28/11/2025
Il fatto di cronaca degli ultimi giorni è uno di quelli che spezzano il fiato: il piccolo Giovanni, nove anni, ucciso durante un incontro con il genitore a cui era stato affidato.
Non voglio parlare di questo caso per analizzare la madre o il gesto in sé, ma perché questa tragedia mette in luce un tema che incontro ogni giorno nel mio lavoro: genitori che cercano di proteggere i propri figli da una dinamica patologica… e un sistema che non vede il pericolo.
Nel mio studio vedo madri e padri disperati che provano a difendere i propri figli da un genitore disturbato, mentre lottano contro un sistema che sembra ignorare la violenza a meno che non sia visibile.
In questo caso parliamo di una violenza efferata, il figlicidio. Ma moltissimi sono i casi in cui la violenza è psicologica, sottile, manipolatoria. Proprio perché non lascia lividi diventa ancora più difficile da riconoscere e, quindi, da fermare.
Se stai vivendo una separazione complessa, se ti senti invisibile agli occhi delle istituzioni, se temi per il benessere psicologico dei tuoi figli… questo tema ti riguarda direttamente.
Ho scritto un approfondimento proprio per chi vive queste dinamiche, per spiegare perché il sistema fatichi così tanto a riconoscere il pericolo quando si tratta di violenza psicologica e minori.
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