22/09/2021
Rituale per l’equinozio autunnale
Fa parte dei 4 momenti cardinali dell’anno in cui di celebrano i cicli naturali . Essendo l’equinozio il giorno più democratico dell’anno in cui luce e ombra sono paritetiche dopodiché’ la luce inizierà a calare è consigliabile giovarsi di queste nuove energie che la natura, grande e saggia maestra, mette a disposizione per lavorare sul bilanciamento, sulle nostre polarità, sulle nostre parti buie e sulle nostre parti luminose, ma soprattutto per ringraziare.
C’è una splendida luna del raccolto in pesci che con il suo carico di fluente emotività ci renderà il compito un po’ più intenso.
È auspicabile compiere un rituale in natura in quanto ci si avvia a giornate meno luminose e più fredde ma non siamo ancora nell’austerità delle giornate invernali e possiamo godere dei raggi del sole caldi e l’aria frizzantina.
Portare con sé una candela, dell’erba salvia, del palo santo, mirra (quello che hai a disposizione purché sia naturale) per propiziare il luogo e offrire i profumi agli spiriti della natura e ai mangiatori di odori che ne saranno deliziati.
Nei miei rituali porto sempre con me del cibo naturale di stagione in piccole quantità (chicchi d’uva, grano, noci etc..) che distribuisco in maniera simbolica agli spiriti, agli antenati alle mie guide, poi mi siedo e con una mano sul cuore ringrazio per le cose belle ricevute e per le lezioni imparate e mangio qualche frutto con loro, come se fosse un banchetto.
Fare un bilancio interiore dei progetti intrapresi e dei loro risultati, come il contadino che si gode il suo raccolto e prepara all’aratura...lascio andare ciò su cui non voglio più investire energie e scelgo quelle idee che voglio portare avanti o con cui voglio perseverare (progetti, lavori, relazioni, credenze, sentimenti).
Respirare profondamente a occhi chiusi ascoltarsi e ripetere: “ con questo rituale porto bilanciamento al mio maschile e al mio femminile sacro, alle mie luci e alle mie ombre. Permango nell’equilibrio tra materia e spirito”.
Durante la meditazione tengo tra le mani uno o piu sementi che poi pianterò più in fondo possibile nella terra. Con questo gesto divento consapevole del transito verso una stagione più
fredda e buia che evoca la discesa nel mondo ctonio e invisibile. E’ un passaggio che la natura fa ciclicamente in un eterno susseguirsi di morti e rinascite e che facciamo anche noi in diversi aspetti della nostra vita, Questo gesto simbolico mi prepara a lasciare andare
cio’ che non genera piu’ vita. Cosi faccio rinascere me stessa dando il tempo ai miei semi, alle mie nuove intenzioni di germogliare.
Un pensiero luminoso sul finire lo dedico alla vera protagonista madre terra e a tutti noi fratelli e sorelle affinché chi si sente perso in questo periodo buio ritrovi l’equilibrio al di la di ciò in cui si identica e crede .