenzio con la vita, a godere del tempo senza fretta, a scoprire che la compagnia di sé stessi può essere un rifugio, non una condanna.

Viviamo in un mondo che ci educa alla dipendenza emotiva: devi trovare “l’altra metà”, devi essere “completa solo in due”.
Ma la verità è che la vera metà che cerchiamo non è fuori, è dentro di noi.
E quando la trovi, ti accorgi che la solitudine può essere un luogo abitato, un territorio fertile dove crescono pensieri, passioni e desideri autentici.

Il messaggio di Lusenti è una carezza gentile a tutte le donne — e agli uomini — che hanno paura del vuoto: non c’è niente di sbagliato nello stare bene da soli.
Non è un segno di egoismo, ma di equilibrio.
Perché solo chi sa stare con sé stesso può davvero scegliere, e non elemosinare, una compagnia.

E allora sì, bisognerebbe insegnarlo alle ragazze, fin da piccole: che la felicità non dipende da chi ti siede accanto, ma dalla pace che senti quando resti sola con te stessa.

Indirizzo

Medicina

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Studio Olistico Pia Tubertini pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Studio Olistico Pia Tubertini:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram