09/03/2020
CORONAVIRUS: COME MUOVERSI TRA SOCIAL E COMUNICAZIONI MEDIA
Le tecnologie multimediali ci permettono di essere sempre informati su ciò che accade intorno a noi e di poter intervenire nella comunicazione sociale e nella diffusione delle notizie, riportando a tutti i nostri contatti le notizie che riteniamo importanti.
In questa situazione di emergenza questa facilità di riproduzione della comunicazione però spesso fa sì che circolino informazioni errate o esagerate che aumentano la paura e producono quindi reazioni irrazionali e impulsive.
ci sono alcuni elementi importanti da tenere presenti per utilizzare le informazioni che girano sulle piattaforme on line nel modo migliore:
1) Quando si cerca informazioni andare sempre a leggere i testi integrali sulle fonti ufficiali. Tv e post spesso nella necessità di semplificare distorcono o enfatizzano le notizie.
2) non fidarsi di notizie (testi, audio e video) pubblicate o girate in maniera acritica di cui la fonte non sia verificabile e certa
3) non girare ad altre persone informazioni che non abbiano una fonte certa e competente rispetto al tema trattato
4) non prendere decisioni o agire comportamenti in maniera impulsiva, senza aver verificato le indicazioni ufficiali nel dettaglio
Ricordiamoci inoltre che la tecnologia ci permette anche di mantenere attive, in questo momento in cui ci viene richiesto di ridurre la mobilità, le relazioni sociali, lavorative e familiari, utilizzando non solo i social ma anche skype e le videochiamate per mantenersi in contatto e sostenersi a vicenda.
Anche le attività di supporto psicologico e di psicoterapia possono essere attivare via media in maniera efficace e funzionale, in modo da non lasciare sole le persone che stiamo seguendo in un momento di difficoltà globale, dove le emozioni tendono a sopraffare la ragione.
Mantenere saldi i rapporti di comunità, e mantenere alcune attività a cui siamo abituati, compatibilmente con le indicazioni delle istituzioni, ci permette si sentirci meno soli e di avere meno paura dell'ignoto. La comunità ci rende più forti