02/04/2020
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a cura di ANNAMARIA PREVIATI
[Manteniamo il con-tatto]
Queste giornate sono per tutti noi incredibilmente difficili. Scenari simili li abbiamo sentiti raccontare dai nostri genitori o nonni o da testimoni storici. Ascoltando i media risuona sempre e ovunque la parola "guerra" o "trincea". Non vogliatemene, né pensiate che io sia un’inguaribile sentimentale che mette occhiali rosa per vedere la realtà. Cerco di non entrare in contatto con forze che forse, anticipando la storia, ci vogliono associare a parole che nessuno condivide e mal sopporta. Trovo che siamo tutti in essere, forse ancora per poco, in libero flusso e allora cosa possiamo fare?
Rimaniamo in con-tatto. Ascoltiamo il nostro profondo che sta vivendo un dolore, di qualsiasi natura esso sia, mi auguro il più contenuto possibile, appoggiamo una mano sull'acqua della nostra vita adesso. Riceviamo da essa l'incredibile forza che tutto sostiene e rigenera, lasciamo che ci tolga la fatica, la stanchezza, che renda tutto più libero e leggero, almeno nelle menti e nei cuori perché dovranno risanare, riattivare e dare una nuova spinta al domani. Non siamo in guerra come tutta la comunicazione ci reitera in continuazione. Giochiamo invece con un dito a propagare onde di Armonia ogniqualvolta ci sia possibile, anche quando siamo costrette/i all'immobilità,
trasfondiamo Bellezza in ogni piccolo gesto. Questo momento ha l'incredibile potenza della trasmutazione.
In questo tempo immobile conquistiamo uno stato di rilettura di tutto ciò che ci è passato alle spalle, cerchiamo di comprendere e mettere a fuoco tutto ciò che non vorremmo reiterare nel tempo a venire o vorremmo fare mettendoci di buzzo buono. Cogliamo questo istante, lasciandoci trasportare anche nel mondo del sogno e dei desideri fragranti. Perché per progettare e ricostruire, prima bisogna sognare. Ma cerchiamo di assaporare e lasciarci impregnare dalle forze rigeneranti di un buon sonno. La leggerezza è fondamentale come l'ironia, perché dirompono come una cascata garrula e permettono sempre di attenuare e disperdere il contenuto drammatico della giornata. Di fronte all'acqua si medita e si prega, se lo sappiamo fare e ci crediamo, oppure si sta in silenzio, attingendo a forze illimitate e insperate.
Quando guardiamo a un'acqua poco trasparente è difficile determinarne la profondità, ma sarà sicuramente dal profondo dell'inconscio che sorgeranno i tesori più preziosi.
Ora di prezioso abbiamo il tempo, non lasciamolo trascorrere intasandolo solo di pur giuste preoccupazioni, men che meno lasciamoci travolgere da rabbie e frustrazioni. Tocchiamo l'acqua ristoratrice che ci darà in dono, come la dama del lago, la spada che ci permetterà di difenderci e farci da tutti identificare come portatrici di bene e benessere ancora per molto, se lo vorremo ancora. Uniamo i nostri sogni e insieme facciamoli divenire una nuova realtà, con una forza e determinazione mai vista prima. Mani che toccano l'acqua sanno massaggiare l'anima. Buon tocco d'acqua e buon ritorno alla vostra VITA!
Annmaria Previati