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05/12/2025

Cosa ne pensi del caso di Patrizia? 💬

La transizione alla genitorialità non porta solo nuove responsabilità, cambia anche l’identità, la relazione e la s3ssua...
30/11/2025

La transizione alla genitorialità non porta solo nuove responsabilità, cambia anche l’identità, la relazione e la s3ssualità della coppia. Uno studio recente ha esplorato un aspetto spesso sottovalutato: il conflitto tra il ruolo di genitore e quello di partner s3ssuale.

196 coppie al primo figlio hanno compilato un diario quotidiano per 14 giorni, quattro mesi dopo il parto. I risultati mostrano che più forte è il conflitto tra “essere genitore” ed “essere amante”, più la s3ssualità ne risente: desiderio, soddisfazione, piacere e frequenza tendono a diminuire.

Questo riguarda entrambi i membri della coppia. Per le madri, il legame tra il sentirsi divise tra il ruolo di genitore e quello di partner e il calo del benessere s3ssuale è più stabile e costante nel tempo.

Per l’altro partner, invece, il conflitto tra le due variabili sembra incidere soprattutto nel quotidiano: nelle giornate in cui questo senso di conflitto è più forte, la coppia tende ad avere meno rapporti s3ssuali.

Il messaggio chiave è semplice: il conflitto tra il ruolo di genitore e quello di partner non è “solo delle madri”, ma un’esperienza condivisa. Riconoscerlo permette di parlarne, capirlo e prevenire un impatto negativo sulla vita s3ssuale nei primi mesi dopo il parto.

📚Bibliografia: Beaulieu, N., Brassard, A., Lessard, I. et al. Being Parents and Lovers: Associations Between Role Conflict and Daily S*xual Well-Being in New Parents Couples. Arch S*x Behav (2025).

27/11/2025

Aspetti psicos3ssuologici nella donna affetta da vulv0dinia 🌸

Più di un secolo fa Darwin ipotizzò che la musica potesse avere un ruolo nel s3x appeal umano. Oggi le ricerche in psico...
23/11/2025

Più di un secolo fa Darwin ipotizzò che la musica potesse avere un ruolo nel s3x appeal umano. Oggi le ricerche in psicologia della musica confermano che non era un’idea così strana.

Diversi studi hanno mostrato che ascoltare musica può influenzare positivamente come valutiamo un potenziale partner. La musica attiva emozioni, aumenta l’arousal fisiologico e modifica il modo in cui percepiamo chi ci sta davanti. Un brano coinvolgente può farci sentire più connessi.

Le teorie più recenti distinguono due meccanismi principali:
– L’effetto delle emozioni e dell’attivazione corporea provocate dalla musica che stiamo ascoltando.
– L’effetto della musicalità (insieme delle capacità legate alla produzione, percezione e comprensione della musica) percepita nell’altra persona, considerata un possibile indicatore socio-biologico di valore nella scelta del partner.

L’incontro tra questi due livelli – ciò che la musica ci fa sentire e ciò che ci comunica sull’altro – può spiegare perché certi momenti musicali riescano a creare una connessione intensa e a volte inaspettata.

📚Marin, M. M., & Gingras, B. (2024). How music-induced emotions affect s*xual attraction: evolutionary implications. Frontiers in Psychology, 15, 1269820.

20/11/2025

Cosa ne pensi del caso di Francesca? 💬

Prima di tutto, non esiste una durata “giusta” valida per tutti: c’è chi preferisce rapporti più lunghi e chi più brevi....
16/11/2025

Prima di tutto, non esiste una durata “giusta” valida per tutti: c’è chi preferisce rapporti più lunghi e chi più brevi. Tuttavia, le aspettative comuni sulla durata della p3netrazione spesso non corrispondono ai dati reali, e questa discrepanza può generare ansia, stress e sensazioni di inadeguatezza.

Per capire cosa sia davvero “normale”, un gruppo di s3ssuologi ha provato a rispondere a una domanda semplice: quanto dura mediamente la p3netrazione prima dell’ei4culazione?

I risultati sono interessanti e molto più realistici rispetto all’immaginario comune.
Secondo gli esperti:
• Adeguato: tra 3 e 7 minuti
• Desiderabile: tra 7 e 13 minuti
• Troppo breve: 1–2 minuti
• Troppo lungo: 10–30 minuti

In pratica, la maggior parte degli specialisti considera assolutamente normale una durata compresa tra 3 e 13 minuti, senza che ciò indichi alcun tipo di problema clinico.

Diffondere questi dati è importante: aiuta a ridurre aspettative irrealistiche e a prevenire vissuti di insoddisfazione o pressione nelle coppie. Normalizzare ciò che è realmente frequente contribuisce a vivere la s3ssualità con maggiore serenità e qualità.

📚Corty EW, Guardiani JM. Canadian and American s*x therapists' perceptions of normal and abnormal ejaculatory latencies: how long should in*******se last? J S*x Med. 2008 May;5(5):1251-1256.

13/11/2025

Che ruolo ha il comportamento dei partner nella s3ssualità delle donne che soffrono di vulv0dinia?

La dispareunia (dolore durante i rapporti s3ssuali) è uno dei sintomi più frequenti nelle donne con endometriosi, ma un ...
06/11/2025

La dispareunia (dolore durante i rapporti s3ssuali) è uno dei sintomi più frequenti nelle donne con endometriosi, ma un aspetto spesso trascurato è l'associazione tra dolore e posizione s3ssuale.

Un recente studio prospettico condotto in un centro specializzato in endometriosi ha analizzato 71 donne, tutte con diagnosi istologica confermata. I risultati mostrano che oltre due terzi (68,3%) delle partecipanti riferivano dispareunia posizionale, ossia dolore che varia in base alla posizione s3ssuale.

La posizione “a carponi” (“doggy style”) è risultata quella più frequentemente associata a dolore intenso, in particolare nelle pazienti con cisti endometriosiche sull’ovaio sinistro e, in misura minore, con endometriosi profonda del retto.

Questo dato sottolinea l’importanza di considerare la componente meccanica e anatomica della dispareunia nelle valutazioni cliniche. Le attuali scale di autovalutazione, come il Female S3xual Function Index o l’Endometriosis Health Profile-30, non includono ancora parametri relativi alla posizione. Gli autori suggeriscono quindi di aggiornare gli strumenti diagnostici e di valutare, in terapia s3ssuale o ginecologica, l’esplorazione di posizioni alternative per ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita s3ssuale.

📚Painful S*xual poSiTions in endometriosis patients (the PSST! Study): a prospective cohort study, The Journal of S*xual Medicine, 2025

02/11/2025

Cosa sono le perdite v4ginali?

Pochi studi hanno analizzato la s3xsomnia, una forma di parasonnia in cui si manifestano comportamenti s3ssuali durante ...
24/10/2025

Pochi studi hanno analizzato la s3xsomnia, una forma di parasonnia in cui si manifestano comportamenti s3ssuali durante il sonno, senza consapevolezza o ricordo dell’episodio.

Un recente studio norvegese, condotto su oltre 1000 persone (età media 50 anni), ha mostrato che:
• Il 10,5% ha sperimentato s3xsomnia almeno una volta nella vita.
• Il 6,1% riferisce episodi attuali.

Tra i comportamenti più frequenti: m4sturbazione (5,4%) e carezze (4,0%), mentre il rapporto s3ssuale completo è molto più raro (1,8%).

La maggior parte di chi ne soffre mostra un numero limitato di comportamenti s3ssuali e spesso non ne è consapevole.

Un fenomeno poco conosciuto ma non così raro, che merita attenzione clinica e divulgativa, anche per le sue implicazioni relazionali e legali.

📚Bibliografia: Pallesen, S., Saxvig, I.W., Waage, S. et al. The Prevalence of S*xsomnia in a General Population Sample. Arch S*x Behav (2025).

*xsomnia

18/10/2025

Quasi l'80% delle donne può avere dolore s3ssuale dopo la menopausa, prendersene cura è importante 🌸

Un recente studio tedesco del 2025 ha mostrato qualcosa di interessante: anche quando i contenuti sono identici, le pers...
10/10/2025

Un recente studio tedesco del 2025 ha mostrato qualcosa di interessante: anche quando i contenuti sono identici, le persone tendono a valutare peggio ciò che credono sia stato creato da un’intelligenza artificiale.

In due esperimenti, i ricercatori hanno mostrato a più di 2.600 adulti:
• immagini di coppie romantiche,
• brevi estratti di colloqui di consulenza s3ssuale.

Quando venivano etichettati come “creati da un’AI” (anziché da un essere umano), entrambi i tipi di contenuto ricevevano valutazioni più negative, anche se erano esattamente gli stessi.

Questo fenomeno si chiama “pregiudizio anti-AI”: una tendenza a fidarsi meno o a considerare meno autentico ciò che viene dall’intelligenza artificiale.
Il pregiudizio era più evidente per le immagini, ma si manifestava anche nelle consulenze.

Secondo gli autori, atteggiamenti e conoscenze sull’AI influenzano la percezione di questi contenuti. In altre parole, chi conosce e comprende meglio l’intelligenza artificiale tende ad essere meno diffidente.

Un dato importante da considerare, soprattutto se pensiamo a come l’AI sta entrando anche nei campi dell’intimità, della s3ssualità e della relazione di coppia.

📚Bibliografia: Döring, N., Mohseni, M.R. Anti-AI Bias Toward Couple Images and Couple Counseling: Findings from Two Experiments. Arch S*x Behav (2025).

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Milan
20146

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