02/09/2024
HAI DOLORI DIFFUSI DA DIVERSO TEMPO PER I QUALI HAI ASSUNTO DIVERSI FARMACI SENZA AVERE NESSUN BENEFICIO? TI SENTI SEMPRE STANZA? TI DICONO CHE SEI ESAGERATA? CHE NON HAI NIENTE??? SAI CHE POTRESTI AVERE LA SINDROME FIBROMIALGICA........
La fibromialgia è una malattia cronica, non infiammatoria e non appartenente alle malattie autoimmuni, ciò significa che non si guarisce, pertanto il primo passo da fare, dopo aver attuato un percorso diagnostico/classificativo, è impostare un percorso terapeutico che parta dall'educazione del paziente.
Il paziente va informato delle caratteristiche della malattia, di quali possono essere i fattori scatenanti o che possono peggiorare la malattia e va stimolato a modificare le abitudini di vita che potrebbero ostacolarne la cura.
La cura del malato fibromialgico deve e non può non essere che multidisciplinare; l’approccio integrato quindi, e non solo quello mirato alla palliazione del dolore o, peggio, alla sua cura invasiva, deve essere il modus operandi di chi si occupa delle cure specifiche.
Il reumatologo è lo specialista di riferimento per la sindrome fibromialgica, raccomandando un intervento pluri-specialistico nella gestione del malato fibromialgico. Il reumatologo ha il compito di organizzare il percorso diagnostico/terapeutico insieme per le loro precipue competenze, alle altre figure specialistiche: neurologo, fisiatra, terapista del dolore, psicologo, nutrizionista e quanti altri vengano individuati come figure sanitarie utili a rispondere alla domanda di salute dei malati fibromialgici.
Nel trattamento farmacologico della FM, vengono generalmente utilizzate due classi di farmaci: i farmaci miorilassanti, che agiscono sulla manifestazione “periferica" della FM, la contrattura muscolare, e i farmaci che potenziano I‘ attività della serotonina che agiscono invece su uno dei meccanismi “centrali” della malattia. Generalmente questi farmaci vengono associati nello stesso paziente.
I farmaci anti-infiammatori utilizzati per trattare molte patologie reumatiche non mostrano importanti effetti nella FM.
Il solo approccio farmacologico, purtroppo però dà risultati solo parziali, ecco perché è sempre raccomandato di associare ai farmaci una terapia non farmacologica, che comprenda sia un programma educativo – finalizzato a potenziare le capacità di gestire il dolore e lo stress –, sia l’esercizio fisico.
Le evidenze scientifiche dimostrano come il percorso CORPO-MENTE sia FONDAMENTALE PER PROBLEMI DI DOLORE, AFFATICAMENTO E SONNO.
Il programma educativo di scelta è la cosiddetta terapia cognitivo comportamentale o «talking therapy», che consiste in una serie di sedute, da soli o in piccoli gruppi, in cui paziente e terapeuta lavorano assieme per capire e sviluppare strategie per riuscire a controllare e gestire la propria condizione.
L’attività fisica è importantissima, particolarmente raccomandati sono il Pilates, il Tai Chi e lo Yoga, che combinano meditazione, movimenti lenti, respirazione profonda e rilassamento.
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