Psicoterapeuta dott.ssa Michela Fanelli

Psicoterapeuta dott.ssa Michela Fanelli Psicoterapia
cognitivo comportamentale. Sovrappeso, fame emotiva, disturbi alimentari

Il Disturbo Alimentare non è una scelta. E non è una colpa. Si tratta di una malattia che colpisce bambini, giovani e ad...
02/03/2022

Il Disturbo Alimentare non è una scelta. E non è una colpa.
Si tratta di una malattia che colpisce bambini, giovani e adulti. Esistono tante forme di disturbo alimentare che possono manifestarsi in modo evidente o rimanere sottosoglia.
Il precoce riconoscimento dei sintomi e la richiesta di aiuto sono fattori prognostici positivi.
Di seguito l'approfondimento sui principali e più diffusi DA.

https://mymoodmyfood.it/disturbi-alimentari/

Il modello cognitivo comportamentale individua due meccanismi alla base dello scatenamento delle abbuffate: il "blocco e...
03/11/2021

Il modello cognitivo comportamentale individua due meccanismi alla base dello scatenamento delle abbuffate: il "blocco emozionale" (Root, Fallon 1989) e la "fuga dalla consapevolezza" (Baumeister, 1991).

🔎 Secondo il blocco emozionale l'abbuffata serve ad anestetizzare le emozioni negative, che con fatica vengono riconosciute e tollerate; la persona si focalizza, così, sulle emozioni positive indotte dal consumo di cibo. I successivi senso di vergogna e di colpa che insorgono dopo le abbuffate rappresentano però fattori di mantenimento e di scatenamento di nuove abbuffate. In questo circolo la persona non si sente capace di mettere in atto reazioni e comportamenti più funzionali per tollerare l'onda emotiva.

🔎 Da un punto di vista metacognitivo, durante le abbuffate, il soggetto perde il controllo sul suo comportamento e tenta un allontanamento dalla realtà: si concentra solo sul presente e sulle sensazioni positive, temporanee, che il cibo genera, senza più riflettere sul passato e sul futuro. Gli eventi e e le emozioni negative che hanno scatenato l'abbuffata vengono momentaneamente dimenticati così come le conseguenze emotive negative che seguiranno. L'abbuffata rappresenta l'unica soluzione percorribile per "non sentire" la realtà.
Nonostante la persona riconsoca che questo metodo sia disfunzionale e scarsamente efficace, tuttavia lo rinforza perchè vissuto come unica modalità per ottenere sollievo da situazioni di disagio.

👉L'obiettivo di un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale è, dunque, quello di aiutare il soggetto a ristrutturare le sue interpretazioni disfunzionali sulla realtà e i suoi pensieri e potenziare il senso di autoefficacia e autostima, così da permettere l'individuazione di strategie più funzionali per tollerare sentimenti ed emozioni .

Cosa sono i Disturbi Alimentari? 👉 Ecco alcune Indicazioni pratiche per la gestione di un Disturbo alimentare:⚠ Come ric...
06/10/2021

Cosa sono i Disturbi Alimentari?
👉 Ecco alcune Indicazioni pratiche per la gestione di un Disturbo alimentare:
⚠ Come riconoscerli
⚠ Cosa dire e cosa non dire a una persona che ne soffre
⚠ Come comportarsi al momento dei pasti

https://mymoodmyfood.it/2021/10/06/i-disturbi-alimentari-indicazioni-pratiche/?fbclid=IwAR0nM_oeztpBkM1_vykayk_jgwvHafJ8-Yk5TZK8D6VzbkOmiupJy86YTSQ

I Disturbi Alimentari: indicazioni pratiche da admin | Ott 6, 2021 | Disturbi alimentari | 0 commenti I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. In...

30/09/2021

Dimagriamocon la testa:insiemeè più facile! Il servizio professionale che aiuta le persone ad affrontare e risolvere le problematiche legate al cibo, come sovrappeso, fame emotiva e disturbi alimentari. Anche on-line. MyMoodMyFood rappresenta il legame emotivo che ciascuno di noi ha con il cibo, s...

Fin dalla tenera età la migliore strategia per assicurare un’alimentazione adeguata ai fabbisogni nutrizionale dei bambi...
16/09/2021

Fin dalla tenera età la migliore strategia per assicurare un’alimentazione adeguata ai fabbisogni nutrizionale dei bambini è promuovere una corretta educazione alimentare. La costruzione delle scelte alimentari nell’infanzia è, infatti, il nucleo fondamentale che determina gli atteggiamenti verso il cibo nell’età adulta. Mentre alcune difficoltà nei primi anni di vita sono normali e passeggere, altre possono diventare vere e proprie patologie.

L’alimentazione selettiva rispecchia un atteggiamento disfunzionale verso il cibo e descrive il comportamento di bambini che limitano la loro alimentazione ad una gamma ristretta di cibi preferiti, rifiutandosi di mangiare altri cibi conosciuti o di assaggiarne di nuovi.Il disturbo interessa quei bambini che mangiano circa 5-6 alimenti i quali devono essere preparati e serviti secondo rigidi rituali, pena il rifiuto del cibo.
I bambini rifiutano il cibo proprio in base a caratteristiche sensoriali come il gusto, l’odore, il colore o la consistenza.
Secondo Markowitz indicatori utili a identificare l'alimentazione selettiva sono:
Il bambino mangia solo i cibi preferiti
Si distrae mentre mangia, manifesta scarso interesse per il cibo
Assume alcuni alimenti solamente se “nascosti” all’interno di cibi o bevande preferiti
Consuma il pasto con lentezza e raggiunge velocemente la sazietà.

Tra le possibili cause ci sono sia i fattori individuali (componente genetica del bambino) sia fattori relazionali. Tra questi, ad esempio, ricordiamo l’ansia genitoriale e il controllo al momento del pasto: tali elementi non favoriscono l’acquisizione di modalità alimentari autonome del bambino e creano in lui un deficit di auto-regolazione (mangia o non mangia in base a pressioni e richieste esterne e non per i segnali di fame e sazietà).

Inoltre, da un punto di vista strettamente psicologico,il disturbo dell’ alimentazione selettiva potrebbe essere l’espressione di un malessere che riguarda la sfera affettiva del bambino, legato a un momento di transizione (come l’ingresso all’asilo o a scuola) o a un momento di vita delicato (come la nascita di un fratellino o il rientro della mamma al lavoro).

E' online MyMoodMyFood, il nuovo sito di Nutrizione e Psicologia dell'Alimentazione.MyMoodMyFood è un servizio professio...
13/09/2021

E' online MyMoodMyFood, il nuovo sito di Nutrizione e Psicologia dell'Alimentazione.

MyMoodMyFood è un servizio professionale che aiuta le persone ad affrontare e risolvere le problematiche legate al cibo, come sovrappeso, fame emotiva e disturbi alimentari. Anche on-line.

Per info:
info@mymoodmyfood.it

Dott.ssa Michela Fanelli - Psicologa Psicoterapeuta
+3484798038

Dimagriamocon la testa:insiemeè più facile! Il servizio professionale che aiuta le persone ad affrontare e risolvere le problematiche legate al cibo, come sovrappeso, fame emotiva e disturbi alimentari. Anche on-line. MyMoodMyFood rappresenta il legame emotivo che ciascuno di noi ha con il cibo, s...

Tanti sono i processi e le credenze che creano e mantengono un'alterata percezione delle proprie forme corporee.Le perso...
23/04/2021

Tanti sono i processi e le credenze che creano e mantengono un'alterata percezione delle proprie forme corporee.

Le persone che manifestano la dispercezione corporea tendono a perdere la visione d'insieme della propria immagine: è presente quella che viene definita "awareness percettiva" che porta a sviluppare un'attenzione selettiva al particolare.
Tale rigidità è dovuta a un deficit di flessibilità cognitiva che blocca l'attenzione su specifici dettagli del corpo, valutati, nella maggior parte dei casi, come più grandi rispetto alle loro reali dimensioni.
Le zone del corpo che vengono più spesso visti in modo alterato sono la pancia, le gambe, i glutei e i fianchi.

Nel disturbo sono determinanti alcune credenze e convinzioni, quali il perfezionismo, il rimuginio, l'autovalutazione negativa, il pensiero catastrofico e l'evitamento;
questi processi vengono rinforzati da comportamenti di automonitoraggio continuo
(osservazione allo specchio, check del corpo, misurazioni) da parte della persona che non riesce ad avere una distanza critica dai propri pensieri e ritiene che le convinzioni sul proprio corpo siano specchio della realtà.

Questi comportamenti di automonitoraggio sono, a loro volta, messi in atto come tentativo di controllo dell'imperfezione: è infatti molto forte il timore che tali parti del corpo "negative" possano produrre delle conseguenze estremamente gravi, come il giudizio degli altri e il loro rifiuto.

Tale meccanismo si inserisce in un quadro di scarsa autostima, in cui l'accentuata valutazione negativa che la persona ha di sè impedisce di fondare l'autostima stessa su una più corretta valutazione che consideri anche i propri punti di forza.

La terapia cognitivo comportamentale utilizza strategie e procedure scientificamente validate per lavorare sugli aspetti emotivi, cognitivi e di comportamento che mantengono e alimentano il disturbo. L'obiettivo è rendere la persona più flessibile e incrementare la sua autostima in modo che possa spostare il metro di giudizio di sè e del proprio valore, dalla sola immagine corporea ad altri aspetti di vita in cui agisce e si realizza in modo significativo.

Vi propongo un esercizio esperienziale basato sulla Gentilezza verso di noi, la cosiddetta "Compassion". Abitualmente ci...
18/03/2021

Vi propongo un esercizio esperienziale basato sulla Gentilezza verso di noi, la cosiddetta "Compassion".
Abitualmente ci rapportiamo alle nostre esperienze spiacevoli con criticità, rimprovero, magari anche rabbia, dimenticando che è possibile sviluppare un atteggiamento più gentile e amorevole verso la nostra sofferenza.

“Immaginati una Mamma Gatta con la sua cucciolata di sei teneri batuffoli dentro una scatola di cartone. Uno dei piccoli, il gattino bianco e nero che ha appena aperto gli occhi, sembra particolarmente vivace. Mentre la mamma allatta i fratelli, lui rotola fuori dalla scatola e non vedendo più la madre, si mette a strillare.

La mamma gatta alza lo sguardo e senza un attimo di esitazione punta direttamente verso il cucciolo, lo prende per la collottola e lo riporta al sicuro dentro la scatola, poi lo lecca finché il piccolo non si è calmato.

Questo comportamento non è esclusivo dei gatti, è presente in molte specie animali e in quasi tutti i mammiferi.

Per quanto riguarda gli umani, non abbiamo questa “linea diretta” con il cucciolo a disagio. È probabile invece che il piccolo che piange riceva risposte del tipo: “ora non ho tempo”, “aspetta che torni il babbo”.
Oppure potrebbe sentirsi chiedere spiegazioni: “perché l’hai fatto di nuovo?” o essere giudicato “se ti comporti così è normale che..”,
invalidato “non hai ragioni di piangere” o minacciato “smetti di lamentarti!”, oppure deriso e respinto.

Al contrario della mamma gatta, che istintivamente rassicura e conforta il piccolo, gli umani sviluppano una serie di comportamenti guidati dai giudizi della loro mente.

E tu? Quando il gattino del tuo disagio interiore comincia a strillare, quando i tuoi pensieri auto-giudicanti rimbombano, tu cosa fai? Come tratti questo gattino? Lo accogli aprendo il tuo cuore con l’intenzione di alleviare la sofferenza, oppure giri le spalle, lo respingi, ignori, sminuisci, deridi, chiedi spiegazioni o metti in atto qualsiasi altro comportamento che non sia quello di accettare con amore e gentilezza la sua paura?

Notalo semplicemente. E nota, se puoi fare un po’ di spazio a questa parte di te ferita, ai giudizi pesanti, alle previsioni di fallimento, alle sensazioni di panico, se puoi prenderti cura di tutto ciò, un po’ come fa mamma gatta”.

ll seguente esercizio è tratto dal recente libro di Tirch Schoendorff, Silberstein “The ACT Practitioner’s Guide to the Science of Compassion”.

Oggi 15 marzo è la Giornata nazionale dei Disturbi del Comportamento Alimentare. 💜 Per offrire un primo aiuto alle perso...
15/03/2021

Oggi 15 marzo è la Giornata nazionale dei Disturbi del Comportamento Alimentare.

💜 Per offrire un primo aiuto alle persone che pensano di soffrire di un disturbo alimentare è possibile prenotare un colloquio online gratuito fino al 20 marzo.

👉🏻 Per prenotare il tuo colloquio è sufficiente mandare una email al mio indirizzo m.fanelli@studiopsicologia.eu



18/02/2021

⚠️ Ieri è entrata in vigore la legge “Disposizione per la prevenzione e la cura dei disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie” nella regione Lombardia.

Questa legge rappresenta un grande supporto per le pazienti affette da un Disturbo Alimentare e per le loro famiglie, considerata la grande crescita durante la pandemia.

Verranno stanziati fondi aggiuntivi per permettere una gestione più rapida ed efficente di questi disturbi che rappresentano la seconda causa di morte nelle giovanissime.

👉🏻Ecco il servizio

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Viale Emilio Caldara 47
Milan
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