09/11/2025
Tutti credono che avere “un buon controllo” significhi stringere di più.
Falso.
Il corpo funziona al contrario: la vera forza è saper lasciare andare.
Guarda questa immagine. Sembra una sezione da manuale di anatomia.. ma racconta la storia più antica del mondo: quella tra il cervello e il pavimento pelvico.
Lo sfintere interno lavora da solo, come un guardiano automatico.
Lo sfintere esterno è volontario: risponde alle emozioni, alla paura, alla vergogna.
E il muscolo puborettale, quello che curva il retto, è il mediatore perfetto: decide se è il momento di trattenere o lasciar andare.
Per chi non è del mestiere: ogni volta che vivi stress, il tuo corpo non irrigidisce solo le spalle o il collo. Chiude anche il pavimento pelvico. Trattenere le emozioni e trattenere “altro”.. fisiologicamente, è lo stesso gesto. Per questo molte persone con ansia, stipsi o dolore pelvico non hanno bisogno di “spingere di più”, ma di permettere al corpo di fidarsi.
Per i colleghi clinici: integrazione neuro-mio-fasciale tra ramo perineale del pudendo, elevatore dell'ano e sfintere esterno (S2–S4). Pattern ipertonico con riduzione del riflesso inibitorio puborettale, con dissinergia defecatoria, dolore pelvico cronico e alterata propriocezione viscero-somatica. Approccio: down-training, respirazione diaframmatica, decondizionamento riflesso e modulazione vagale.
Il corpo “stringe” dove la mente non riesce a lasciare andare.
E quindi? Non serve allenare solo la forza del pavimento pelvico. Serve rieducare la fiducia neuromuscolare: imparare che rilassare è un atto di forza, non di debolezza.
Trattenere infatti non è controllo, ma solo paura travestita da forza.
Prova questo.
Respira lentamente e lascia cadere la pancia senza sforzo.
Senti come cambia la tensione nel bacino?
Più respiri, più il corpo lascia andare.
Il corpo non mente mai.
Ma a volte.. stringe troppo per paura di fidarsi.
Post divulgativo a scopo educativo.
Non sostituisce la valutazione fisioterapica personalizzata.